Fondazione Comunitaria del Ticino Olona Onlus
La Fondazione Comunitaria del Ticino Olona Onlus è un Ente Filantropico che opera nella parte ovest della Provincia di Milano – specificatamente nei territori del Legnanese, del Castanese, del Magentino e dell’Abbiatense - con lo scopo di rafforzare i legami solidaristici e di responsabilità sociale fra tutti coloro che vivono e operano nel territorio.
La Fondazione persegue il miglioramento della qualità di vita della Comunità e intende promuovere la cultura del dono attraverso il sostegno di progetti d’utilità sociale e lo sviluppo della coesione sociale. Essa si propone prioritariamente di favorire la realizzazione di iniziative nell’ambito dei bisogni emergenti, stimolando la società civile a una risposta non dettata dai soli criteri dell’emergenza ma studiata con attenzione rispetto agli aspetti qualitativi e all’impatto sulle generazioni future, nel solco della cosiddetta filantropia strategica.
In questo lunghissimo periodo di crisi dovuta alla pandemia da Covid-19, tra le tante difficoltà ed emergenze, la scuola in senso lato, il tema delle lezioni a distanza, la gestione dei nuovi equilibri familiari dovuti al mutare della routine consolidata, un certo disagio psicologico dei giovani costretti a trascorrere tanto tempo in casa e, soprattutto, uno scoramento generalizzato che sta coinvolgendo moltissimi in questo tempo di seconda se non terza ondata rappresentano alcuni dei settori più fortemente colpiti e penalizzati. Il fatto poi che coinvolgono le giovani generazioni e possono quindi fortemente inficiare il loro futuro dice che è utile investire in loro per avviare quel processo di rinascita che sarà lungo ma che è necessario parta al più presto.
Il bando è dunque finalizzato a supportare interventi nell’ambito dell’Educazione e della conciliazione familiare.
In particolare, la Fondazione promuove il bando “Educazione e conciliazione familiare” per individuare:
Attenzione, non saranno finanziati:
a) progetti di durata superiore ai 18 mesi (a partire dalla data di comunicazione dello stanziamento del contributo)
b) progetti che non si realizzeranno nei territori del legnanese, castanese, abbiatense e magentino
c) compensi e/o rimborsi spese ad amministratori e/o componenti di organi o membri dell’ente beneficiario non direttamente imputabili alle attività del bando
d) costi o debiti per ordinaria gestione dell’ente e) più progetti presentati dallo stesso ente come capofila; ammissibile invece la partecipazione a più progetti in qualità di partner
f) spese già sostenute alla data di pubblicazione del bando g) interventi generici non finalizzati h) rivisitazioni di progetti realizzati precedentemente che non presentino azioni e caratteristiche innovative rispetto all’edizione precedente
i) attività ordinarie
j) acquisto automezzi
k) adeguamenti strutturali
l) valorizzazioni economiche di lavoro volontario
m) iniziative direttamente finanziate da Fondazione Cariplo
n) costi per coordinamento, monitoraggio, valutazione superiori al 5% del costo complessivo del progetto
o) costi per personale dipendente che non siano imputabili al progetto
p) costi per personale dipendente imputati al progetto per importi superiori al 20% del costo complessivo del progetto
q) costi per intero relativi a servizi quali utenze telefoniche, canoni internet, energia elettrica e spese varie riconducibili a questa tipologia di costo, che non possano essere analiticamente ricondotte al progetto; l’ente dovrà individuare la quota di competenza del progetto
r) costi commissioni o oneri bancari
s) costi per consulenze amministrative o fiscali
t) progetti presentati da Club di servizio
u) progetti iniziati prima del 29/03/2021
Saranno presi in considerazione progetti promossi da organizzazioni operanti nel territorio di competenza della Fondazione aventi le caratteristiche di Enti privati senza scopo di lucro.
L’assenza dello scopo di lucro deve risultare dalla presenza, nello Statuto, di clausole che:
Potranno partecipare anche le Parrocchie (sono escluse le Comunità e le Unità pastorali) e gli Enti religiosi operanti nel territorio.
Gli enti pubblici possono partecipare solo in qualità di partner e si devono impegnare a cofinanziare in modo significativo, con risorse economiche proprie, quota parte dell’intervento.
La richiesta può essere presentata da un solo ente richiedente oppure da una rete di enti in partenariato, quest’ultima composta da un soggetto “capofila” e da uno o più enti “partner”.
Dotazione finanziaria complessiva: 150.000 Euro
Contributo massimo per progetto: 15.000 Euro
Contributo minimo per progetto: 5.000 Euro
Costo massimo del progetto: 30.000 Euro
Cofinanziamento: fino ad un massimo del 50%
Pagina web per formulari e documenti
Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.
Si richiama l’attenzione su questo aspetto, considerato fondamentale:
È centrale nella missione della Fondazione il coinvolgimento della comunità locale anche tramite l’attività di raccolta donazioni. L’ente beneficiario, al fine di ottenere la conferma effettiva dello stanziamento del contributo, è tenuto ad attivare donazioni della comunità per almeno il 20% del contributo deliberato (obiettivo di raccolta) pena la revoca del contributo stesso. L’Organizzazione proponente o i suoi partner non potranno utilizzare fondi propri per la raccolta di donazioni. L’eventuale eccedenza della raccolta verrà imputata a incremento del contributo e corrisposta all’Organizzazione beneficiaria a conclusione del progetto e solo in seguito alla presentazione di regolare rendicontazione pari all’importo totale del costo del progetto. Le donazioni dovranno pervenire alla Fondazione entro il 30/11/2021, salvo la possibilità di chiedere una proroga per comprovati e documentati motivi.
Attenzione! Gli enti che si candideranno su questo bando in qualità di capofila non potranno accedere ad altri bandi 2021 promossi dalla Fondazione se non come ente partner.
Attenzione: si ritiene che non perseguano finalità di lucro gli enti del terzo settore di cui al Decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, e, nelle more dell’attivazione del Registro Unico Nazionale del Terzo settore: le organizzazioni iscritte ai registri regionali del volontariato; le organizzazioni iscritte ai registri delle associazioni di promozione sociale; le organizzazioni iscritte all’albo nazionale delle ONG; le organizzazioni iscritte al registro delle ONLUS; le cooperative sociali e le imprese sociali iscritte nelle apposite sezioni dei relativi registri.
Si richiama infine l’attenzione sui criteri di valutazione (pag.5 del bando), utili a strutturare un progetto in linea con le aspettative dell’Ente finanziatore.
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