Scadenza: 15 giugno 2021
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Regione Toscana

Dotazione Complessiva
€ 1.500.000
Finanziamento Massimo
€150.000
Finanziamento Minimo
€50.000
Co-finanziamento
70%
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Bando scaduto

Finalità

Nell’ambito della complessiva strategia regionale su Industria 4.0 la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori, ovvero la formazione di competenze utili a promuovere l’innovazione, è una linea di intervento cruciale per affrontare i cambiamenti tecnologici in atto.

Il bando intende così contribuire a una transizione tecnologica che coniughi lo sfruttamento delle opportunità produttive offerte dai processi di digitalizzazione e automazione con una tutela dinamica delle professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori, accompagnando i percorsi di innovazione e modernizzazione competitiva dei processi di produzione con interventi di formazione continua, tesi a rafforzare la capacità dei/delle lavoratori/lavoratrici e delle imprese di anticipare e sostenere i cambiamenti tecnologici ed economici dei mercati e dei sistemi produttivi in cui sono collocati.

L'avviso è teso a finanziare la realizzazione di progetti di formazione di riqualificazione e di outplacement rivolti a lavoratrici e lavoratori e collegati a piani di riconversione, ristrutturazione aziendale e reindustrializzazione con priorità per le aziende aventi sede legale o unità operativa in aree di crisi e per le aziende in crisi non rientranti nelle aree di crisi.

Interventi ammissibili

Sono ammissibili interventi che prevedono la realizzazione di piani formativi, supportati da accordi sindacali, diretti alla qualificazione, riqualificazione e all’aggiornamento delle lavoratrici e dei lavoratori, anche interessati/e da ammortizzatori sociali, e/o del personale destinato all’assunzione presso imprese che attuano programmi di riconversione, ristrutturazione aziendale e reindustrializzazione, sulle tematiche inerenti l'attività produttiva oggetto dell'impresa medesima e rientranti nella strategia regionale industria 4.0.

I destinatari degli interventi sono:

  • Lavoratrici e lavoratori, anche interessati/e da ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, inquadrati/e in una delle seguenti forme contrattuali:
    • contratto a tempo indeterminato
    • contratto a tempo determinato
    • contratto di apprendistato
    • imprenditore
    • socio di cooperativa
    • coadiuvante familiare

 

  • Neo-assunti/e inquadrati/e nella fattispecie di lavoratrici e lavoratori dipendenti a tempo indeterminato: è necessario che la data dell’assunzione sia ante- cedente a non più di sei mesi rispetto alla data di presentazione della domanda e deve comunque concretizzarsi entro la data di inizio delle attività formative.

Le imprese di appartenenza devono essere iscritte al Registro Imprese e localizzate sul territorio della Regione Toscana e devono attuare programmi di riconversione o ristrutturazione aziendale o reindustrializzazione inerenti l'attività produttiva oggetto dell'impresa medesima. Vi è l’obbligo di individuazione delle imprese destinatarie in fase di presentazione delle domande.

Il programma di riconversione/ristrutturazione/reindustrializzazione, attivato anche a livello parziale, deve prevedere la riqualificazione di almeno cinque lavoratrici/lavoratori. Nel caso di più imprese destinatarie il numero minimo di cinque lavoratrici/lavoratori deve essere assicurato da almeno una delle imprese.

Chi può partecipare

I progetti formativi possono essere presentati da:

  • un singolo soggetto;
  • un consorzio o fondazione o rete di imprese (rete-soggetto);
  • un'associazione temporanea di imprese o di scopo (ATI/ATS), o rete di imprese (rete-contratto) o altra forma di partenariato, già costituita o costituenda, attraverso apposito atto pubblico o scrittura privata autenticata, secondo le modalità dettagliate al punto A.1 della DGR 951/2020.

Per la realizzazione dei progetti è necessario che il soggetto attuatore sia in regola con la normativa sull’accreditamento di cui alla DGR n. 1407/2016 e smi.

I consorziati/soci/imprese retiste non accreditati possono concorrere all’attività formativa solo con la messa a disposizione di proprie risorse umane e strumentali.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 1.500.000 Euro

Contributo minimo per progetto: 50.000 Euro

Contributo massimo per progetto: 150.000 Euro

Quota di cofinanziamento:

Il contributo percentuale massimo dipende dal regime di aiuto che sarà scelto dal soggetto attuatore, e precisamente:

  • Aiuti «de minimis» Reg. (UE) n. 1407/2013, 100% del costo del progetto, il regime non prevede cofinanziamento privato obbligatorio (i costi di personale per i partecipanti al progetto relativi alle ore effettive di formazione rappresentano la quota di cofinanziamento privato da parte dell'impresa);
     
  • Aiuti alla formazione, calcolate secondo le percentuali massime (percentuali massime di costi ammissibili), in base alla tipologia di impresa:
    • Grande 50%
    • Media 60%
    • Piccola/micro 70%

N:B qualora l’intero progetto sia destinato esclusivamente alla formazione di lavoratori svantaggiati (come definiti nell’allegato “Aiuti di stato”), o con disabilità, le intensità sono maggiorate di 10 punti percentuali, fino a un’intensità massima di aiuto del 70%.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Si consiglia di prestare attenzione ai seguenti elementi indicati nel bando all’interno della sezione “Soggetti ammessi alla presentazione dei progetti”.

Nel caso in cui un consorzio/fondazione/rete-soggetto, tanto in qualità di capofila quanto come partner, intenda avvalersi di consorziati/soci/imprese retiste per la realizzazione di attività del progetto, deve individuarli in sede di candidatura.

Per le attività formative: può essere autorizzata solo per le attività di progettazione e docenza/orientamento nei casi in cui si tratti di apporti integrativi e specialistici di cui i beneficiari non dispongono in maniera diretta, aventi carattere di occasionalità, non reperibili con singolo incarico a persona fisica; l’importo previsto delle attività delegate non può superare complessivamente un terzo del costo totale previsto del progetto (al netto dell'eventuale cofinanziamento privato rappresentato dalla “Retribuzione e oneri occupati”). Per le procedure di affidamento a terzi e la disciplina di dettaglio della delega si rimanda a quanto previsto nella D.G.R. n. 951/2020.

Nell’ambito delle attività di formazione continua si possono avere le seguenti situazioni:

  • intervento presentato e gestito da un’impresa da sola o in partenariato con altre imprese, interessate alla formazione dei propri lavoratori (in questo caso non è necessario essere in regola con la normativa sull’accreditamento). Il ricorso ad ente formativo è possibile nel rispetto delle regole per l’affidamento a terzi previsto nella D.G.R. n. 951/2020;
  • intervento presentato e gestito da una o più agenzie formative in partenariato, di cui siano destinatarie imprese già individuate in sede di candidatura. In tal caso la candidatura deve essere accompagnata da una dichiarazione di adesione in cui le imprese destinatarie prendono atto dei contenuti del progetto e si impegnano ad esporre eventuali costi a valere sul cofinanziamento privato;
  • intervento presentato e gestito da un partenariato tra agenzia formativa e impresa/e interessate alla formazione dei propri lavoratori. La formalizzazione del partenariato è obbligatoria nei casi in cui l’impresa partecipa attivamente allo svolgimento del progetto attraverso l’impiego di proprie risorse umane (ad es. per docenze, tutoraggio, ecc.).

Si consiglia di leggere attentamente il bando a pag. 12 alla sezione “Definizione delle priorità” e la sezione “Valutazione” a pag. 15, al fine della presentazione di un progetto vincente.

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