Scadenza: 18 maggio 2021
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Commissione Europea - Programma Justice (topic ID: JUST-2021-JCOO)

Dotazione Complessiva
€ 6.650.000
Finanziamento Minimo
€75.000
Co-finanziamento
90%
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Bando scaduto

Finalità

Il bando intende favorire un’applicazione efficace e coerente dell’acquis dell’UE relativo alla cooperazione giudiziaria nelle questioni civili e penali e dunque rafforzare la fiducia reciproca.

In particolare il bando finanzia progetti che perseguano una o più delle seguenti priorità:

  1. favorire la cooperazione giudiziaria in questioni civili e in particolare contribuire a
    • migliorare l’esecuzione delle decisioni giudiziarie, potenziando le procedure, il trattamento dei casi e la cooperazione nelle dispute civili e commerciali transfrontaliere;
    • migliorare la situazione dei bambini coinvolti in casi civili, per es. attraverso il miglioramento delle procedure, del trattamento dei casi e della cooperazione nell’area del diritto della famiglia;
    • facilitare le procedure transfrontaliere, per es. sulla notificazione e sulla comunicazione degli atti, sulle successioni o sulla circolazione transfrontaliera di documenti pubblici.
  2. favorire la cooperazione giudiziaria in questioni penali e in particolare contribuire ad un’applicazione efficace e coerente degli strumenti europei di riconoscimento reciproco, fra cui:
    • la Direttiva 2014/41/UE riguardante l’Ordine di Investigazione Europeo sulle questioni penali;
    • la Decisione Quadro del Consiglio 2002/584/GAI relativa al mandato d'arresto europeo e alle procedure di consegna tra Stati membri; 
    • la Decisione Quadro del Consiglio 2008/909/GAI relativa all’applicazione del principio del reciproco riconoscimento alle sentenze penali che irrogano pene detentive o misure privative della libertà personale, ai fini della loro esecuzione nell’Unione europea;
    • la Decisione Quadro 2009/829/GAI sull’applicazione tra gli Stati membri dell’Unione europea del principio del reciproco riconoscimento alle decisioni sulle misure alternative alla detenzione cautelare;
    • la Decisione Quadro del Consiglio 2005/214/GAI relativa all’applicazione del principio del reciproco riconoscimento alle sanzioni pecuniarie;
    • il Regolamento (UE) 2018/1805 relativo al riconoscimento reciproco dei provvedimenti di congelamento e di confisca.

I progetti nell’ambito delle priorità 1 e 2 sono invitati anche a:

    • apportare un contributo all’Agenda Europea sulla Sicurezza per quanto riguarda le risposte giudiziarie al terrorismo e la prevenzione della radicalizzazione, specialmente in prigione;
    • affrontare problemi connessi alla detenzione cautelare, soprattutto attraverso azioni di sensibilizzazione sui casi della Corte Europea dei Diritti Umani e sulle raccomandazioni del Consiglio dell’Europa in questo ambito;
    • affrontare il tema del funzionamento dei Trattati di Assistenza Legale Reciproca o di altri Trattati rilevanti, e in particolare gli aspetti connessi allo scambio di dati elettronici.
  1. favorire la creazione e il rafforzamento di reti nazionali che operino nell’ambito della cooperazione giudiziaria nelle questioni civili, commerciali e penali e che agiscano a supporto della Rete Giudiziaria Europea;
  2. favorire la connessione degli Stati Membri al sistema europeo centralizzato ECRIS-TCN per individuare gli Stati membri in possesso di informazioni sulle condanne pronunciate a carico di cittadini di paesi terzi e apolidi.

Interventi ammissibili

I progetti che rispondono alle priorità 1-2-3 di cui sopra possono prevedere una o più delle seguenti attività:

  • attività che facilitino la cooperazione tra le autorità e le agenzie competenti, gli avvocati e/o i prestatori di servizi;
  • scambio di buone pratiche, apprendimento reciproco, sviluppo di metodi di lavoro trasferibili a altri Paesi partecipanti;
  • attività di raccolta dati, indagini e analisi.
  • scambio di informazioni e sviluppo di strumenti per l’informazione;
  • attività di capacity building per professionisti del settore;
  • attività di comunicazione e di sensibilizzazione;
  • attività di formazione (purché non siano le principali attività del progetto ma siano ancillari);

I progetti che rispondono alla priorità 4, relativa alla connessione degli Stati Membri all’ECRIS-TCN, devono prevedere attività principalmente di: analisi; progettazione; sviluppo informatico; monitoraggio della qualità e altre attività necessarie alla creazione di un nuovo sistema informatico e all’adattamento e al potenziamento dei sistemi esistenti a livello nazionale.

I progetti devono svolgersi nel territorio dell’UE o dei Paesi aderenti al programma Justice.

I progetti devono avere una durata compresa tra i 12 e i 24 mesi

Chi può partecipare

Le proposte devono essere presentate da consorzi di progetto composti da soggetti giuridici con sede legale in uno dei Paesi ammissibili, ossia gli Stati Membri dell’UE (esclusa la Danimarca) e i Paesi extra-UE aderenti al Programma Justice o che stanno per completare le procedure di adesione.

In particolare, per i progetti che rispondono alle priorità 1 e 2, i partenariati devono essere transnazionali e coinvolgere almeno due soggetti beneficiari, che siano enti pubblici, organizzazioni private o organizzazioni internazionali. Le organizzazioni a scopo di lucro possono presentare proposte solo in partnership con enti senza scopo di lucro.

Per i progetti che rispondono alla priorità 3 i partenariati non devono essere necessariamente transnazionali, possono coinvolgere un solo soggetto e per ciascun Paese partecipante viene accettata solo una proposta. La composizione del partenariato da soddisfare varia a seconda dell’ambito d’azione scelto:

  • per l’area relativa alle questioni civili e commerciali i proponenti devono essere
    • membri ufficialmente designati dalla Rete Europea della Giustizia competente per le questioni civili e penali o
    • autorità nazionali, corti o associazioni professionali che rappresentano i membri ufficialmente nominati dalla Rete Europea della Giustizia nelle questioni civili e commerciali;
  • per l’area inerente alle questioni penali i proponenti devono essere autorità nazionali, corti, pubblici ministeri e associazioni professionali di rappresentanza.

Anche per i progetti che rispondono alla priorità 4, i partenariati non devono essere necessariamente transnazionali, possono coinvolgere un solo soggetto e per ciascun Paese partecipante viene accettata solo una proposta. In questo caso le proposte devono essere presentate dalle autorità nazionali responsabili dei sistemi che connettono le banche dati nazionali di casellari giudiziari e di impronte digitali al sistema centralizzato ECRIS-TCN.

Per progetti che rispondano a tutte le priorità è possibile coinvolgere una o più Organizzazioni nel ruolo di entità affiliata, subappaltatore, donatore di contributi in natura, partner associato. A tal proposito si specifica che tali soggetti non contribuiscono a soddisfare i requisiti del consorzio di progetto.

Attenzione: alcuni casi particolari e alcune eccezioni relativamente ai soggetti eleggibili come partner di progetto (beneficiari) sono riportati nel bando al paragrafo “6 Eleggibilità”.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 6.650.000 Euro

Contributo minimo per progetto: 75.000 Euro

Contributo massimo per progetto: nessun limite

Quota di co-finanziamento: 90% dei costi totali ammissibili

Link e Documenti

Consigli degli esperti

Si fa presente che nonostante il bando individui diversi ambiti prioritari d’azione, saranno valutati positivamente anche i progetti con un focus su un tema o un obiettivo specifico. Non è dunque assolutamente necessario che i progetti affrontino tutti i temi esplicitati dalle priorità del bando.

Nella fase di definizione dei progetti si raccomanda di tenere a mente quanto scritto nel bando circa l’impatto atteso dei progetti (p.9) e i criteri di assegnazione dei contributi (p.17). Si evidenzia che verrà riconosciuto un valore aggiunto a quei progetti che adottano una prospettiva di uguaglianza di genere nell’affrontare i temi scelti.

Si raccomanda di fare attenzione che le spese indicate nel progetto siano eleggibili e a tal proposito si consiglia di leggere attentamente le regole circa l’eleggibilità dei costi e le modalità di rendicontazione riportate nel bando al paragrafo 10 (p.18-19) e nell’accordo di sovvenzione. Si ricorda che i progetti sovvenzionati non possono produrre alcun profitto.

Si fa presente che per presentare una proposta è necessario che prima tutte le Organizzazioni coinvolte nel consorzio di progetto si siano registrate nel Registro dei partecipanti e che abbiano ricevuto la conferma del Servizio Centrale di Convalida (“REA Validation”). In alcuni casi viene richiesto al momento della registrazione di fornire dei documenti relativi alla propria situazione economica (bilanci, report revisore, etc.) al fine di verificare che i soggetti proponenti abbiano una capacità finanziaria tale da consentire la realizzazione del progetto. I soggetti coinvolti nel consorzio di progetto sono invece sempre tenuti a dimostrare di avere un’adeguata capacità operativa documentando la propria esperienza nell’area di interesse del bando, descrivendo il know how e le risorse di cui dispongono.

Sono in ogni caso esentati dal fornire informazioni circa la propria capacità finanziaria e operativa gli enti pubblici e le organizzazioni internazionali.

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