Scadenza: 9 settembre 2021
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Fondazione Con il Sud

Dotazione Complessiva
€ 2.000.000
Finanziamento Massimo
€300.000
Co-finanziamento
80%
Vai al bando
Bando scaduto

Finalità

La Fondazione CON IL SUD intende rinnovare il proprio impegno per favorire l’emersione e il contrasto della violenza di genere nelle regioni del Sud Italia. La precedente edizione dell’iniziativa, realizzata nel 2017, ha proposto azioni di tutela delle vittime, sostenendo processi di autonomia e autodeterminazione, e percorsi di prevenzione, incentivando il cambiamento culturale con attività educative nelle scuole. Con questa seconda edizione, la Fondazione conferma e rafforza il proprio sostegno agli interventi integrati di presa in carico delle beneficiarie, di potenziamento dei centri antiviolenza e di contrasto agli stereotipi di genere, confermando la centralità delle organizzazioni di donne nella definizione e realizzazione di tali strategie.

Attraverso il bando, la Fondazione intende sostenere interventi integrati volti a favorire il riconoscimento e l’emersione del fenomeno della violenza di genere, prevenendone eventualmente l’insorgere prima che essa assuma le forme più pericolose. Le proposte dovranno garantire una presa in carico integrata delle donne che hanno subito violenza, accompagnandole in un percorso di autonomia e autodeterminazione, e promuovere processi di cambiamento culturale in termini di parità di genere.

Interventi ammissibili

Le proposte dovranno prevedere la realizzazione degli obiettivi citati attraverso:

  • l’attivazione e/o il potenziamento di servizi, offerti dai centri antiviolenza e dalla rete territoriale, volti a favorire l’emersione e il contrasto della violenza a danno delle donne, in particolare nelle zone in cui essi sono più carenti, introducendo o rafforzando modalità innovative per intercettare le violenze e agganciare le donne che le hanno subite;
  • l’attivazione di percorsi di accompagnamento e sostegno all’autodeterminazione e all’autonomia economica e abitativa delle donne che hanno subito violenza e di percorsi di sostegno per i minori che hanno assistito ai maltrattamenti;
  • l’avvio e/o il rafforzamento di percorsi metodologicamente validati di educazione alle differenze e all’affettività e di decostruzione degli stereotipi di genere, con il coinvolgimento di scuole e servizi educativi (a partire dai nidi d’infanzia), per favorire la partecipazione di insegnanti e famiglie.

Le proposte, in aggiunta agli ambiti sopra elencati e in misura comunque non prevalente, potranno prevedere anche interventi volti a:

  • favorire la capacità di riconoscere e affrontare il fenomeno da parte di operatori e operatrici del settore pubblico e del privato sociale (es. operatori sanitari, sociali, FF.OO., insegnanti, etc.), prevedendo il rilascio di certificazione finale e/o crediti da parte degli ordini professionali di appartenenza;
  • realizzare azioni di corretta comunicazione e divulgazione sul tema della violenza di genere, con anche momenti formativi specifici per giornalisti e professionisti del settore;
  • sostenere, all’interno del proprio territorio di riferimento, la creazione di un sistema integrato di rilevazione e raccolta dei dati sulla violenza sessuale e di genere.

Tali interventi dovranno essere ricompresi all’interno di progettualità ampie e integrate ed essere coerenti e funzionali al raggiungimento degli obiettivi di progetto.

Le proposte devono prevedere la realizzazione dell’intervento nelle regioni del Sud Italia in cui opera la Fondazione: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia.

I progetti dovranno prevedere una durata complessiva non inferiore ai 36 mesi e non superiore ai 48 mesi.

Chi può partecipare

Le proposte dovranno essere presentate da un ente del terzo settore che ricopra il ruolo di gestore di un centro antiviolenza (CAV), in partenariato con altri enti del terzo settore, con le istituzioni pubbliche, con enti di ricerca scientifica o enti for profit.

Il soggetto responsabile:

  • È l’unico soggetto legittimato a presentare una proposta di progetto.
  • Deve essere un’organizzazione senza scopo di lucro nella forma di:
    • associazione (riconosciuta o non riconosciuta);
    • cooperativa sociale o loro consorzi;
    • ente ecclesiastico;
    • fondazione;
    • impresa sociale (nelle diverse forme previste dal D. Lgs. n. 112/2017).
  • Deve ricoprire il ruolo di ente gestore di un centro antiviolenza.
  • Alla data di pubblicazione del bando, deve:
  1. possedere le caratteristiche sopra indicate;
  2. svolgere attività coerenti con la missione della Fondazione;
  3. essere costituita da almeno 5 anni in forma di atto pubblico oppure di scrittura privata registrata;
  4. essere composto in prevalenza da persone fisiche e/o da associazioni, cooperative sociali o loro consorzi, imprese sociali, enti ecclesiastici e/o fondazioni (non di origine bancaria);
  5. avere la sede legale e/o operativa nella regione in cui è localizzato l’intervento;
  6. aver presentato una sola proposta di progetto. Nel caso di presentazione di più proposte da parte di uno stesso soggetto responsabile, queste verranno tutte considerate inammissibili;
  7. non avere progetti finanziati dalla Fondazione in corso, in qualità di soggetto responsabile.

Altri soggetti della partnership

Ogni partenariato, oltre al soggetto responsabile, dovrà includere come minimo due ulteriori soggetti, di cui almeno uno appartenente al Terzo settore.

Gli altri soggetti della partnership potranno appartenere, oltre che al mondo del terzo settore, anche a quello delle istituzioni, dell’università, della ricerca e al mondo economico. La partecipazione di enti for profit in qualità di soggetti della partnership non dovrà essere ispirata dalla ricerca del profitto, ma orientata all’apporto di competenze e risorse per i processi di empowerment delle donne.

La proposta sarà in ogni caso considerata inammissibile qualora agli enti del terzo settore nel loro complesso sia assegnata una quota di contributo inferiore al 65%.

Sarà valutato positivamente il coinvolgimento delle associazioni femministe e delle amministrazioni pubbliche, in particolare di comuni e regioni.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 2.000.000 Euro

Il contributo richiesto non dovrà superare i 300.000 Euro.

I progetti devono prevedere una quota di co-finanziamento, costituita interamente da risorse finanziarie, pari ad almeno il 20% del costo complessivo del progetto, indicando le fonti del finanziamento.

Di norma, il contributo della Fondazione verrà erogato al soggetto responsabile in quattro diversi momenti:

a. anticipo, pari al 30% del contributo assegnato;

b. acconto in due diverse tranche non superiori al 20% del contributo assegnato ciascuna, previa presentazione di apposita rendicontazione. Qualora espressamente richiesto dal soggetto responsabile, sarà possibile concordare la liquidazione dell’acconto in un’unica tranche non superiore al 35% del contributo assegnato;

c. saldo, sulla base delle spese effettivamente sostenute e quietanzate.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Avviso importante: lunedì 21 giugno alle 10.30 si terràla presentazione tecnica riservata ai Centri Antiviolenza del Sud interessati. La presentazione si svolgerà online, per iscriversi è necessario compilare l’apposito form.

Si richiama l’attenzione sui seguenti aspetti:

Il bando è articolato in due fasi (cfr. pag. 5 del bando):

  • Prima fase: selezione delle proposte da ammettere alla seconda fase
  • Seconda fase: rimodulazione delle proposte e assegnazione dei contributi

Prestare massima attenzione a quanto indicato al punto 2.3 (pag. 6 del bando) - Condizioni di ammissibilità delle proposte di progetto.

Costituisce condizione di ammissibilità la presentazione di tutti i summenzionati documenti, sia di anagrafica che di progetto. Non saranno accettate integrazioni successive;

Attenzione! Non contribuiscono alla quota parte del cofinanziamento le valorizzazioni di beni mobili o immobili o dell’agire volontario, mentre le risorse umane retribuite e impiegate nel progetto possono rientrare fra i costi complessivi del progetto e contribuire, in quota parte, al cofinanziamento

Soffermarsi su quanto indicato al punto 2.3.2. pag.8 del bando (Proposte non ammissibili). In particolare, considerare che saranno considerate inammissibili le proposte che:

  • siano dirette prevalentemente ad attività di studio e ricerca;
  • prevedano una quota di contributo gestita da enti del terzo settore, costituiti nelle forme giuridiche previste al punto 2.1.2, inferiore al 65% del contributo richiesto;
  • prevedano una quota superiore al 30% del contributo richiesto per la copertura dei costi per interventi di riqualificazione/ristrutturazione di beni immobili;   

A titolo esemplificativo: qualora il costo complessivo di progetto sia pari a €400.000, con una quota di contributo richiesto pari a €320.000 (80%) e una di cofinanziamento pari a €80.000 (20%), i costi per interventi di riqualificazione/ristrutturazione non potranno essere superiori ad un importo di €96.000 (30% del contributo richiesto).

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