Bando europeo (sovvenzione) - Fondo europeo per l'integrazione di cittadini di paesi terzi (Azioni comunitarie 2009)

Scadenza: 3 marzo 2010
Archiviato
Bando scaduto
SCADENZA

3 marzo 2010

PROGRAMMA DI RIFERIMENTO

Programma quadro

OBIETTIVO

Il Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi (2007-2013) è volto a sostenere gli sforzi compiuti dagli Stati membri per permettere a cittadini di paesi terzi che giungono legalmente in Europa di soddisfare le condizioni di soggiorno e di integrarsi più facilmente nelle società ospitanti.

L’obiettivo è supportare il potenziamento della capacità degli Stati membri di elaborare, attuare, monitorare e valutare in generale tutte le strategie di integrazione, le politiche e le misure aventi ad oggetto i cittadini di paesi terzi, lo scambio di informazioni e buone prassi e la cooperazione.

DESCRIZIONE

Il Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi (2007-2013) è volto a sostenere gli sforzi compiuti dagli Stati membri per permettere a cittadini di paesi terzi che giungono legalmente in Europa di soddisfare le condizioni di soggiorno e di integrarsi più facilmente nelle società ospitanti.

Sono previste le 3 priorità seguenti:

Priorità 1 - Raccogliere la percezione del pubblico e dei migranti e sviluppare una più completa comprensione dei processi di integrazione;

Priorità 2 - Promuovere misure di integrazione destinate ai giovani e specifiche questioni di genere;

Priorità 3 - Promuovere il ruolo delle organizzazioni della società civile e delle autorità locali nella definizione delle strategie di integrazione.

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Sono previste le seguenti priorità e attività finanziabili:

Priorità 1 - Raccogliere la percezione del pubblico e dei migranti e sviluppare una più completa comprensione dei processi di integrazione

- ricerche e indagini qualitative per valutare la percezione pubblica della migrazione;

- indagini che coinvolgano direttamente i cittadini di paesi terzi per valutare i bisogni dei migranti e la capacità dell'intervento

pubblico di far fronte ad essi;

- analisi della capacità dei media di riflettere la diversità nella società e di promuovere il ruolo dei mezzi di comunicazione per

migliorare la comprensione reciproca tra differenti società;

- corsi di formazione e attività sulla gestione della diversità, sulla mediazione culturale e sulle politiche di antidiscriminazione
rivolti a professionisti quali giornalisti, operatori della comunicazione o personale che lavora all’interno di istituzioni

occupandosi di questioni correlate alla migrazione (ospedali, scuole, servizi pubblici, ecc.);

- produzione di documentari, video, spot per promuovere una comprensione più esauriente dei problemi correlati

all’integrazione e delle sfide che interessano le città e i contesti locali;

- progetti volti a stimolare la creazione di organismi consultivi e reti che coinvolgono soprattutto associazioni di migranti;

- reti transnazionali e piattaforme di dialogo per lo scambio di conoscenze e informazioni sulle sfide culturali/i valori/ gli

aspetti interreligiosi correlati, in particolare a livello locale;

- progetti pilota volti ad incoraggiare la partecipazione attiva degli immigrati nelle società europee di accoglienza, in

particolare nelle aree urbane e nei contesti locali;

- elaborazione di indicatori che rivelano la capacità delle istituzioni pubbliche degli Stati membri dell'UE e dei media di adattarsi alla
diversità correlata alla migrazione, nonché analisi delle politiche e conclusioni/raccomandazioni operative per abbattere le

barriere strutturali all’empowerment dei migranti;

- promozione di attività quali giornate di celebrazione, festival, eventi riguardanti la diversità e la migrazione, nonché
campagne informative, programmi televisivi e radiofonici dedicati alle questioni correlate alla migrazione, in particolare attuati

a livello locale;

- campagne di sensibilizzazione e piattaforme di dialogo sui valori fondamentali, e in particolare sulla Carta dei diritti

fondamentali dell’UE.

Priorità 2 - Promuovere misure di integrazione destinate ai giovani e specifiche questioni di genere

- ricerca comparata e peer reviews per la condivisione di migliori pratiche ed esperienze sulla valutazione e il riconoscimento

dell’apprendimento pregresso (prior learning);

- produzione di documentari, video, spot sull’interazione tra le giovani generazioni di immigrati e i giovani nativi, sia nelle

aree urbane che nei contesti locali, per confrontare esperienze e promuovere la comprensione reciproca;

- creazione di uno spazio web multimediale di esperienze, destinato in particolare ai giovani immigrati, per la condivisione e
lo scambio di differenti esperienze e migliori pratiche, nonché creazione di reti tra i giovani cittadini di Paesi terzi nei diversi

Stati membri e promozione dell’apprendimento fra operatori in questo settore;

- progetti innovativi che coinvolgono giovani e bambini immigrati ed elaborano raccomandazioni politiche indirizzate ad

autorità europee, nazionali, regionali e locali e a tutte le parti interessate;

- campagne di sensibilizzazione e informazione che coinvolgono attivamente le donne;

- ricerca comparata e peer review per lo scambio di migliori pratiche sulla prevenzione e la lotta contro la discriminazione

delle donne immigrate;

- progetti innovativi per la promozione dell’autonomia femminile nella società, compresi corsi di formazione sulle opportunità
di lavoro, sulla conoscenza dei diritti delle donne e la loro partecipazione alla vita pubblica, ed elaborazione di

raccomandazioni politiche indirizzate ad autorità europee, nazionali, regionali e locali e a tutte le parti interessate;

- ricerca comparata e peer review sulla normativa relativa al ricongiungimento familiare, nonché sulle politiche e le questioni

in gioco nei vari Stati membri, per esplorare i legami con l'integrazion

Priorità 3 - Promuovere il ruolo delle organizzazioni della società civile e delle autorità locali nella definizione delle strategie di integrazione

- reti transnazionali di organizzazioni della società civile, comprese associazioni di comunità di migranti, che coinvolgono

direttamente cittadini di Paesi terzi in piattaforme di dialogo e in processi di scambio;

- produzione di documentari, video, spot sull’interazione che ha luogo nelle aree urbane e nei contesti locali, per confrontare

esperienze e promuovere la comprensione reciproca;

- piattaforme di dialogo transnazionale focalizzate sui metodi di successo per lo scambio e la condivisione dell'apprendimento sui processi di integrazione, incluso i 'inter-active markets' dei progetti di integrazione;

- ricerca comparata e peer review sul ruolo delle organizzazioni della società civile e dei migranti nella definizione e

attuazione della normativa e delle politiche d'integrazione;

- sviluppo di indicatori, benchmarking e metodologie di valutazione per esaminare misure specifiche di integrazione attuate a

livello locale e regionale.

I progetti devono avere inizio entro il 31 dicembre 2010, e potranno avere una durata massima di 18 mesi.

Le azioni comunitarie dovranno:

- avere un chiaro obiettivo transnazionale;

- assicurare che le attività siano progettate, sviluppate e attuate in collaborazione con diversi soggetti interessati;

- garantire la partecipazione rilevante degli immigrati;

- garantire la visibilità dell'Unione europea.

CHI PUO' PARTECIPARE

Questo bando è aperto alle autorità nazionali, regionali e locali, alle ONG, agli enti pubblici o privati (inclusi i dipartimenti universitari, centri di ricerca) registrati in uno dei 26 Stati membri che partecipano al Fondo per l'integrazione dei cittadini di paesi terzi, come anche alle organizzazioni internazionali.

Questo bando è aperto alle organizzazioni che operano senza scopo di lucro e con comprovata esperienza e competenza nei settori interessati, tenendo conto delle rispettive competenze.

ENTITA' CONTRIBUTO

L’importo indicativo complessivo a disposizione sarà di 4.580.000 euro.

L'importo della sovvenzione per progetto non può superare l'80% del totale dei costi ammissibili. Il finanziamento per ciascun progetto non potrà superare i 750.000 euro, né potrà essere inferiore a 200.000 euro.

COME PARTECIPARE

I progetti devono essere presentati utilizzando l'apposito sistema di presentazione elettronica PRIAMOS.

I progetti dovranno coinvolgere almeno 5 persone giuridiche (incluso il coordinatore di progetto) di

diversi Stati membri dell'UE (escluso la Danimarca). I progetti potranno includere partners e partecipanti dalla Danimarca e dai paesi terzi, ma i costi della loro partecipazione non saranno coperti da un contributo comunitario.

PAESI AMMISSIBILI

- 26 Stati membri dell’Unione europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria)

REFERENTE

Commissione europea
DG Giustizia, libertà e sicurezza
DG JLS /B4 – LX 46 2/055
BE-1049 Brussels
Fax (32.2)298 03 06
E-mail:
JLS-INTEGRATION-FUND@ec.europa.eu

SITO WEB

http://ec.europa.eu/justice_home/index_en.htm

FORMULARI E DOCUMENTI

GUUE C 10/25 del 16.01.2010
Testo del bando
Linee guida
Dichiarazione per le organizzazioni partner
Dichiarazione per le organizzazioni partner associate
Dichiarazione di cofinanziamento
Accordo standard beneficiari multipli
Budget
Come utilizzare il budget
Formulario bilancio semplificato
Come utilizzare il formulario per il bilancio semplificato
Formulario costi dello staff
Domande PRIAMOS
Dichiarazione soggetto di diritto
Rapporto di attività
Logframe

Sito web per documenti e formulari - NULL

CODICE AUTORE

18/01/2010_CST

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