Presidenza del Consiglio dei Ministri – Invitalia
Il bando "Rilancio PMI Cratere Sismico" è l’incentivo, istituito dal Commissario alla ricostruzione, che sostiene il ripristino e il riavvio delle attività economiche danneggiate dagli eventi sismici che hanno colpito Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
Le iniziative imprenditoriali finanziabili riguardano tutti i settori: industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, fornitura di servizi, commercio, turismo, produzione agricola, pesca e acquacoltura.
L'incentivo consiste in un finanziamento agevolato a tasso zero finalizzato a realizzare nuovi prodotti, processi o servizi, oppure a migliorare i processi e le linee produttive.
I programmi di spesa agevolabili comprendono costi di investimento per attrezzature, macchinari, impianti, beni immateriali e lavori edili.
Il bando si rivolge alle micro, piccole e medie imprese, esercitate anche nella forma della libera professione individuale, presenti nei territori dei comuni delle regioni interessate.
L'incentivo riguarda esclusivamente le realtà produttive già costituite e attive al momento in cui si sono verificati i terremoti e le cui sedi siano state dichiarate inagibili a causa degli eventi sismici stessi.
Dotazione finanziaria complessiva: 10.000.000 di Euro, ripartiti su base regionale come segue:
Contributo massimo per progetto: 30.000 Euro
Quota di cofinanziamento: 100% delle spese ammissibili
Pagina web per formulari e documenti
Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.
Aggiornamento al 6/7/2024. Dalla pagina web di Invitalia, lo sportello per la presentazione delle domande appare come aperto.
Nel caso l’importo complessivo delle spese da realizzare fosse superiore a 10.000 euro, una parte delle stesse potrà essere costituita da costi di gestione, in misura non superiore al 50% delle spese di investimento.
I programmi di spesa, avviati successivamente alla presentazione della domanda, dovranno essere realizzati entro i 18 mesi successivi alla concessione delle agevolazioni.
Il finanziamento agevolato, senza alcuna forma di garanzia ed erogato in anticipo in un’unica soluzione, dovrà essere restituito secondo un piano di ammortamento di massimo 10 anni, con un periodo di preammortamento di 3 anni.
Le agevolazioni previste dalla presente ordinanza sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche previste a livello comunitario, nazionale e regionale, se riguardano costi ammissibili diversi.
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