Bando europeo (appalto servizi) IP/B/CULT/IC/2008-106 - Il potenziale per scambi culturali tra l'Unione europea e i paesi terzi: il caso della Cina

Scadenza: 1 settembre 2008
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Bando scaduto
SCADENZA

1 settembre 2008

PROGRAMMA DI RIFERIMENTO

OBIETTIVO

Nella propria comunicazione del 2007 relativa ad un'agenda europea per la cultura, la Commissione europea ha stabilito che la promozione della cultura, nell'ambito delle relazioni internazionali dell'Unione europea, debba costituire una priorità per le future azioni europee nel settore della cultura.

La Commissione sollecita l'integrazione sistematica della dimensione culturale in tutte le politiche, i progetti e programmi esterni e di sviluppo. Più specificatamente, la comunicazione mira a rafforzare gli scambi culturali, a promuovere l'accesso ai mercati per i beni e i servizi culturali provenienti da paesi in via di sviluppo, a tutelare e promuovere la diversità culturale attraverso il supporto tecnico e finanziario finalizzato a preservare, e rendere accessibile, l'eredità culturale e l'incoraggiamento fattivo delle attività culturali.

La Cina sta assumendo sempre più un ruolo di importante partner strategico dell'Unione europea, non solo per quanto riguarda gli scambi commerciali. Nel corso degli anni, le relazioni europee con la Cina sono evolute da una relazione principalmente basata sulle questioni commerciali a un partenariato basato sul dialogo politico e su relazioni economiche, commerciali e settoriali. Il programma di cooperazione è un elemento importante di tale relazione. Tuttavia, vi è spazio per ulteriori sviluppi di cooperazione culturale.

All'interno della propria strategia 2006 nei confronti della Cina, la Commissione chiedeva un'ampliamento dei collegamenti da persona a persona tramite il rafforzamento degli scambi culturali.

Ampliare gli scambi interpersonali e promuovere armonia e progresso culturale tra Est e Ovest costituiscono anche obiettivi della politica europea relativa alla Cina. Il rafforzamento della cooperazione tra l'industria della cultura cinese e quella europea è altrettanto necessario, in particolare alla luce del fatto che studi recenti e documenti politici hanno evidenziato l'importanza economica e sociale e le grandi potenzialità delle industrie basate sulla creatività in Europa.

Di conseguenza, una relazione del Parlamento europeo ha di recente chiesto di agevolare l'accesso ai programmi di assistenza tecnica per le industrie culturali.

AZIONI FINANZIATE

Al fine di promuovere gli obiettivi politici summenzionati, il Parlamento europeo desidera commissionare uno studio relativo al potenziale per scambi culturali tra Unione europea e Cina.

Tale studio si svolge nel più ampio contesto costituito dalla convenzione dell'Unesco relativa alla diversità culturale, dall'anno europeo del dialogo interculturale, dall'organizzazione in Cina dei Giochi olimpici e dalla possibilità di istituire un programma Media Mundus.

A) Contenuto dello studio:

Lo studio è volto a informare il Parlamento europeo circa il potenziale per scambi culturali con paesi terzi. Lo studio dovrà analizzare i possibili obiettivi, le aree di collaborazione potenziale, i contenuti, i soggetti e la possibile struttura degli scambi culturali e della cooperazione con i paesi terzi.

La Cina dovrà essere utilizzata come un caso di studio, al fine di esplorare le varie opportunità per scambi e cooperazione che potrebbero in seguito fungere da possibile modello per le relazioni culturali europee con altri paesi terzi. Lo studio dovrà fornire informazioni sulle questioni di seguito descritte. La struttura proposta ha carattere puramente indicativo, fungendo soprattutto da orientamento al contenuto richiesto.

1. La cultura in Cina:

a) il settore culturale:

lo studio dovrà fornire una panoramica sulle principali caratteristiche del settore culturale in Cina, tenendo presente la situazione attuale e i recenti sviluppi. Si dovranno fornire informazioni relative ai principali soggetti attivi nel settore delle arti e della cultura, al finanziamento di tale settore, e all'educazione artistica. Lo studio dovrà inoltre esaminare la struttura dell'industria culturale cinese e annotare le imprese e gli enti principali. Si dovrà valutare la dimensione del mercato cinese dei prodotti culturali, e descrivere gli sforzi cinesi per accedere ai mercati europei. Gli autori dello studio dovranno cercare di analizzare tutte le principali aree del settore culturale, con particolare attenzione ai nuovi mezzi di comunicazione.

b) politiche culturali:

lo studio dovrà fornire informazioni relativamente alle politiche cinesi nel settore della cultura e dell'industria culturale, con particolare attenzione agli aspetti del sostegno finanziario e della regolamentazione, alle norme della censura, alla protezione della proprietà intellettuale, ed ai rapporti con organizzazioni internazionali, quali OMC, OMPI, Unesco e Consiglio d'Europa.

2. Gli attuali scambi culturali tra UE e Cina:

Nella seconda parte, lo studio dovrà fornire informazioni relative ad importanti iniziative multilaterali e bilaterali di scambio e cooperazione tra l'UE, gli Stati membri dell'UE e la Cina. L'analisi dovrà prendere in considerazione programmi e azioni avviati da enti pubblici, nonché interessanti misure di scambio e cooperazione tra istituzioni, gruppi, reti e singoli nel settore della cultura.

Dovranno essere analizzate le pertinenti politiche nazionali ed europee attualmente esistenti, con riferimento al loro impatto sugli scambi culturali.

L'analisi dovrà coprire un'ampia gamma di campi, quali le arti visive, arti performative, eredità culturale, musica, film, nuovi media e letteratura. Gli attuali programmi tecnici e la cooperazione in corso tra l'UE e la Cina dovranno essere analizzati con riferimento all'industria creativa.

Lo studio dovrà esaminare le attività delle missioni commerciali nazionali in Cina e la loro rilevanza per l'industria culturale, nonché valutare il livello di attività delle istituzioni culturali europee in Cina e il livello degli investimenti europei nel settore culturale cinese (in particolare a confronto con gli Stati Uniti).

3. Lo sviluppo della cooperazione e degli scambi culturali:

Soprattutto, gli autori dovranno formulare proposte finalizzate a rafforzare cooperazione, scambio e dialogo politico con la Cina nel settore della cultura. In base ai risultati delle precedenti ricerche, lo studio dovrà individuare aree di interesse comune, definire una struttura possibile per la cooperazione e gli scambi culturali, e identificare i soggetti interessati cinesi aventi un ruolo centrale nello sviluppo delle relazioni culturali.

Inoltre, lo studio dovrà esplorare il potenziale economico per relazioni estese tra l'industria creativa cinese e quella europea, con particolare attenzione alle PMI, e valutare le possibili opportunità di diffusione di contenuti europei sul mercato cinese.

Dovrà anche essere esaminato il potenziale per l'assistenza tecnica, per il trasferimento di conoscenze e per lo scambio delle migliori pratiche. Inoltre, lo studio dovrà analizzare il potenziale per la promozione e lo sviluppo di scambi culturali di natura commerciale.

In base alla valutazione delle politiche nazionali ed europee, lo studio dovrà formulare raccomandazioni per i responsabili politici, valutando modifiche alle attuali politiche al fine di meglio indirizzarle al settore culturale.

Sulla base dei risultati dello studio, le raccomandazioni dovranno essere avanzate con riferimento al più ampio contesto della promozione della cultura nell'ambito delle relazioni internazionali dell'Unione europea.

B) Tipo, lunghezza e termini:

I servizi saranno forniti sotto forma di studio di 80 pagine al massimo esclusi gli allegati. Una sintesi con commenti di 7 pagine al massimo dovrà essere allegata allo studio.

Lo studio deve essere presentato in inglese, con l'eventuale costo della traduzione a carico del contraente.

Nel corso dell'esecuzione del contratto devono essere rispettate le seguenti scadenze:

- una versione provvisoria dello studio dovrà essere fornita entro 90 giorni di calendario a partire dal giorno della firma del contratto;

- il Parlamento europeo trasmetterà le sue osservazioni sulla versione provvisoria della studio entro 20 giorni di calendario dalla data di registrazione ufficiale del ricevimento di tale relazione, e richiederà la consegna dello studio finale entro 40 giorni di calendario dalla data di trasmissione delle osservazioni;

- lo studio finale dovrà tenere conto delle osservazioni del Parlamento europeo;

- all'inizio e dopo il completamento della bozza dello studio, al capo squadra potrebbe essere richiesto di recarsi a Bruxelles con l'obiettivo di spiegare il proprio approccio e di ottenere ulteriori indicazioni dai servizi del Parlamento europeo;

- potrebbe essere richiesta una presentazione orale dello studio al Comitato per la cultura e l'educazione.

C) Metodologia, forma e presentazione:

Lo studio deve essere scritto in uno stile chiaro ed esaustivo, accessibile ai non specialisti. Il testo presentato deve soddisfare i più elevati standard qualitativi linguistici, scientifici e tipografici.

Laddove la terminologia possa dar luogo a discussioni, dovranno essere fornite chiare definizioni. Poiché è probabile che venga tradotta in numerose lingue, la sintesi con commenti includerà i risultati principali dello studio.

Al fine di agevolare la leggibilità, le conclusioni di ciascun capitolo dovranno essere brevemente riassunte, ad es. in una casella di testo «risultati chiave».

Alla fine dello studio dovrà essere fornita una bibliografia, comprendente anche riferimenti a siti web e fonti specifiche di dati. Nel caso lo studio faccia uso di materiale esistente e di statistiche tratte da studi, da siti web, da istituzioni europee, nazionali ed internazionali, da reti e da altre fonti pertinenti, tali fonti dovranno essere in ogni caso citate in modo da rendere trasparente la provenienza delle informazioni.

Tutti i dati usati per la produzione di grafici devono essere forniti in fogli Excel per l'editing. Non dovranno essere usate immagini, mappe o grafici scannerizzati che rendano impossibile un ulteriore editing.

La presentazione dello studio deve conformarsi interamente alle «Regole tipografiche per la presentazione» (vedi allegato V).

Lo studio sarà presentato su CD-ROM, in un formato compatibile con MS Word, dovranno inoltre essere presentate 3 copie cartacee dello studio in formato DIN A4, stampate direttamente a partire dai file MS Word.

Qualora sia richiesta una presentazione al Comitato per la cultura e l'istruzione, lo studio dovrà essere presentato sia a Bruxelles che a Strasburgo dalla persona più adeguata, garantendo una presentazione orale briosa e di alta qualità e usando i supporti tecnici e gli strumenti di comunicazione più appropriati. Se questa persona non è l'autore, allora questo dovrà essere presente per replicare alle domande dei membri.

Il relatore può usare la lingua inglese solo se madrelingua. In tutti gli altri casi e salvo ove diversamente convenuto per iscritto, dovrebbe usare la propria lingua madre per garantire la completà conformità con i criteri di qualità linguistica. Nel caso si usino immagini in PowerPoint queste devono essere fornite in inglese.

Tipo d'appalto: categoria del servizio No 11.

Durata dell'appalto o termine di esecuzione: 12 mesi (dall'aggiudicazione dell'appalto).

CHI PUO' PARTECIPARE

Persone fisiche o giuridiche.

ENTITA' CONTRIBUTO

Per motivi di bilancio, la direzione generale Politiche interne dell'Unione del Parlamento europeo ha stabilito il costo massimo per la presente perizia a 80.000 euro.

COME PARTECIPARE

E' possibile presentare le offerte/domande di partecipazione in italiano.

Termine per il ricevimento delle richieste di documenti o per l'accesso ai documenti: 25 agosto 2008.

Scadenza fissata per la ricezione delle offerte o delle domande di partecipazione: 1 settembre 2008.

PAESI AMMISSIBILI

- 27 Stati membri dell’Unione europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria)

REFERENTE

Parlamento europeo
Direzione generale per le Politiche interne dell'Unione
Direzione B, politiche strutturali e di coesione
att.ne: Ismael Olivares Martinez, direttore
ufficio ATR 01L030
Rue Wiertz 60
B-1047 Bruxelles
Fax (32-2) 284 69 29

E-mail: ipoldepb@europarl.europa.eu

SITO WEB

http://www.europarl.europa.eu/news/public/default_it.htm

FORMULARI E DOCUMENTI

GU S 141-188323 del 23.07.2008
Invito a presentare offerte
Specifiche tecniche
Formulario
Modello di contratto
Formulario per progress report
Norme generali di stesura e disposizione
Classificazione degli esperti
Identificazione finanziaria

Sito web per documenti e formulari - NULL

CODICE AUTORE

29/07/2008_CST

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