AICS - Accesso ai servizi sanitari per le popolazioni colpite dal conflitto negli Stati dell'Est del Sudan

L’iniziativa intende contribuire all’attuazione delle indicazioni del Piano Sanitario Strategico Nazionale per sostenere l’accesso ai servizi di salute primaria. La strategia d’intervento ispirata alla PHC contempla un'assistenza sanitaria completa, universale, equa e sostenibile, migliorando l'accesso alle cure a favore di tutta la popolazione, secondo una modalità inclusiva che pone particolare attenzione ai soggetti più vulnerabili e marginalizzati. L’approccio metodologico proposto per il raggiungimento degli obiettivi si ispira all’approccio olistico One Health incardinato sullo sviluppo di una rete di servizi di salute integrati. Nello specifico mira a:

• Fornire assistenza umanitaria salvavita sicura e tempestiva, basata sui principi umanitari e rispettosa della dimensione di genere alle persone appartenenti ai gruppi vulnerabili per ridurre la mortalità e la morbilità nelle aree con elevata gravità di bisogno o a rischio di un ulteriore deterioramento dei bisogni umanitari critici;
• Rispondere direttamente alle esigenze di protezione delle persone colpite dalla crisi determinate dal conflitto, nonché prevenire e mitigare i rischi emergenti in materia di protezione, nel rispetto delle norme e degli standard internazionali;
• Fornire un accesso sicuro, equo, dignitoso e senza ostacoli ai servizi di base e ai mezzi di sussistenza ai gruppi più vulnerabili, al fine di prevenire un’ulteriore erosione delle loro capacità di reagire alle situazioni critiche.

I soggetti non profit proponenti dovranno specificare se la proposta progettuale presentata sia in linea o parte integrante dello Humanitarian Response Plan 2023 – rivisto (maggio 2023). Per la Call for Proposals i bisogni prioritari identificati, declinati in base alle aree di intervento dell’AICS (Stati del Sudan Orientale – Red Sea, Kassala e Gedaref) sono i seguenti:

• Assicurare una risposta adeguata e tempestiva alla crisi attualmente in corso nel paese a seguito degli scontri iniziati a partire dal 15 aprile 2023;
• Assicurare una risposta adeguata e, per quando possibile tempestiva, alle crisi ricorrenti nelle aree target;
• Ridurre l’insicurezza alimentare e prevenire la lotta alla malnutrizione, due fattori in costante aumento a causa della siccità, della stagione delle piogge e della crisi economica e politica che il Sudan affronta in questo periodo.

Le attività dovranno raggiungere i seguenti risultati:

ridurre l’incidenza della morbidità e mortalità riferita alle patologie più diffuse attraverso il miglioramento dei servizi erogati, interventi di assistenza tecnica e formazione, anche attraverso organizzazioni mediche internazionali:

• Formazione delle ostetriche e del personale sanitario per rispondere alle emergenze neonatali;
• Formazione sulla gestione delle lesioni da conflitto, sulle procedure mediche d'urgenza e la salute mentale in situazioni di emergenza;
• Formazione del personale sanitario specializzato sul trattamento dei pazienti affetti da disturbo da stress post traumatico – PTSD;
• Creazione di presidi temporanei di assistenza medica di base;
• Attività di outreach pubblico nelle aree marginali e altrimenti irraggiungibili, per l’erogazione dei servizi sanitari di base (es: mobile clinic);
• Interventi di supporto alle cliniche per la risposta alla crisi derivante dagli scontri iniziati il 15 aprile, quali fornitura di medicinali e consumabili, acquisto di apparecchiature, ecc.;
• Interventi di screening nutrizionali e fornitura di supporto integrativo a favore di profughi e IDPs nel contesto dell’attuale crisi umanitaria.

accrescere la resilienza delle popolazioni beneficiarie attraverso l’attivazione di interventi di informazione e sensibilizzazione comunitaria:

• Formazione degli Health Promoter e dei Community Health Workers sui temi di rilevanza per le azioni di sensibilizzazione sulla salute di base e sulla prevenzione delle malattie, inclusi i programmi di vaccinazione;
• Campagne di sensibilizzazione sull'igiene, sulle buone pratiche e sulla salute di base;
• Attività di sensibilizzazione comunitaria sulla salute sessuale e riproduttiva, sull'assistenza neonatale essenziale, sulla pianificazione familiare, sulla prevenzione e la risposta alla violenza di genere (GBV) e alle pratiche dannose;
• Formazione specifica per il personale sanitario nella gestione dei casi di GBV, nella prevenzione dello sfruttamento e degli abusi sessuali per migliorare i servizi offerti ai bambini e alle ragazze vittime di pratiche dannose o abusi;
• Creazione di servizi di supporto psicosociale per coloro che hanno subito traumi a causa del conflitto per affrontare lo stress e le conseguenze traumatiche.

I beneficiari diretti dovranno essere identificati principalmente tra gli IDPs e i rifugiati in movimento a causa della crisi umanitaria conseguente gli scontri iniziati a Khartoum il 15 aprile 2023. All’interno di tali categorie, la Call for Proposals presta particolare attenzione a:

• bambini e adolescenti;
• donne in stato di gravidanza e giovani mamme con bambini al di sotto dei 5 anni;
• donne vedove e con il ruolo di capofamiglia;
• donne e minori a rischio di vulnerabilità (per episodi di violenza di genere, problematiche causate da mutilazioni genitali, abbandono, trafficking, ecc.);
• persone con disabilità.

Le aree di intervento sono gli Stati del Sudan Orientale (Gedaref, Kassala, Mar Rosso), dove risulta necessaria una risposta urgente alla crisi post 15 aprile aggravatasi per l’arrivo degli IDPs in fuga dalle aree di conflitto.

Possono presentare proposte progettuali soggetti non profit.

La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 1.100.000 Euro. Il contributo massimo concedibile ammonta a:

• 500.000 Euro per i progetti singoli;
• 1.100.000 Euro per i progretti presentati da ATI.

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.