POR FSE 2014-2020 Regione Veneto, Asse 2, “Agenda Digitale” Priorità d’investimento: 2 (c) “Rafforzare le applicazioni delle TIC per l'egovernment, l'e-learning, l'e-inclusione, l'e-culture e l'e-health”.
Azione 2.2.1 “Soluzioni tecnologiche per la digitalizzazione per l'innovazione dei processi interni dei vari ambiti della Pubblica Amministrazione nel quadro del Sistema pubblico di connettività, quali ad esempio la giustizia (informatizzazione del processo civile), la sanit‡, il turismo, le attività e i beni culturali, i servizi alle imprese"
Azione 2.2.2 "Soluzioni tecnologiche per la realizzazione di servizi di eGovernment interoperabili, integrati (joined-up services) e progettati con cittadini e imprese, e soluzioni integrate per le smart cities and communities (non incluse nell'OT4)"
Azione 2.2.3 "Interventi per assicurare l'interoperabilità delle banche dati pubbliche [gli interventi comprendono prioritariamente le grandi banche pubbliche - eventualmente anche nuove basi dati, nonchÈ quelle realizzate attraverso la gestione associata delle funzioni ICT, in particolare nei Comuni ricorrendo, ove, a soluzioni cloud]"
Il presente bando si prefigge di ridurre i divari digitali nei territori (digital divide), potenziare la domanda di ICT di cittadini/imprese e favorire la digitalizzazione dei processi amministrativi e diffondere servizi digitali pienamente interoperabili mediante lo sviluppo di soluzioni tecnologiche nell'ambito della Pubblica Amministrazione, dell'e-Government e dell'utilizzo delle banche dati pubbliche.
L'obiettivo da raggiungere con il presente bando Agenda Digitale è permettere ai comuni veneti, soprattutto quelli piccoli e medi, di gestire in modo sostenibile gli apparati tecnologici e di sviluppare soluzioni applicative necessarie ad affrontare l'evoluzione tecnologica e i vincoli normativi. L’integrazione di questi interventi in un’unica progettualità permetterà di perseguire una strategia di crescita intelligente, inclusiva e sostenibile attraverso le tecnologie digitali, a livello sociale, culturale ed economico.
Gli interventi ammissibili a contributo avranno ad oggetto il finanziamento di progettualità integrate aventi come obiettivo la digitalizzazione dei processi amministrativi. Queste dovranno essere implementate mediante lo sviluppo di soluzioni tecnologiche nell’ambito della Pubblica Amministrazione, quali il consolidamento dei data center, lo sviluppo di servizi digitali e l’interoperabilità dei sistemi degli Enti Locali.
Azione 2.2.1: Consolidamento data center e creazione Hub regionale.
Finalità: consolidare la struttura dei data center pubblici (sotto chiamati CED – Centri Elaborazioni Dati) riducendone il numero e realizzando un upgrade dei sistemi informativi delle Amministrazioni comunali. Questo, con il relativo miglioramento ed evoluzione dei sistemi informativi delle amministrazioni è il primo livello di intervento per aumentare l’interattività dei servizi digitali delle Amministrazioni comunali.
Il processo di coinvolgimento degli Enti Locali in modalità inclusiva punta a sostenere il processo di convergenza verso l'Hub regionale coinvolgendo il maggior numero di Enti (singoli o associati), sia dal punto di vista funzionale che dal punto di vista tecnologico, valutando ogni singolo caso con le proprie peculiarità/differenze.
Le tipologie di intervento ammissibili, a titolo esemplificativo e non esaustivo, sono:
a) progettazione esecutiva, compresa la verifica di compatibilità tecnica, organizzativa, economica da effettuare per ogni server dei data center interessati
b) adeguamento tecnologico dei locali e degli impianti; sviluppo software e hardware per la ‘virtualizzazione’ e relativa installazione
c) servizi per il decommissionamento dei server (attività necessarie a dismettere dalla operatività un server fisico e i server virtuali in esso funzionanti), servizi per la protezione e il trasferimento dei dati
d) migrazione dei server (tramite il piano e la successiva migrazione) verso un Centro Elaborazione Dati – CED di un Soggetto Aggregatore Digitale e/o il CED della Regione Veneto e/o verso un Community Cloud (SPC);
e) servizi di risk assessment e cybersecutity delle infrastrutture consolidate.
Azione 2.2.2: Sviluppo e diffusione dei servizi digitali di e-government (LEDD)
Finalità: la diminuzione del divario di servizi digitali che affligge una parte della popolazione veneta che risiede in Comuni medi e piccoli con scarse competenze digitali e risorse economiche.
Gli interventi ammissibili sono riferibili allo sviluppo di servizi digitali di e-government interattivi ed integrati sviluppati in una logica di co-design con gli utenti, puntando a servizi digitali evoluti.
Le tipologie di intervento ammissibili, a titolo esemplificativo e non esaustivo, sono:
a) reingegnerizzazione dei processi e dell’organizzazione per l’erogazione dei servizi on line a cittadini e imprese
b) servizi specialistici per consentire l’utilizzo da parte di cittadini delle piattaforme abilitanti, delle identità digitali SPID, dei pagamenti digitali, dell’area riservata del cittadino, del sito internet istituzionale, di altri servizi on line
c) sviluppo di nuovi servizi on line non presenti tra quelli previsti al catalogo LEDD
Azione 2.2.3: Interoperabilità delle infrastrutture abilitanti
Finalità: realizzare e diffondere l’interoperabilità presso gli Enti della Pubblica Amministrazione del Veneto, valorizzando il circuito regionale di interoperabilità e cooperazione applicativa denominato CReSCI, e sfruttare tale piattaforma per il collegamento dei LEDD ai sistemi legacy e alle piattaforme abilitanti regionali (come ad esempio SPID-MyID, PagoPA-MyPay, MyPortal, Hub Archivistico, Circuito ZTL, etc.). La diffusione sul territorio regionale di infrastrutture per l’interoperabilità rivolta, altresì, alla condivisione di dati tra le pubbliche amministrazioni con le importanti banche dati nazionali e regionali. Ciò è necessario per garantire l’erogazione di servizi digitali pienamente interattivi e complessi da parte delle pubbliche amministrazioni coinvolte.
Le tipologie di intervento ammissibili, a titolo esemplificativo e non esaustivo, sono:
a) sviluppo delle interfacce per cooperazione applicativa tra i LEDD (Allegato A6) e i sistemi legacy degli Enti (protocollo, anagrafe, tributi etc.)
b) sviluppo di servizi di cooperazione applicativa tra Enti e diffusione dei livelli di utilizzo degli stessi
c) sviluppo, definizione e utilizzo di standard aperti e condivisi tra gli Enti attraverso la definizione del dizionario delle interfacce applicative a standard regionali.
Possono presentare domanda di sostegno le forme associate di enti locali.
Le forme associate dovranno necessariamente coinvolgere un numero minimo di 15 Comuni appartenenti allo stesso territorio provinciale.
La forma associativa, inoltre, dovrà avere una popolazione complessiva ameno pari o superiore a 50.000 abitanti.
All’interno di queste forme associative dovranno essere presenti un numero minimo di 40 server. Tale requisito dovrà essere comprovato fornendo in sede di presentazione della domanda di sostegno adeguata documentazione probatoria.
Capofila delle forme associative potranno essere:
• Province;
• Città Metropolitana;
• Comuni con minimo n. 25.000 abitanti
Attenzione! Non possono essere capofila delle aggregazioni i Comuni parte delle Aree Urbane selezionate per l’attuazione dell’Asse 6 “Sviluppo Urbano Sostenibile” del POR FESR 2014-2020, in quanto potenziali beneficiari dello stesso:
a. Padova, Maserà di Padova e Albignasego
b. Treviso, Silea, Casier, Paese, Villorba e Preganziol
c. Vicenza, Altavilla Vicentina, Caldogno, Creazzo, Sovizzo, Torri di Quartesolo
d. Verona, San Giovanni Lupatoto, Buttapietra
e. Venezia, Marcon, Mirano, Quarto d’Altino, Salzano e Spinea
f. Montebelluna, Castelfranco Veneto, Altivole, Asolo, Caerano di San Marco, Istrana, Maser, Riese Pio X°, Trevignano, Vedelago.
Gli stessi Comuni non possono essere beneficiari dell’azione 2.2.2 i Comuni parte delle Aree Urbane selezionate per l’attuazione dell’Asse 6 “Sviluppo Urbano Sostenibile” del POR FESR 2014-2020, in quanto potenziali beneficiari dello stesso.
La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 13.000.000 Euro.
Il contributo verrà erogato in conto capitale a fondo perduto.
A favore di ogni progettualità ammessa a contributo sarà riconosciuta un’intensità massima di sostegno pari al 100% dei costi ritenuti ammissibili.
Pagina web per documenti e formularisdf
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