Scadenza: Fino ad esaurimento risorse
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Programma/Ente di finanziamento

Regione Puglia

Finanziamento Massimo
€3.000.000
Co-finanziamento
90%
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Finalità

Il bando è volto a favorire, attraverso il supporto agli investimenti pubblici degli Enti locali e delle altre aziende pubbliche operanti sul territorio regionale, la strategia di potenziamento e qualificazione su tutto il territorio regionale della rete di strutture socioassistenziali e socioeducative e un sistema di interventi capace di colmare le lacune nell’offerta di servizi alle persone, alle famiglie, alle comunità, di accrescere l’accessibilità della rete dei servizi e le pari opportunità nell’accesso agli stessi, nonché che abbiano carattere innovativo e sperimentale rispetto al contesto locale di riferimento e rispetto alla normativa nazionale e regionale vigente e carattere di coerenza con la programmazione sociale nazionale e regionale.

Interventi ammissibili

Sono ammissibili a finanziamento le iniziative di realizzazione di strutture socioeducative e socioassistenziali che posseggono i seguenti requisiti:

  • Coerenza con la normativa nazionale e regionale di settore e con i regolamenti regionali in materia di autorizzazioni al funzionamento delle strutture sociali, socio assistenziali e socioeducative, nonché coerenti con la programmazione sociale di ambito territoriale;
  • Le proposte progettuali devono essere rivolte all’ampliamento ovvero alla nuova realizzazione di infrastrutture sociali esclusivamente nel rispetto degli standard strutturali e funzionali di cui al Reg. R. n. 4/2007 e s.m.i.; non sono considerati costi ammissibili tutti gli oneri connessi a servizi o standard aggiuntivi rispetto a quelli minimi dichiarati dalla normativa regionale;
  • I suoli e gli immobili interessati dagli interventi devono essere di totale proprietà pubblica e/o nella piena disponibilità d’uso dell’Ente Locale o Azienda pubblica proponente; in ogni caso il titolo di proprietà/godimento deve essere formalmente valido ed opponibile a terzi mediante iscrizione nei pubblici registri (es: contratto di locazione registrato, atto formale di concessione in comodato d’uso registrato, preliminare di acquisto e/o di locazione regolarmente registrato, …);
  • Gli interventi da realizzare devono essere presentati con relativo progetto tecnico di livello esecutivo conforme agli strumenti urbanistici approvati ed adottati, ai regolamenti edilizi vigenti, e alle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia;
  • uno stesso progetto di intervento non può essere suddiviso in più domande di agevolazione;
  • il progetto di intervento deve essere organico e funzionale, avere validità economica e finanziaria e riguardare la sede o una unità locale, in ogni caso ubicata nella Regione Puglia;
  • presentazione di idonea attestazione dell’avvenuto inserimento dell’intervento proposto nel piano triennale delle opere pubbliche dell’Ente titolare ovvero dell'impegno ad inserire il medesimo intervento nel Piano Triennale delle OO.PP. prima della sottoscrizione del Disciplinare con la Regione Puglia, in caso di avvenuta ammissione a finanziamento della proposta progettuale;
  • presentazione del provvedimento di impegno contabile adottato dall’organo competente dell'Ente titolare dell’intervento con riferimento alla quota di cofinanziamento con mezzi propri apportata a copertura del piano finanziario, ovvero idonea documentazione attestante l’avvenuta richiesta per il ricorso all’indebitamento;
  • definizione di un piano gestionale successivo alla realizzazione dell’intervento strutturale, che specifichi i seguenti elementi minimi: gestione diretta da parte del proponente ovvero affidamento a terzi in appalto o concessione (in caso di affidamento a terzi è necessario specificare i criteri di selezione del soggetto gestore o concessionario), piano tariffario per i servizi erogati, piano occupazionale connesso al rispetto degli standard organizzativi e funzionali, capienza programmata del servizio, caratteristiche qualitative ulteriori del servizio rispetto agli standard minimi e modalità di copertura finanziaria, cronoprogramma della fase di attivazione della struttura realizzata.

Le iniziative ammissibili a finanziamento devono essere riferite ad interventi ubicati nel territorio regionale.

La durata dei progetti deve essere di massimo 24 mesi o massimo 36 mesi, in base ai costi delle singole proposte progettuali (se inferiori o superiori a 1.000.000 di Euro).

Chi può partecipare

Possono accedere ai contributi i soggetti pubblici quali:

  • Comuni singoli di Ambiti territoriali sociali monocomunali;
  • Comuni associati mediante Convenzione in Ambiti territoriali sociali;
  • Consorzi tra Comuni per l’erogazione di servizi alle persone, alle famiglie, alle comunità;
  • Aziende di Servizi alla Persona;
  • altre Aziende pubbliche di erogazione di servizi alla persona;
  • altre Aziende pubbliche costituite in forma societaria, il cui capitale è detenuto in misura esclusiva o prevalente da uno o più enti pubblici, e in regime di cd. controllo analogo.

Entità del contributo

Contributo massimo per progetto: 3.000.000 di Euro (per ciascun Piano di Investimenti d’Ambito territoriale)

Quota di cofinanziamento: 90% delle spese ammissibili

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

I soggetti pubblici beneficiari del contributo finanziario sono tenuti all’obbligo del mantenimento in esercizio delle strutture realizzate per almeno 5 anni, decorrenti dalla data di rilascio del provvedimento di autorizzazione al funzionamento per le finalità del progetto.

Sono considerate prioritariamente ammissibili le proposte progettuali che, nel rispetto di tutti i requisiti di ammissibilità riportati, tengano conto del fabbisogno dichiarato di maggiori strutture della medesima tipologia a livello provinciale e di Ambito territoriale. In particolare sono considerate prioritariamente ammissibili a finanziamento gli interventi afferenti alle seguenti tipologie:

  • strutture comunitarie socio assistenziali a ciclo diurno per persone anziane, su tutto il territorio regionale;
  • strutture comunitarie socio assistenziali e socioeducative a ciclo diurno (h12) e a ciclo continuativo (h24) per minori, per disabili motori e psichici, anche senza il necessario supporto familiare, per adulti in difficoltà sociale, vittime di a buso e malrattamento e tratta su tutto il territorio regionale;
  • centri polifunzionali per l’accoglienza degli immigrati, quali strutture comunitarie a ciclo continuativo – h24 a carattere sociale per la prima accoglienza e l’integrazione sociale degli immigrati nei sistemi urbani e nelle zone rurali, con permanenze limitate temporalmente e con l’integrazione di prestazioni sociali connesse al posto letto e alle prestazioni di cura della persona;
  • asili nido con annesse sezioni primavera, centri ludici per la prima infanzia e altri servizi innovativi per la prima infanzia, rivolta a bambini in età compresa tra 3 e 36 mesi;
  • ludoteche e centri polifunzionali per bambini e ragazzi (ad esclusione delle sezioni della scuola per l’infanzia) rivolta a bambini compresi tra i 3 e i 12 anni.

Costituiscono elementi di priorità nella valutazione dei programmi di investimento:

  • La ristrutturazione e il recupero funzionale o l’adeguamento strutturale di immobili già esistenti;
  • La realizzazione di interventi localizzati in Comuni di piccole dimensioni (fino a 5000 abitanti);
  • I progetti che prevedano una particolare attenzione al rispetto di criteri di sostenibilità ambientale tramite riduzione del consumo di materiale e di risorse idriche ed energetiche (elevati livelli prestazionali dell'involucro edilizio, elevata efficienza energetica, ricorso a fonti di energia rinnovabili, sistemi di riduzione del fabbisogno idrico), automazione per il controllo, la regolazione e la gestione delle tecnologie dell’edificio e degli impianti termici finalizzata a migliorare il risparmio energetico, il comfort e la sicurezza degli utenti, attenzione alla qualità ambientale interna mirata a garantire comfort illuminotecnico, termo-igrometrico, acustico e della qualità dell’aria;
  • Il cofinanziamento a valere su risorse proprie del soggetto beneficiario pubblico proponente, se superiore al 10% del costo totale ammissibile dell’investimento.
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