Fondazione Compagnia di San Paolo
Il bando è rivolto a SPAZI (cioè luoghi fisici stabilmente organizzati), aperti alla cittadinanza con una propria frequenza costante, gestiti o co-gestiti da enti considerati ammissibili all’erogazione di contributi della Compagnia, che fungono da presidi culturali e civici dedicati a un territorio o una collettività specifica e quindi caratterizzati da una forte relazione con chi li frequenta; spazi di inclusione culturale e sociale, multifunzionali, eventualmente aperti all’uso spontaneo e informale da parte degli abitanti del territorio, sono gestiti secondo criteri di sostenibilità economica e interessati a rafforzarla.
Con il bando SPACE la Fondazione Compagnia di San Paolo vuole sostenere economicamente gli spazi e contribuire al rafforzamento dei modelli di gestione e delle competenze dei gestori e co-gestori dei presidi anche attraverso formazione e consulenze finalizzate.
Il bando intende individuare:
1. gli spazi che già rappresentano un modello innovativo e funzionante del comparto;
2. gli spazi che dimostrano un potenziale e sui quali un investimento può generare un impatto sociale sostenibile nel tempo.
Attenzione: i richiedenti dovranno fornire, attraverso la corretta e completa compilazione dei form, un quadro esaustivo del centro in tutti i dettagli richiesti e in particolare fornendo un piano di risposta alla situazione determinata dall’emergenza COVID in corso e uno di rilancio della propria attività anche in chiave di sostenibilità economica.
Sono tre le categorie di Spazi incluse nell’ambito del bando:
Fatte salve le caratteristiche comuni sopra citate, sono quegli spazi ibridi, polifunzionali, che si distinguono per innovazione culturale e civica, con spiccata attenzione alla sostenibilità gestionale, capaci di generare e talvolta attrarre imprese culturali; possono qualificarsi per un nucleo identitario legato alla performance, all’arte contemporanea, al cinema come ad altri tipi di produzione e/o distribuzione culturale, anche integrata con altre attività più di tipo aggregativo.
Sono quegli spazi nati dall’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli o associati, e per questo definiti “indipendenti”, distinti da una lunga storia di relazione con il territorio e la comunità di riferimento al quale rivolgono la propria attività continuativa e stabile di produzione artistico-culturale. Fatte salve le caratteristiche comuni sopra citate, anche in questo caso il modello economico si basa su una componente significativa di entrate proprie (quote associative, contributi degli utenti, biglietti ecc.) e l’obiettivo è la condivisione di valori culturali e/o il consumo culturale collettivo.
Fatte salve le caratteristiche comuni sopra citate, si tratta di spazi polifunzionali che promuovono la partecipazione civica e nei quali l’aggregazione passa anche attraverso la cultura. Sono quindi i luoghi dello stare e del fare insieme, fortemente legati al territorio in cui sorgono, in cui si esercitano funzioni di welfare di comunità ovvero in un’ottica di auto-organizzazione collettiva, in costante dialogo con gli abitanti del circondario, intercettando anche bisogni non conclamati e cercando di rispondervi attivando gli stessi cittadini.
Se rispecchiano tutte le caratteristiche di base individuate nella definizione sopra descritte e sottolineate, possono quindi rientrare, a titolo esemplificativo e non esaustivo: le forme più evolute di centri di protagonismo giovanile, bocciofile, società di mutuo soccorso, centri di educazione ambientale, spazi di musica dal vivo, co-working, circoli, parchi e giardini gestiti in forma attiva e condivisi, spazi polifunzionali, locali, bar e ristoranti sociali, case del quartiere, rifugi alpini, dopolavoro, cinema/teatri/musei/biblioteche che offrano anche altri servizi e siano aperti all’uso informale degli spazi.
La richiesta dovrà essere inoltrata da un ente che gestisce o co-gestisce lo spazio aperto al pubblico e alla cittadinanza oggetto della domanda.
Tale spazio deve essere situato in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
L’ente deve essere un soggetto ammissibile ai contributi della Fondazione Compagnia di San Paolo, secondo quanto indicato nelle Linee attuative del Regolamento delle attività istituzionali della Fondazione: son pertanto esclusi gli enti a fini di lucro.
Sono inoltre non ammissibili tutti gli enti che già ricevono sostegno all’attività istituzionale (SAI) da parte della Fondazione Compagnia di San Paolo, nonché gli “enti partecipati” dalla stessa.
Sono altresì escluse le Case del quartiere di Torino aderenti all’Associazione Rete case del quartiere e la Casa di quartiere 13D Certosa di Genova, per le quali sono in essere specifiche progettualità, oltre a tutti gli spazi gestiti direttamente da amministrazioni pubbliche, le quali sono a loro volta escluse dal perimetro di questo Bando.
Verranno inoltre tenuti in conto nella valutazione eventuali rapporti in essere con la Fondazione.
Dotazione finanziaria complessiva: 1.500.000 Euro.
Il contributo massimo erogabile per ciascuna richiesta non potrà essere superiore a 35.000 Euro.
Attenzione: la richiesta di contributo dovrà essere commisurata con la popolazione di riferimento dello spazio, le caratteristiche e il numero dei destinatari e l’intensità delle azioni previste.
Pagina web per formulari e documenti
Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.
Si consiglia di consultare il documento FAQs messo a disposizione sulla pagina ufficiale
Qui un approfondimento sull’Obiettivo Cultura della Fondazione Compagnia di San Paolo
Prestare particolare attenzione a quanto indicato nella sezione “Valutazione delle iniziative”, nella quale vengono chiariti i criteri di valutazione
Per richiedere informazioni:
missionepartecipazione@compagniadisanpaolo.it
La Fondazione risponderà entro un massimo di 72 ore.
Scadenza per la richiesta informazioni: 2 marzo.
Per domande tecniche sul percorso di compilazione on-line è possibile rivolgersi all’indirizzo email: assistenzarol@compagniadisanpaolo.it
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