Scadenza: 20 ottobre 2023
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Agenzia Italiana per la Cooperazione Italiana allo Sviluppo

Dotazione Complessiva
€ 120.000
Finanziamento Massimo
€1.200.000
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Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Difficile

Finalità

La Proposta di Finanziamento si inquadra nell’ambito delle priorità geografiche e tematiche definite per l’aiuto umanitario nel Documento Triennale di Programmazione e Indirizzo 2021-2023 della Cooperazione Italiana11 e contribuisce a sostenere l’azione degli operatori umanitari nel quadro dei piani di risposta specifici per il Paese di riferimento, in attività rivolte alla protezione delle persone, in particolare di quelle in condizioni di vulnerabilità, inclusi sfollati, rifugiati, richiedenti asilo e comunità ospitanti.

L’obiettivo specifico del programma, che si inserisce nell’ambito del settore della protezione del piano di risposta umanitaria a sostegno degli sfollati e dei rientrati in Iraq, consiste nel ridurre il numero dei casi di mancato accesso ai servizi di base, di violenza e di abusi fra la comunità sfollata e rientrata. Tale obiettivo dovrà essere raggiunto attraverso il ricorso a un approccio di Community-Based Protection che, a sua volta, implica un processo di definizione dei bisogni e delle strategie di risposta che sono centrate sulla comunità e guidate dalle comunità stesse nelle aree oggetto dell'iniziativa.

Interventi ammissibili

La realizzazione dell’iniziativa in parola richiede l’adozione di un approccio community-based per il raggiungimento dell’obiettivo del programma. L’adozione di tale approccio comporta che le attività funzionali al raggiungimento di tale obiettivo siano non solo centrate sui bisogni identificati dalla comunità di riferimento ma anche individuati dalla comunità stessa e da essa proritizzati. Tale approccio dovrà essere esplicitato attraverso l’identificazione delle diverse fasi funzionali all’engagement e alla mobilitazione della comunità, nonché alla realizzazione delle attività sulla base di un piano formulato dalla comunità stessa.

Il livello operativo del programma in parola è costituito dai seguenti risultati, il cui conseguimento rappresenterà il collegamento tra il livello tattico delle attività proposte e l’impianto strategico rappresentato dall’obiettivo specifico:

Risultato 1. Sostenute e rafforzate le capacità delle comunità più vulnerabili di analisi dei rischi di protezione, di identificazione dei servizi di protezione specializzati e di realizzazione di "Community-based interventions" per la popolazione sfollata altamente vulnerabile residente fuori dai campi per rispondere ai rischi per la loro sicurezza e benessere. Dovranno essere implementate le seguenti attività:

  • formazione per le autorità locali in tema di protezione, con particolare riferimento a donne e giovani;
  • rafforzamento delle istituzioni e delle organizzazioni locali, con particolare riferimento a quelle gestite da donne, giovani, persone con disabilità e caregivers e con competenza nell’erogazione dei servizi di base;
  • facilitazione e abilitazione di spazi di dialogo inter-attore coinvolgendo la società civile, le istituzioni locali territoriali, promuovendo in particolare la partecipazione delle donne e dei giovani, finalizzati ad affrontare i casi più urgenti di privazioni in termini di mancato accesso ai servizi di base e di abusi di cui è vittima la comunità di intervento;
  • accompagnamento per la formulazione di documenti di pianificazione dei servizi (piani d’azione, realizzazione di analisi di contesto, degli stakeholders, dei rischi, dei bisogni), da parte di autorità o organizzazioni locali, nonché per il loro follow-up e per una continua revisione;
  • attività a livello comunitario, volte alla riconciliazione e all’inserimento dei gruppi marginalizzati.

 Risultato 2. Sostenuto l'accesso a servizi di protezione specializzati e la realizzazione di "Community-based interventions" per la popolazione sfollata e ritornata altamente vulnerabile per rispondere ai rischi per la loro sicurezza e benessere, allo stesso tempo supportando la durabilità di tali servizi e interventi anche attraverso partnership con attori e autorità locali pertinenti, sulla base di una strategia sviluppata a livello comunitario. Dovranno essere implementate le seguenti attività:

  • Attività di riabilitazione e miglioramento dell’accessibilità ai servizi di base (istruzione, sanità, ecc.);
  • Fornitura di servizi di protezione specializzati per le vittime e le persone a rischio di SGBV e per l’infanzia, tra cui:
    • Attività di case management;
    • Attività di sostegno psico sociale a individui e famiglie in condizione di maggiore vulnerabilità;
    • Attività di cash for protection destinate a donne capofamiglia, vittime di volenza, famiglie con persone con disabilità, famiglie in difficoltà e con minori a rischio;
    • Assistenza legale e assistenza nell’ottenimento di documenti di stato civile (necessaria per fornire prova della propria identità, per garantire la libertà di movimento e per accedere ai servizi di base).
  • Attività di sorveglianza, prevenzione e supporto alle persone sopravvissute alla violenza di genere e sessuale (SGBV), di ogni età e sesso incluse le vittime di abusi da parte di operatori di cooperazione (coerentemente con lo PSEAH);
  • Miglioramento delle condizioni degli alloggi che versano in uno stato di particolare criticità e attività di cash for rent;
  • Attività di informazione e educazione ai rischi derivanti dalla presenza di ordigni inesplosi.

I beneficiari diretti del programma in parola saranno quindi identificati fra:

  • Sfollati e rientrati che versano in condizioni di necessità acuta;
  • Sfollati e rientrati che devono fronteggiare ostacoli specifici per la soddisfazione dei loro bisogni di base;
  • Sfollati e rientrati che hanno difficoltà ad ottenere documenti di stato civile;
  • Sfollati e rientrati che fronteggiano specifici e gravi rischi in termini di sicurezza.

L’intervento si concentrerà nelle aree a maggior presenza di sfollati e rientrati che versano in condizione di particolare vulnerabilità, ovvero: nei Governatorati di Ninewa, Erbil, Dohuk, Anbar, Salah el Din e Kirkuk, senza trascurare eventuali sacche di vulnerabilità che dovessero essere identificate in aree limitrofe a quelle indicate.

Le proposte progettuali devono avere una durata minima di 18 mesi e massima di 21 mesi.

Chi può partecipare

Possono presentare proposte progettuali i soggetti non profit che abbiano specifica e comprovata esperienza negli interventi di emergenza.

Entità del contributo

La proposta deve richiedere un finanziamento non superiore a 1.200.000 Euro.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Considera attentamente la sostenibilità del progetto, e quindi la capacità del progetto di mantenere i risultati raggiuti anche dopo il finanziamento. Assicuriamoci di proporre azioni che producano effetti moltiplicatori nel tempo e che non si esauriscano con il finanziamento ricevuto.

Dedicati con cura alla stesura dell’analisi di contesto e dimostra che il tuo progetto intende sopperire ad un fabbisogno reale. A tal fine, assicurati che questa sezione sia corredata di dati e studi ufficiali.

Hai bisogno di maggiori informazioni? Contatta il seguente indirizzo e-mail raimondo.bonu@aics.gov.it, entro e non oltre il 20/09/2023.

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