Finalità
Attraverso l'Avviso pubblico per il finanziamento di strutture e interventi sociali e sociosanitari per soggetti beneficiari privati, la Regione Puglia intende sostenere gli investimenti di organizzazioni del Terzo Settore e altri soggetti privati non profit per favorire la strategia di potenziamento e qualificazione su tutto il territorio regionale della rete di strutture socio assistenziale e socioeducative e un sistema di interventi capace di colmare le lacune nell'offerta di servizi alle persone, alle famiglie, alle comunità, di accrescere l'accessibilità della rete dei servizi e le pari opportunità nell'accesso agli stessi, nonché che abbiano carattere innovativo e sperimentale rispetto al contesto locale di riferimento e rispetto alla normativa nazionale e regionale vigente e carattere di coerenza con la programmazione sociale nazionale e regionale.
Interventi ammissibili
Sono ammissibili a finanziamento le iniziative di realizzazione di strutture socioeducative e socioassistenziali che posseggono i seguenti requisiti:
- Coerenza con la normativa nazionale e regionale di settore e con i regolamenti regionali in materia di autorizzazioni al funzionamento delle strutture sociali, socio assistenziali e socioeducative, nonché coerenti con la programmazione sociale di ambito territoriale.
- Le proposte progettuali devono essere rivolte al completamento ovvero all’ampliamento ovvero alla realizzazione di nuove strutture esclusivamente nel rispetto degli standard strutturali e funzionali;
- I suoli e gli immobili interessati dagli interventi devono essere nella piena disponibilità d’uso del soggetto privato proponente; in ogni caso il titolo di proprietà/godimento deve essere formalmente valido ed opponibile a terzi mediante iscrizione nei pubblici registri (es: contratto di locazione registrato, atto formale di concessione in comodato d’uso registrato, preliminare di acquisto e/o di locazione regolarmente registrato, …);
- Gli interventi da realizzare devono essere presentati con relativo progetto tecnico di livello esecutivo conforme agli strumenti urbanistici approvati ed adottati, ai regolamenti edilizi vigenti, e alle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia e, in particolare, alle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie alle norme relative all'efficienza energetica e all'abbattimento delle barriere architettoniche;
- Uno stesso progetto di intervento non può essere suddiviso in più domande di agevolazione. Il progetto di intervento deve essere organico e funzionale, avere validità economica e finanziaria e riguardare la sede o una unità locale, in ogni caso ubicata nella Regione Puglia, e di cui i soggetti richiedenti abbiano la piena disponibilità per lo svolgimento delle attività proposte.
- Definizione di un piano gestionale successivo alla realizzazione dell’intervento strutturale, che specifichi i seguenti elementi minimi: gestione diretta da parte del soggetto proponente, gestione mediante affidamento a terzi ovvero gestione mediante concessione, criteri di selezione del soggetto gestore o concessionario, piano tariffario per i servizi erogati, piano occupazionale connesso al rispetto degli standard organizzativi e funzionali, capienza programmata del servizio, caratteristiche qualitative ulteriori del servizio rispetto agli standard minimi e modalità di copertura finanziaria, cronoprogramma della fase di attivazione della struttura realizzata;
- Il programma di investimento deve essere organico e funzionale e riguardare un’unità locale ubicata nella Regione Puglia.
Le spese ammissibili sono quelle relative agli attivi materiali e immateriali, connessi alle attività preliminari alla attivazione del cantiere dell’intervento, purché avviati successivamente al 1° gennaio 2015, e comunque a condizione che i relativi pagamenti siano successivi all’attribuzione del CUP, a seguito della ammissione a finanziamento.
Le spese in attivi materiali riguardano:
- Spese generali
- spese necessarie per le attività preliminari;
- spese per polizze fideiussorie bancarie o assicurative a copertura delle anticipazioni del contributo finanziario concesso;
- spese di gara (commissioni aggiudicatrici);
- spese per verifiche tecniche previste dal capitolato speciale d’appalto;
- spese di progettazione dell’intervento previste per il livello di dettaglio previsto nel presente Avviso, ivi comprese le spese per indagini geologiche e geotecniche il cui onere è a carico del progettista;
- spese per direzione lavori;
- spese per coordinamenti della sicurezza;
- spese per assistenza giornaliera e contabilità;
- spese per consulenze o supporto tecnico-amministrativo
- spese per collaudi tecnici e collaudo tecnico-amministrativo, ivi comprese le spese per la redazione delle relazioni geologiche;
- spese per polizze fidejussorie bancarie o assicurative a copertura delle anticipazioni del contributo finanziario concesso.
Tali spese saranno riconosciute ammissibili con oneri a carico del progetto solo se sostenuti successivamente all'1/01/2015, per un importo massimo corrispondente ad una percentuale del valore dell’investimento in attivi materiali non superiore alle aliquote sotto specificate:
- Per importo lavori fino a 250.000 Euro: percentuale massima ammissibile, 20%
- Per importo lavori da 250.000 Euro fino a 500.000 Euro: percentuale massima ammissibile, 18%
- Per importo lavori da 500.000 Euro fino a 2.500.000 Euro: percentuale massima ammissibile,15%
- Per importo lavori da 2.500.000 Euro fino a 5.000.000 Euro: percentuale massima ammissibile,14%
- Per importo lavori oltre 5.000.000 Euro: percentuale massima ammissibile,13%
- Acquisizione del suolo e sue sistemazioni, nel limite percentuale del 10% dell’importo degli investimenti in attivi materiali. Le spese per rilievi, accertamenti ed indagini, comprese quelle geologiche e geotecniche non a carico del progettista né necessarie alla redazione della Relazione geologica, da prevedere nel quadro economico tra le somme a disposizione del soggetto beneficiario, non possono superare il 1% della spesa totale ammissibile dell’operazione;
- Opere murarie o assimilate (a titolo esemplificativo: murature, piazzali interni, recinzioni, tettoie, cabine elettriche, ecc.);
- Impiantistica generale (riscaldamento, condizionamento, idrico, elettrico, fognario, etc..);
- Oneri per la sicurezza;
- Infrastrutture specifiche atte a migliorare la funzionalità e fruibilità della struttura ad uso diretto degli utenti della struttura stessa
- ausili di domotica sociale e per la connettività sociale;
- abbattimento barriere architettoniche;
- altro.
- Acquisto di macchinari, impianti e attrezzature per il potenziamento della diagnostica strumentale (esclusi macchinari, impianti e attrezzature usati ovvero di pura sostituzione).
- Mobili e arredi, nel limite percentuale del 20% dell’importo degli investimenti in attivi materiali;
- Mezzi mobili targati ad uso collettivo, strettamente connesso alla organizzazione del servizio, ovvero alla funzionalità ed accessibilità della struttura oggetto di agevolazione.
Le spese in attivi immateriali nel complesso sono ammissibili a cofinanziamento nei limiti del 5% delle spese in attivi materiali, e riguardano:
- Spese per il conseguimento delle certificazioni di qualità delle strutture oggetto dell’intervento;
- Acquisto di brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata al programma;
- Servizi di consulenza specialistica su specifiche problematiche direttamente afferenti il progetto di investimento presentato; sono comunque escluse da questa voce le consulenze specialistiche connesse all'avvio della gestione dei servizi realizzati, ovvero alla fornitura di prestazioni professionali sociosanitarie connesse alla organizzazione del servizio;
Le proposte progettuali ammesse a finanziamento dovranno essere completate entro:
- massimo 24 mesi dalla data di sottoscrizione del disciplinare di attuazione dell’intervento, quando il costo totale del progetto è inferiore o uguale a 1.000.000 Euro;
- massimo 36 mesi dalla data di sottoscrizione del disciplinare di attuazione dell’intervento, quando il costo totale del progetto è superiore a 1.000.000 Euro.
Chi può partecipare
Soggetti privati non profit con organizzazione di impresa e che svolgano attività senza scopo di lucro:
- organizzazioni di volontariato e di promozione sociale;
- cooperative sociali e loro consorzi;
- fondazioni senza scopo di lucro;
- enti religiosi e altri soggetti privati non aventi scopi di lucro;
- imprese sociali, ovvero tutte le organizzazioni private senza scopo di lucro che esercitano in via stabile e principale un'attività economica di produzione o di scambio di beni o di servizi di utilità sociale, diretta a realizzare finalità di interesse generale, inclusi gli enti di cui al Libro V del Codice Civile, finalizzati alla produzione di beni e di servizi in funzione meramente lucrativa o di mutualità in terna, con riferimento alle società (di persone, di capitali e coop) e ai loro consorzi.
Tutti i soggetti indicati devono risultare attivi in almeno uno dei seguenti ambiti di attività:
- Strutture di assistenza infermieristica residenziale per anziani
- Strutture di assistenza residenziale per persone affette da ritardi mentali, disturbi mentali o che abusano di sostanze stupefacenti
- Strutture di assistenza residenziale per anziani e disabili
- Altre strutture di assistenza sociale residenziale
- Assistenza sociale non residenziale per anziani e disabili
- Servizi di asili nido e assistenza diurna per minori disabili
- Altre attività di assistenza sociale non residenziale non classificate in altre categorie
Tutti i soggetti proponenti, a pena di esclusione, devono dimostrare una esperienza almeno triennale nel medesimo settore di attività per il quale presentano domanda.
Sono consentite associazioni temporanee di scopo (ATS) o raggruppamenti temporanei di imprese (RTI) tra soggetti ammissibili sopra elencati, solo ed esclusivamente se tutti i soggetti aderenti, oltre gli eventuali soggetti promotori, svolgano un ruolo attivo per la realizzazione del progetto e partecipino di una quota del beneficio erogato e se tutti risultino già operanti nel medesimo settore di attività economica da almeno un anno alla data di presentazione della domanda: in tal caso almeno il capofila della ATS o RTI deve risultare operativo da almeno un triennio.
I soggetti proponenti per i quali lo preveda la normativa vigente devono anche risultare già iscritti ai rispettivi albi e registri regionali, alla data di presentazione della domanda.
Ciascun soggetto proponente non potrà presentare più di una proposta progettuale, né quale componente di una ATS con altro soggetto capofila e né per ulteriori tipologie di strutture, pena l’esclusione.
Entità del contributo
Dotazione finanziaria complessiva: 34.070.000 di Euro
Per gli interventi, sarà applicato su richiesta del soggetto privato proponente, uno dei due seguenti regimi di aiuto:
- Regime “de minimis”, come disciplinato dal Reg. (CE) n. 1407/2013 e dal Reg. R. 1 agosto 2014, n.15, per gli aiuti agli investimenti iniziali, con agevolazione massima concedibile pari a 200.000 Euro, con una intensità di aiuto, calcolata in base ai costi ammissibili del progetto, che non potrà superare l’80%, tenuto conto delle condizioni generali per la concessione degli aiuti di cui alla normativa di riferimento;
- Aiuti a finalità regionali agli investimenti iniziali per PMI, in esenzione, come disciplinati dal reg. UE n. 651/2014 e dal al reg.reg. n. 17 del 30.09.2014, Capo III artt. 34 e segg., con agevolazione massima concedibile per progetto pari ad 3.000.000 di Euro, e con una intensità di aiuto, calcolata in base ai costi ammissibili del progetto, pari al 35% per le medie imprese e al 45% per le piccole imprese.
In relazione al regime di aiuto prescelto, i soggetti proponenti sono obbligati ad apportare un contributo finanziario attraverso risorse proprie (inclusi prestiti o mutui bancari), ovvero mediante finanziamento esterno, pari alla differenza tra l’importo agevolato e il costo totale ammissibile dell’investimento, oltre alle eventuali altre voci di costo non ammissibile.
Consigli degli esperti
Sono considerate prioritariamente ammissibili le proposte progettuali che, nel rispetto di tutti i requisiti di ammissibilità, tengano conto del fabbisogno dichiarato di maggiori strutture della medesima tipologia a livello provinciale e di Ambito territoriale. In particolare, sono considerate prioritariamente ammissibili a finanziamento gli interventi di nuova realizzazione, di adeguamento funzionale e di ristrutturazione e ammodernamento tecnologico di strutture afferenti alle seguenti tipologie:
- strutture comunitarie socio assistenziali a ciclo diurno per persone anziane, su tutto il territorio regionale;
- strutture comunitarie socio assistenziali e socioeducative a ciclo diurno (h12) e a ciclo continuativo (h24) per minori, per disabili motori e psichici, anche senza il necessario supporto familiare, per adulti in difficoltà sociale, vittime di abuso e maltrattamento e tratta su tutto il territorio regionale;
- centri polifunzionali per l’accoglienza degli immigrati, quali strutture comunitarie a ciclo continuativo – h24 a carattere sociale per la prima accoglienza e l’integrazione sociale degli immigrati nei sistemi urbani e nelle zone rurali, con permanenze limitate temporalmente e con l’integrazione di prestazioni sociali connesse al posto letto e alle prestazioni di cura della persona;
- asili nido con annesse sezioni primavera, centri ludici per la prima infanzia e altri servizi innovativi per la prima infanzia, rivolta a bambini in età compresa tra 3 e 36 mesi;
- ludoteche e centri polifunzionali per bambini e ragazzi (ad esclusione delle sezioni della scuola per l’infanzia) rivolta a bambini compresi tra i 3 e i 12 anni.
Costituiscono elementi di priorità nella valutazione dei programmi di investimento:
- La ristrutturazione e il recupero funzionale o l’adeguamento strutturale di immobili già esistenti;
- La realizzazione di interventi localizzati in Comuni di piccole dimensioni (fino a 5000 abitanti);
- i progetti già dotati del necessario titolo abilitativo di cui al d.p.r. n. 380/2011 e s.m.i e per i quali siano già stati acquisiti tutti i pareri obbligatori preventivi alla realizzazione dell’opera al fine di attestare l’immediata cantierabilità dell’intervento (compreso eventuali atti di assenso prescritti dalla normativa sui vincoli paesaggisci, idrogeologici, ambientali, di tutela del patrimonio storico, artistico ed archeologico e dalle altre normative di settore);
- progetti che prevedano una particolare attenzione al rispetto di criteri di sostenibilità ambientale tramite riduzione del consumo di materiale e di risorse idriche ed energetiche, automazione per il controllo, la regolazione e la gestione delle tecnologie dell’edificio e degli impianti termici finalizzata a migliorare il risparmio energetico, il comfort e la sicurezza degli utenti, attenzione alla qualità ambientale interna mirata a garantire comfort illuminotecnico, termo-igrometrico, acustico e della qualità dell’aria.
Le proposte progettuali saranno valutate sulla base di alcuni criteri elencati a pag. 29 del bando a cui fare riferimento nella fase di stesura delle proposte, tenendo conto che il punteggio minimo per accedere al finanziamento è pari a 70 punti rispetto al limite massimo di 100 punti.
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