Scadenza: 15 settembre 2021
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Regione Basilicata

Dotazione Complessiva
€ 769.318
Finanziamento Massimo
€30.000
Finanziamento Minimo
€10.000
Co-finanziamento
80%
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Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Intermedio

Finalità

Il bando intende dare sostegno allo svolgimento di attività di interesse generale da parte di “Organizzazioni di Volontariato e Associazioni di Promozione Sociale”.

Gli obiettivi dell’Agenda 2030 sono in n. 11, di seguito elencati, a loro volta declinati in aree prioritarie di intervento, in base alle quali saranno elaborate le idee progettuali dei soggetti attuatori.

Nello specifico gli obiettivi sono i seguenti:

  • OBIETTIVO 1 - Porre fine ad ogni forma di povertà,
  • OBIETTIVO 2 - Promuovere un'agricoltura sostenibile,
  • OBIETTIVO 3 - Salute e benessere: assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età,
  • OBIETTIVO 4 - Fornire un'educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento permanente per tutti,
  • OBIETTIVO 5 - Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze,
  • OBIETTIVO 6 - Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienicosanitarie,
  • OBIETTIVO 7 - Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti,
  • OBIETTIVO 8 - Ridurre le diseguaglianze,
  • OBIETTIVO 9 - Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili,
  • OBIETTIVO 10 - Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo,
  • OBIETTIVO 11 - Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico.

Per ogni obiettivo si fa riferimento alle Aree Prioritarie di intervento così come declinate nell’atto di indirizzo di cui al D.M. 166 del 12/11/2019 in base alle quali gli Enti del terzo settore in possesso dei requisiti di legge potranno presentare proposte progettuali per lo svolgimento delle attività di interesse generale di cui all’art. 5 del D.Lgs. 117/2017. Dunque, le iniziative e progetti dovranno operare nell’ambito delle aree di intervento, in modo da raggiungere gli obiettivi fissati.

Interventi ammissibili

I progetti devono essere espressione della loro “rilevanza locale” individuando le priorità emergenti nel contesto territoriale di riferimento, considerata anche l’emergenza post Covid-19, ed impattare dal punto vista ambientale, geografico, culturale, sociale.

In particolare, le aree prioritarie di intervento sono individuate nell’Allegato 6 dell’atto di indirizzo del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’anno 2019, nonché descritti nell’Allegato 1 del bando che a titolo esemplificativo in relazione ad ogni obiettivo riguardano:

  • sviluppo della cultura del volontariato, in particolare tra i giovani;
  • rinforzare la resilienza dei poveri e di coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità e ridurre loro esposizione e vulnerabilità;
  • promuovere attività di recupero delle eccedenze alimentari;
  • anticipare e individuare situazioni di fragilità e di bisogno che possano coinvolgere anche fasce di popolazione particolarmente esposte (ad esempio: minori, anziani soli, persone non autonome in situazioni di precarietà economica, ecc.);
  • rafforzare i legami di vicinanza e di supporto anche attraverso processi di mutuo-aiuto;
  • risposte a bisogni di prima necessità e di pronto intervento anche finalizzate alla costruzione di un progetto personalizzato;
  • valorizzazione del patrimonio, naturale, culturale, enogastronomico e turistico del territorio;
  • sviluppo delle reti associative del Terzo settore e rafforzamento della loro capacity building, funzionale all’implementazione dell’offerta di servizi di supporto agli enti del Terzo settore;
  • promozione dell’attività sportiva;
  • promozione e sviluppo di azioni volte ai bisogni dell’infanzia, alle disabilità e alla parità di genere ambienti dedicati all’apprendimento che siano sicuri, non violenti e inclusivi per tutti.

In particolare, le Linee di Attività Prioritarie individuate sono le seguenti:

  • interventi e servizi sociali;
  • interventi e prestazioni sanitarie;
  • prestazioni sociosanitarie;
  • educazione, istruzione e formazione professionale;
  • interventi e servizi finalizzati alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni dell’ambiente e all’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, con esclusione dell’attività, esercitata abitualmente, di raccolta e riciclaggio dei rifiuti urbani, speciali e pericolosi, nonché’ alla tutela degli animali e prevenzione del randagismo,
  • interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio;
  • organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale di cui al presente articolo;
  • organizzazione e gestione di attività turistiche di interesse sociale, culturale o religioso;
  • formazione extra-scolastica, finalizzata alla prevenzione della dispersione scolastica e al successo scolastico e formativo, alla prevenzione del bullismo e al contrasto della povertà educativa;
  • servizi strumentali ad enti del Terzo settore resi da enti composti in misura non inferiore al settanta per cento da enti del Terzo settore;
  • cooperazione allo sviluppo;
  • alloggio sociale, ai sensi del decreto del Ministero delle infrastrutture del 22 aprile 2008, e successive modificazioni, nonché ogni altra attività di carattere residenziale temporaneo diretta a soddisfare bisogni sociali, sanitari, culturali, formativi o lavorativi;
  • accoglienza umanitaria ed integrazione sociale dei migranti;
  • agricoltura sociale;
  • organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche;
  • beneficenza, sostegno a distanza, cessione gratuita di alimenti o prodotti di cui alla legge 19 agosto 2016, n. 166, e successive modificazioni, o erogazione di denaro, beni o servizi a sostegno di persone svantaggiate o di attività di interesse generale a norma del presente articolo;
  • promozione della cultura della legalità, della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata;
  • promozione e tutela dei diritti umani, civili, sociali e politici, nonché dei diritti dei consumatori e degli utenti delle attività di interesse generale, promozione delle pari opportunità e delle iniziative di aiuto reciproco, incluse le banche dei tempi e i gruppi di acquisto solidale;
  • cura di procedure di adozione internazionale;
  • protezione civile;
  • riqualificazione di beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata.

La durata massima delle proposte progettuali dovrà essere di 4 mesi.

Chi può partecipare

I progetti devono essere presentati, pena l’esclusione, in forma singola o in partenariato tra loro, da Organizzazioni di volontariato, Associazioni di Promozione Sociale iscritte nel Registro Unico del Terzo Settore (RUNTS), anche attraverso le reti associative con sede operativa nel territorio regionale che risultano iscritte, nelle more dell’operatività del RUNTS, a uno dei registri attualmente previsti dalle normative di settore, ovvero nel registro delle organizzazioni di volontariato e nel registro delle associazioni di promozione sociale della Regione Basilicata.

Non potranno essere beneficiari del contributo tutte le altre tipologie di organizzazioni/associazioni e i CSV in quanto tali.

Il soggetto beneficiario può realizzare le iniziative/progetti a rilevanza locale anche in partenariato con altre APS, ODV ed Enti pubblici.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 769.318 Euro

Contributo minimo per progetto: 10.000 Euro

Contributo massimo per progetto: 30.000 Euro

Quota di cofinanziamento: 80% delle spese ammissibili

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

La restante quota parte del costo complessivo approvato, cofinanziamento, pari almeno al 20% è a carico del proponente ed eventuali cofinanziatori.

In ogni progetto dovranno essere indicate nel Piano finanziario le quote di finanziamento erogabili da ciascuno dei partecipanti alla realizzazione del progetto o messe a disposizione da soggetti terzi, pubblici o privati, da indicarsi nel Piano finanziario (Modello E).

Il cofinanziamento non può essere composto né dai proventi del 5 per mille, né da altri finanziamenti derivanti da parte di Enti pubblici.

Alle proposte progettuali che prevedono una percentuale maggiore di cofinanziamento a carico dei soggetti attuatori sarà attribuito un punteggio aggiuntivo a titolo di premialità.

Superata la fase di ammissibilità formale, la Commissione procederà alla valutazione delle istanze progettuali che prevede un’istruttoria tecnica del progetto, in base ai criteri riportati a pag. 17 del bando, a cui si consiglia di prestare attenzione nel momento della scrittura del progetto.

Il finanziamento sarà erogato al soggetto capofila in due distinte quote:

  • una prima quota, a titolo di anticipo, nella misura dell’60% del finanziamento concesso, a seguito della comunicazione di avvio delle attività progettuali, su richiesta sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto beneficiario/capofila;
  • una seconda quota, a titolo di saldo pari al 40%, previa richiesta sottoscritta dal legale rappresentante del beneficiario del finanziamento (in caso di partenariato dal legale rappresentante del soggetto capofila) a seguito dell’esito positivo della verifica amministrativo-contabile effettuata sulla rendicontazione presentata.
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