Fondazione Compagnia di San Paolo
Secondo i dati dell’OMS, in particolare nella regione europea, il disagio mentale è una delle maggiori sfide per la salute pubblica, essendo la terza causa di disease burden complessivo, subito dopo le malattie cardiovascolari e il cancro. Si prevede inoltre che la crescita dell’incidenza dei disturbi collegati alla salute mentale, registrata in questi anni, sia destinata a continuare, a fronte dell’esposizione a eventi sfavorevoli e dell’invecchiamento della popolazione che caratterizza molti paesi.
L’emergenza Coronavirus e le conseguenti misure adottate dai governi hanno acuito le difficoltà che le persone con esperienza di sofferenza mentale incontrano quotidianamente nel proprio contesto di vita. Il prolungarsi dell’emergenza e la lunga sospensione o riduzione dei servizi sociosanitari hanno determinato una condizione di straordinaria criticità per le persone con problemi di salute mentale e i loro familiari e, al contempo, hanno aumentato le condizioni di stress, disagio e isolamento di molte persone, con un potenziale impatto sulla domanda di assistenza che rivolgerà nel prossimo futuro. La pandemia ha quindi reso più evidente la necessità di un ripensamento delle modalità di intervento nella salute mentale. La riflessione imposta dalla situazione emergenziale può offrire l’occasione sia per promuovere la salute mentale della comunità, anche attraverso il rafforzamento e il ripensamento dei servizi territoriali in chiave inclusiva, sia per esplorare e mettere alla prova le potenzialità di modalità innovative di supporto alle persone con esperienza di sofferenza mentale.
Il presente bando si basa sulle seguenti linee d'azione:
In particolare, il Bando si pone i seguenti obiettivi specifici:
1. Sostenere reti territoriali (che vedano la collaborazione tra enti pubblici, terzo settore e società civile) nell’implementazione di progetti pilota personalizzati per persone con esperienza di sofferenza mentale, che siano realizzati in co-progettazione con la persona e i familiari attraverso il protagonismo della persona nella costruzione del suo progetto di vita, sulla base dei principi di inclusione e dell’accesso ai diritti di cittadinanza.
2. Rafforzare e valorizzare il ruolo delle associazioni di utenti dei servizi di salute mentale e loro familiari e della società civile nella promozione della salute mentale, per costruire consapevolezza dei diritti delle persone con sofferenza mentale, rompere la solitudine e facilitare un cambio di paradigma culturale, verso l’emancipazione delle persone con sofferenza mentale.
3. Promuovere un approccio preventivo nell’ambito della salute mentale e del benessere, in modo particolare per i più giovani, soprattutto se a rischio di emarginazione e/o istituzionalizzazione.
I progetti dovranno essere riconducibili a uno dei seguenti ambiti:
1. Coprogettazione e realizzazione di progetti personalizzati: destinati a persone in carico ai servizi di salute mentale e finalizzati all’inclusione all’interno della propria comunità, grazie in particolare all’accesso a opportunità sociali e di vita. L’innovatività corrisponde, in primis, alla capacità della proposta di costruire collaborazioni territoriali che, valorizzando il ruolo dei diversi soggetti della comunità, supportino la persona nel suo percorso di emancipazione e inclusione, per la realizzazione del suo progetto di vita. Il partenariato è inteso a promuovere la massima collaborazione fra i diversi attori locali, integrare e valorizzare le rispettive capacità e risorse, in una cornice di prossimità che punti alla diversificazione degli interventi e a maggiore dinamicità delle risorse.
Per “progetti personalizzati” si intendono progettazioni emancipative, inclusive, educative e riabilitative che:
2. Prevenzione e promozione della salute mentale, in particolare per i giovani volte alla prevenzione e alla promozione della salute mentale in particolare tra e per gli adolescenti e i giovani adulti. Le azioni proposte dovranno facilitare l’intervento preventivo, la presa in carico precoce e il contrasto allo stigma associato al disagio.
Tale ambito include modalità innovative di risposta a problematiche con particolare incidenza nella popolazione giovanile (quali, ad esempio, i disturbi dell’alimentazione, i fenomeni di ritiro sociale, le nuove forme di dipendenza, etc.) ma anche a fenomeni emersi ed acuitisi nel corso dell’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus (ad esempio, solitudine, conflittualità familiare, etc.).
Le proposte dovranno dimostrarsi innovative, in particolare rispetto a:
Attenzione! Le attività oggetto della richiesta dovranno essere realizzate in Piemonte e avere una durata compresa tra i 18 e i 24 mesi.
Il Bando si rivolge a partenariati territoriali (cioè operanti su uno specifico territorio) che vedano la collaborazione tra Enti pubblici ed Enti del Terzo Settore.
I partenariati proponenti devono essere composti da enti aventi una comprovata esperienza nella realizzazione di iniziative nell’ambito della salute mentale in Piemonte, in particolare nello sviluppo e nell’implementazione di iniziative volte all’inclusione e all’emancipazione di persone con esperienza di sofferenza mentale.
I partenariati proponenti dovranno combinare competenze sociosanitarie, educative e di inclusione sociale.
I partenariati devono obbligatoriamente comprendere almeno un soggetto pubblico e un soggetto privato non profit aventi una comprovata esperienza nella realizzazione di iniziative nell’ambito della salute mentale in Piemonte, con la combinazione di competenze sociosanitarie ed educative.
È considerata requisito di ammissibilità la presenza all'interno del partenariato di:
Attenzione: come da Statuto e da Regolamento vigente della Compagnia di San Paolo, non potranno essere beneficiari di contributo le persone fisiche, gli enti con finalità di lucro e le imprese commerciali (ad eccezione delle imprese e cooperative sociali come disciplinate dalla normativa tempo per tempo vigente, oltreché delle cooperative operanti nel settore dello spettacolo, dell’informazione e del tempo libero).
Dotazione finanziaria complessiva: 1.000.000 Euro
1. Contributo massimo per le proposte di Coprogettazione e realizzazione di progetti personalizzati: 200.000 Euro
2. Contributo massimo per le proposte di prevenzione e promozione della salute mentale, in particolare per i giovani: 80.000 Euro
Contributo minimo: 40.000 Euro
Attenzione! a nessun soggetto della partnership potrà essere attribuita una quota superiore al 50% del contributo richiesto.
Alla copertura del restante 25% dei costi del progetto potranno concorrere autofinanziamenti, contributi pubblici e/o privati, donazione di beni, prestazioni professionali pro bono, ecc.
Sono ammissibili le seguenti voci di spesa:
Pagina web per documenti e formulari
Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.
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