Fondazione Pisa
La Fondazione Pisa per l’anno 2021 sostiene, mediante assegnazione di contributi, progetti specifici ed attività riguardanti il settore “beni culturali”, per cui si intendono quelli concretamente realizzabili e sostenibili volti alla conservazione e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali, intesi anche come fattori di formazione culturale e di promozione dell’economia del territorio.
Il regolamento erogativo della Fondazione individua il settore in questione nella conservazione e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali, intesi anche come fattori di formazione culturale e di promozione dell’economia del territorio. In particolare:
Per ‘Beni Culturali’ si intende: “Il patrimonio di testimonianze della comunità e del consolidamento dei valori presenti nelle espressioni del “fare” e del “pensare” dell’uomo e, in particolare, quelli tipici e storicamente condivisi dalla comunità di riferimento. La certezza del consolidamento si acquisisce trascorso un congruo numero di anni durante i quali (e dopo i quali) viene confermato, in senso positivo, l’apprezzamento e la valutazione collettiva dell’opera, della produzione soggettiva e delle testimonianze e manifestazioni culturali”.
Per ‘Beni Ambientali’ si intende: “Le componenti statiche e dinamiche del contesto spaziale in cui si svolge l’insieme delle attività della collettività, avuto particolare riguardo agli aspetti urbanistici, naturalistici e zoofitomorfologici del territorio di riferimento.”
Per ‘Conservazione’ si intende: “Evitare la dispersione, la rovina, il deterioramento e l’oblio delle testimonianze culturali e delle relative manifestazioni, nonché del patrimonio ambientale tipico del territorio di riferimento”.
Per ‘Valorizzazione’ si intende: “Promuovere forme di riconoscimento del valore e la fruizione collettiva dei beni culturali ed ambientali, favorendo la diffusione della conoscenza ed agevolando le manifestazioni espressive”.
Gli interventi della Fondazione nel settore dei Beni Culturali sono rivolti:
e si riferiranno:
La Fondazione concede contributi esclusivamente a persone giuridiche che, con scopo di utilità sociale e senza finalità di lucro:
Non sono ammesse erogazioni, dirette o indirette, a favore di persone fisiche, enti con fini di lucro o imprese di qualsiasi natura, ad esclusione delle imprese e delle cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381 e successive modificazioni e integrazioni. La Fondazione non può intervenire a sostegno di partiti, di associazioni politiche e sindacali o di patronato e di associazioni di categoria.
La Fondazione potrà prendere in considerazione anche progetti a carattere pluriennale la cui durata complessiva non sia superiore a tre anni.
Non specificata.
Pagina web per formulari e documenti
Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.
Nell’istruttoria per l’erogazione del contributo sarà data priorità a quei progetti per i quali esiste o è stato richiesto il vincolo dell’immobile, ai sensi dell’art. 12, comma 1 del D. Lsg. 42/2004.
Le proposte riguardanti interventi su beni che fanno capo alle singole parrocchie e/o che ricadono nella giurisdizione della Curia Arcivescovile di Pisa, per titolo proprio o per affidamento del terzo, dovranno essere munite di approvazione preventiva emessa dalla 3 stessa Curia.
Gli interventi proposti su beni culturali di proprietà pubblica o privata dovranno avere ottenuto il nulla osta della Soprintendenza competente qualora necessario.
Il soggetto proponente un intervento su bene culturale di cui non sia proprietario, deve avere – al momento della presentazione della proposta - la piena disponibilità del bene per realizzare, nelle forme ammesse dalla legge, il proposto intervento su specifica autorizzazione del proprietario ove consentito.
Il soggetto proponente dovrà assicurare che il bene oggetto dell’intervento manterrà la originaria destinazione d’uso di pubblico interesse ovvero di utilità sociale, e confermata all’atto della liquidazione del contributo, per la durata di almeno cinque anni successivi alla predetta liquidazione.
L’erogazione del contributo avviene a progetto concluso, previa rendicontazione di tutte le spese sostenute e previa produzione di una relazione dettagliata sulla sua realizzazione e sui risultati ottenuti.
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