Regione Friuli Venezia Giulia
Il bando è finalizzato a promuovere l'associazionismo familiare attraverso il finanziamento di progetti volti a sostenere la natalità, la genitorialità e il benessere famigliare.
I progetti devono rientrare in uno dei seguenti ambiti prioritari:
Favorire l’auto-organizzazione di servizi a sostegno dei compiti familiari educativi e di cura: in particolare servizi a favore della conciliazione tempi di vita e di lavoro e per il tempo libero delle famiglie (dopo scuola, attività educative, ludiche e ricreative in orario extrascolastico, attività didattico culturali, sportive, digitali), servizi volti a rafforzare l’acquisizione di competenze fondamentali per il benessere dei bambini e delle loro famiglie attraverso la creazione opportunità educative e prevenendo precocemente forme di disagio e contrasto all’abbandono e dispersione scolastica;
Promuovere la rete di scambio sociale tra le famiglie anche favorendo iniziative di mutuo aiuto e di gestioni associate per l’acquisto di beni e servizi per fini solidaristici: in particolare percorsi formativi, incontri a sostegno delle competenze genitoriali, supporto nella fasi di transizione del ciclo di vita di una famiglia (la nascita del figli, l’accudimento, la gestione del tempo libero dei figli in età scolastica, l’adolescenza, il supporto alla domiciliarità della persona non autosufficiente, dell’anziano fragile o di una persona con disabilità), mutuo aiuto tra famiglie, banche del tempo.
I progetti per essere ammessi a contributo devono avere le seguenti finalità e caratteristiche:
a) rientrare in uno degli ambiti prioritari di intervento
b) rivolgersi ad un numero di famiglie non inferiore a sette;
c) prevedere una partecipazione finanziaria con fondi propri a titolo di cofinanziamento in misura non inferiore al dieci per cento della spesa ammissibile;
d) essere realizzati nel territorio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia;
e) comportare una durata, in termini organizzativi e gestionali, di norma non superiore a dodici mesi decorrenti dalla data di concessione del contributo;
f) non devono prevedere attività finalizzate a generare profitto;
g) aver ottenuto, all’esito della valutazione, un punteggio non inferiore a 45 punti.
La domanda di contributo per la realizzazione dei progetti delle associazioni familiari può essere presentata da famiglie organizzate nelle seguenti forme:
Le associazioni e/o cooperative che presentano domanda devono:
1. risultare costituite prima della presentazione della domanda di contributo;
2. avere la propria sede legale e operativa nel territorio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia;
3. avere fra le finalità istituzionali la gestione di attività assimilabili a quelle previste dagli ambiti prioritari di intervento.
Le associazioni e/o cooperative possono presentare progetti da realizzare in partenariato con altri soggetti pubblici e/o del privato sociale. In tal caso il contributo dei partner dovrà essere a titolo gratuito.
Dotazione finanziaria complessiva: 853.600 Euro
L’ammontare del contributo non può essere superiore a:
A) 10.000 Euro per la tipologia di progetti “Buone prassi e auto-organizzazione”
B) 7.000 Euro per la tipologia di progetti “Mutuo aiuto”
I contributi sono concessi nella misura massima del 90% dell’importo della spesa ammissibile.
Pagina web per formulari e documenti
Guida alla compilazione della domanda
Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.
Prestare attenzione a quanto riportato all’Art.6 rispetto alla procedura di presentazione della domanda. In particolare, assicurarsi di avere a disposizione tutti i documenti e le informazioni specificati al comma 6 del medesimo articolo (Cfr. pag. 4 del bando).
Attenzione: non è ammesso il cumulo con altri contributi della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per la medesima iniziativa.
Al momento di strutturare la proposta progettuale, assicurarsi che le spese previste rientrino tra quelle ammissibili, descritte nel dettaglio all’Art. 10 pag. 6 del bando.
Non sono ammissibili a contributo progetti che prevedono la realizzazione di servizi per la prima infanzia di cui alla legge regionale 18 agosto 2005, n. 20 (Sistema educativo integrato dei servizi per la prima infanzia).
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