Attenta-mente: prendersi cura del benessere emotivo, psicologico, relazionale di bambine e bambini, ragazzi e ragazze

Scadenza: 15 giugno 2022
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Fondazione Cariplo

Dotazione Complessiva
€ 2.500.000
Finanziamento Massimo
€200.000
Finanziamento Minimo
€50.000
Co-finanziamento
70%
Vai al bando
Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Facile

Finalità

Con il bando “Attenta-mente” la Fondazione Cariplo intende contribuire ad affrontare la situazione portata in evidenza dalla pandemia, a partire dai minori più in difficoltà dal punto di vista psichico, emotivo e relazionale.

Nello specifico, con il bando si intende:

  • dare una risposta tempestiva a una platea di bambini e ragazzi vulnerabili o già in forte sofferenza, affinché disagi transitori non vengano trascurati e rischino quindi di evolvere in situazioni difficilmente reversibili, diagnosi gravi e patologie croniche;
  • aumentare la capacità degli enti di intercettare precocemente minori a rischio e di articolare per e con loro una risposta coordinata sul piano educativo, sociale e sanitario;
  • facilitare la nascita o il rafforzamento di alleanze territoriali tra gli attori del terzo settore, del pubblico e della comunità, disponibili a mettere questi temi in un’agenda di lavoro comune.

Interventi ammissibili

Il bando sostiene progetti mirati a intercettare, agganciare, accompagnare e supportare bambini e ragazzi con disagio psichico, emotivo, relazionale, con particolare attenzione a quei minori e famiglie che non possono permettersi i costi dei servizi privati né i tempi di attesa dei servizi pubblici.

I progetti potranno attivarsi sulle forme di malessere più silenti e sommerse fuori dai radar dei servizi (ad esempio i ragazzi a rischio o in ritiro sociale), i disturbi già visibili in attesa di essere orientati ai servizi o di essere accolti da essi (per esempio in ambito neuropsichiatrico), il disagio già in cura che necessita di una risposta aggiuntiva anche sul piano socioeducativo e comunitario (ad esempio i minori in dimissione dai reparti e dalle risposte residenziali).

A titolo esemplificativo e non esaustivo, di seguito si segnalano alcune possibili aree d’intervento:

  • intercettazione precoce negli ambienti di vita e sensibilizzazione mirata agli adulti di riferimento (spazi e percorsi di ascolto, sportelli accessibili di aiuto e orientamento, percorsi formativi per le figure educative, sostegno ad antenne informali e diffuse…);
  • supporto ai servizi educativi/ricreativi nella valutazione dal punto di vista specialistico e nella gestione delle situazioni critiche (dispositivi di filtro e segnalazione agile, protocolli snelli di collaborazione…);
  • potenziamento e/o sperimentazione di strumenti di aggancio, di relazione, di cura (ad esempio progetti capaci di sviluppare risposte terapeutiche flessibili, di prossimità, di gruppo; di strutturare reti ibride sui territori che possano sostenere i percorsi di cura o post acuzie; di investire sulla creazione di equipe multidisciplinari tra più realtà e su figure di cerniera tra i servizi e il territorio; di sfruttare le opportunità derivanti dalle tecnologie digitali; …).

I progetti dovranno prevedere e dare forte legittimazione e valore al lavoro di ascolto e attivazione dei minori, nonché al lavoro di confronto progettuale (tra i servizi, con le famiglie, con le componenti di comunità di volta in volta rilevanti) intorno ai beneficiari, andando oltre l’erogazione di prestazioni e le collaborazioni sporadiche.

Durata progettuale: compresa tra 12 e 24 mesi

Localizzazione degli interventi: territorio della Regione Lombardia e delle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola

Chi può partecipare

Possono partecipare al bando esclusivamente – nel ruolo di capofila – le organizzazioni private senza scopo di lucro attive sul target del bando.

Il bando prevede un partenariato minimo di almeno due organizzazioni ma non vincola rispetto alla natura dei soggetti partner, che possono variare in base al focus progettuale, alle condizioni di contesto, alla possibilità e disponibilità effettiva a cooperare di alcuni soggetti.

È comunque auspicata una collaborazione fattiva, all’interno del partenariato o tramite accordi di rete strutturati, con i servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) di riferimento. Analogamente, il bando suggerisce un’alleanza con i soggetti dedicati all’educazione formale e informale (scuola, oratori, associazioni sportive, …) spesso tra i primi rilevatori del disagio e, se adeguatamente sensibilizzati e accompagnati, pronti a facilitare l’intercettazione precoce e il collegamento tra famiglia e servizi.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 2.500.000 Euro

Contributo minimo per progetto: 50.000 Euro

Contributo massimo per progetto: 200.000 Euro

Quota di cofinanziamento: 70%

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Criteri generali per la concessione di contributi

Guida alla presentazione dei progetti su bandi

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Dedicati con cura alla stesura dell’Analisi di contesto e dimostra che il tuo progetto intende sopperire ad un fabbisogno reale. A tal fine, assicurati che questa sezione sia corredata di dati e studi ufficiali.

Al fine di proporre progetti effettivamente in linea con gli obiettivi e le priorità del bando, può essere utile consultare i seguenti articoli, segnalati nel bando:

Leggi scrupolosamente i criteri di valutazione adottati dall’Ente per valutare le proposte progettuali. La lettura preliminare dei criteri ti aiuterà a capire se il tuo progetto possiede le caratteristiche per aggiudicarsi il contributo. Nella fase di scrittura i criteri di valutazione ti guideranno per capire la lunghezza e l’importanza che sarà necessario dare ai singoli paragrafi della proposta progettuale. Dovrò dare maggiore rilevanza ai paragrafi che si riferiscono ai criteri di valutazione che hanno maggior punteggio perché sono quelli su cui si baserà la valutazione del progetto (Cfr. paragrafo 4.3, pagg. 5 e 6 del bando).

Dedica tempo e attenzione alla costruzione del partenariato! La scelta dei partner non deve mai essere casuale. La parola d’ordine è complementarietà. Assicuriamoci che i soggetti che decidiamo di coinvolgere nella realizzazione del progetto abbiano le stesse nostre motivazioni. Se non ho un buon partenariato, un progetto, per quanto ben scritto, avrà delle serie difficoltà in fase di valutazione. Assicurati, inoltre, che tutti i partner siano eleggibili e che la composizione del partenariato rispetti i requisiti richiamati nel bando (Cfr. paragrafo 4.1, pag. 5 del bando).

È sempre consigliabile prendere contatto diretto con l’Ente finanziatore, ti aiuterà a comprendere se il tuo progetto possiede le giuste caratteristiche per essere finanziato (https://www.fondazionecariplo.it/it/la-fondazione/lo-staff-della-fondazione.html).

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