21 novembre 2008
PROGRAMMA DI RIFERIMENTOLIFE+ (2007 - 2013)
OBIETTIVOObiettivo generale del programma LIFE + è contribuire all’attuazione, all’aggiornamento e allo sviluppo della politica e della normativa comunitarie in materia di ambiente, compresa l’integrazione dell’ambiente in altre politiche, contribuendo in tal modo allo sviluppo sostenibile.
In particolare, LIFE + favorisce l'attuazione del sesto programma comunitario di azione in materia di ambiente (6º PAA), comprese le strategie tematiche, e finanzia misure e progetti con valore aggiunto europeo negli Stati membri.
DESCRIZIONELIFE + del 2008.
LIFE + è lo strumento finanziario per l'ambiente che finanzia delle azioni che contribuiscono allo sviluppo, all'attuazione e all'aggiornamento della politica e della legislazione comunitarie nel settore dell'ambiente.
AZIONI FINANZIATELIFE+ del 2008.
Il presente avviso riguarda i TEMI seguenti:
1. LIFE+ Natura e biodiversità
Obiettivo principale: proteggere, conservare, ripristinare, monitorare e favorire il funzionamento dei sistemiinclusa la diversità delle risorse genetiche, all'interno dell'UE entro il 2010.
Azioni:
- progetti riguardanti le migliori pratiche e/o progetti di dimostrazione che contribuiscano all'attuazione della Direttiva Uccelli selvatici e della Direttiva Habitat naturali;
- progetti innovativi e/o di dimostrazione che contribuiscano all'attuazione degli obiettivi della Comunicazione della Commissione COM/2006/0216 def - Arrestare la perdita di biodiversità entro il 2010 - e oltre - Sostenere i servizi ecosistemici per il benessere umano.
Priorità nazionali per il 2008 scelte dal Ministero per l’Ambiente (autorità nazionale di riferimento per l’Italia):
a) contribuire all’attuazione delle politiche e della legislazione comunitarie in tema di natura e biodiversità, in particolare delle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE e promuovere la loro integrazione con altre aree tematiche;
b) sostenere l’ulteriore sviluppo e l’attuazione della rete Natura 2000, ivi incluse le specie e gli habitat marini e costieri;
c) sostenere la definizione e l’attuazione di strategie politiche e di strumenti diretti a monitorare e valutare la natura e la biodiversità nonché i fattori, le pressioni e le risposte che hanno un impatto su tali azioni, in particolare in rapporto al raggiungimento dell’obiettivo di arrestare la perdita di biodiversità nella Comunità entro il 2010.
Obiettivi specifici nazionali:
- priorità a, b, c): attuazione nazionale della strategia europea e del piano d’azione "Arrestare la perdita di biodiversità entro il 2010 e oltre";
- priorità c: Direttiva generale sull’attività amministrativa e sulla gestione del Ministero 2008, Obiettivo Strategico della Direzione Difesa Suolo "Procedere all’effettiva realizzazione di opere e di azioni concrete per contrastare la perdita di biodiversità del suolo sui territori interessati da processi di siccità e desertificazione".
2. LIFE+ Politica e governance ambientali
Azioni:
- progetti dimostrativi e/o innovativi che riguardano gli obiettivi e le aree prioritarie descritte nelle linee guida 2008 (i progetti italiani dovranno attenersi alle areee prioritarie individuate dal Ministero dell'Ambiente);
- progetti che contribuiscano al monitoraggio dello status ambientale delle foreste nel territorio dell'Unione europea.
Obiettivo principale - Cambiamento climatico: stabilizzare la concentrazione di gas ad effetto serra ad un livello che evitiil surriscaldamento globale oltre i 2 gradi centigradi.
Priorità nazionali per il 2008:
a) assicurare l’attuazione degli impegni dell’UE ai sensi del protocollo di Kyoto nell’ambito della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e sviluppare una strategia post-2012 e un relativo programma di attuazione allo scopo di ridurre ulteriormente le emissioni di gas ad effetto serra fino al 2020;
b) assicurare l’adattamento dell’economia e della società dell’UE, della natura e della biodiversità, delle risorse acquifere e della salute umana agli effetti avversi del cambiamento climatico (ad un incremento potenziale della temperatura di 2° gradi centigradi quale risultato di concentrazioni di gas serra) e mitigarne l’impatto.
Obiettivi specifici nazionali:
- priorità a): Delibera CIPE n. 135/2007 "Aggiornamento della Delibera CIPE n. 123/2002 recante revisione delle Linee guida per le politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni di gas serra", art. 3 comma 3, "le misure ulteriori dovranno essere individuate in via prioritaria nel settore dei trasporti (in particolare della gestione della mobilità in ambito urbano ed extraurbano), nel settore civile (con particolare attenzione all’edilizia scolastica), nel settore dell’agricoltura e nella promozione dell’eco-efficienza nei consumi industriali e civili (pubblici e privati)";
- priorità b): Direttiva generale sull’attività amministrativa e sulla gestione del Ministero 2008, punto 5 "In materia di crisi idrica il MATTM deve operare con tutti gli Enti competenti perché si eviti uno statoemergenziale e si dia coerenza in chiave di sostenibilità a tutta unaserie di interventi che devono essere visti e programmati nel loro insieme: i rilasci straordinari dei grandi invasi naturali e artificiali, l’integrazione delle fonti di prelievo, il contenimento dei consumi".
Obiettivo principale — Acque: contribuire al rafforzamento della qualità delle acque attraverso lo sviluppo di misure efficaciParlamento europeo e del Consiglio (direttiva quadro sulle acque) entro il 2009.
Priorità nazionale per il 2008:
a) preparare programmi di misure a norma della direttiva quadro (WFD) e di misure integrative derivanti da direttive generali come la direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane, la direttiva sull’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari, la direttiva relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole, la direttiva sulla prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento, la direttiva concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, la direttiva relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione.
Obiettivo specifico nazionale:
- Direttiva generale sull’attività amministrativa e sulla gestione del Ministero 2008 punto 5 "In particolare bisogna dare piena attuazione alla direttiva garantendo che i distretti idrografici siano quanto prima operativi e che gli obiettivi di qualità delle acque e di funzionalità ecologica di queste siano rispettatientro la scadenza prefissata del 2015".
Obiettivo principale — Aria: raggiungere livelli di qualità dell'aria che non causino significativi effetti negativi, né rischi perla salute umana e l'ambiente.
Non sono previsti per questo obiettivo priorità o obiettivi specifici nazionali.
Obiettivo principale - Suolo: proteggere il suolo e assicurarne un utilizzo sostenibile, preservandone le funzioni, prevenendopossibili minacce e attenuandone gli effetti e ripristinando il suolo degradato.
Priorità nazionali per il 2008:
a) attuare la strategia tematica sulla protezione del suolo;
b) garantire la protezione e il recupero della biodiversità del suolo.
Obiettivi specifici nazionali:
- priorità a): Direttiva generale sull’attività amministrativa e sulla gestione del Ministero 2008, punto 4 "In particolare, occorre promuovere iniziative atte a sostenere i processi decisionali per l’approvazione dei progetti di bonifica, la loro esecuzione e, dunque,la certificazione, nell’obiettivo di ottenereun effettivo risanamento ambientale, che venga valutato mediante sistemi di analisi ecologica dell’ecosistema interessato, e sanitario del sito contaminato".
- Obiettivo Strategico della Direzione Difesa Suolo "Promuovere un uso sostenibile del suolo, ponendo particolare attenzione alla prevenzione riduzione e rimedio dei fenomeni di consumo e di degrado di suolo, quali contaminazione, erosione, impermeabilizzazione, perdita di biodiversità e di sostanza organica e desertificazione, tenendo conto della diversità regionale, ivi compresa la specificità delle regioni dimontagna e delle zone aride";
- priorità b): Direttiva generale sull’attività amministrativa e sulla gestione del Ministero 2008, Obiettivo Strategico della Direzione Difesa Suolo "Procedere all’effettiva realizzazione di opere e di azioni concrete per contrastare la perdita di biodiversità del suolo sui territori interessati da processi di siccità e desertificazione".
Obiettivo principale - Ambiente urbano: contribuire a migliorare il livello delle prestazioni ambientali delle aree urbaned'Europa.
Non sono previsti per questo obiettivo priorità o obiettivi specifici nazionali.
Obiettivo principale - Rumore: contribuire allo sviluppo e all'attuazione di politiche sull'inquinamento acustico.
Non sono previsti per questo obiettivo priorità o obiettivi specifici nazionali.
Obiettivo principale — Sostanze chimiche: migliorare, entro il 2020, la protezione dell'ambiente e della salute dai rischi(REACH) e la strategia tematica su un utilizzo sostenibile dei pesticidi.
Non sono previsti per questo obiettivo priorità o obiettivi specifici nazionali.
Obiettivo principale - Ambiente e salute: sviluppare l'informazione di base per le politiche in tema di ambiente e salute(Piano d'azione europeo per l'ambiente e la salute 2004-2010).
Priorità nazionale per il 2008:
a) bio-monitoraggio umano e correlazione dei dati raccolti relativamente a ambiente e salute.
Obiettivo specifico nazionale:
- Attuazione dell’art. 8 del Protocollo sugli inquinanti organici persistenti, fatto ad Aurhus il 24 giugno 1998 (ratificato con la Legge 6 marzo 2006, n. 125): "le parti incoraggiano la ricerca, lo sviluppo, il monitoraggio e lacooperazione su ... lett.c) sugli effetti rilevanti dei composti organici persistenti sulla salute umana e l’ambiente inclusa la quantificazione di tali effetti".
Obiettivo principale - Risorse naturali e rifiuti: sviluppare e attuare le politiche finalizzate a garantire una gestione e undei rifiuti.
Priorità nazionali per il 2008:
b) promuovere la prevenzione dei rifiuti nonché il loro recupero e riciclaggio concentrando l’attenzione su un approccio al ciclo di vita, al design ecologico e allo sviluppo dei mercati del riciclaggio;
c) contribuire all’attuazione delle politiche comunitarie e della legislazione comunitaria in materia di rifiuti, in particolare la direttiva concernente l’eliminazione degli oli usati, la direttiva relativa ai rifiuti pericolosi, la direttiva concernente lo smaltimento dei policlorodifenili e dei policlorotrifenili (PCB/PCT), la direttiva relativa alle discariche dei rifiuti, la direttiva relativa ai veicoli fuori uso (ELVs), la direttiva sulla restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (ROHs), la direttiva sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), il regolamento relativo agli inquinanti organici persistenti (POPs), la direttiva relativa ai rifiuti, la direttiva relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive, il regolamento relativo alla spedizione dei rifiuti.
Obiettivo specifico nazionale:
- priorità b, c): Direttiva generale sull’attività amministrativa e sulla gestione del Ministero 2008, punto 4 "Appaiono determinanti le iniziative,da attuare nel campodella Politica di Prodotto,per ridurre e migliorare i materiali che alla fine del ciclo di vita dei prodotti devono essere avviati allosmaltimento,intervenendo, per quantopossibile, sulla progettazione dei prodotti e attuando tutte le possibili misure per favorire ed incentivare il recupero e il riciclo. Il tutto garantendo quanto previsto nelle direttive RHOS e RAEE della Unione Europea".
Obiettivo principale — Foreste: fornire, soprattutto attraverso una rete di coordinamento a livello dell'UE, una base concisanonché contribuire alla protezione di boschi e foreste contro gli incendi.
Non sono previsti per questo obiettivo priorità o obiettivi specifici nazionali.
Obiettivo principale — Innovazione: contribuire a sviluppare e dimostrare approcci, tecnologie, metodi e strumenti innovatividiretti a facilitare l'attuazione del piano di azione per le tecnologie ambientali (ETAP).
Priorità nazionale per il 2008:
a) promuovere l’identificazione, la dimostrazione e la diffusione di tecnologie e pratiche innovative, attraverso la complementarietà delle azioni con quelle del programma quadro per la competitività e l’innovazione.
Obiettivo specifico nazionale
- Delibera Cipe n. 57/2002 "Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia" art. 1, comma 5.6 "Rafforzare la ricerca scientifica e tecnologica sull’ambiente e lo sviluppo sostenibile. Finanziare attività scientifiche e applicative riconducibili alle tematiche della qualità della vita e dei nuovi sviluppi tecnologici dei processi produttivi improntati alla sostenibilità".
Obiettivo principale — Approcci strategici: promuovere l'attuazione effettiva e il rispetto della normativa comunitaria inle prestazioni ambientali delle piccole e medie imprese (PMI).
Obiettivo specifico nazionale:
- Delibera Cipe n. 57/2002 "Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia" Punto 200: Linea 5: "la promozione di un ruolo attivo delle Amministrazioni locali a favore dell’innovazione ambientale nelle imprese locali: azioni di promozione della certificazione ambientale EMAS/ISO nelle aziendedi servizio pubblicoprivate;con la diffusionedi informazioni su tecnologie pulite e EMAS, con la valorizzazione degli sportelli unici".
Verranno accettate tutte le proposte di progetto riguardanti i summenzionati obiettivi; tuttavia, laCommissione darà la priorità alle proposte che hanno ad oggetto i cambiamenti climatici.
3. LIFE+ Informazione e comunicazione
Obiettivo principale: assicurare la diffusione delle informazioni e sensibilizzare alle tematiche ambientali,materia di prevenzione degli incendi boschivi.
Azioni:
- campagne di comunicazione e di sensibilizzazione relative all'attuazione, all'aggiornamento e allo sviluppo della politica e della legislazione europee in tema ambientale;
- campagne di sensibilizzazione per la prevenzione degli incendi boschivi e attività di formazione per i vigili del fuoco.
Verranno accettate tutte le proposte di progetto riguardanti il summenzionato obiettivo; tuttavia, laCommissione darà la priorità alle proposte finalizzate ad arrestare la perdita di biodiversità.
Priorità nazionale 2008:
a) diffondere informazioni, eco-labelling, sensibilizzare e sviluppare competenze specifiche su questioni ambientali, inclusa la prevenzione degli incendi boschivi.
Obiettivo specifico nazionale:
- Direttiva generale sull’attività amministrativa e sulla gestione del Ministero 2008 Punto 8: "Sviluppare conoscenze sulla questione ambientale, attraverso la raccolta, il monitoraggio e la trasmissione di dati e Informazioni scientificamente corretti e allo stesso tempo comprensibili; la disseminazione e, ove possibile, industrializzazione delle soluzioni tecnologiche innovative per l’uso sostenibile delle risorse naturali ( in particolare sulle tematiche ETAP, ECAP, Ambiente & Salute)".
CHI PUO' PARTECIPAREmembri dell'Unione europea (amministrazioni nazionali, enti locali, enti pubblici, enti regionali, enti privati, imprese, ONG, ecc)
ENTITA' CONTRIBUTObiodiversità.
L'importo indicativo degli stanziamenti finanziari per l'Italia per il 2008 è pari a 18.265.318 euro.
Percentuali di cofinanziamento comunitario:
1. Progetti LIFE+ Natura e biodiversità:
— La percentuale massima del sostegno finanziario comunitario è pari al 50% delle spese ammissibili.
— Eccezionalmente può essere applicata la percentuale massima di cofinanziamento del 75% delle speseHabitat.
2. LIFE+ Politica e governance ambientali:
— La percentuale massima del sostegno finanziario comunitario è pari al 50% delle spese ammissibili.
3. LIFE+ Informazione e comunicazione:
— La percentuale massima del sostegno finanziario comunitario è pari al 50% delle spese ammissibili.
COME PARTECIPAREscansionato dei moduli stampati su fogli A4.
Le proposte di progetto devono essere presentate alle autorità nazionali competenti entro il 21 novembreCommissione entro il 5 gennaio 2009.
I progetti possono essere presentati da un singolo proponente (beneficiario) o da un partenariato composto da un coordinatore e uno o più beneficiari associati (si raccomanda di non superare un numero massimo di 5 beneficiari associati).
Questi partenariati possono essere nazionali o transnazionali, l’importante però è che le azioni del progetto si svolgano esclusivamente all’interno del territorio dei 27 Stati Membri dell’Unione europea.
Le azioni del progetto non potranno avere inizio prima del 1 gennaio 2010. Non sono previsti limiti minimi o massimi di durata per i progetti, che dovrebbero comunque svolgersi nei tempi corrispondenti a quanto effettivamente necessario per completare tutte le azioni e raggiungere i relativi risultati. In media, la durata di un progetto LIFE+ è di 2-5 anni.
PAESI AMMISSIBILI- 27 Stati membri dell’Unione europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria)
REFERENTECommissione europea
DG Ambiente
BU-9 02/1
B-1049 Bruxelles
Fax: +32 2 292 17 87
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare
Via Cristoforo Colombo, 44
00147 Roma
Tel: 0657228252
Fax: +0657228172
E-mail: lifeplus@minambiente.it
SITO WEBhttp://ec.europa.eu/environment/life/index.htm
FORMULARI E DOCUMENTIGUUE C 178/22 del 15.07.2008
Priorità 2008 per l'Italia
Formulari - LIFE + Natura e biodiversità
Formulari - LIFE+ Politica e governance ambientali
Formulari - LIFE+ Informazione e comunicazione
Sito web per documenti e formulari - NULL
CODICE AUTORE15/07/2008_CAD
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