Bando "APEA - Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate"

Scadenza: 31 dicembre 2020
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Programma/Ente di finanziamento

POR FESR 2014-2020, Regione Lazio, Asse 3 - Competitività, Obiettivo tematico 3 - Promuovere la competitività delle PMI, il settore agricolo e il settore della pesca e dell’acquacoltura, Priorità di investimento b) - sviluppare e realizzare nuovi modelli di attività per le PMI, in particolare per l’internazionalizzazione, Asse 4 – Energia sostenibile e mobilità, Obiettivo tematico 4 - Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori per Priorità di investimento b) - Promuovere l'efficienza energetica e l'uso dell'energia rinnovabile nelle imprese, Obiettivo Specifico 4.2 - Riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nelle imprese e integrazione di fonti rinnovabili, Obiettivo Specifico 3.3 - Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali.

Con la Determinazione G06938 del 15/06/2020 la Regione Lazio ha ulteriormente modificato i termini per l’apertura del bando APEA.

Il Formulario sarà disponibile on line a partire dalle ore 12:00 dell’8 settembre 2020 e fino alle ore 12:00 del 31 dicembre 2020.

La PEC può essere inviata all’indirizzo incentivi@pec.lazioinnova.it , a partire dalle ore 12:00 del 21 settembre 2020 e fino alle ore 18:00 del 31 dicembre 2020.

Dotazione Complessiva
€ 11.000.000
Co-finanziamento
50%
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Bando scaduto

Finalità

Il presente avviso intende promuovere e valorizzare le Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA) come definite nelle apposite Linee Guida (D.G.R. n. 45 del 11 febbraio 2020), e seguendo la metodologia in esse prevista, sostenendo investimenti finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti e alla riduzione degli altri impatti ambientali dei processi produttivi delle Imprese Aderenti all’APEA.

Un’APEA è costituita da un insieme di aziende (minimo 2) industriali, artigianali, commerciali, agricole e alle ulteriori attività previste dall’art. 1, comma 1, lettera i) del DPR n. 160/2010, anche in forma mista, ed è caratterizzata dalla gestione integrata di infrastrutture, servizi centralizzati e risorse. Non è necessaria la contiguità dei soggetti aderenti, che possono operare in qualsiasi punto del territorio regionale.

L’obiettivo di ogni APEA è migliorare le prestazioni ambientali, industriali e sociali, in coerenza con gli indirizzi dell’Unione europea, per la promozione di uno sviluppo economico ambientale sostenibile nonché di un modello di gestione delle attività produttive in grado di accrescere la competitività delle imprese aderenti.

Al fine di promuovere uno sviluppo economico ambientalmente sostenibile ed un modello di gestione delle attività produttive orientato al miglioramento della competitività, delle prestazioni ambientali, industriali e sociali, anche attraverso la riduzione degli oneri amministrativi, in coerenza con gli indirizzi dell’Unione Europea; nell'ambito delle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA), si perseguono obiettivi e realizzano programmi per sviluppare ed incrementare:

1. La simbiosi e lo sviluppo industriale e tecnologico sostenibile

2. L’economia circolare

3. Il riciclo ed il recupero dei rifiuti

4. La tutela della salute, della sicurezza e dell’ambiente anche dal punto di vista paesaggistico

5. La salubrità e l’igiene dei luoghi di lavoro

6. La prevenzione e la riduzione dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del terreno

7. Il trattamento delle acque reflue

8. Il contenimento del consumo dell'energia e il suo utilizzo efficace

9. La prevenzione, il controllo e la gestione dei rischi di incidenti rilevanti

10. L’adeguata e razionale accessibilità delle persone e delle merci

11. Gli elementi cardine del programma di miglioramento ambientale, produttivo e competitivo.

Interventi ammissibili

Sono ammissibili i seguenti interventi:

A. Investimenti per l’efficienza energetica ovvero quelli che riducono i consumi di energia,  a parità di capacità produttiva, previsti e qualificati come tali da una diagnosi energetica.
Sono inclusi anche impianti di cogenerazione (inclusa la trigenerazione) destinati all’autoconsumo e, qualora la fonte di energia termica derivi dal processo produttivo di uno o più Soggetti aderenti all’APEA, può essere distribuita attraverso sistemi di teleriscaldamento e teleraffreddamento efficienti sotto il profilo energetico anche se una parte degli utenti del sistema non sono Soggetti Aderenti all’APEA.

B. Investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili destinata  all’autoconsumo.
Tale Tipologia di Intervento è ammissibile solo se abbinata ad almeno un intervento rientrante nella Tipologia A.

C. Investimenti per la riduzione di emissioni inquinanti:  ovvero quelli che riducono le emissioni in atmosfera di PM (particolato atmosferico) o di NO2 (biossido di azoto) a parità di capacità produttiva.

D. Investimenti per il risparmio, il riciclo dell’acqua all’interno del ciclo produttivo o per il riutilizzo delle acque reflue industriali  precedentemente trattate o scaricate secondo un approccio meno rispettoso dell'ambiente.

E. Investimenti per rendere i propri residui di lavorazione prodotti o sottoprodotti.

F. Investimenti per utilizzare sottoprodotti di altre imprese o materiale riutilizzato o riciclato nel proprio ciclo produttivo in luogo di materie prime convenzionali.

G. Investimenti per la preparazione al riutilizzo o il riciclaggio di determinati rifiuti speciali (c.d. “End of Waste”).
Tali Investimenti devono essere realizzati da Imprese già autorizzate al trattamento di tali tipologie di rifiuti speciali ed essere finalizzati a:

  • utilizzare rifiuti speciali prodotti prevalentemente da Imprese Aderenti all’APEA che non svolgono attività di trattamento dei Rifiuti
  • recuperare materiali o rigenerare risorse destinati ad essere utilizzati prevalentemente nei cicli produttivi delle Imprese aderenti all’APEA che non svolgono attività di trattamento dei rifiuti.

H. Investimenti per la riduzione di altri impatti ambientali dei sistemi produttivi, diversi da quelli di cui ai precedenti punti (da A a G) quali:

  • quelli che introducono prodotti a minor impatto ambientale, cambiamenti nella gestione aziendale o altre soluzioni, che riducono l’uso di una risorsa naturale, incluse le materie prime, l’acqua e il terreno
  • quelli che razionalizzano in chiave ecocompatibile processi, prodotti o servizi attraverso l’ecoinnovazione, per contribuire a ridurre l’impatto ambientale e a ottimizzare l’uso delle risorse, inclusi quelli rivolti alla prevenzione della produzione di rifiuti del ciclo di consumo dei beni o servizi venduti.

I. Altri Investimenti non compresi nelle tipologie di Intervento precedenti, ma strettamente strumentali a uno o più di essi.

J. Spese preparatorie per la o le relazioni da allegare obbligatoriamente alla Domanda, che qualificano gli impatti ambientali di tutti gli interventi previsti nel Progetto e dimostrano la loro cantierabilità entro giugno 2021.

K. Altri studi ambientali di natura non ordinaria e routinaria compresi i servizi relativi all’ottenimento di certificazioni energetiche o ambientali e quelli riguardanti l’implementazione dei sistemi di gestione finalizzati a tale ottenimento. Le spese ammissibili relative a tale Tipologie di Intervento non possono superare il 20% di quelle totali del progetto.

L. Fabbisogno finanziario per l’avviamento di iniziative imprenditoriali dedicate a perseguire gli obiettivi dell’APEA e strategici per la realizzazione del suo “programma per il miglioramento dell’efficienza dell’uso delle risorse”.

Chi può partecipare

I destinatari degli Aiuti previsti dal presente Avviso sono le imprese aderenti all’APEA, vale a dire quelle che abbiano sottoscritto il Documento APEA e il Regolamento di Adesione e Gestione di una APEA formalmente riconosciuta tale dalla Regione Lazio, prima della data di concessione dei contributi previsti dal presente Avviso, mediante l’apposita Determinazione prevista all’articolo 4 delle Linee Guida.

Possono tuttavia presentare richiesta anche soggetti che hanno aderito ad un progetto di APEA per la quale sia stato richiesto tale formale riconoscimento, mediante l’apposito Portale Green Lazio, entro il termine ultimo per la presentazione delle Domande. Nel caso di Imprese ancora da costituire, incluse le aggregazioni stabili, la loro successiva adesione deve essere attestata dal Presidente o dal Presidente designato dell’APEA.

Nella definizione di Impresa, e quindi di MPMI, ove siano rispettati i limiti dimensionali, rientrano le aggregazioni stabili che svolgono e devono svolgere attività di mercato assumendosi in proprio i rischi di impresa del Progetto, e i Liberi Professionisti.

Attenzione! Le Grandi Imprese sono ammissibili limitatamente alle Tipologie di Intervento A, B e C.

I Progetti possono essere realizzati:

  • Da una Impresa in forma singola già iscritta al Registro delle Imprese al momento della presentazione della domanda o, nel caso dei Liberi Professionisti, già titolare di partita IVA attiva nel medesimo momento.

Nel caso di Progetti da realizzarsi da parte di una aggregazione stabile, tuttavia, questa può essere costituita successivamente alla concessione dell’aiuto.
Anche nel caso di Progetti che comprendono la Tipologia di Intervento L, questi possono essere realizzati anche da Imprese da costituire successivamente alla concessione dell’aiuto. I Progetti che comprendono la Tipologia di Intervento L, inoltre, possono essere realizzati esclusivamente da Piccole Imprese:
a) Da costituire o costituite da non oltre 5 anni al momento della presentazione della domanda, e che non abbiano rilevato attività di un'altra Impresa o essere frutto di una fusione a cui partecipa anche una sola Impresa costituita da più di 5 anni
b) Che non siano o non saranno controllate da una singola Impresa o congiuntamente da più Imprese che rientrano in una Impresa Unica
c) Che non abbiano mai distribuito utili.

  • Da più Imprese in modo unitario, tramite una Aggregazione Temporanea anche da costituire successivamente alla concessione dell’aiuto.

Tutte le Imprese partecipanti all’Aggregazione Temporanea e beneficiarie degli aiuti devono possedere i requisiti previsti per l’accesso all’aiuto in forma singola. Anche nel caso di Progetti da realizzarsi da parte di una Aggregazione Stabile che non svolge e non deve svolgere attività di mercato assumendosi in proprio i rischi di impresa del Progetto (come nel caso in cui i costi del Progetto non rimangano a suo carico perché a carico dei suoi partecipanti o altri soggetti), l’aiuto è imputato alle Imprese partecipanti all’Aggregazione Stabile, che quindi devono possedere i requisiti previsti per l’accesso all’aiuto in forma singola.

Possono presentare richiesta a valere sul presente Avviso anche le Imprese, inclusi i Liberi Professionisti e le Aggregazioni Stabili (che svolgono e devono svolgere attività di mercato assumendosi in proprio i rischi di impresa) che non hanno Sede Operativa nel Lazio al momento della presentazione della domanda, purché tale Sede Operativa sia prevista dal Progetto ed effettivamente attivata entro la data della prima erogazione, pena la decadenza dell’Aiuto concesso. In ogni caso il Progetto deve essere realizzato nella Sede Operativa localizzata nella Regione Lazio e a beneficio dell’attività imprenditoriale ivi svolta, e gli investimenti materiali agevolati devono essere ivi localizzati.

I destinatari, al momento della presentazione della Domanda, devono avere la capacità amministrativa, finanziaria e operativa necessaria a completare il Progetto, ovvero avere il fatturato pari ad almeno 10 volte il valore del Progetto non coperto dal contributo. In alternativa, la capacità amministrativa finanziaria e operativa sarà verificata con riferimento al patrimonio netto, che deve essere pari ad almeno il doppio del valore del Progetto non coperto dal contributo; in tal caso si considerano anche gli aumenti di capitale versati entro il 9 luglio 2020 se risultano tali consultando il Registro delle Imprese Italiano.

Attenzione! Nel caso di Imprese ancora da costituire al momento della presentazione della Domanda, la capacità amministrativa, finanziaria e operativa necessaria a completare il Progetto viene valutata sulla base della attendibilità del business plan, inclusi gli impegni dei suoi futuri soci o clienti e la loro affidabilità, impegni al cui adempimento sarà condizionata la concessione e/o l’erogazione dell’Aiuto.

Entità del contributo

La dotazione finanziaria totale a valere sul presente bando amonta a 11.000.000 Euro.

Una quota del 20% delle singole azioni e quindi dell’intera dotazione (2.200.000,00 Euro) è riservata alle Imprese che alla data di presentazione della domanda hanno Sede Operativa in uno dei Comuni ricadenti nelle aree di crisi complessa della Regione Lazio. Il Progetto dovrà essere realizzato nella Sede Operativa che ha attribuito il diritto alla riserva. Nel caso di Aggregazioni Temporanee o delle Aggregazioni Stabili che non svolgono e non devono svolgere attività di mercato assumendosi in proprio i rischi di impresa del Progetto, la riserva si attiva solo per la quota di Aiuto attribuibile alle singole Imprese partecipanti che soddisfano tale condizione.

L’Aiuto è concesso in regime De Minimis, sotto forma di contributo a fondo perduto nella misura del 50% delle spese ammesse.

In alternativa il contributo a fondo perduto può essere richiesto come Aiuto, o più Aiuti in esenzione ai sensi del RGE:

  • nella misura del 10% delle spese ammesse per gli investimenti materiali e immateriali delle MPMI, incrementabile al 20% per le Micro e Piccole Imprese;
  • nella misura del 50% delle spese ammesse per servizi di consulenza, inclusi studi e certificazioni, previsti dai Progetti presentati dalle MPMI.

Alle nuove iniziative imprenditoriali dedicate a perseguire le finalità dell’APEA è concedibile anche un sostegno ai fabbisogni finanziari per l’avviamento ai sensi dell’art. 22 del RGE, che non prevede Spese Ammissibili individuabili. Tale Aiuto, nella forma di contributo a fondo perduto, è dimensionato sugli effettivi fabbisogni finanziari necessari a raggiungere il punto di pareggio, ma non può comunque superare 400.000 euro (600.000 se in Zona Assistita) e il minore importo tra:

  • il 100% degli apporti cash dei soci o consorziati, effettivamente versati a titolo di capitale sociale, incluso eventuale sovraprezzo, o finanziamenti soci in conto capitale;
  • il 25% delle Spese Ammesse per gli Investimenti previsti dal Progetto (attenzione! le spese ammissibili non devono essere pari o superiori a 50.000 Euro).

Link e Documenti

Bando

Pagina web per documenti e formulari

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 7 settembre 2010, n. 160 (G.U. 30/09/2010 n. 229 Supplemento ordinario n. 227/L )
Regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attivita' produttive, ai sensi dell'articolo 38, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

 

ATTENZIONE!

Con la Determinazione G06938 del 15/06/2020 la Regione Lazio ha ulteriormente modificato i termini per l’apertura del bando APEA.

Il Formulario sarà disponibile on line a partire dalle ore 12:00 dell’8 settembre 2020 e fino alle ore 12:00 del 31 dicembre 2020.

La PEC può essere inviata all’indirizzo incentivi@pec.lazioinnova.it , a partire dalle ore 12:00 del 21 settembre 2020 e fino alle ore 18:00 del 31 dicembre 2020.

Consigli degli esperti

Tutti i progetti devono presentare almeno una delle tipologie di interventi previsti dal Bando, le cui spese ammissibili devono superare il 50% di quelle totali del progetto.
Le seguenti tipologie di intervento, in quanto coerenti con i macro obiettivi regionali perseguiti tramite il sostegno alle APEA, saranno comunque ritenute ammissibili, a condizione che almeno il 50% degli investimenti previsti dal Progetto siano coerenti con gli obiettivi specifici dell’APEA a cui il richiedente aderisce e con il relativo “programma per il miglioramento dell’efficienza dell’uso delle risorse”:

A. Investimenti per l’efficienza energetica ovvero quelli che riducono i consumi di energia, a parità di capacità produttiva, previsti e qualificati come tali da una diagnosi energetica.

B. Investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo.

C. Investimenti per la riduzione di emissioni inquinanti: ovvero quelli che riducono le emissioni in atmosfera di PM (particolato atmosferico) o di NO2 (biossido di azoto) a parità di capacità produttiva.

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