Bando europeo (sovvenzione) per l'assegnazione di un contributo finanziario ad iniziative specifiche in forma di progetti (Programma Sanità pubblica)

Scadenza: 27 maggio 2011
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Bando scaduto
SCADENZA

27 maggio 2011

PROGRAMMA DI RIFERIMENTO

Programma d'azione comunitario in materia di sanità pubblica (2008-2013)

OBIETTIVO
Il secondo Programma d'azione comunitario in materia di sanità pubblica (2008-2013) mira ad integrare,
sostenere e conferire un valore aggiunto alle politiche
degli Stati membri e a fornire un contributo all’accrescimento
della solidarietà e della prosperità nell’Unione

europea. Gli obiettivi del programma sono:

- migliorare la sicurezza sanitaria dei cittadini;

- promuovere la salute, includendo la riduzione delle disparità sanitarie;

- elaborare e diffondere informazioni e conoscenze sulla salute.

DESCRIZIONE

Il bando intende assegnare un contributo finanziario ad iniziative specifiche in forma di progetti, volte a realizzare gli obiettivi generali del programma d'azione comunitaria in materia di sanità pubblica (2008-2013) (migliorare la sicurezza sanitaria dei cittadini, promuovere la salute incluso riducendo le disparità sanitarie, elaborare e diffondere informazioni e conoscenze sulla salute).

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AZIONI FINANZIATE

Il bando intende assegnare un contributo finanziario ad iniziative specifiche in forma di progetti, volte a realizzare gli obiettivi generali del programma d'azione comunitaria in materia di sanità pubblica (2008-2013).

Settori prioritari per il 2011:

Obiettivo 3.1. MIGLIORARE LA SICUREZZA SANITARIA DEI CITTADINI

3.1.1. Protezione dei cittadini contro le minacce per la salute

3.1.1.1. Progetto sulla preparazione multisettoriale e la sicurezza sanitaria: preparazione e pianificazione dell’intervento in
materia di salute pubblica in caso di pandemia di influenza o di altre grandi minacce transnazionali per la salute,

comprese le minacce biologiche Questa azione consiste nello studiare la preparazione e la pianificazione dell’intervento su scala europea in caso di
pandemia di influenza o di altre gravi minacce transnazionali per la salute. Fa seguito alle conclusioni del Consiglio
del 13 settembre 2010 sulle lezioni tratte dalla pandemia A/H1N1 e dalla misure di sicurezza sanitaria. Prevede come
misura essenziale il controllo dei progressi compiuti negli Stati membri. Si esaminerà in che modo trarre vantaggio dalle
lezioni ricavate da questa esperienza, dagli strumenti messi a punto e dalle esperienze acquisite grazie all’azione multi-
settoriale (ad esempio l’iniziativa «One-Health») per prepararsi ad altre emergenze sanitarie. Il progetto si propone di a) far
prendere coscienza della necessità di fare in modo che anche altri settori diversi da quello della sanità continuino a
funzionare in modo corretto e coordinato; b) ad aiutare gli Stati membri a pianificare il miglioramento e il corretto
funzionamento dei settori di primaria importanza in caso di pandemia sulla base dello scambio di prassi esemplari; c) ad
elaborare orientamenti in materia di preparazione per altre emergenze sanitarie, causate in particolare da minacce
biologiche e/o chimiche sulla base della preparazione alla pandemia di influenza e d) a contribuire alla creazione di
un forum d’informazione efficace sulle prassi esemplari delle reti europee esistenti in materia di lotta contro le minacce

biologiche; tale forum si occuperebbe anche della sicurezza dei laboratori e delle autorità competenti.

3.1.1.2. Progetto sulla comunicazione in situazioni di crisi nel settore della gestione dei rischi

Questo progetto consiste nel contribuire a migliorare la comunicazione diretta alla popolazione in momenti di estrema
emergenza sanitaria e si baserà sulle lezioni ricavate dagli interventi durante la pandemia d’influenza H1N1, che è stata
studiata dalla conferenza della presidenza belga del luglio 2010. Il progetto prevede come misura essenziale il controllo
dei progressi compiuti negli Stati membri in materia di comunicazione in situazioni di crisi. Il progetto esaminerà in che
modo trarre vantaggio dalle lezioni ricavate, gli strumenti elaborati e l’esperienza acquisita grazie all’azione multi-settoriale
(ad esempio l’iniziativa «One-Health») in vista della preparazione ad altre emergenze sanitarie. Il progetto verte sulla
comunicazione con i principali soggetti interessati alla gestione dei rischi in situazioni di crisi, in particolare i professionisti
della salute/il personale medico, la popolazione e specifici gruppi destinatari. Si tratta di fare in modo che i
principali soggetti interessati a livello europeo, in particolare le organizzazioni dei professionisti delle salute/del personale
medico e le parti sociali, partecipino all’elaborazione di messaggi coerenti e alla loro diffusione nella popolazione,
migliorando la fiducia dei cittadini negli interventi sanitari ai fini della preparazione alle pandemie (metodi di prevenzione,
vaccini, ecc.) e producendo orientamenti in materia di comunicazione in situazioni di crisi in vista di altre minacce per la

salute, sulla base dell’esperienza acquisita nella preparazione alle pandemie.

Obiettivo 3.2. PROMUOVERE LA SALUTE

3.2.1 Determinare le cause delle disuguaglianze in materia di salute, combatterle e ridurle, nonché favorire gli
investimenti nella salute in collaborazione con altre politiche e fondi dell’Unione (punto 2.1.2 dell’allegato del programma in
materia di salute)

3.2.1.1. Riduzione delle disuguaglianze sanitarie: elaborazione di piani d’azione e di progetti finanziati dai fondi strutturali

Si tratta di aiutare gli Stati membri ad elaborare piani d’azione sulla riduzione delle disuguaglianze in materia di salute che
serviranno loro anche nel contesto delle attività finanziate dai fondi strutturali durante il prossimo periodo di programmazione,
a decorrere dal 2013. L’azione fa seguito alla comunicazione COM(2009) 567 definitivo della Commissione, del
20 ottobre 2009, intitolata «Solidarietà in materia di salute: riduzione delle disuguaglianze sanitarie nell’UE», che dichiara
l’intenzione della Commissione di «esaminare le possibilità di assistere gli Stati membri affinché utilizzino meglio la
politica di coesione dell’UE e i fondi strutturali a sostegno delle attività destinate ad affrontare i fattori che contribuiscono
alle disuguaglianze in materia di salute.» L’azione riguarderà prioritariamente gli Stati membri e le regioni nei quali la
mortalità precoce è superiore di almeno il 20 % alla media dell’Unione (mortalità che riguarda le persone di età inferiore a

65 anni, in base ai tassi di mortalità standardizzati).

L’azione dovrebbe consistere in particolare nell’analisi delle disuguaglianze in materia di salute e nell’elaborazione di
misure di riduzione di tali disuguaglianze all’interno e tra le regioni o sottoregioni, nello scambio di informazioni e di
buone prassi in materia tra gli Stati membri e le regioni, nonché nell’elaborazione di gruppi di misure volte a a) ridurre le
disuguaglianze nell’accesso alle cure sanitarie e ai servizi di prevenzione nel settore della salute, che verteranno in
particolare sui gruppi e le popolazione vulnerabili e sulle regioni meno dotate di servizi sanitari; b) a combattere le
cause delle disuguaglianze in materia di salute collegate ai comportamenti che influenzano la salute e c) di quelle collegate
alle condizioni di vita e di lavoro, compreso l’accesso ai servizi di prima necessità come l’approvvigionamento d’acqua e

gli impianti sanitari.

3.2.2. Agire sui fattori che influiscono sulla salute per promuovere e migliorare la salute fisica e mentale e adottare misure relative
ai fattori essenziali come l’alimentazione e l’attività fisica, il tabacco e l’alcol (punto 2.2.1 dell’allegato del programma in

materia di salute)3.2.2.5. Buone prassi collegate ai primi interventi in caso di disturbi dovuti al consumo dell’alcol nelle cure sanitarie
primarie, nei servizi sanitari sul luogo di lavoro, nelle cure di emergenza e nei servizi sociali


Si tratta di recensire e sistematizzare le buone prassi collegate ai primi interventi in caso di disturbi dovuti al consumo di
alcol nelle cure sanitarie primarie, nei servizi sanitari sul luogo di lavoro, nelle cure di emergenza e nei servizi sociali, ed
inoltre gli strumenti, i metodi e le attrezzature adeguati e specifici in ciascuno di tali contesti per stabilire una diagnosi
precoce, procedere a un primo intervento e determinare il trattamento indicato. Questa azione deve inoltre aprire la strada
alla diffusione e all’adattamento dei metodi speciali di primo intervento in tutta l’Unione. Questo lavoro dovrebbe essere
fondato sulle prove esistenti dell’efficacia dei primi interventi nelle cure sanitarie primarie e sull’esperienza acquisita in
materia. Sarà opportuno provvedere in particolare ad associarvi i soggetti degli Stati membri che hanno scarsa esperienza
di questo tipo d’interventi e approfittare delle possibilità di incoraggiare la cooperazione tra i servizi sanitari e i servizi

sociali.

3.2.3. Prevenzione delle malattie più gravi e delle malattie rare (punto 2.2.2 dell’allegato del programma in materia di salute)

3.2.3.1. Assistenza alle azioni in linea con la comunicazione della Commissione intitolata «Lotta contro il cancro: un partenariato europeo»

L’azione congiunta «Partenariato europeo per la lotta contro il cancro», lanciata dall’invito a presentare proposte del 2010,
è il punto di partenza dell’azione avviata a sostegno del partenariato europeo. Nel corso del tempo, la collaborazione
evidenzierà nuove esigenze oltre alle azioni recensite nella precedente comunicazione COM(2009) 291 definitivo, ma che
non sono oggetto dell’azione congiunta sopra menzionata. Si tratta nella fattispecie di fornire un’assistenza supplementare
al partenariato europeo in funzione dei bisogni che risulteranno nei settori recensiti. Il progetto ha come priorità la
promozione della salute e la prevenzione del cancro in rapporto con i fattori ambientali e il cancro. Il progetto si propone
di individuare i fattori ambientali pertinenti e determinare quelli che sono espressamente oggetto delle politiche di lotta
contro il cancro realizzate dagli Stati membri ed eventualmente le misure adottate in rapporto a tali fattori. Gli esempi di
migliori prassi negli Stati membri in materia di lotta contro le cause ambientali del cancro dovrebbero permettere di
dimostrare e proporre il modo di inserire quanto meglio possibile questo aspetto in un vasto piano o in una vasta

strategia di lotta contro il cancro.

3.2.3.3. Assistenza alle reti europee d’informazione sulle malattie rare

Questa azione intende fornire un’assistenza alle varie reti europee d’informazione sulle malattie rare di cui al punto 4.4
della comunicazione COM(2008) 679 definitivo e alla raccomandazione del Consiglio dell’8 giugno 2009 relativa a

un’azione nel settore delle malattie rare.

Obiettivo 3 PRODURRE E DIFFONDERE INFORMAZIONI E CONOSCENZE IN MATERIA DI SALUTE

3.3.1. Sistema europeo d’informazione sulla salute (punto 3.2.1 dell’allegato del programma in materia di salute)

3.3.1.1. Aiuto alla creazione di una rete pilota di ospedali in materia di pagamento per i pazienti transfrontalieri

Questa azione si propone di creare una rete che studierà gli ospedali che accolgono un numero significativo di pazienti di
altri Stati membri e nella quale più di un terzo degli ospedali membri saranno situati in regioni di frontiera. Gli ospedali
notificheranno e scambieranno informazioni su qualunque problema amministrativo collegato al pagamento delle cure
fornite ai pazienti transfrontalieri, in particolare i problemi concernenti la determinazione e la tariffazione delle cure, la
perdita potenziale di entrate per gli ospedali, l’eventuale ricorso ai pagamenti effettuati in anticipo e i ritardi nel rimborso
agli ospedali. La rete analizzerà le principali cause dei problemi e proporrà soluzioni. Metterà inoltre a punto un sistema
che consente un ritorno di informazione dei pazienti sulla loro esperienza relativa al rimborso delle spese sostenute per
cure transfrontaliere, sulla base del consenso informato. La rete confronterà infine le tariffe di un elenco di tipologie
comuni di interventi chirurgici non urgenti sulla base di gruppi omogenei di malati e proporrà conclusioni sui livelli

generali dei costi nei diversi Stati membri e sulle differenze tra i livelli di costo relativi.

CHI PUO' PARTECIPARE

Organizzazioni non governative, enti del settore pubblico, amministrazioni pubbliche, università, strutture di educazione superiore, imprese commerciali, organizzazioni del settore privato.

I progetti dovranno avere una dimensione europea; a seconda dell'obiettivo del progetto i precedenti progetti finanziati coinvolgevano in media 6-10 partners.

ENTITA' CONTRIBUTO

L’ammontare complessivo per il presente bando è di 4.650.000 euro.

Il contributo comunitario potrà coprire fino ad un massimo del 60% dei costi totali ammissibili del progetto. Sarà possibile prendere in considerazione un contributo comunitario massimo dell'ordine dell'80% delle spese
rimborsabili per ciascun beneficiario (vale a dire per ciascun beneficiario principale e per ciascun beneficiario

associato) nel caso in cui una proposta risulti di utilità eccezionale.

L’importo massimo del finanziamento da parte della Commissione europea sarà di 1.000.000 EUR.

COME PARTECIPARE

Tutti i progetti dovrebbero fornire un elevato valore aggiunto europeo ed essere innovativi nelle loro caratteristiche. Di norma i progetti non dovrebbero durare più di tre anni. L’impatto previsto di un progetto dovrebbe essere misurato attraverso adeguati indicatori, di preferenza l’indicatore sugli anni di vita in buona salute. Eventualmente si potranno accludere informazioni sulle modalità con le quali si tiene conto della dimensione del genere e delle disuguaglianze in campo sanitario.

Tutte le proposte devono all’occorrenza dimostrare sinergie con le attività di ricerca in corso, finanziate nell’ambito delle tematiche della sanità e delle tematiche connesse del settimo programma quadro di ricerca.

PAESI AMMISSIBILI

- 27 Stati membri dell’Unione europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria)
- paesi dell'EFTA/SEE (Islanda, Liechtenstein, Norvegia)
- Croazia

Questo bando è aperto anche, in qualità di partner, ai paesi terzi, in particolare i paesi ai quali si applica la politica
europea di vicinato, quelli che hanno presentato domanda di
adesione, che sono candidati e stanno aderendo all’Unione
europea, nonché i paesi dei Balcani occidentali inclusi nel
processo di stabilizzazione e di associazione, conformemente
alle condizioni definite nei diversi accordi bilaterali o multilaterali
che fissano i principi generali della partecipazione di

tali paesi ai programmi comunitari. Questi paesi non riceveranno un contributo comunitario ma possono partecipare in qualità di partners collaborativi o sub-contraenti.

REFERENTE

Commissione europea
Agenzia esecutiva per la salute pubblica (PHEA)
Helpdesk:
Tel. +352 4301.37707
Fax: +352 4301 30359
E-mail: EAHC-PHP-CALLS@ec.europa.eu

SITO WEB

http://ec.europa.eu/phea/index_en.html

FORMULARI E DOCUMENTI

GUUE C 68/5 del 3.03.2011
Testo del bando
Linee guida
Modello di accordo di sovvenzione
Programma d'azione in materia di sanità pubblica (2008-2013)
Regolamento finanziario
Formulario di autovalutazione

I formulari specifici per le azioni sono disponibli al sito:

Sito web per documenti e formulari - NULL

CODICE AUTORE

04/03/2011_CAD

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