Regione Marche
Il bando intende favorire la riconoscibilità sui mercati del patrimonio culturale e delle produzioni agricole ed artigianali locali e di contribuire alla strutturazione di un sistema organico di promozione ed accoglienza turistica sul territorio. In particolare, l’intervento si propone di favorire la creazione e/o lo sviluppo di partenariati aventi caratteri di stabilità tra operatori del turismo rurale, tour operator, soggetti pubblici e privati che operano nel campo della valorizzazione turistica del territorio, al fine di creare offerte turistiche, mettere in rete, promuovere e commercializzare i servizi di turismo rurale.
Sono ammissibili all’aiuto investimenti per lo sviluppo e la commercializzazione del turismo, a favore di associazioni di piccoli operatori locali nelle aree rurali, nel settore del turismo e della valorizzazione del territorio, dell’agriturismo, delle fattorie didattiche, finalizzate a:
L’ambito di intervento è quello di operatività del GAL “Fermano Leader”, costituito dai territori dei comuni di: Altidona, Amandola, Belmonte Piceno, Campofilone, Falerone, Fermo, Francavilla d’Ete, Grottazzolina, Lapedona, Magliano di Tenna, Massa Fermana, Monsampietro Morico, Montappone, Monte Giberto, Monte Rinaldo, Monte Vidon Combatte, Monte Vidon Corrado, Montefalcone Appennino, Montefortino, Montegiorgio, Monteleone di Fermo, Montelparo, Monterubbiano, Montottone, Moresco, Ortezzano, Petritoli, Ponzano di Fermo, Rapagnano, Santa Vittoria in Matenano, Servigliano, Smerillo, Torre San Patrizio.
La domanda di sostegno può essere presentata esclusivamente da aggregazioni di nuova costituzione o già costituite che intraprendono nuove attività, costituite da non meno di 3 piccoli operatori, aventi per finalità lo sviluppo e/o commercializzazione di servizi turistici inerenti al turismo rurale.
Ai sensi dell’art. 11 comma 3 del Reg. (UE) 807/2014, per “piccoli operatori” si intendono microimprese a norma della raccomandazione 2003/361/CE o una persona fisica non impegnata in una attività economica al momento della richiesta di finanziamento.
Le aggregazioni che possono presentare la domanda hanno la forma giuridica di Associazioni o Raggruppamenti Temporanei di Impresa (ATI, ATS o RTI) costituiti o in via di costituzione tra soggetti di cui sopra. Le aggregazioni debbono avere una durata almeno pari a quella del progetto e quindi almeno fino alla liquidazione del saldo del contributo.
Dotazione finanziaria complessiva: 300.000 Euro
Contributo massimo per progetto: 200.000 Euro
Quota di co-finanziamento: 80% delle spese ammissibili.
Per gli interventi ricadenti nelle aree del cratere sismico (Comuni della Regione Marche danneggiati dal terremoto in Centro Italia, a seguito degli eventi del 24 agosto, 26 ottobre e 30 ottobre 2016 indicati negli Allegati 1 e 2 DECRETO-LEGGE 17 ottobre 2016, n. 189 convertito in legge con LEGGE 15 dicembre 2016, n. 229) è prevista una quota di co-finanziamento del 90%.
Il costo totale del progetto non deve essere inferiore a 60.000 Euro.
Pagina web per formulari e documenti
Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.
Attenzione! Non è prevista l’erogazione di anticipi. Il contributo potrò essere richiesto sotto forma di:
La domanda di acconto ed il relativo SAL possono essere presentati una sola volta, qualora la realizzazione delle attività corrisponda almeno al 40% del contributo approvato in domanda di sostegno. É possibile erogare l’acconto fino all’ 80% dell’importo dell’aiuto totale concesso.
Il termine fissato per la realizzazione degli investimenti e per la relativa rendicontazione è fissato in 18 mesi dalla data di comunicazione di finanziabilità. È possibile richiedere una sola proroga della durata massima di 6 mesi.
La domanda deve essere inviata esclusivamente per via digitale tramite SIAR Si consiglia di leggere attentamente la sezione del bando dedicata alla documentazione da allegare alla domanda (paragrafo 6.1.3)
Si fa presente che il beneficiario può presentare due richieste di variante al progetto approvato. In tale limite non va considerata la variante per cambio di beneficiario, per cui solo nel caso di presentazione di quest’ultima è consentita la presentazione di una terza variante. Sono da considerarsi varianti i cambiamenti del progetto originario che comportino modifiche dei parametri che hanno reso l’iniziativa finanziabile:
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