Regione Toscana
Nell’ambito della complessiva strategia regionale su Industria 4.0 la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori, ovvero la formazione di competenze utili a promuovere l’innovazione, è una linea di intervento cruciale per affrontare i cambiamenti tecnologici in atto.
Il bando intende così contribuire a una transizione tecnologica che coniughi lo sfruttamento delle opportunità produttive offerte dai processi di digitalizzazione e automazione con una tutela dinamica delle professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori, accompagnando i percorsi di innovazione e modernizzazione competitiva dei processi di produzione con interventi di formazione continua, tesi a rafforzare la capacità dei/delle lavoratori/lavoratrici e delle imprese di anticipare e sostenere i cambiamenti tecnologici ed economici dei mercati e dei sistemi produttivi in cui sono collocati.
L'avviso è teso a finanziare la realizzazione di progetti di formazione di riqualificazione e di outplacement rivolti a lavoratrici e lavoratori e collegati a piani di riconversione, ristrutturazione aziendale e reindustrializzazione con priorità per le aziende aventi sede legale o unità operativa in aree di crisi e per le aziende in crisi non rientranti nelle aree di crisi.
Sono ammissibili interventi che prevedono la realizzazione di piani formativi, supportati da accordi sindacali, diretti alla qualificazione, riqualificazione e all’aggiornamento delle lavoratrici e dei lavoratori, anche interessati/e da ammortizzatori sociali, e/o del personale destinato all’assunzione presso imprese che attuano programmi di riconversione, ristrutturazione aziendale e reindustrializzazione, sulle tematiche inerenti l'attività produttiva oggetto dell'impresa medesima e rientranti nella strategia regionale industria 4.0.
I destinatari degli interventi sono:
Le imprese di appartenenza devono essere iscritte al Registro Imprese e localizzate sul territorio della Regione Toscana e devono attuare programmi di riconversione o ristrutturazione aziendale o reindustrializzazione inerenti l'attività produttiva oggetto dell'impresa medesima. Vi è l’obbligo di individuazione delle imprese destinatarie in fase di presentazione delle domande.
Il programma di riconversione/ristrutturazione/reindustrializzazione, attivato anche a livello parziale, deve prevedere la riqualificazione di almeno cinque lavoratrici/lavoratori. Nel caso di più imprese destinatarie il numero minimo di cinque lavoratrici/lavoratori deve essere assicurato da almeno una delle imprese.
I progetti formativi possono essere presentati da:
Per la realizzazione dei progetti è necessario che il soggetto attuatore sia in regola con la normativa sull’accreditamento di cui alla DGR n. 1407/2016 e smi.
I consorziati/soci/imprese retiste non accreditati possono concorrere all’attività formativa solo con la messa a disposizione di proprie risorse umane e strumentali.
Dotazione finanziaria complessiva: 1.500.000 Euro
Contributo minimo per progetto: 50.000 Euro
Contributo massimo per progetto: 150.000 Euro
Quota di cofinanziamento:
Il contributo percentuale massimo dipende dal regime di aiuto che sarà scelto dal soggetto attuatore, e precisamente:
N:B qualora l’intero progetto sia destinato esclusivamente alla formazione di lavoratori svantaggiati (come definiti nell’allegato “Aiuti di stato”), o con disabilità, le intensità sono maggiorate di 10 punti percentuali, fino a un’intensità massima di aiuto del 70%.
Pagina web per formulari e documenti
Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.
Si consiglia di prestare attenzione ai seguenti elementi indicati nel bando all’interno della sezione “Soggetti ammessi alla presentazione dei progetti”.
Nel caso in cui un consorzio/fondazione/rete-soggetto, tanto in qualità di capofila quanto come partner, intenda avvalersi di consorziati/soci/imprese retiste per la realizzazione di attività del progetto, deve individuarli in sede di candidatura.
Per le attività formative: può essere autorizzata solo per le attività di progettazione e docenza/orientamento nei casi in cui si tratti di apporti integrativi e specialistici di cui i beneficiari non dispongono in maniera diretta, aventi carattere di occasionalità, non reperibili con singolo incarico a persona fisica; l’importo previsto delle attività delegate non può superare complessivamente un terzo del costo totale previsto del progetto (al netto dell'eventuale cofinanziamento privato rappresentato dalla “Retribuzione e oneri occupati”). Per le procedure di affidamento a terzi e la disciplina di dettaglio della delega si rimanda a quanto previsto nella D.G.R. n. 951/2020.
Nell’ambito delle attività di formazione continua si possono avere le seguenti situazioni:
Si consiglia di leggere attentamente il bando a pag. 12 alla sezione “Definizione delle priorità” e la sezione “Valutazione” a pag. 15, al fine della presentazione di un progetto vincente.
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