Bando: “Dal Bene confiscato al Bene riutilizzato: strategie di comunità per uno sviluppo responsabile e sostenibile”

Scadenza: 31 maggio 2021
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Programma/Ente di finanziamento

POR FESR FSE 2014-2020 Regione Puglia, Asse IX “Promuovere l’inclusione sociale, la lotta alla povertà e ogni forma di discriminazione”, Azione 9.14 “Interventi per la diffusione della legalità”, sub-Azione 9.14.c “Interventi di recupero funzionale e riuso di vecchi immobili in collegamento con attività di animazione sociale e partecipazione collettiva, inclusi interventi per il riuso e la rifunzionalizzazione dei beni confiscati alle mafie”

Bando scaduto

Finalità

La Regione Puglia concorre allo sviluppo dell’ordinata e civile convivenza della comunità regionale e alla crescita della “coscienza democratica” promuovendo, tra l’altro, azioni che hanno come finalità l’attenzione specifica alla cultura dei diritti, della legalità e del bene comune, quali leve fondamentali per lo sviluppo di un territorio libero dalle mafie e dalla corruzione.

In coerenza con quanto disposto con propria L.R. n. 14 del 28 marzo 2019 “Testo Unico in materia di legalità, regolarità amministrativa e sicurezza”, l’Amministrazione regionale intende implementare strumenti volti alla prevenzione e al contrasto non repressivo della criminalità, intervenendo nei settori della prevenzione e della lotta contro la criminalità comune e organizzata, attraverso iniziative di sostegno alle vittime e di sensibilizzazione della società civile, nonché attraverso azioni dal pregnante valore educativo, realizzate anche attraverso il riutilizzo, in termini di welfare ed inclusione sociale, dei beni sottratti alle mafie.

Nella strategia regionale la confisca dei beni è solo una parte dell’azione di contrasto alle mafie e lotta alla criminalità; gli interventi si concretizzano, tra l’altro, in azioni dall’alto valore simbolico che si sviluppano su diversi livelli: quello educativo, incentrato sulla promozione di attività finalizzate alla partecipazione attiva dei cittadini e all’educazione alla responsabilità sociale e quello evocativo, che, facendo perno sul ricordo delle vittime innocenti delle mafie, mira ad implementare iniziative che testimoniano l’impegno e l’assunzione di stili di vita orientati all’agire legale. Il riutilizzo dei beni confiscati assurge, in tale ottica, al ruolo di opportunità di riqualificazione culturale, urbana e sociale e crea, inoltre, nuove opportunità di lavoro per tutto il territorio regionale. La valorizzazione in chiave socio-economica degli asset della criminalità organizzata favorisce non solo la percezione della sicurezza urbana (la confisca restituisce credibilità alle Istituzioni e fiducia nelle Istituzioni), ma anche il riscatto delle comunità che traggono vantaggio, in termini di miglioramento della qualità di vita, proprio dai quei beni che furono baluardo di sistemi illeciti.

Il presente bando “Dal Bene confiscato al Bene riutilizzato: strategie di comunità per uno sviluppo responsabile e sostenibile” ha quale finalità, quindi, quella di affermare la legalità attraverso misure idonee a favorire la prevenzione dei condizionamenti criminali e realizzare processi di gestione e destinazione degli asset sottratti alla criminalità organizzata, per sostenere iniziative che rendano proprio quei beni emblemi di legalità, forieri di rinnovate relazioni, sane e legali, di valenza etica, sociale e culturale.

Attraverso il presente bando la Regione vuole:

- Favorire percorsi di rigenerazione socio-territoriale mediante la rifunzionalizzazione di beni confiscati alle mafie, prevedendone la restituzione alle Comunità che avevano subito le conseguenze dei comportamenti illeciti derivanti da attività della criminalità organizzata e favorendone l’utilizzo per attività di animazione sociale e partecipazione collettiva

- Assicurare il recupero funzionale ed il riuso da parte dei Comuni pugliesi dei beni confiscati alle mafie, per promuovere il riutilizzo e la fruizione sociale dei beni stessi, nell’ambito dell’attuazione di politiche sociali a favore della legalità, della sicurezza e della prevenzione delle situazioni di disagio.

Interventi ammissibili

L’Avviso finanzia interventi di riqualificazione di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, ubicati nel territorio della Regione Puglia e trasferiti al patrimonio indisponibile dei Comuni (Soggetti proponenti), da utilizzare per finalità sociali ad opera dei Comuni medesimi o dei soggetti assegnatari dei beni in concessione.

Gli interventi, funzionali all’attuazione di politiche a favore della legalità, della sicurezza e della prevenzione delle situazioni di disagio, devono garantire il riutilizzo e la fruizione sociale dei beni confiscati per la promozione dell’inclusione e la rimozione di ogni forma di discriminazione attraverso attività che contribuiscono allo sviluppo locale ed alla riduzione di ogni forma di disparità, facilitando l’accesso ai servizi sociali, culturali e ricreativi e favorendo, tra l’altro, sinergie tra i servizi istituzionali ed i servizi territoriali di comunità, anche nell’ambito di strategie locali di tipo partecipativo.
Le proposte progettuali candidabili a finanziamento devono, pertanto, interessare interventi funzionali al riuso sociale dei beni in relazione ad uno dei seguenti ambiti tematici:

a) Iniziative per la produzione di beni ed erogazione di servizi in favore delle fasce marginali (es. servizi di cohousing anziani/giovani, inclusione immigrati, disabili, donne e minori vittime di violenza, servizi di supporto alla genitorialità, mediazione familiare, sportelli di ascolto, gruppi di auto mutuo aiuto, etc.);

b) Riutilizzo di fabbricati rurali con annesso terreno per lo svolgimento di attività legate all'agricoltura sociale;

c) Recupero funzionale di alloggi da destinare a progetti pilota per percorsi di vita indipendente rivolti a disabili (es. ideazione e realizzazione di strumenti di domotica tecnologicamente avanzati per l'autonomia delle persone con gravi disabilità);

d) Interventi di cittadinanza sociale (es. attivazione della cittadinanza attiva, centri di aggregazione sociale, attività sportive, culturali e ricreative, formazione civica, etc.);

e) Tutela e valorizzazione del territorio (es. valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale, artistico, etc.);

f) Attività di co-working solidale per nuove esperienze autonome e produttive di lavoro (es. inteso come luogo che soddisfa i bisogni di uno spazio di lavoro condiviso con la possibilità di avere uno spazio creato a misura di bambine/i a supporto della genitorialità, priva di una rete familiare supportiva).

 

Chi può partecipare

Possono presentare proposta progettuale per la realizzazione di interventi a valere sul presente Avviso i Comuni della regione Puglia che, risultano assegnatari del bene confiscato oggetto della proposta progettuale e che assumono formalmente l’impegno di gestirlo direttamente, ovvero tramite assegnazione a terzi in gestione per le finalità declinate nella proposta progettuale, per un periodo non inferiore ai 5 (cinque) anni successivi al completamento dell’operazione.

Il Soggetto proponente può procedere alla definizione della proposta progettuale da candidare a finanziamento anche attraverso un processo di co-progettazione, all’uopo attivando:

  • Percorsi di partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza
  • Procedura di evidenza pubblica finalizzata alla selezione di un soggetto, in possesso dei requisiti di cui alla vigente normativa in materia di gestione e destinazione di beni sequestrati o confiscati, che candidi un’ipotesi di riutilizzo del bene confiscato e a cui affidare la gestione del bene medesimo.

Entità del contributo

La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 8.000.000 Euro.

Il co-finanziamento massimo per progetto ammonta a 1.000.000 Euro.

In conformità a quanto previsto dal D.lgs. n. 159/2011, la destinazione dei beni finanziabili può prevedere l'amministrazione diretta da parte del Comune assegnatario del bene medesimo, ovvero l'affidamento in concessione a titolo gratuito a soggetti ben identificati dal precitato Decreto; in ogni caso, la destinazione del bene deve essere senza scopo di lucro e nessun onere potrà essere posto direttamente a carico dei fruitori dei beni e/o servizi forniti .

L’individuazione degli interventi ammissibili a finanziamento avverrà attraverso procedura “ a  s p o r t e l l o ”, per cui si procederà ad istruire ciascuna proposta progettuale secondo l’ordine cronologico d’arrivo e a finanziarla, previa verifica del raggiungimento della soglia di ammissibilità (soglia di sbarramento).

Link e Documenti

Bando

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

E' consigliabile la lettura del protocollo di intesa sottoscritto fra ANCI Puglia e PES Puglia in data 22 ottobre 2015, poichè i proponenti dovranno assicurare e fornire evidenza del rispetto dei principi di partecipazione e di coinvolgimento del Partenariato Economico e Sociale (PES), come individuati nel protocollo.

Le procedure previste e le evidenze richieste sono abbastanza complesse e richiedono tempo per la loro realizzazione. Il soggetto proponente dovrebbe disporre di una rete locale attiva e consolidata.

 

 

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