Ministero dell’Ambiente - Direzione generale per il patrimonio naturalistico
Il bando si inserisce nel contesto di attuazione del D. M. del 9 ottobre 2020 che definisce le modalità per la progettazione di messa a dimora di alberi nelle città metropolitane, compresi gli impianti arborei da legno di ciclo medio e lungo, purché non oggetto di altro finanziamento o sostegno pubblico, di reimpianto e di selvicoltura e per la creazione di foreste urbane e periurbane, così come definite nella strategia nazionale del verde urbano, tenendo conto, quali criteri di selezione, in particolare, della valenza ambientale e sociale dei progetti, del livello di riqualificazione e di fruibilità dell'area, dei livelli di qualità dell'aria e della localizzazione nelle zone oggetto delle procedure di infrazione comunitaria.
I progetti devono perseguire i seguenti tre principali obiettivi della Strategia nazionale del verde urbano:
I progetti devono avere ad oggetto la messa a dimora di alberi, ivi compresi gli impianti arborei da legno di ciclo medio e lungo, il reimpianto e la selvicoltura ovvero la creazione di foreste urbane e periurbane, la manutenzione successiva all'impianto e non essere già stati oggetto di altro finanziamento o sostegno pubblico.
Ai fini dell'ammissibilità dei progetti è essenziale che, nell'ambito della forestazione, la superficie minima dell'intervento sia di almeno tre ettari, anche non contigui, purchè strutturalmente e funzionalmente integrati in un progetto unitario. È inoltre essenziale che vi sia comprovata coerenza con la pianificazione urbanistico-territoriale e paesistica dell'area interessata dall'intervento, risultante da apposita dichiarazione.
Ciascuna città metropolitana redige o seleziona i progetti tenendo conto, oltre che dei requisiti di ammissibilità, della valenza ambientale e sociale dei medesimi, del livello di riqualificazione e di fruibilità dell'area oggetto dell'intervento, dei livelli di qualità dell'aria e della localizzazione nelle zone oggetto delle procedure di infrazione comunitaria. Le zone interessate sono riportate nell’Allegato 1 (vedi sezione “documenti e formulari”).
Ciascuna città metropolitana può presentare fino ad un massimo di cinque proposte progettuali.
Le città metropolitane dovranno impegnarsi a dare avvio agli interventi entro quattro mesi dall'ammissione al finanziamento.
Possono partecipare le città metropolitane le quali presenteranno i progetti al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Dotazione finanziaria complessiva: 30.000.000 Euro (suddivisi egualmente per il biennio 2020-2021)
Contributo massimo per progetto: 500.000 Euro
Quota di co-finanziamento: 100%
Pagina web per formulari e documenti
Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.
Il bando richiede l’inclusione nelle idee progettuali di alcuni contenuti molto tecnici e specifici, soprattutto in relazione ai parametri di valutazione della qualità ambientale. Al fine di stimare i benefici ambientali in termini di emissioni e qualità dell’aria, si consiglia di prendere a di riferimento le linee guida dell’International Panel on Climate Change.
Si consiglia di prendere visione dei criteri di valutazione delle proposte progettuali riportate nell’Allegato 2 (vedi sezione “documenti e formulari”).
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