Scadenza: Fino ad esaurimento risorse
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Programma/Ente di finanziamento

Regione Puglia

Dotazione Complessiva
€ 34.070.000
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Finalità

Il bando intende favorire, attraverso il supporto agli investimenti di organizzazioni del Terzo Settore e altri soggetti privati non profit aventi organizzazione di impresa operanti sul territorio regionale, la strategia di potenziamento e qualificazione su tutto il territorio regionale della rete di strutture socio assistenziali e socioeducative e un sistema di interventi capace di colmare le lacune nell’offerta di servizi alle persone, alle famiglie, alle comunità, di accrescere l’accessibilità della rete dei servizi e le pari opportunità nell’accesso agli stessi, nonché che abbiano carattere innovativo e sperimentale rispetto al contesto locale di riferimento e rispetto alla normativa nazionale e regionale vigente e carattere di coerenza con la programmazione sociale nazionale e regionale.

Interventi ammissibili

Sono ammissibili a finanziamento le iniziative di realizzazione di strutture socioeducative e socioassistenziali che posseggono i seguenti requisiti:

  • Coerenza con la normativa nazionale e regionale di settore e con i regolamenti regionali in materia di autorizzazioni al funzionamento delle strutture sociali, socio assistenziali e socioeducative, nonché coerenti con la programmazione sociale di ambito territoriale.
  • Le proposte progettuali devono essere rivolte al completamento ovvero all’ampliamento ovvero alla realizzazione di nuove strutture esclusivamente nel rispetto degli standard strutturali e funzionali di cui al Reg. R. n. 4/2007 e s.m.i.; non sono considerati costi ammissibili tutti gli oneri connessi a servizi o standard aggiuntivi rispetto a quelli minimi dichiarati dalla normativa regionale.
  • I suoli e gli immobili interessati dagli interventi devono essere nella piena disponibilità d’uso del soggetto privato proponente; in ogni caso il titolo di proprietà/godimento deve essere formalmente valido ed opponibile a terzi mediante iscrizione nei pubblici registri (es: contratto di locazione registrato, atto formale di concessione in comodato d’uso registrato, preliminare di acquisto e/o di locazione regolarmente registrato).
  • Gli interventi da realizzare devono essere presentati con relativo progetto tecnico di livello esecutivo conforme agli strumenti urbanistici approvati ed adottati, ai regolamenti edilizi vigenti, e alle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia e, in particolare, alle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie alle norme relative all'efficienza energetica e all'abbattimento delle barriere architettoniche; farà fede idonea dichiarazione congiunta del tecnico progettista e del rappresentante legale del soggetto privato proponente.
  • Uno stesso progetto di intervento non può essere suddiviso in più domande di agevolazione. Il progetto di intervento deve essere organico e funzionale, avere validità economica e finanziaria e riguardare la sede o una unità locale, in ogni caso ubicata nella Regione Puglia, e di cui i soggetti richiedenti abbiano la piena disponibilità per lo svolgimento delle attività proposte.
  • Definizione di un piano gestionale successivo alla realizzazione dell’intervento strutturale, che specifichi i seguenti elementi minimi: gestione diretta da parte del soggetto proponente, gestione mediante affidamento a terzi ovvero gestione mediante concessione, criteri di selezione del soggetto gestore o concessionario, piano tariffario per i servizi erogati, piano occupazionale connesso al rispetto degli standard organizzativi e funzionali, capienza programmata del servizio, caratteristiche qualitative ulteriori del servizio rispetto agli standard

In particolare sono considerate prioritariamente ammissibili a finanziamento gli interventi di nuova realizzazione, di adeguamento funzionale e di ristrutturazione e ammodernamento tecnologico di strutture afferenti alle seguenti tipologie:

  • strutture comunitarie socio assistenziali a ciclo diurno per persone anziane, su tutto il territorio regionale (Art. 68 r.r. 4/2007);
  • strutture comunitarie socio assistenziali e socioeducative a ciclo diurno (h12) e a ciclo continuativo (h24) per minori, per disabili motori e psichici, anche senza il necessario supporto familiare, per adulti in difficoltà sociale, vittime di abuso e maltrattamento e tratta su tutto il territorio regionale;
  • centri polifunzionali per l’accoglienza degli immigrati, quali strutture comunitarie a ciclo continuativo – h24 a carattere sociale per la prima accoglienza e l’integrazione sociale degli immigrati nei sistemi urbani e nelle zone rurali, con permanenze limitate temporalmente e con l’integrazione di prestazioni sociali connesse al posto letto e alle prestazioni di cura della persona;
  • asili nido con annesse sezioni primavera, centri ludici per la prima infanzia e altri servizi innovativi per la prima infanzia, rivolta a bambini in età compresa tra 3 e 36 mesi;
  • ludoteche e centri polifunzionali per bambini e ragazzi (ad esclusione delle sezioni della scuola per l’infanzia) rivolta a bambini compresi tra i 3 e i 12 anni.

Chi può partecipare

Possono partecipare soggetti privati no profit che svolgano attività senza scopo di lucro, cioè che perseguono un fine diverso dal conseguimento dell'utile (scopo solidaristico, sociale, educativo, ecc.):

  • organizzazioni di volontariato e di promozione sociale
  • cooperative sociali e loro consorzi
  • fondazioni senza scopo di lucro
  • enti religiosi e altri soggetti privati non aventi scopo di lucro
  • imprese sociali, di cui alla l. n. 118/2005 e al d.lgs. n. 155/2006, ovvero tutte le organizzazioni private senza scopo di lucro che esercitano in via stabile e principale un’attività economica di produzione o di scambio di beni o di servizi di utilità sociale, diretta a realizzare finalità di interesse generale.

Tutti i soggetti citati devono essere, a pena di esclusione, già attivi ed operanti in almeno uno dei seguenti ambiti di attività:

  • Strutture di assistenza infermieristica residenziale per anziani
  • Strutture di assistenza residenziale per persone affette da ritardi mentali, disturbi mentali o che abusano di sostanze stupefacenti
  • Strutture di assistenza residenziale per anziani e disabili
  • Altre strutture di assistenza sociale residenziale
  • Assistenza sociale non residenziale per anziani e disabili
  • Servizi di asili nido e assistenza diurna per minori disabili
  • Altre attività di assistenza sociale non residenziale nca

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 34.070.000 Euro

Per gli interventi sarà applicato, su richiesta del soggetto privato proponente, uno dei due seguenti regimi di aiuto:

  • Regime “de minimis”, per gli aiuti agli investimenti iniziali:

Contributo massimo per progetto: 200.000 Euro

Quota di co-finanziamento: 80% delle spese ammissibili

  • Aiuti a finalità regionali agli investimenti iniziali per PMI, in esenzione:

Contributo massimo per progetto: 3.000.000 Euro

Quota di co-finanziamento: 35% delle spese ammissibili per le medie imprese e 45% delle spese ammissibili per le piccole imprese.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Si richiama l’attenzione sui seguenti aspetti:

Il bando prevede una procedura a sportello. Le domande saranno quindi valutate in ordine cronologico di presentazione, e i fondi saranno assegnati fino a esaurimento risorse disponibili. Si consiglia di procedere con una certa celerità alla presentazione della domanda, qualora interessati.

I criteri di valutazione delle domande presentate sono riportati in una tabella esemplificativa all’art 11 del bando. Il punteggio minimo per accedere al finanziamento è 70/100.

Attenzione! Il bando stabilisce la presenza di elementi di priorità nella valutazione dei programmi di investimento:

  • la ristrutturazione e il recupero funzionale o l’adeguamento strutturale di immobili già esistenti;
  • la realizzazione di interventi localizzati in Comuni di piccole dimensioni (fino a 5000 abitanti);
  • i progetti già dotati del necessario titolo abilitativo di cui al d.p.r. n. 380/2011 e s.m.i e per i quali siano già stati acquisiti tutti i pareri obbligatori preventivi alla realizzazione dell’opera al fine di attestare l’immediata cantierabilità dell’intervento (compreso eventuali atti di assenso prescritti dalla normativa sui vincoli paesaggistici, idrogeologici, ambientali, di tutela del patrimonio storico, artistico ed archeologico e dalle altre normative di settore);
  • i progetti che prevedano una particolare attenzione al rispetto di criteri di sostenibilità ambientale tramite riduzione del consumo di materiale e di risorse idriche ed energetiche
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