Fondazione Cariplo, Bando dell'Energia ONLUS
L’emergenza sanitaria che ha colpito l’Italia a causa della diffusione del Covid-19 e le misure di contenimento messe in atto da febbraio 2020 hanno avuto gravi ripercussioni sul piano economico e sociale: la fase di lockdown ha avuto un impatto immediato sull’economia del Paese e sui bilanci delle famiglie. I riverberi economici e sociali dell’emergenza sanitaria non si fermeranno però con l’allentamento delle misure cautelative: il sistema economico del Paese ne uscirà fortemente indebolito e si prevede un aumento importante dell’incidenza della povertà.
Al peggioramento della situazione di persone e famiglie che già prima dell’emergenza erano in una situazione di vulnerabilità, si aggiungerà il problema dell’alto numero di posti di lavoro che andranno persi a causa della crisi e del conseguente rischio di rapido scivolamento di nuove famiglie nell’area della fragilità. Il territorio lombardo e piemontese è stato duramente colpito e, sebbene non sia possibile prevedere oggi con esattezza cosa succederà nel medio e lungo periodo (anche rispetto alla natura e impatto delle misure nazionali e locali), emerge in modo chiaro la necessità di sostenere in tempi rapidi la reattività delle comunità perché si prendano cura della loro parte più fragile.
La finalità della terza edizione di “Doniamo Energia” è quella di dare risposte rapide e coordinate alla popolazione in povertà e vulnerabilità, a partire da quella fascia di popolazione che si è trovata in una condizione di improvvisa fragilità a causa delle ripercussioni economiche e sociali date dall’emergenza sanitaria Covid-19.
Obiettivo del bando è rafforzare la capacità di individuare e sostenere i nuclei in vulnerabilità e povertà da parte delle reti sostenute nelle precedenti edizioni di “Doniamo Energia”, che hanno dimostrato di saper collaborare efficacemente per costruire un sistema che valorizzi le risorse delle persone e risponda in maniera coordinata e condivisa ai problemi e bisogni della comunità più fragile, con specifica attenzione alle famiglie con minori che si trovano in povertà.
Alla luce del nuovo contesto e dell’urgenza di dare risposte tempestive, il presente bando vuole stimolare le reti già esistenti a strutturare un percorso evolutivo, che valorizzi la loro capacità di intercettare e leggere in maniera univoca i bisogni della parte più fragile della comunità del territorio di pertinenza e, quindi, di incrementare la capacità di risposta del pubblico e del privato sociale.
In considerazione del diverso scenario socioeconomico in cui si troveranno a operare, le reti dovranno, se necessario, ampliare la propria composizione e adattare le proprie modalità di azione per intercettare le “nuove povertà” e far fronte ai bisogni più urgenti e immediati, rinforzando la capacità di leggere i dati a disposizione del pubblico e del privato sociale, potenziare gli strumenti a disposizione degli attori della rete (es. bonus energia, reddito di cittadinanza, azioni di contrasto alla povertà alimentare, servizi di doposcuola, ecc.) e, da lì, incrementare i sostegni a seconda delle esigenze. Rispetto alle precedenti edizioni di “Doniamo energia”, gli interventi dovranno essere maggiormente focalizzati sulla messa a disposizione di risposte per dare immediato sollievo alle situazioni più critiche e coprire i bisogni urgenti e sull’offerta di servizi di orientamento e riorientamento nel mondo del lavoro per le persone rimaste disoccupate a causa dell’emergenza sanitaria; sarà considerata positiva ma non necessaria la presenza di meccanismi di restituzione da parte dei beneficiari.
La presente call intende individuare, tra le reti già supportate con le due edizioni del bando “Doniamo energia”, quelle in grado di sviluppare interventi a supporto sia delle famiglie e persone che già prima dell’emergenza erano in situazione di povertà sia di coloro che fino a poco tempo fa erano al di sopra della linea di povertà anche relativa e che ora hanno visto peggiorare drasticamente la loro situazione: la capacità di intercettazione, azione fondamentale nelle prime due edizioni del bando, dovrà qui riguardare quella parte di comunità che si è trovata e/o si troverà nei prossimi mesi in una situazione di forte precarietà a causa del rinnovato scenario sociale ed economico.
Al fine di massimizzare la capacità di risposta del territorio di intervento, le reti progettuali dovranno basarsi sull’alleanza tra privato sociale ed ente pubblico e, in generale, per affrontare in modo completo la multidimensionalità dei bisogni delle persone e dei nuclei familiari, i progetti dovranno prevedere il coinvolgimento di una varietà di enti competenti sulle varie dimensioni della povertà (alimentare, educativa, energetica...).
I progetti dovranno prevedere le seguenti azioni:
La call è riservata alle reti progettuali sostenute nelle due edizioni del bando “Doniamo energia” e operanti al di fuori della città di Milano, dove è già attivo il Programma QuBì, la ricetta contro la povertà infantile.
Si sottolinea che ogni rete progettuale potrà presentare una sola richiesta di contributo. Si prevede di finanziare al massimo una proposta per territorio (Comune, Ambito zonale) pertanto le reti che nei due bandi precedenti operavano sullo stesso territorio sono invitate a integrarsi e collaborare, in un’ottica di inclusività. Il bando intende incentivare anche l’integrazione tra le reti che operano su territori contigui e in particolare valorizzare le connessioni con le reti promosse nell’ambito del Programma Welfare In Azione. È infine possibile candidare un progetto di portata sovra-ambito o provinciale, estendendo il territorio di riferimento della prima progettualità.
Rispetto alle progettazioni finanziate dalle precedenti edizioni del bando “Doniamo Energia”, si richiede un ampliamento della compagine del partenariato, coerente con l’evoluzione del contesto di intervento, gli obiettivi del bando e l’impianto progettuale evoluto.
In particolare, è necessario sviluppare l’alleanza strategica e operativa con gli enti pubblici rilevanti, o rafforzarla laddove fosse già presente.
Verrà valutato positivamente il coinvolgimento degli enti, sia del pubblico che del privato sociale strutturato o più informale, che nello stesso territorio di riferimento hanno realizzato azioni a supporto della popolazione nella fase emergenziale della pandemia (ad esempio distribuzione di derrate alimentari e buoni spesa, assistenza domiciliare…) e che hanno saputo intercettare anche utenti “nuovi” rispetto a quelli usualmente serviti.
Attenzione! Sarà anche possibile individuare un nuovo soggetto capofila del privato sociale - rimanendo nell’ambito del partenariato originario, al fine di non disperdere il know how acquisito – e quindi garantire continuità con l’intervento precedente, pur nella necessità di aprirsi a nuovi assetti strategici. L’ente capofila dovrà in ogni caso possedere requisiti e competenze di natura organizzativa, economica e relazionale che dimostrino la capacità di catalizzare e coordinare gli attori e le risorse della comunità.
Pagina web per documenti e formulari (sezione Servizi alla persona)
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