Bando per progetti rivolti alla promozione ed al conseguimento delle pari opportunità e al contrasto delle discriminazioni e della violenza di genere. Annualità 2021/2022

Scadenza: 4 giugno 2021
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Regione Emilia-Romagna

Dotazione Complessiva
€ 2.120.000
Finanziamento Massimo
€50.000
Finanziamento Minimo
€10.000
Co-finanziamento
80%
Vai al bando
Bando scaduto

Finalità

La Regione Emilia-Romagna intende in primo luogo valorizzare e supportare le azioni e le iniziative che nel territorio regionale promuovano la diffusione di una cultura della parità e il contrasto agli stereotipi di genere che sono alla base delle discriminazioni che le persone ed in particolare le donne subiscono ancora nella società, e che sono altresì all’origine della violenza maschile contro le donne. Inoltre, intende promuovere, nell’ambito di una cultura della parità, interventi tesi al rispetto delle diversità e di ogni orientamento sessuale o identità di genere, coerentemente con la legge regionale n. 15/2019 “Legge regionale contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere".

In secondo luogo, la Regione Emilia-Romagna si propone di contribuire a contrastare il meccanismo di riproduzione e reiterazione della violenza contro le donne, in particolare di coloro che vivono in situazioni di fragilità o vulnerabilità per ragioni, a titolo esemplificativo, di età, disabilità, malattia, privazione della libertà personale, incluse quelle donne che sono venute a trovarsi o hanno aggravato la condizione di fragilità o vulnerabilità, a seguito della crisi sanitaria in corso e di quelle donne che, a causa della loro condizione di migranti, sono particolarmente esposte al rischio di emarginazione sociale, discriminazione e violenza.

La Regione Emilia-Romagna intende sostenere e valorizzare l'attività che gli Enti locali e il mondo dell’associazionismo sviluppano e promuovono su questi temi, consolidando e dando continuità a quanto realizzato sino ad ora.

Interventi ammissibili

Obiettivo generale A)

Favorire il rispetto per una cultura plurale delle diversità e della non discriminazione, anche in relazione all’orientamento sessuale e all’identità di genere, promuovere il tema della parità uomo-donna e le pari opportunità.

Azioni prioritarie:

  • promozione, con riferimento alle giovani generazioni, dell'educazione e della formazione alla cittadinanza di genere e alla cultura di non discriminazione in ambito scolastico, della formazione professionale, sportivo e aggregativo, come strumento di prevenzione e contrasto di ogni violenza e discriminazione sessista;
  • realizzazione di campagne di comunicazione, educazione, attività culturali, artistiche e sportive, per promuovere i cambiamenti nei comportamenti socio-culturali, al fine di eliminare pregiudizi, costumi, tradizioni e qualsiasi altra pratica basata su modelli stereotipati dei ruoli delle donne e degli uomini anche attraverso progetti di sensibilizzazione territoriale rivolti alla prevenzione della violenza di genere;
  • realizzazione di campagne di sensibilizzazione e azioni di formazione sulla violenza di genere e omotransfobica digitale (molestie online, cyber stalking, revenge porn, hate speech ecc.) svolte nelle scuole e in altri contesti socio-educativi, inclusi gli spazi giovani, destinate ad adolescenti e preadolescenti, anche con il coinvolgimento di genitori e insegnanti.

Obiettivo generale B)

Prevenire e contrastare i fenomeni di violenza di genere e discriminazione, cui sono o possono essere soggette donne che vivono specifiche condizioni di fragilità, incluse quelle conseguenti all’attuale crisi sanitaria e di donne che si trovano a rischio di emarginazione sociale, discriminazione e violenza per la loro condizione di migranti, richiedenti e titolari di protezione internazionale, neo-arrivate, vittime di pratiche lesive.

Azioni prioritarie:

  • realizzazione di progetti di prevenzione e protezione, da parte di operatori pubblici e privati, delle donne vittime di violenza di genere, in particolare di quelle donne che vivono in circostanze o contesti per cui non sono autonome (ad esempio donne anziane e/o disabili), necessitano di cure per problemi di carattere sanitario o sociale, sono private della libertà personale, appartengono a gruppi sociali esposti a rischio di marginalità, sono esposte alle nuove fragilità conseguenti all’emergenza sanitaria in corso, non possono agire in autodeterminazione e libertà e sono, per queste ragioni, più esposte al rischio di subire violenza di genere. Tali azioni potranno riguardare anche la gestione della fase dell’emergenza del percorso di accoglienza e presa in carico della donna, e azioni di accompagnamento in ambito sociale e lavorativo. Tali progetti potranno essere supportati da appositi accordi tra soggetti pubblici e privati coinvolti;
  • realizzazione di progetti di prevenzione e protezione, da parte di operatori pubblici e privati, delle donne che si trovano a rischio di emarginazione sociale, discriminazione e violenza, e in particolare delle donne migranti, richiedenti e titolari di protezione internazionale, neo-arrivate, vittime di pratiche lesive che generano forme di vessazione non solo fisica ma anche psicologica, quali ad esempio i fenomeni dei matrimoni precoci e forzati. A titolo esemplificativo tali azioni potranno essere di natura informativa, di socializzazione linguistica, alfabetizzazione informatica, formativa, di accompagnamento in ambito sociale, legale e lavorativo, di sostegno alla responsabilità genitoriale. Tali progetti potranno essere supportati anche da appositi accordi tra soggetti pubblici e privati coinvolti.

I progetti dovranno essere avviati nel 2021 e realizzati e conclusi entro il 31 dicembre 2022.

Chi può partecipare

Potranno essere ammessi ai contributi regionali esclusivamente i seguenti soggetti:

  • gli Enti locali, in forma singola o associata, della Regione Emilia-Romagna;
  • le Associazioni di promozione sociale, iscritte al registro regionale;
  • le Organizzazioni di volontariato, iscritte al registro regionale;
  • le ONLUS iscritte nell'anagrafe unica.

Gli enti devono avere una sede nella Regione Emilia-Romagna e svolgere attività nel territorio emiliano-romagnolo.

Ciascun soggetto proponente può presentare un solo progetto.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 2.120.000 Euro

Contributo minimo per progetto: 10.000 Euro

Contributo massimo per progetto: 50.000 Euro

Quota di cofinanziamento: 80% delle spese ammissibili

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

I progetti che il bando intende promuovere devono essere realizzati nel territorio regionale e in particolare verranno valorizzate le iniziative che si realizzeranno nei comuni montani nonché nei comuni che ricadono nelle aree interne.

Qualora i progetti siano presentati in partenariato attraverso l'attivazione di una rete tra vari soggetti pubblici e/o privati nella predisposizione e realizzazione dei progetti medesimi, per soggetto beneficiario è da intendersi il soggetto capofila.

Ciascun soggetto può presentare un progetto in qualità di capofila ed essere partner al massimo in un altro progetto. Ciascun soggetto che non sia capofila può essere partner in non più di 2 progetti.

La concessione dei finanziamenti sarà determinata in base a graduatorie stilate sulla base di valutazione collegiale da apposita Commissione regionale di valutazione e sulla base dei criteri e degli indicatori di punteggio consultabili alla tabella a pag. 15 del bando.

Ai fini dell’attribuzione dei punteggi, si specifica quanto segue:

  • Attivazione di sinergie e collaborazioni tra soggetti pubblici e privati: il punteggio sarà graduato tenendo conto delle sinergie e collaborazioni attivate in una logica di rete sul territorio con particolare riferimento a progetti condivisi, presentati congiuntamente da più soggetti pubblici e/o privati;
  • Pertinenza con le priorità di intervento dettate: il punteggio sarà graduato tenendo conto della pertinenza del progetto con le priorità di cui agli obiettivi generali e alle azioni prioritarie del bando e della coerenza con i principi di cui alla L.R. 6/2014 e del Piano regionale contro la violenza di genere, e della ampiezza territoriale dell’intervento;
  • Coerenza e logica nell’elaborazione della proposta progettuale: definizione chiara delle attività progettuali delle azioni e loro articolazione e coerenza. La valutazione sarà graduata in base al livello di accuratezza, coerenza, semplicità, immediata comprensione nella descrizione del progetto;
  • Qualità del quadro economico: la valutazione sarà graduata in base al livello di coerenza, congruità ed accuratezza del quadro economico.
Condividi

Tutti i contenuti riportati su questo sito web sono di proprietà esclusiva della società Obiettivo Europa s.r.l. e sono protetti dal diritto d'autore e dal diritto di proprietà intellettuale.

È assolutamente vietato copiare, pubblicare o ridistribuire in qualsiasi forma e con qualsiasi strumento i contenuti delle schede bandi o qualsiasi altro testo presente su questo sito, se non previa espressa autorizzazione dalla Società titolare dei diritti d'autore e di proprietà intellettuale.