Il Ministero dello Sviluppo Economic (MISE) ha fissato i termini per la presentazione dei progetti finalizzati allo sviluppo di grandi progetti strategici di ricerca e innovazione da realizzarsi nelle Regioni meno sviluppate (Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia).
Il Ministero dello Sviluppo Economico, con decreto direttoriale 18 dicembre 2017, a seguito del decreto ministeriale 18 ottobre 2017 di rifinanziamento dello strumento agevolativo e di introduzione di alcune modifiche alla disciplina, fissa all’8 gennaio 2018 la data a partire dalla quale possono essere presentate le domande sugli interventi agevolativi in favore dei progetti di R&S di Agenda digitale.
Con il decreto direttoriale 18 dicembre 2017 sono stati rilanciati gli interventi agevolativi in favore dei progetti di R&S di Agenda digitale e Industria sostenibile con le risorse del FRI, il Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti di Cassa depositi e prestiti, e del FCS, il Fondo per la crescita sostenibile del MISE.
Agli interventi sono stati infatti destinati 350 milioni di euro del FRI, per la copertura del finanziamento agevolato, e 100 milioni di euro del FCS, per la copertura del contributo alla spesa.
Con lo stesso decreto è stata inoltre introdotta un’importante modifica nelle misure di aiuto. Il contributo alla spesa viene elevato al 20% dei costi agevolabili (rispetto al 10% per le grandi imprese e al 15% per le piccole e medie imprese), mentre il finanziamento agevolato viene fissato nella misura compresa tra il 50% e il 60% per le grandi imprese e tra il 50% e il 70% per le piccole e medie imprese (finora era compreso tra il 50% e il 70% per tutte le imprese). Il tasso d’interesse resta pari al 20% di quello di riferimento, con un minimo dello 0,8%.
I progetti, previsti dal bando, sono finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo di tecnologie, riconducibili alle seguenti specifiche tecnologie abilitanti di Horizon 2020 riguardanti le ICT e sui seguenti determinati settori applicativi - riconducibili alle aree tematiche individuate dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente, caratterizzati da maggiore contenuto tecnologico, più rapido impatto sulla competitività e nei quali il tessuto industriale italiano è in condizioni di recepire e industrializzare rapidamente i risultati della ricerca.
L'industria delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione elettroniche (nel seguito, ICT), si configura come fattore dominante della crescita delle economie più avanzate e mantiene la leadership a livello mondiale degli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione, alimentati sia dalla grande dinamicità interna al settore, sia dalla domanda d'innovazione degli altri settori industriali, per i quali le ICT risultano essere fattore.
[ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1" ]Ai fini dell'ammissibilità alle agevolazioni i progetti di ricerca e sviluppo devono:
a) essere realizzati nell'ambito di una o più delle proprie unità locali ubicate nelle Regioni meno sviluppate;
b) prevedere spese e costi ammissibili superiori a euro 5.000.000,00 e fino a euro 40.000.000,00;
c) essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni e, comunque, pena la revoca, non oltre 3 mesi dalla data del decreto di concessione. Per data di avvio del progetto di ricerca e sviluppo si intende la data del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l'investimento oppure la data di inizio dell'attività del personale interno, a seconda di quale condizione si verifichi prima.
d) avere una durata non superiore a 36 mesi, ovvero termini più brevi ove resi necessari dalla normativa di riferimento per il cofinanziamento con risorse comunitarie. Su richiesta motivata del soggetto beneficiario, il Ministero può concedere una proroga del termine di ultimazione del progetto non superiore a 12 mesi;
e) qualora presentati congiuntamente da più soggetti, prevedere che ciascun proponente sostenga almeno il 10 % dei costi complessivi ammissibili, se di grande dimensione, ed almeno il 5 % in tutti gli altri casi.
- Tecnologie abilitanti fondamentali (KETs - Key Enabling Technologies
- Tecnologie per la nano-elettronica e la fotonica (Nano-electronic technologies and Photonics)
- Tecnologie per l'innovazione di sistemi di comunicazione ottica e senza fili (Smart optical and wireless network technologies)
- Tecnologie per l'Internet delle cose (Technologies for Internet of Things)
- Tecnologie per l'innovazione della virtualizzazione delle piattaforme, delle infrastrutture e dei servizi digitali (Advanced Cloud Infrastructures & Services)
- Tecnologie per la valorizzazione dei dati su modelli aperti e di grandi volumi (Open Data and Big Data innovations)
- Tecnologie per l'innovazione dell'industria creativa, dei contenuti e dei media sociali (Technologies for creative industries & social media)
- Tecnologie per la sicurezza informatica (Cyber Security)
Aree tematiche (nei quali presentano ricadute le suddette tecnologie abilitanti fondamentali, caratterizzati da maggiore contenuto tecnologico, più rapido impatto sulla competitività e più immediate applicazioni industriali):
A. Salute e assistenza (Health)
B. Cultura e turismo (Cultural Heritage) C. Mobilità e trasporti (Smart Transport)
D Energia e ambiente (Smart & Clean Energy) E. Monitoraggio e sicurezza del territorio (Environment)
F. Modernizzazione della pubblica amministrazione (Smart Government)
G. Telecomunicazioni (Electronic communications)
H. Fabbrica intelligente (Smart manufacturing)
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese e i costi relativi a:
a) il personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione con contratto a progetto, con contratto di somministrazione di lavoro, ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto. Sono esclusi i costi del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
b) gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo. Nel caso in cui il periodo di utilizzo per il progetto degli strumenti e delle attrezzature sia inferiore all'intera vita utile del bene, sono ammissibili solo le quote di ammortamento fiscali ordinarie relative al periodo di svolgimento del progetto di ricerca e sviluppo.
Nel caso in cui gli strumenti e le attrezzature, o parte di essi, per caratteristiche d'uso siano caratterizzati da una vita utile pari o inferiore alla durata del progetto, i relativi costi possono essere interamente rendicontati, previa attestazione del responsabile tecnico del progetto e positiva valutazione del Soggetto gestore;
c) i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l'attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l'acquisizione o l'ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
d) le spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25 % dei costi diretti ammissibili del progetto;
e) i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.
Non sono ammesse le spese relative a beni di importo inferiore a 500,00 euro, al netto di IVA.
[ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1" ]Possono beneficiare delle agevolazioni:
a) le imprese che esercitano attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi e di trasporto per terra, per acqua o per aria, ivi comprese le imprese artigiane di cui alla legge 8 agosto 1985, n. 443;
b) le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
c) le imprese che esercitano le attività ausiliarie di cui al numero 5) dell'articolo 2195 del codice civile, in favore delle imprese di cui alle lettere a) e b);
d) i Centri di ricerca con personalità giuridica.
Limitatamente ai progetti proposti congiuntamente con uno o più soggetti di cui sopra (fino a un numero massimo di 5), possono beneficiare delle agevolazioni anche:
a) i Liberi professionisti;
b) gli Spin-off, una società di capitali il cui capitale sociale, alla data di presentazione della domanda di agevolazioni, è detenuto per almeno il 30 per cento da un Organismo di ricerca e che, alla stessa data, non dispone di almeno due bilanci approvati;
c) start-up innovative ai sensi dell'articolo 25, comma 2, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221.
In tali casi, i progetti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l'accordo di partenariato.
Dotazione finanziaria: 350 milioni di euro, a valere sulle risorse del FRI, per la concessione del finanziamento agevolato, e con 100 milioni di euro, a valere sulle risorse del FCS, per la concessione del contributo alla spesa.
Le agevolazioni sono concesse, nei limiti delle intensità massime di aiuto delle soglie di notifica individuali stabilite dal Regolamento GBER, nella forma del:
Qualora il valore complessivo dell'agevolazione, in termini di equivalente sovvenzione lordo, superi l'intensità massima prevista dalla disciplina comunitaria, l'importo del contributo diretto alla spesa è ridotto al fine di garantire il rispetto della predetta intensità.
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