Scadenza: 31 maggio 2021
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona

Dotazione Complessiva
€ 150.000
Finanziamento Massimo
€20.000
Co-finanziamento
50%
Vai al bando
Bando scaduto

Finalità

La Fondazione persegue il miglioramento della qualità della vita e il rafforzamento dei legami solidaristici e di responsabilità sociale fra tutti coloro che vivono e operano nel territorio provinciale.

L’obbiettivo del bando è quello di migliorare la qualità della vita della comunità cremonese, rafforzare i legami di solidarietà, suscitare e accrescere donazioni provenienti da privati, imprese, Enti a favore di progetti di utilità sociale, promossi da Organizzazioni non lucrative operanti nel territorio della provincia di Cremona.

I progetti dovranno riguardare i seguenti settori e le iniziative dovranno essere rivolte a favore di soggetti svantaggiati o a vantaggio della collettività:

1) Tutela, promozione, valorizzazione del patrimonio storico e artistico;

2) Promozione della cultura e dell’arte.

Interventi ammissibili

Le spese che possono rientrare nel progetto sono:

  • le spese di gestione dell’Organizzazione (ad esempio: affitto, luce, gas, telefono, spese di segreteria, compresi gli acquisti di materiale di segretaria) sono rendicontabili per il 10% del totale del progetto;
  • i compensi a personale dipendente assunto specificatamente per la realizzazione del progetto sono rendicontabili fino al 100% del totale di progetto;
  • i compensi a professionisti assunti specificatamente per la realizzazione del progetto sono rendicontabili fino al 100% del totale di progetto;
  • i compensi a personale facente parte della Organizzazione utilizzato per la realizzazione del progetto sono rendicontabili fino al 50% del totale di progetto;
  • i compensi a professionisti che già collaborano con organizzazione utilizzati per la realizzazione del progetto sono rendicontabili fino al 60% del totale di progetto;
  • spese di comunicazione del progetto sono rendicontabili fino al 10% del totale del progetto (escluse le spese per colazioni, pranzi, cene);
  • spese per acquisto di attrezzature o spese varie di progetto (da elencare) sono rendicontabili fino al 100% del totale di progetto.

Non saranno ammessi alla valutazione per l’erogazione di contributi progetti relativi:

  • unicamente alla propria attività istituzionale o che prevedano la totale semplice copertura dei costi ordinari di gestione dell’Organizzazione (ad esempio: affitto, luce, gas, telefono, spese di segreteria, compresi gli acquisti di materiale di segretaria) – (vedasi comma spese rientranti nel progetto); - a debiti e spese pregressi alla data di scadenza del Bando cui si riferisce la presentazione della richiesta di contributo;
  • a fatture per attività (anche se legate al progetto) realizzate precedentemente alla data di scadenza della presentazione delle domande;
  • a costi per l’adeguamento murario delle sedi dell’organizzazione richiedente; fatto salvo: 1) opere relative a beni di interesse artistico; 2) opere relative a beni o strutture fruibili da categorie deboli; 3) opere destinate ad abbattimento di barriere architettoniche; 4) opere destinate all’adeguamento normativo di locali fruibili da categorie deboli.
  • a mostre di qualsiasi tipo e a pubblicazioni e iniziative editoriali in genere (libri, DVD, opuscoli, volantini, ecc.), nonché per la pubblicità non legata al progetto. Ove presenti, in sede di rendicontazione detti costi verranno stralciati, con decurtazione del contributo; - a progetti ripetitivi;
  • a progetti di sola indagine e sensibilizzazione;
  • a progetti per interventi già realizzati od in parte eseguiti al momento della presentazione della domanda/richiesta e la relativa copertura di debiti e spese pregresse;
  • interventi non ricadenti all’interno del territorio cremonese

Chi può partecipare

Saranno presi in considerazione i progetti presentati dai seguenti enti operanti sul territorio cremonese e precisamente da:

  • Enti ed Organizzazioni aventi le caratteristiche di Enti privati senza scopo di lucro (ONLUS)
  • Enti con struttura e scopo assimilabili a quelli di una Onlus
  • Parrocchie del territorio cremonese
  • Associazioni di promozione sociale
  • Associazioni di volontariato iscritte nei registri del volontariato
  • Enti non commerciali privati ed Enti pubblici non territoriali limitatamente al settore di intervento 4
  • Enti individuati dalla riforma del terzo settore quali ETS ai sensi dell’art. 4 del decreto legislativo 3 luglio 2017 n. 117 entrato in vigore il 3 agosto 2017che svolgano una delle attività ricomprese nell’art. 5 del medesimo decreto. Tali enti devono dimostrare di aver assimilato 2 negli statuti (nuovi o aggiornati) i dettami delle riforme del terzo settore. Non risulta ancora necessaria la prova dell’iscrizione al Registro Unico Nazionale (RUN) in quanto ancora non attivo.

Sono in ogni caso ammissibili a contributo gli enti religiosi e, anche se i loro statuti non riportano le clausole di cui sopra, le organizzazioni iscritte ai registri regionali delle cooperative sociali, delle organizzazioni di volontariato o all’albo nazionale delle ONG.

Le menzionate organizzazioni devono operare da almeno due anni. Gli enti pubblici sono ammissibili solo nel caso in cui:

a) si impegnino a cofinanziare in modo significativo quota parte dell’intervento promosso da enti ammissibili;

b) siano istituti scolastici che promuovono progetti socio-educativi in partenariato con enti ammissibili.

Partenariato

In caso di progetti realizzati da reti di Enti l’individuazione del capofila e del/dei soggetto/i che intendono partecipare alla partnership deve essere esplicitata nel progetto e formalizzata attraverso scrittura privata sottoscritta dai legali rappresentanti di tutti gli Enti partner. In questo caso per il progetto presentato, tutte le Organizzazioni dovranno avere le caratteristiche sopra riportate e operare nella provincia di Cremona. Il progetto sarà considerato presentato in rete solo se ciascun Ente partner (minimo due) sosterrà almeno il 10% del costo totale del progetto. In ogni caso l’Ente o gli Enti partner complessivamente non potranno sostenere più del 40% (60% al capofila) dei costi previsti per la realizzazione del progetto. Tale partecipazione ai costi deve essere esplicitata nella domanda di partecipazione al Bando e nel piano finanziario.

Entità del contributo

L’importo totale del progetto non potrà essere inferiore a 5.000 Euro e superiore a 80.000 Euro.

La Fondazione si impegna a contribuire alla realizzazione dei progetti selezionati con un contributo massimo pari al 50% dell’importo del progetto ammesso a finanziamento e comunque non superiore a 20.000 Euro (in caso di progetti di importo complessivo superiore a 40.000 Euro). Gli importi erogati saranno comprensivi di IVA solo in caso di non detraibilità della stessa.

Attenzione: ai sensi della Legge 28 gennaio 2009 n. 2 è fatto divieto alle organizzazioni beneficiarie del contributo di riversarlo a loro volta a favore di altri enti.

La Fondazione provvederà ad erogare il contributo di sua competenza a progetto concluso e previa raccolta di regolare documentazione fiscale dell’iniziativa, attraverso la presentazione di fatture quietanzate (con allegato/e fotocopia del/dei bonifico/i) e la documentazione fiscalmente valida (cedolini, F24, ecc.) quietanzati per l’importo globale del progetto finanziato dalla Fondazione (gli scontrini non sono documento fiscale).

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

È fondamentale attenersi a quanto specificato nel paragrafo denominato “Precisazioni” (Pag. 3).

Attenzione: non sarà finanziato più di un progetto per ogni singolo ente richiedente. Nella scelta dei progetti sarà data precedenza a soggetti che non hanno ancora beneficiato di contributo della Fondazione, fatta salva la facoltà di finanziare progetti relativi ad interventi particolarmente significativi ed importanti per il territorio e non saranno finanziati progetti presentati da Beneficiari che hanno in corso di erogazione altro contributo concesso dalla Fondazione Comunitaria stessa, da Fondazione Cariplo.

Prestare inoltre massima attenzione a quanto riportato all’interno del paragrafo denominato “Regolamento del Bando” (Pag. 2), in particolare per quanto concerne i criteri di valutazione adottati per stabilire l’ordine di priorità dei progetti finanziati.

Si riportano i termini del bando: le domande dovranno essere presentate alla Fondazione entro e non oltre le ore 12.00 di lunedì 31/05/2021. Anche i progetti spediti per posta dovranno pervenire perentoriamente entro tale scadenza. Indicativamente, entro la metà del mese di luglio 2021 verranno resi noti i progetti selezionati. I progetti dovranno essere realizzati, salvo proroga motivata da sottoporre alla Fondazione, entro 18 mesi dalla data di scadenza del bando e comunque entro e non oltre il 30/11/2022. Gli stessi dovranno essere perentoriamente rendicontati alla Fondazione entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 09/01/2023. Sarà possibile dar corso alla realizzazione del progetto solo dopo la data di chiusura del Bando (31/05/2021).

Riguardo l’ammissibilità dell’ente richiedente il contributo, il bando precisa che l’assenza dello scopo di lucro deve risultare dalla presenza nello statuto di clausole che: a) vietino la distribuzione, diretta e indiretta, di utili, avanzi di gestione, fondi e riserve in favore di amministratori, soci, partecipanti, lavoratori o collaboratori; b) dispongano la destinazione di utili e avanzi di gestione allo svolgimento dell’attività statutaria o all’incremento del patrimonio; c) prevedano l’obbligo di destinazione dell’eventuale attivo risultante dalla liquidazione a fini di pubblica utilità o ad altre organizzazioni prive di scopo di lucro.

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