Scadenza: Fino ad esaurimento risorse
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Programma/Ente di finanziamento

Ministero dello Sviluppo Economico (MISE)

Dotazione Complessiva
€ 132.500.000
Finanziamento Massimo
€3.000.000
Finanziamento Minimo
€400.000
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Finalità

Il nuovo bando Macchinari innovativi sostiene la realizzazione, nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, di programmi di investimento diretti a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa ovvero a favorire la transizione del settore manifatturiero verso il paradigma dell’economia circolare.

La misura sostiene gli investimenti innovativi che, attraverso la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa mediante l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti il piano Impresa 4.0 e/o la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare, siano in grado di aumentare il livello di efficienza e di flessibilità dell’impresa nello svolgimento dell’attività economica, mediante l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali.

Interventi ammissibili

I programmi ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di investimenti innovativi, diretti ad aumentare il livello di efficienza e/o di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica del soggetto proponente, in grado di:

  • consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa mediante l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Impresa 4.0 riportate nell’allegato 1 del bando; e/o
  • favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare attraverso l’applicazione delle soluzioni di cui all’allegato 2 del bando.

Al fine di dimostrare la riconducibilità del programma di investimento proposto ad almeno una delle finalità di cui sopra, i soggetti proponenti devono presentare, unitamente alla domanda di agevolazione, il piano degli investimenti dettagliato con le informazioni utili ad accertare le caratteristiche dell’iniziativa e la relativa conformità alle finalità dell’intervento.

I programmi di investimento devono essere finalizzati allo svolgimento delle seguenti attività economiche, come specificate nell’allegato n. 3:

  • attività manifatturiere, con esclusione di: settore siderurgico, del carbone, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, nonché della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche;
  • attività di servizi alle imprese, elencate nell’allegato 3 del decreto ministeriale 30 ottobre 2019.

Non possono in ogni caso essere agevolati, gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti nazionali rispetto ai prodotti di importazione ovvero per il sostegno ad attività connesse all’esportazione verso paesi terzi o Stati membri, ossia per programmi d’impresa direttamente collegati ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione all’estero o ad altre spese correnti connesse con l’attività d’esportazione.

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni i programmi di investimento devono:

  • essere diretti alla realizzazione di una nuova unità produttiva ovvero all’ampliamento della capacità, alla diversificazione della produzione funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente;
  • essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata nei territori delle Regioni meno sviluppate;
  • essere avviati, pena la revoca delle agevolazioni, successivamente alla presentazione della domanda;
  • prevedere una durata non superiore a 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni;
  • essere costituiti da immobilizzazioni mantenute, per almeno 3 anni dalla data di erogazione dell’ultima quota delle agevolazioni o, se successiva, dalla data di installazione dell’ultimo bene agevolato, nel territorio della regione in cui è ubicata l’unità produttiva agevolata. In ogni caso, l’attività economica del soggetto beneficiario deve essere, pena la revoca delle agevolazioni, mantenuta per il medesimo periodo nel territorio delle Regioni meno sviluppate;

Le spese ammissibili sono quelle relative a:

  • acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, che riguardino macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento;
  • programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali.

Chi può partecipare

Possono accedere alle agevolazioni:

  • le micro, piccole e medie imprese che, alla data di presentazione della domanda, risultino possedere i requisiti previsti dall’articolo 4 del decreto ministeriale 30 ottobre 2019;
  • i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali individuate nell’elenco tenuto dal Ministero ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 e in possesso dell’attestazione rilasciata ai sensi della medesima legge;
  • le imprese, fino a un massimo di sei soggetti co-proponenti che aderiscono ad un contratto di rete, a condizione che tale contratto configuri una collaborazione effettiva, stabile e coerente con gli obiettivi di rafforzamento della competitività e di sviluppo tecnologico connessi alla realizzazione dei programmi proposti. I contratti di rete stipulati da imprese che concorrono alla creazione, trasformazione, distribuzione e commercializzazione di un unico prodotto o servizio, ciascuna per un determinato ambito di attività (c.d. aggregazioni di filiera). devono prevedere:
    • una durata conforme agli obiettivi e alle attività connesse alla realizzazione dei programmi di investimento proposti;
    • un “programma di rete” dal quale risultino, in maniera chiara, la strategia generale per la crescita, attraverso la rete, della capacità competitiva delle imprese nonché i servizi e/o le funzioni accentrati presso la rete che possano facilitare i soggetti interessati dalle agevolazioni di cui al presente decreto nella realizzazione dei programmi di investimento e nella relativa rendicontazione delle spese;
    • nel caso di “rete-contratto”, la nomina dell’Organo comune, che agisce in veste di mandatario dei partecipanti, attraverso il conferimento da parte dei medesimi, con le forme dell’atto pubblico o della scrittura privata autenticata, di un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero dello sviluppo economico, inclusi gli adempimenti procedurali di cui al presente decreto.
  • le imprese non residenti nel territorio italiano in quanto prive di sede legale o secondaria possono presentare domanda di accesso alle agevolazioni purché costituite secondo le norme di diritto civile e commerciale vigenti nello Stato di residenza e iscritte nel relativo Registro delle imprese,

Ciascuna impresa può presentare, sia in forma autonoma che in qualità di aderente ad una rete d’impresa, una sola domanda di agevolazione nell’ambito di ciascuno sportello agevolativo.

N.B

All’allegato 3 del bando (a pag. 25) vengono indicati i codici Ateco ammissibili e le relative singole attività.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva disponibile: 132.500.000 di Euro. Una quota del 25% è riservata ai programmi proposti da micro e piccole imprese.

Contributo minimo per progetto: 400.000 Euro

Contributo massimo per progetto: 3.000.000 di Euro

Nel caso di programmi presentati da reti d’impresa, la soglia minima può essere raggiunta mediante la sommatoria delle spese connesse ai singoli programmi di investimento proposti dai soggetti aderenti alla rete, a condizione che ciascun programma preveda comunque spese ammissibili non inferiori a 200.000 Euro.

Le agevolazioni sono concesse, nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, sulla base di una percentuale nominale delle spese ammissibili pari al 75%, ripartita come di seguito:

  • per le imprese di micro e piccola dimensione, un contributo in conto impianti pari al 35% e un finanziamento agevolato pari al 40%;
  • per le imprese di media dimensione, un contributo in conto impianti pari al 25% e un finanziamento agevolato pari al 50 %.

I soggetti beneficiari devono garantire la copertura finanziaria del programma di investimento ammesso alle agevolazioni, attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno in una forma priva di qualsiasi tipo di sostegno pubblico.

Il finanziamento agevolato deve essere restituito dal soggetto beneficiario senza interessi a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, in un periodo della durata massima di 7 anni.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, l’unità produttiva oggetto del programma di investimento deve essere nella disponibilità del soggetto proponente.

Le agevolazioni concesse in relazione ai programmi di investimento non sono cumulabili, con riferimento alle medesime spese, con altre agevolazioni pubbliche.

Ai fini dell’ammissibilità alla fase istruttoria della domanda di agevolazioni, il Ministero procede a valutare preliminarmente la capacità del soggetto richiedente di restituire il finanziamento agevolato, verificando, sulla base dei dati desumibili dall’ultimo bilancio approvato e depositato, una relazione matematica (vedi pag. 14 del bando).

Effettuata la verifica preliminare, il Ministero procede, nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione ovvero della graduatoria, alla verifica dei requisiti e delle condizioni di ammissibilità previste dal bando e all’istruttoria delle domande di agevolazioni sulla base dei criteri di valutazione di cui all’allegato n. 4 (pag. 27 del bando).

I soggetti proponenti possono presentare la domanda esclusivamente tramite la procedura informatica, accessibile nell’apposita sezione “Nuovo bando Macchinari innovativi” del sito web del Ministero www.mise.gov.it, dalle ore 10.00 alle ore 17.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal 27 aprile 2021.

Per le reti non dotate di soggettività giuridica ovvero per le PMI non residenti nel territorio italiano, in quanto prive di sede legale o sede secondaria, o amministrate da una o più persone giuridiche o enti diversi dalle persone fisiche, l’accesso alla procedura informatica avvenire solo previo accreditamento degli stessi soggetti e previa verifica dei poteri di firma in capo all’Organo comune della rete, ovvero al legale rappresentante della PMI. A tale fine, è necessario inviare esclusivamente attraverso PEC, a partire dal 6 aprile 2021 una specifica richiesta a nuovobando.macchinarinnovativi@pec.mise.gov.it , riportante nell’oggetto “Nuovo bando Macchinari Innovativi – richiesta accreditamento alla procedura informatica”.

Le domande di accesso alle agevolazioni, possono essere presentate secondo la seguente tempistica:

  • compilazione della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dal 13 aprile 2021;
  • invio della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dal 27 aprile 2021.
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