Con la presente iniziativa la Fondazione invita le organizzazioni del terzo settore a presentare proposte progettuali incentrate sul tema del reinserimento sociale dei detenuti nella comunità, anche con la finalità di lungo periodo di diminuzione dei tassi di recidiva.
La Fondazione sosterrà alcune iniziative ‘esemplari’ che prevedano l’avvio, durante il periodo della detenzione, di esperienze lavorative in grado di dare una reale ed effettiva ‘seconda possibilità’ al detenuto, ritenendo il lavoro componente fondamentale del processo rieducativo del reo.
Le iniziative presentate dovranno focalizzare l’attenzione sull’integrazione socio-lavorativa di soggetti destinatari di condanna penale definitiva in detenzione a regime ordinario, ovvero in regime alternativo alla detenzione, presenti nelle strutture penitenziarie del sud Italia.
I percorsi avviati, all’interno e/o all’esterno delle carceri, dovranno garantire l’effettivo inserimento lavorativo, per un numero chiaramente identificato di detenuti opportunamente selezionati, mediante:
- L’inserimento lavorativo in realtà già consolidate e preferibilmente incluse nel partenariato proponente;
- La costituzione e avvio di nuovi soggetti di imprenditorialità sociale.
Le iniziative dovranno, inoltre, prevedere adeguati strumenti di sostenibilità e continuità degli obiettivi perseguiti anche oltre il termine del finanziamento della Fondazione.
Al fine di garantire una maggior efficacia nel raggiungimento dell’obiettivo generale, sarà possibile prevedere all’interno della proposta attività propedeutiche e complementari, purché esse non assorbano, nell’ambito del progetto, risorse temporali ed economiche preponderanti. Tali attività potranno riguardare interventi in ambito socio assistenziale per supportare i detenuti, la formazione professionalizzante, percorsi di accompagnamento al lavoro, il rafforzamento di meccanismi volti alla remissione del debito e l’avvio di progetti di pubblica utilità. Le proposte inoltre potranno prevedere, sempre ai fini del perseguimento dell’obiettivo di integrazione socio-lavorativa del reo, il coinvolgimento dei detenuti in progetti di pubblica utilità e di volontariato.
Possono partecipare al presente Bando, in qualità di soggetto responsabile, le organizzazione senza scopo di lucro nella forma di:
- Associazione (riconosciuta o non riconosciuta);
- Cooperativa sociale o loro consorzi;
- Ente ecclesiastico;
- Fondazione;
- Impresa sociale (nelle diverse forme previste dalla L. 106/2016).
Ogni partenariato, oltre al soggetto responsabile e ad almeno una struttura penitenziaria, dovrà prevedere come minimo la partecipazione di un altro soggetto del terzo settore nelle stesse forme elencate sopra.
Il contributo complessivo ammonta a 2,500,000 di Euro.
Per ogni progetto, la richiesta di contributo non deve superare i 400,000 Euro.
Il contributo verrà erogato secondo le seguenti modalità:
- Anticipo, pari al 30% delle risorse assegnate
- Acconto in due tranches non superiori al 20%
- Saldo sulla base delle spese effettivamente sostenute e le quietanze.
Pagina web per documenti e formulari
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