POR FESR FSE 2014-202, Regione Puglia, Asse III – Competitività delle piccole e medie imprese, Azione 3.2 “Interventi di diffusione e rafforzamento delle attività economiche a contenuto sociale” (FESR) Sub-Azione 3.2.a “Sostegno all’avvio e rafforzamento di attività imprenditoriali che producono effetti socialmente desiderabili e beni pubblici non prodotti dal mercato”
L’innovazione sociale, che rappresenta una leva per lo sviluppo di nuove aree di business, di nuove piattaforme integrate di servizi, di nuove opportunità di inclusione e di attivazione, di rigenerazione di contesti urbani e di patrimonio immobiliare, è da considerare, dunque, trasversale ai diversi settori di attività economica, tradizionali e del terziario avanzato, e diventa con PugliaSocialeIN la chiave di definizione di nuove prospettive di investimento e di nuove opportunità di imprese e di business, specificamente di social business.
Il presente bando finanzia interventi di sostegno all’avvio e rafforzamento di attività imprenditoriali che producano effetti socialmente desiderabili e beni pubblici con specifico riferimento al sostegno ad investimenti materiali ed immateriali per accrescere la capacità produttiva, il grado di coinvolgimento delle platee interessate e sviluppando aree di business in settori di attività economica per le quali il valore economico si integra con il valore sociale prodotto per le comunità di riferimento, intervenendo in aree che privilegiano la valorizzazione del territorio (risorse naturali, paesaggistiche, prodotti e mestieri), nonché forme di integrazione generazionale e di inclusione sociale.
Il presente bando attende ai seguenti obiettivi specifici:
I progetti dovranno riguardare una o più delle seguenti aree prioritarie di intervento (in numero massimo di tre):
a) attrattività del territorio, turismo e accoglienza attraverso modelli innovativi e diffusi nella comunità
b) agricoltura sociale e contrasto alle forme di sfruttamento del lavoro in agricoltura
c) cultura e creatività
d) settori alimentare, energetico, ambientale e manifatturiero con l’approccio dell’economia circolare
e) sperimentazione di modelli di welfare generativo per i gruppi sociali in condizioni di maggiore fragilità sociale ed economica
f) sostegno alle attività di accompagnamento al lavoro di fasce deboli della popolazione (giovani, donne, disabili, migranti, ecc.)
g) recupero dei mestieri tradizionali e delle tradizioni locali per il marketing territoriale e l’attivazione di nuove attività economiche per l’animazione socioeconomica dei centri storici e delle periferie
h) contrasto a condizioni di fragilità e di svantaggio della persona al fine di intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale, con particolare riferimento alle persone senza dimora, a quelle in condizioni di povertà assoluta o relativa e ai migranti
i) sviluppo e rafforzamento della cittadinanza attiva, della legalità e della corresponsabilità, anche attraverso la tutela e la valorizzazione e l’amministrazione condivisa dei beni comuni.
Le proposte progettuali devono mirare allo sviluppo di azioni funzionalmente collegate alle aree prioritarie di intervento suddette, miranti al sostegno all’avvio e al rafforzamento di attività imprenditoriali sociali che producono effetti socialmente desiderabili e beni pubblici non prodotti dal mercato, mediante lo sviluppo di servizi e beni pubblici altrimenti non assicurati dal sistema imprenditoriale for-profit, anche attraverso il ricorso a soluzioni e strumenti di policy innovativi, capaci di moltiplicare gli effetti e gli impatti sociali ed economici di sviluppo locale delle iniziative poste in essere dal sistema regionale.
Le proposte progettuali possono stimolare l’introduzione di soluzioni innovative basate sull’integrazione intelligente tra tecnologia applicata e sistemi di erogazione/produzione di servizi aventi impatto e valenza sociale.
I progetti devono determinare, sin dalla fase di elaborazione delle proposte progettuali e fino all'implementazione delle iniziative previste, la realizzazione di alleanze tra soggetti diversi mediante l’adozione dei metodi della co-progettazione, del co-design e della co-produzione.
Sono destinatari finali degli interventi tutte le persone residenti nel territorio regionale (ossia la comunità di riferimento) che possono diventare utilizzatori dei servizi attivati nell’ambito di Avvisi regionali.
I progetti dovranno:
Dovranno inoltre avere le seguenti caratteristiche:
Infine, dovranno conformarsi ai seguenti criteri guida:
Attenzione! Le proposte progettuali dovranno riguardare attività che si svilupperanno nell’arco temporale massimo di 18 mesi dall’avvio, inteso come data di sottoscrizione del Disciplinare regolante i rapporti con la Regione per la concessione dell’agevolazione. Gli interventi dovranno, necessariamente ed in ogni caso, concludersi entro il 31/12/2023.
Possono presentare domanda di finanziamento le Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) ovvero a tutti gli enti privati, inclusi quelli costituiti nelle forme di cui al libro V del codice civile, che, esercitano in via stabile e principale un'attività d'impresa di interesse generale, senza scopo di lucro e per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, adottando modalità di gestione responsabili e trasparenti e favorendo il più ampio coinvolgimento dei lavoratori, degli utenti e di altri soggetti interessati alle loro attività.
Possono quindi partecipare al presente Avviso:
Dotazione finanziaria complessiva: 20.000.000 Euro.
L'agevolazione massima concedibile è pari ad 200.000 Euro, con una intensità di aiuto, calcolata in base ai costi ammissibili del progetto, che non potrà superare l’80%.
Sono ammissibili le seguenti voci di spesa:
a) Spese generali, nel limite percentuale del 20% dell’importo degli investimenti in attivi materiali
- Spese necessarie per le attività preliminari;
- Spese per verifiche tecniche previste dal progetto tecnico;
- Spese di progettazione dell’intervento, ivi comprese le spese per indagini geologiche e geotecniche il cui onere è a carico del progettista;
- Spese per direzione lavori;
- Spese per coordinamenti della sicurezza;
- Spese per assistenza giornaliera e contabilità;
- Spese per consulenze o supporto tecnico-amministrativo;
- Spese per collaudi tecnici e collaudo tecnico-amministrativo, ivi comprese le spese per la redazione delle relazioni geologiche;
- Spese per polizze fideiussorie bancarie o assicurative a copertura delle anticipazioni del contributo finanziario concesso.
Le spese per rilievi, accertamenti ed indagini, ivi comprese quelle geologiche e geotecniche non a carico del progettista né necessarie alla redazione della Relazione geologica, da prevedere nel quadro economico tra le somme a disposizione del beneficiario, non possono superare il 1% della spesa totale ammissibile dell’operazione.
b) Acquisizione del suolo e sue sistemazioni, nel limite percentuale del 10% dell’importo degli investimenti in attivi materiali;
c) Opere murarie o assimilate (a titolo esemplificativo: murature, piazzali interni, recinzioni, tettoie, cabine elettriche, etc. );
d) Impiantistica generale (riscaldamento, condizionamento, idrico, elettrico, fognario, etc..);
e) Infrastrutture specifiche atte a migliorare la funzionalità e fruibilità della struttura;
f) Acquisto di macchinari, impianti e attrezzature;
g) Mobili e arredi, nel limite percentuale del 20% dell’importo degli investimenti in attivi materiali;
h) Mezzi mobili targati ad uso collettivo, strettamente connesso alla organizzazione del servizio, ovvero alla funzionalità ed accessibilità della struttura oggetto di agevolazione.
Attenzione! Le spese in attivi immateriali nel complesso sono ammissibili a cofinanziamento nei limiti del 5% delle spese in attivi materiali, e riguardano:
j) Spese per il conseguimento delle certificazioni di qualità delle strutture oggetto dell’intervento;
k) Acquisto di brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata al programma;
l) Servizi di consulenza specialistica su specifiche problematiche direttamente afferenti il progetto di investimento presentato; sono comunque escluse da questa voce le consulenze specialistiche connesse all'avvio della gestione dei servizi realizzati e le spese assimilabili alle "Spese generali".
Sono ammissibili le seguenti voci di spesa:
a) Spese generali, nel limite percentuale del 20% dell’importo degli investimenti in attivi materiali
- Spese necessarie per le attività preliminari;
- Spese per verifiche tecniche previste dal progetto tecnico;
- Spese di progettazione dell’intervento, ivi comprese le spese per indagini geologiche e geotecniche il cui onere è a carico del progettista;
- Spese per direzione lavori;
- Spese per coordinamenti della sicurezza;
- Spese per assistenza giornaliera e contabilità;
- Spese per consulenze o supporto tecnico-amministrativo;
- Spese per collaudi tecnici e collaudo tecnico-amministrativo, ivi comprese le spese per la redazione delle relazioni geologiche;
- Spese per polizze fideiussorie bancarie o assicurative a copertura delle anticipazioni del contributo finanziario concesso.
Le spese per rilievi, accertamenti ed indagini, ivi comprese quelle geologiche e geotecniche non a carico del progettista né necessarie alla redazione della Relazione geologica, da prevedere nel quadro economico tra le somme a disposizione del beneficiario, non possono superare il 1% della spesa totale ammissibile dell’operazione.
b) Acquisizione del suolo e sue sistemazioni, nel limite percentuale del 10% dell’importo degli investimenti in attivi materiali;
c) Opere murarie o assimilate (a titolo esemplificativo: murature, piazzali interni, recinzioni, tettoie, cabine elettriche, etc. );
d) Impiantistica generale (riscaldamento, condizionamento, idrico, elettrico, fognario, etc..);
e) Infrastrutture specifiche atte a migliorare la funzionalità e fruibilità della struttura;
f) Acquisto di macchinari, impianti e attrezzature;
g) Mobili e arredi, nel limite percentuale del 20% dell’importo degli investimenti in attivi materiali;
h) Mezzi mobili targati ad uso collettivo, strettamente connesso alla organizzazione del servizio, ovvero alla funzionalità ed accessibilità della struttura oggetto di agevolazione.
Attenzione! Le spese in attivi immateriali nel complesso sono ammissibili a cofinanziamento nei limiti del 5% delle spese in attivi materiali, e riguardano:
j) Spese per il conseguimento delle certificazioni di qualità delle strutture oggetto dell’intervento;
k) Acquisto di brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata al programma;
l) Servizi di consulenza specialistica su specifiche problematiche direttamente afferenti il progetto di investimento presentato; sono comunque escluse da questa voce le consulenze specialistiche connesse all'avvio della gestione dei servizi realizzati e le spese assimilabili alle "Spese generali".
Pagina web per documenti e formulari
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