19 marzo 2010
PROGRAMMA DI RIFERIMENTOProgramma d'azione comunitario in materia di sanità pubblica (2008-2013)
Progetto 'Salute — 2009'
europea. Gli obiettivi del programma sono:
- migliorare la sicurezza sanitaria dei cittadini;
- promuovere la salute, includendo la riduzione delle disparità sanitarie;
- elaborare e diffondere informazioni e conoscenze sulla salute.
DESCRIZIONEIl bando intende assegnare un contributo finanziario ad iniziative specifiche in forma di progetti, volte a realizzare gli obiettivi generali del programma d'azione comunitaria in materia di sanità pubblica (2008-2013) (migliorare la sicurezza sanitaria dei cittadini, promuovere la salute incluso riducendo le disparità sanitarie, elaborare e diffondere informazioni e conoscenze sulla salute).
AZIONI FINANZIATEIl bando intende assegnare un contributo finanziario ad iniziative specifiche in forma di progetti, volte a realizzare gli obiettivi generali del programma d'azione comunitaria in materia di sanità pubblica (2008-2013).
Settori prioritari per il 2010:
Obiettivo 3.2. MIGLIORARE LA SICUREZZA SANITARIA DEI CITTADINI
3.2.1. Proteggere i cittadini dai rischi sanitari
3.2.1.1. Sviluppare la prevenzione e il controllo delle malattie trasmissibili esistenti e emergenti
Attività di prevenzione rivolte al pubblico generale e agli operatori professionali, comprese campagne di comunicazione su specifiche malattie (tubercolosi, epatite, influenza, H1N1) e su temi attinenti alla vaccinazione. L’obiettivo è il miglioramento delle cognizioni del pubblico generale e degli operatori professionali riguardo ai principali temi correlati alla prevenzione delle malattie trasmissibili, comprese quelle a prevenzione vaccinale, nonché l’individuazione delle migliori prassi riguardo alla gestione e al controllo di tali tematiche a livello degli Stati membri (perfezionamento dei servizi e dell’assegnazione delle risorse). Ciò dovrebbe agevolare l’adozione di misure preventive pertinenti contribuendo in tal modo a una migliore attuazione dei piani nazionali relativi alla tubercolosi, all’epatite e all’immunizzazione. La valutazione di tali attività contribuirà a migliorare gli approcci in materia di prevenzione rivolti in particolare alle popolazioni difficili da raggiungere (e ai gruppi minoritari/emarginati.
Formazione su specifiche malattie (tubercolosi, epatite, influenza, H1N1) e su temi attinenti alla vaccinazione per il personale sanitario di base e il personale di altri settori, come quello dell’istruzione e quello sociale. L’obiettivo è rafforzare la capacità di tenere conto delle specificità delle particolarità dei segmenti di popolazione difficili da raggiungere, dei segmenti di popolazione più vulnerabili e dei gruppi minoritari/emarginati riguardo alle malattie trasmissibili e ai temi correlati alla vaccinazione, contribuendo in tal modo a una migliore attuazione dei piani nazionali relativi alla tubercolosi, all’epatite e all’immunizzazione. Gli strumenti e metodi di formazione elaborati e convalidati nel quadro di tale attività verranno diffusi e adattati ai contesti nazionali.
Miglioramento del controllo delle malattie trasmissibili
Elaborare una sorta di strumentario per i registri di immunizzazione, indicando le possibilità di cooperazione con il CEPCM ed esaminando i modi per trasferirlo, adattarlo e utilizzarlo negli Stati membri. L’obiettivo è il miglioramento dei sistemi di notifica riguardo a temi correlati all’immunizzazione attraverso l’uso di uno strumento comune, agevolando in tal modo il raffronto i livelli di copertura della vaccinazione negli Stati membri.
3.2.1.2. Migliorare la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie, compresi i cambiamenti climatici, i temi correlati alle pandemie influenzali e la cooperazione interregionale
Rafforzare la cooperazione tra diversi settori
Sviluppo di una strategia fondata sull’analisi delle esperienze acquisite in materia di miglioramento della collaborazione intersettoriale nelle reazioni alle urgenze sanitarie nei settori della sorveglianza, della preparazione e della reazione e a livello dei sistemi di allarme in tutti i settori interessati. Il coordinamento transfrontaliero dell’interoperabilità ed il rafforzamento delle reazioni comuni alle sempre più numerose urgenze sanitarie rivestono un’importanza particolare. L’obiettivo è migliorare preparazione e reazione alle urgenze sanitarie mediante una collaborazione con i settori interessati (ad esempio i trasporti, la protezione civile e le forze di sicurezza che partecipano alla continuità delle operazioni), nonché individuare metodi di ulteriore miglioramento. La possibilità di sfruttare questi risultati nel contesto della gestione intersettoriale delle crisi presenta un interesse particolare.
Sostegno all’adattamento del settore sanitario alle conseguenze dei mutamenti climatici
Applicazione delle misure proposte nel documento di lavoro relativo agli impatti dei cambiamenti climatici sulla salute(26) che accompagna il Libro bianco per quanto riguarda le condizioni meteorologiche estreme, l’elaborazione di modelli degli effetti sanitari, la formazione, la valutazione degli effetti del cambiamento climatico sulle categorie vulnerabili e la cooperazione con l’ECDC, l’OMS ed i paesi limitrofi.
3.2.1.3. Rafforzamento della capacità di reazione alle minacce poste da agenti biologici, chimici e radiologici nonché al crescente onere ambientale associato alle malattie
Rafforzare la sicurezza sanitaria mondiale
Raffronto delle strategie, in particolare analisi comparativa, orientamenti, scambi di buone pratiche e di modelli organizzativi per la reazione alle situazioni di emergenza ed analisi delle condizioni per la trasposizione e l’adattamento ad altri contesti(28). L’obiettivo è attenuare l’incidenza delle situazioni di emergenza di grande portata e fornire orientamenti per l’adattamento delle misure di sanità pubblica alle minacce passibili di estendersi su scala internazionale (attraverso porti, aeroporti, ecc.). L’efficacia di qualsiasi strategia di contenimento o di ritardo dipende in maniera essenziale da un coordinamento della reazione su scala europea. Questo quadro è correlato inoltre all’applicazione comune del regolamento sanitario internazionale (IHR) dell’OMS.
3.2.2. Migliorare la sicurezza dei cittadini
3.2.2.1. Sviluppare la prevenzione nel settore della sicurezza dei pazienti
Formazione professionale degli operatori sanitari e del personale addetto alla formazione nel settore sanitario L’obiettivo è utilizzare gli strumenti messi a punto nel quadro delle attività finanziate a titolo del piano di lavoro 2009 del secondo programma in materia di sanità. Un’attenzione particolare verrà rivolta alle specificità della prevenzione, in particolare per quanto riguarda il corretto utilizzo degli antibiotici nelle popolazioni più difficili da raggiungere (migranti, minoranze/gruppi resi marginali, a prescindere dal loro stato residenziale).
3.2.2.2. Consulenza scientifica e valutazione dei rischi
Relazioni consultive di collaborazione sugli aspetti metodologici della valutazione dei rischi e sui rischi sanitari emergenti, a sostegno o complemento delle attività dei comitati e gruppi scientifici dell’UE, elaborate congiuntamente a diversi organi scientifici consultivi degli Stati membri.
3.2.2.3. Sicurezza del sangue, dei tessuti e degli organi
Organizzazione di sessioni di formazione nel settore dei tessuti e delle cellule per un numero determinato di ispettori. L’obiettivo è raggiungere un grado uniforme di conoscenze e di capacità di svolgere ispezioni in tutta l’Unione e nonché aumentare il numero di professionisti qualificati. Tale allineamento delle ispezioni permetterà di accrescere la fiducia reciproca, stimolando così la collaborazione tra Stati membri.
Obiettivo 3.3. PROMOZIONE DELLA SALUTE
3.3.1. Favorire stili di vita più sani e contribuire a superare le disparità sanitarie
3.3.1.2 Sviluppo delle capacità in materia di sanità pubblica
Sviluppo di piani d’azione e di strategie a livello nazionale, regionale o locale al fine di rafforzare le capacità in materia di sanità pubblica. L’obiettivo è migliorare la capacità dei sistemi e delle organizzazioni della sanità pubblica europei, in particolare i sistemi sanitari pubblici, la società civile, le ONG e le università. I piani d’azione dovrebbero puntare allo sviluppo professionale degli operatori sanitari e al rafforzamento delle competenze e cognizioni di coloro che, pur non essendo professionisti della sanità pubblica a tempo pieno, beneficerebbero comunque di una migliore conoscenza di tali tematiche (compresi altri professionisti della sanità, manager ed amministratori del settore sanitario). Inoltre essi dovrebbero puntare alla creazione di strumenti, conoscenze e sistemi ausiliari per le pratiche nel settore sanitario pubblico, segnatamente al rafforzamento delle competenze in materia di comunicazione. I compiti potrebbero riguardare attività di messa in rete e scambio di buone pratiche, la messa a punto di programmi di formazione, i sistemi d’informazione e gli aspetti correlati alla sanità pubblica nell’ambito della pubblica amministrazione.
Elaborare strumenti, procedure, buone pratiche e operazioni pilota per migliorare l’interazione tra ricercatori in materia di salute pubblica e sviluppi strategici a livello UE. Particolare attenzione dovrebbe essere prestata ai temi della leadership, delle infrastrutture e delle capacità a medio e lungo termine, nonché alla definizione di criteri e di elementi chiave. L’obiettivo è contribuire all’elaborazione di proposte in materia di sanità pubblica, per rafforzare la società civile e le ONG nel settore sanitario, in particolare nei nuovi Stati membri e nei paesi dell’Europa centrale ed orientale.
3.3.2. Promuovere stili di vita più sani e ridurre le principali malattie e lesioni intervenendo sui determinanti sanitari
3.3.2.1. Bambini e giovani
Identificare e valutare l’efficacia delle buone pratiche volte a:
a) promuovere la salute e il benessere dei bambini e dei giovani attraverso l’istruzione informale e non formale nonché l’azione sociale e a favore dei giovani, basandosi sull’esperienza e sugli esempi delle organizzazioni attive nel settore giovanile e dell’assistenza sociale;
b) prevenire i comportamenti a rischio da parte dei giovani;
c) fare in modo che le scuole e gli altri istituti d’insegnamento siano ambienti salubri e promuavono la salute, in particolare integrando le questioni sanitarie nei programmi scolastici nonché tramite l’iniziativa sanitaria giovanile.
Analisi delle buone pratiche in materia di prestazione di servizi o di investimenti in attività di promozione della salute rivolte particolarmente ai giovani a livello locale, segnatamente nei grandi centri urbani. La Commissione intende sfruttare i risultati dell’attività finanziata anche per lo sviluppo della propria iniziativa sanitaria giovanile, avvalendosi inoltre dei risultati scaturiti dalla conferenza sulla salute dei giovani tenutasi nel luglio 2009 a Bruxelles.
3.3.2.2. Salute e lavoro
Sviluppo e sostegno a buone pratiche miranti a fare rimanere o ritornare nel mondo del lavoro le persone afflitte da malattie croniche. L’azione prevede programmi di riabilitazione ed altre attività, segnatamente di collaborazione tra il settore delle cure sanitarie e quello dell’occupazione. L’obiettivo è sostenere la strategia sanitaria e la strategia comunitaria 2007-2012 per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro.
3.3.2.3. Nutrizione e attività fisica
Follow-up della riformulazione dei prodotti trasformati — scambio di buone pratiche riguardo alla riduzione dei livelli di grassi saturi e acidi grassi trans, sale e zucchero negli alimenti trasformati con particolare concentrazione sugli aspetti tecnici ed economici di tale riformulazione per le piccole e medie imprese. L’obiettivo è sostenere il follow-up dell’attuazione del Libro bianco «Una strategia europea sugli aspetti sanitari connessi all’alimentazione, al sovrappeso e all’obesità».
Definizione e/o applicazione di buone pratiche in materia di promozione dell’attività fisica nelle zone svantaggiate sul piano socioeconomico, tramite la pianificazione di infrastrutture, di attività ricreative e di azioni a livello di intere Comunità. L’obiettivo è sostenere il follow-up del Libro bianco — Una strategia europea sugli aspetti sanitari connessi all’alimentazione, al sovrappeso e all’obesità nonché degli orientamenti UE sull’attività fisica.
3.3.2.4. Salute sessuale e HIV-AIDS
Individuazione di buone pratiche riguardo ai metodi e alle cornici adeguate per informare tutti i giovani sugli aspetti relativi alla salute sessuale e riproduttiva, con particolare enfasi sui gruppi emarginati e più difficili da raggiungere, al fine di raggiungere una riduzione delle infezioni sessualmente trasmissibili e altri risultati misurabili, in particolare a livello delle gravidanze non desiderate nelle adolescenti e delle violenze sessuali. L’obiettivo è stimolare il dibattito e lo scambio di informazioni riguardo alla salute sessuale a livello dell’UE, mirando a un ulteriore sviluppo della strategia comunitaria in materia.
HIV/AIDS
Elaborazione di strategie volte a raggiungere le popolazioni più a rischio e sviluppo, in cooperazione con i destinatari, di mezzi di comunicazione adeguati, tenendo conto del profilo culturale e socioeconomico. L’obiettivo è sostenere l’attuazione della comunicazione della Commissione sull’ HIV/AIDS.
Promozione di una prevenzione combinata e mirata, accompagnata da un significativo grado di sorveglianza, dall’accesso alle cure più recenti, da test HIV e da infrastrutture efficaci. L’obiettivo è sostenere l’attuazione della comunicazione della Commissione sull’ HIV/AIDS.
3.3.2.5. Salute mentale
Coinvolgere i giovani nell’elaborazione e nell’applicazione di approcci volti ad integrare la promozione della salute mentale e a prevenire i disordini mentali nelle strutture d’istruzione e nelle iniziative rivolte ai giovani. L’obiettivo è ottenere migliori risultati sul piano accademico, sociale e sanitario. Ciò permetterà alla Comunità di incoraggiare altri soggetti ad impegnarsi in strategie analoghe.
Promuovere la creazione di reti regionali e locali e di strategie d’attuazione per la promozione della salute mentale, la prevenzione dei disordini mentali e la prevenzione dei suicidi, coinvolgendo le autorità pubbliche del settore sanitario e di altri soggetti non appartenenti al settore sanitario e la società civile. Si terrà conto del fatto che le decisioni e le azioni adottate a livello regionale e municipale hanno un impatto chiave sulla salute mentale della popolazione. L’obiettivo è sviluppare esempi di azioni nel settore della salute mentale da evidenziare come buone pratiche a livello della Comunità.
Promozione della cooperazione interdisciplinare tra professionisti della sanità riguardo ai legami tra salute mentale e fisica e basata su una migliore comprensione della loro interdipendenza. Particolare attenzione verrà prestata all’individuazione delle possibilità di prevenzione della depressione in comorbidità con le malattie fisiche. L’obiettivo è individuare i vantaggi di tale azione per la salute e la qualità della vita dei pazienti e per la sostenibilità dei sistemi sanitari. Ciò consentirà alla Comunità di sostenere gli Stati membri nel miglioramento della qualità delle cure e nel garantire la validità dei sistemi sanitari.
3.3.2.6. Prevenzione delle dipendenze
Droghe illegali
Elaborazione, applicazione e scambio di guide di buone pratiche/norme qualitative riguardo ad azioni e servizi volti a ridurre i danni per la salute, tenendo conto delle necessità specifiche dei tossicodipendenti (in base al sesso, al bagaglio culturale, all’età ed al tipo di droga che consumano) e ponendo l’accento sulle droghe sintetiche. Il consumo di droghe sintetiche (quali gli stimolanti tipo anfetamine (ATS)] è in crescita nell’UE (cfr. relazione annuale dell’OEDT), in particolare fra i giovani. L’obiettivo è migliorare la qualità e l’efficacia delle misure di riduzione della domanda, conformemente all’obiettivo 8, azione 17(48), del piano d’azione in materia di droga dell’UE, con l’obiettivo finale di contenere l’uso di droghe. Il risultato contribuirà anche ai lavori preparatori e d’inventario spettanti alla Commissione con il sostegno dell’OEDT in base all’azione 18 del summenzionato piano d’azione. Ciò aiuterà gli Stati membri nello svolgimento di sondaggi sull’offerta e sull’efficacia dei servizi di prevenzione, trattamento, riduzione dei danni e riabilitazione.
3.3.2.7. Prevenzione delle malattie gravi e croniche e delle malattie rare
Salute cardiovascolare>
Sviluppo di strategie e orientamenti europei volti a individuare, in tutto lo spettro sociale, approcci strategici fondati su buone pratiche per lottare contro le malattie non trasmissibili, in particolare le malattie del sistema cardiocircolatorio, con particolare accento sulle diseguaglianze e sulle condizioni sociali e collegandosi a un vasto approccio strategico per la lotta contro le malattie non trasmissibili. L’azione dovrebbe comprendere relazioni e analisi sull’attuale situazione delle malattie cardiovascolari e circolatorie nell’Unione. L’obiettivo è utilizzare i risultati per mettere a punto iniziative comunitarie relative alla salute cardiovascolare, basandosi sulle iniziative già finanziate dalla Comunità.
Disturbi dello spettro autistico
Attuazione di una fase pilota del protocollo europeo sulla prevalenza dell’autismo, definito nel sistema europeo di informazione sull’autismo. L’azione è necessaria per ottenere informazioni valide sulla prevalenza dell’ASD in alcuni paesi europei e per definire metodi armonizzati al fine di progettare uno studio più ampio sulla prevalenza dell’ASD in Europa. Il protocollo dovrebbe puntare ad accertare come le autorità sanitarie pubbliche abbiano definito l’ASD come malattia, se esistono protocolli per l’individuazione, compresa la diagnosi precoce, se esistono registri dei casi e come vengono aggiornati. L’obiettivo è raccogliere informazioni al fine di fornire informazioni comparabili sull’ASD a livello europeo, basandosi sulle necessità già accertate a livello europeo.
Malattie neurodegenerative
Lancio della prima fase di un registro europeo della sclerosi multipla, un sistema transnazionale per la raccolta di dati su questa malattia in Europa, basato su progetti pilota comunitari svolti precedentemente nel settore al fine di definire un insieme minimo di dati, suddiviso in una parte clinica e una parte socioeconomica, in base a determinate condizioni (struttura modulare del registro in modo da permettere gli input di registri nazionali esistenti e futuri). L’obiettivo è incoraggiare la messa a punto di registri europei della sclerosi multipla al fine di fornire informazioni comparabili e affidabili a livello europeo.
Sostegno a favore della creazione di reti d’azione sulle malattie neurodegenerative o sui disturbi dello sviluppo neurologico non rientrati nel campo d’applicazione delle azioni UE esistenti (morbo di Parkinson, epilessia, ecc.).. Queste reti dovrebbero costituire strumenti essenziali per ampliare la cooperazione tra i diversi soggetti e le iniziative consensuali sulle migliori pratiche nonché le conoscenze epidemiologiche su tali malattie e per contribuire allo sviluppo della ricerca clinica. L’obiettivo è disporre di informazioni più facilmente comparabili a livello europeo per quanto riguarda le malattie neurodegenerative ed i disordini dello sviluppo neurologico, al fine di dare seguito alla comunicazione sul morbo di Alzheimer e le altre forme di demenza.
Malattie rare
Miglioramento e precisazione della definizione di malattie rare, tenendo conto dell’incidenza, come indicato nella comunicazione della Commissione e nella raccomandazione del Consiglio relativa ad un’azione europea nel campo delle malattie rare. L’obiettivo è realizzare le azioni previste nella comunicazione della Commissione e nella raccomandazione del Consiglio sull’azione europea nel campo delle malattie rare, riflettendo in particolare le preoccupazioni circa la definizione delle malattie rare espresse nel corso dei dibattiti in seno al Parlamento europeo.
Sostegno alla creazione nuovi registri delle malattie rare. Tali registri dovrebbero costituire strumenti essenziali per ampliare le conoscenze sulle malattie rare e sviluppare la ricerca clinica. Sono infatti l’unico modo per raccogliere un numero di dati e campioni sufficienti per la ricerca epidemiologica e/o clinica. Saranno prese in considerazione forme di collaborazione che permettano di raccogliere e gestire, a condizione che queste risorse siano aperte e accessibili. L’obiettivo è realizzare le azioni previste nella comunicazione della Commissione e nella raccomandazione del Consiglio sull’azione europea nel campo delle malattie rare nonché nelle raccomandazioni del Forum farmaceutico di alto livello.
3.3.2.8. Ambienti sani
Scambio delle buone pratiche applicate negli Stati membri riguardo alla prevenzione ed al trattamento di malattie respiratorie croniche come l’asma ed la pneumopatia cronica ostruttiva. Le malattie respiratorie come l’asma sono una delle più comuni cause di morbosità nei bambini. L’OMS, sezione europea ha accertato un notevole aumento del tasso di bambini europei afflitti da asma. Lo studio internazionale su asma e allergie in età pediatrica (ISAAC) ha accertato, per i bambini europei di 13-14 anni, una prevalenza annuale media di sintomi asmatici dichiarati pari all’11,5 %. Le azioni condotte attualmente mirano a ridurre l’esposizione delle persone a noti fattori di rischio chiave, come il tabacco e altri inquinanti atmosferici. Inoltre è importante sostenere gli Stati membri nel loro lavoro di prevenzione e trattamento di malattie respiratorie croniche nonché individuare e diffondere le migliori pratiche. Ciò permetterebbe di migliorare significativamente la qualità della vita delle persone colpite, grazie ad una corretta gestione della malattia, nonché, come risultato finale, di ridurre la morbosità.
Censimento delle buone pratiche applicate negli Stati membri per migliorare la qualità negli ambienti chiusi in relazione ai sistemi di riscaldamento, di cottura e di condizionamento dell’aria (manutenzione, ventilazione, ecc.). L’obiettivo è fornire gli Stati membri buone pratiche in materia, ovvero misure (con buona relazione costi-efficacia) volte a migliorare la qualità dell’aria delle abitazioni.
3.3.2.9. Prevenzione degli infortuni
Attuazione del piano d’azione per la sicurezza dei bambini (CSAP) in nuovi paesi, aggiornamento delle informazioni esistenti ed estensione dell’attuale CSAP mediante l’elaborazione di piani d’azione nazionali per tutti i gruppi d’età. L’obiettivo consiste nel promuovere la sicurezza dei bambini, in particolare in nuovi paesi, ed ottenere riepiloghi sui risultati ottenuti nei 27 Stati membri per quanto riguarda il livello di sicurezza dei bambini e degli adolescenti, basandosi su oltre 100 strategie e politiche di prevenzione dimostratesi efficaci a livello nazionale. Lo scopo finale di tali relazioni nazionali è il miglioramento della salute di tutti i bambini.
Obiettivo 3.4. GENERARE E DIFFONDERE CONOSCENZE SULLA SALUTE
3.4.1. Scambio di conoscenze e migliori pratiche
La valutazione degli interventi in materia di cure sanitarie mira a garantire il funzionamento regolare dei sistemi interessati. L’azione congiunta del 2009 sulla valutazione delle tecnologie della salute (HTA, relativa ai prodotti farmaceutici, ai dispositivi medici e gli interventi in materia di cure sanitarie) promuove la collaborazione a livello dell’Unione europea sulle questioni scientifiche e metodologiche legate alla HTA. È ora necessario completare questa cooperazione con lo sviluppo delle capacità in materia di HTA negli Stati membri. L’obiettivo è individuare le necessità organizzative di alcuni Stati membri per elaborare/sviluppare le proprie capacità e la propria competenza in materia di HTA, a livello nazionale o transfrontaliero. Il progetto dovrebbe inoltre contenere un censimento delle possibili fonti di sostegno comunitario, in particolare a titolo della politica di coesione dell’Unione (utilizzo dei fondi strutturali).
3.4.2. Raccogliere, analizzare e diffondere informazioni sanitarie
Integrazione degli indicatori della salute perinatale nei sistemi di monitoraggio della sanità pubblica come ECHIM (monitoraggio degli indicatori sanitari della Comunità europea), e preparazione della loro integrazione nel lavoro del sistema statistico europeo (Eurostat). Sviluppo di capacità a livello europeo e nazionale per produrre relazioni di elevata qualità. L’obiettivo è disporre di dati e informazioni regolari sulla salute perinatale, fattore essenziale per una completa copertura degli indicatori ECHI. Si tratta di un settore che apporta un valore aggiunto particolare per le azioni a livello europeo, viste le variazioni nella salute perinatale tra uno Stato membro e l’altro.
3.4.2.1. Sistema europeo di informazione sanitaria
Applicazioni web 2.0 per l’informazione e il rafforzamento del ruolo dei pazienti, per la loro sicurezza, per la comunicazione di effetti dannosi, la valutazione della qualità ed il coordinamento dei sistemi sanitari. Azione tecnica volta a valutare la qualità degli strumenti web per l’informazione e il rafforzamento del ruolo dei pazienti, per la loro sicurezza, per la comunicazione di effetti dannosi, per la valutazione della qualità e per il coordinamento dei sistemi sanitari. È opportuno in particolare valutare l’utilità, la rappresentatività, l’equità ed il valore predittivo per: le istruzioni online rivolte ai pazienti, gli strumenti di social networking che rifersicono sulle esperienze dei pazienti, sulla qualità delle cure e sulla sicurezza dei pazienti; le banche dati online su temi sanitari. L’obiettivo è preparare la valutazione degli utilizzi potenziali di tali strumenti nell’ambito dei sistemi sanitari in generale nonché diffondere buone pratiche in materia.
Buone pratiche relative al coinvolgimento degli operatori sanitari e dei pazienti nella progettazione, convalida e attuazione degli strumenti di eHealth. Azione tecnica a sostegno della partecipazione degli operatori sanitari e dei pazienti alla progettazione, alla convalida e all’attuazione degli strumenti di eHealth. È opportuno valutare l’attitudine di tali strumenti a migliorare la divulgazione di informazioni vitali e di fare guadagnare tempo agli operatori sanitari, di aumentare la qualità ed il coordinamento delle cure e la sicurezza dei pazienti e di contribuire al dinamismo dei sistemi sanitari. L’obiettivo è valutare e concepire mezzi affidabili e pratici per coinvolgere gli operatori sanitari ed i pazienti nell’eHealth.
3.4.2.2. Diffusione e applicazione di informazioni sanitarie
Rete di esperti europei in diritto, economia e sanità incaricati di esaminare gli ostacoli e le barriere nazionali e comunitarie alla raccolta, all’analisi e all’utilizzo di informazioni sanitarie a livello dell’Unione nei settori pertinenti dell’acquis comunitario. L’azione punta all’elaborazione di una prima analisi coerente e completa degli impatti giuridici, economici e sanitari delle future politiche in materia di informazioni sanitarie.
Saranno finanziati 13 progetti.
CHI PUO' PARTECIPAREOrganizzazioni non governative, enti del settore pubblico, amministrazioni pubbliche, università, strutture di educazione superiore, imprese commerciali, organizzazioni del settore privato.
ENTITA' CONTRIBUTOL’ammontare complessivo per il presente bando è di 13.399.640 euro.
Il contributo comunitario potrà coprire fino ad un massimo del 60% dei costi totali ammissibili del progetto. Sarà possibile prendere in considerazione un contributo comunitario massimo dell'ordine dell'80 % delle speseassociato) nel caso in cui una proposta risulti di utilità eccezionale.
L’importo massimo del finanziamento da parte della Commissione europea sarà di 1.000.000 EUR.
COME PARTECIPARETutti i progetti dovrebbero fornire un elevato valore aggiunto europeo ed essere innovativi nelle loro caratteristiche. Di norma i progetti non dovrebbero durare più di tre anni. L’impatto previsto di un progetto dovrebbe essere misurato attraverso adeguati indicatori, di preferenza l’indicatore sugli anni di vita in buona salute. Eventualmente si potranno accludere informazioni sulle modalità con le quali si tiene conto della dimensione del genere e delle disuguaglianze in campo sanitario.
Tutte le proposte devono all’occorrenza dimostrare sinergie con le attività di ricerca in corso, finanziate nell’ambito delle tematiche della sanità e delle tematiche connesse del settimo programma quadro di ricerca.
PAESI AMMISSIBILI- 27 Stati membri dell’Unione europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria)
- paesi dell'EFTA/SEE (Islanda, Liechtenstein, Norvegia)
- Croazia
tali paesi ai programmi comunitari. Questi paesi non riceveranno un contributo comunitario ma possono partecipare in qualità di partners collaborativi o sub-contraenti.
REFERENTECommissione europea
Agenzia esecutiva per la salute pubblica (PHEA)
Helpdesk:
Tel. +352 4301.37707
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E-mail: EAHC-PHP-CALLS@ec.europa.eu
http://ec.europa.eu/phea/index_en.html
FORMULARI E DOCUMENTIGUUE C 7/30 del 13.01.2010 (Rettifica scadenza)
GUUE C 313/16 del 22.12.2009
Testo del bando
Linee guida
Formulario
Modello di accordo di sovvenzione
Piano di lavoro 2010
Regolamento finanziario
Sito web per documenti e formulari - NULL
CODICE AUTORE28/12/2009_CST
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