Fondazione Carivit
La Fondazione Carivit, per il perseguimento dei propri fini istituzionali intende sostenere iniziative di restauro, valorizzazione e tutela dei beni culturali "minori" di proprietà pubblica presenti sul territorio provinciale.
Al fine di accrescere le ricadute del bando garantendo al tempo stesso i più alti standard tecnico-scientifici per l’esecuzione degli interventi, è prevista la collaborazione del DIBAF dell'Università degli Studi della Tuscia che mette a disposizione a tal riguardo le proprie strutture scientifiche e didattico/formative.
Il bando riguarda interventi su beni tutelati di proprietà pubblica, costituiti da dipinti, affreschi, disegni, incisioni e sculture collocati all'interno di edifici fruibili e per i quali è garantita l'esposizione al pubblico.
Attenzione: la Fondazione non ammette all’istruttoria le domande non redatte sulla prevista modulistica, non sottoscritte dal rappresentante o da suo delegato, sprovviste del consenso al trattamento dei dati personali di cui al Regolamento UE 2016/679, nonché prive anche di uno solo dei seguenti elementi essenziali:
1) dati ed atti identificativi del soggetto proponente e del responsabile della conduzione dell’iniziativa;
2) delibera di approvazione della iniziativa che si intende realizzare da parte della Giunta Comunale (nel caso del Comuni);
3) descrizione particolareggiata dell'opera;
4) attestazione riguardante la proprietà pubblica del bene oggetto del restauro;
5) attestazione da parte della competente Soprintendenza circa il valore storico e culturale del bene oggetto dell’intervento e dell’autorizzazione al restauro;
6) descrizione delle modalità tecniche di intervento e relativa previsione di costi;
7) indicazione dei benefici attesi dall’attuazione dell’iniziativa;
8) dichiarazioni di impegno da parte del Comune o dell’Ente Ecclesiastico in caso di assegnazione del contributo a sottoscrivere:
8.1) apposita convenzione con il DIBAF dell'Università degli Studi della Tuscia, dove è incardinato il laboratorio di restauro del corso di laurea in Conservazione e restauro dei beni culturali, per l’esecuzione dell'intervento di restauro;
8.2) apposita convenzione con la Fondazione Carivit ai sensi dell’art. 15 lett. h) del D.P.R. n. 197/1986 della circolare del MIBACT n. 222 dell’11 giugno 2012 per l’acquisto, la manutenzione, la protezione o il restauro di beni tutelati;
8.3) a fornire informazioni amministrative.
Il bando è riservato ai Comuni ed agli Enti Ecclesiastici della provincia di Viterbo.
Dotazione finanziaria complessiva: 20.000 Euro
L’importo massimo assegnabile per ogni singolo intervento è fissato in 5.000 Euro.
Ciascun richiedente potrà presentare domanda di contributo per l'intervento su un solo bene.
Pagina web per formulari e documenti
Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.
Nel predisporre le domande, si consiglia di prestare particolare attenzione a quanto riportato nel bando relativamente al seguente aspetto:
CRITERI PREFERENZIALI NELLA SELEZIONE DELLE DOMANDE
Tutte le domande verranno valutate sulla base della coerenza del progetto con le esigenze della realtà di riferimento e della corrispondenza delle risorse disponibili rispetto al progetto da realizzare.
Saranno privilegiate le iniziative atte ad incrementare il valore, la conoscenza e la fruizione del patrimonio locale anche attraverso la promozione di percorsi che possano creare nuovi interessi ed opportunità in campo culturale. E’ considerata altresì condizione preferenziale per l’accoglimento della domanda, la partecipazione da parte del soggetto proponente e di altri cofinanziatori alla copertura dei costi previsti per l’intervento mediante apposite dichiarazioni.
Non sono in alcun caso ammissibili al finanziamento:
• opere di manutenzione ordinaria e lavori per l’installazione di attrezzature o impianti;
• interventi di rifunzionalizzazione di edifici da adibire a sedi di attività istituzionali di enti pubblici, organizzazioni, ecc..
Criteri di valutazione
Ogni progetto sarà valutato in centesimi secondo i seguenti criteri con a fianco i rispettivi pesi percentuali:
Valore storico e culturale del bene oggetto dell’intervento e sua rilevanza per il territorio di riferimento: 30%
Grado di urgenza dell’intervento in relazione allo stato di degrado del bene oggetto dell’intervento: 30%
Capacità del soggetto proponente di aumentare il numero dei fruitori del bene oggetto dell’intervento : 15%
Presenza di cofinanziamento: 15%
Eventuale presenza di accordi di rete con enti pubblici e/o privati per la fruizione del bene oggetto dell’intervento: 10%
Totale: 100%
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