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Programma/Ente di finanziamento

Regione Lombardia: L.R. 15/2015; Applicazione del Fattore Famiglia Lombardo L.R. 10/17

Dotazione Complessiva
€ 2.100.000
Finanziamento Massimo
€1.500
Co-finanziamento
50%
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Finalità

In Lombardia, la popolazione attualmente si caratterizza per l’aumento dell’aspettativa di vita, il crescente invecchiamento l’incremento dell’incidenza delle malattie croniche e degenerative, la presenza di diverse comorbilità che interagiscono dinamicamente nel processo disabilitante della persona.

La rete territoriale delle unità d’offerta e degli interventi a favore delle persone anziane in Lombardia offre risposte di tipo sociosanitario e sociale su tutto il territorio regionale ai bisogni delle persone e delle loro famiglie che si collocano su tre differenti e peculiari segmenti: la casa, la rete familiare e la comunità.

Quest’ultima è intesa come ambiente di vita, dove si coniugano una forte motivazione all’azione (valori relazionali) ed elevati livelli di professionalità e di gestione degli interventi.

Nonostante la vita media degli anziani sia cresciuta negli ultimi anni grazie alle migliori condizioni di salute e ai i progressi della medicina, oltre agli anziani attivi e in buona condizione di salute, sono presenti anziani non autosufficienti o in condizione di fragilità variabile.

In Lombardia ci sono oltre 2 milioni di anziani con più di 65 anni, pari al 22% dell’intera popolazione che conta poco più di 10 milioni di abitanti, con la seguente composizione di età:

  • Le persone con più di 75 anni sono il 10% della popolazione lombarda e costituiscono il 45% di tutti gli over 65;
  • le persone con più di 80 anni sono il 9% di tutta la popolazione e rappresentano il 43% di tutti gli anziani con più di 65 anni;
  • le persone con più di 85 anni costituiscono il 3% di tutta la popolazione e pesano per il 14% su tutti gli anziani.

Le famiglie sono quindi chiamate a rispondere alla sfida dell’invecchiamento demografico, adattandosi al cambiamento strutturale. Il lavoro di assistenza e di cura svolto dagli assistenti familiari contribuisce a rispondere ai bisogni sempre più diversificati e complessi degli anziani.

In un contesto in cui il rapporto tra assistente familiare e famiglie ha sostanzialmente una dimensione privatistica, il presente Avviso intende introdurre una modalità di intervento che favorisca un incontro regolato tra la domanda degli anziani di un’assistenza qualificata e l’offerta su tutto il territorio regionale. Si intende proseguire quindi il processo innovativo già avviato, implementando la capacità della misura proposta di agire in termini di rinnovamento sul sistema dei servizi formali.

Con il presente Avviso pertanto si intende favorire l’accesso a servizi qualificati attraverso il consolidamento ed il potenziamento degli sportelli informatici nonché l’istituzione del Bonus “Assistenti Familiari” a favore delle persone e famiglie che necessitano di supporti mediante caregiver professionale.

Gli sportelli per l’assistenza familiari, come stabilito dalla l.r. n. 15/2015 all’art. 5, devono essere connessi con il sistema dei servizi sociali e socio-sanitari.

Il Bonus “Assistenti Familiari”, finalizzato a diminuire il carico onerose delle spese previdenziali, dovrà garantire alle famiglie maggiormente vulnerabili con presenza di componenti fragili, la possibilità di accedere alle prestazioni di assistenti familiari qualificati e con forme contrattuali e condizioni lavorative in linea con la normativa di settore.

Nelle situazioni di famiglie particolarmente fragili e vulnerabili viene applicata, in via sperimentale per il 2019, anche l’indicatore sintetico Fattore Famiglia Lombardo di cui alla l.r. n. 10/2017, al fine di associare alla misura di base il possibile incremento del contributo riconosciuto alla persona in esito alla valutazione degli elementi relativi ai parametri ed ai punteggi di cui alla d.g.r. n. 915/2018.

Chi può partecipare

I soggetti beneficiari sono i n. 96 Ambiti territoriali dei Comuni.

Il destinatario è il datore di lavoro che sottoscrive il contratto dell’assistente familiare, sia esso la persona assistita o altro componente di famiglia vulnerabile con presenza di persona fragile, non obbligatoriamente convivente, in possesso di:

  • ISEE uguale o inferiore a € 25.000
  • Contratto di assunzione di Assistente familiare con caratteristiche di cui all’art.7 della l.r. 15/2015
  • Residenza in Lombardia da almeno 5 anni

La persona assistita, se non corrispondente al datore di lavoro, deve essere ugualmente residente in Lombardia da almeno 5 anni.
Il destinatario del Bonus Assistenti Familiari, laddove sia componente di famiglie con presenza di altre situazioni di fragilità, può accedere ad un ulteriore beneficio legato ai parametri di cui alla d.g.r. n. 915/2018 relativa al Fattore Famiglia (FFL). di seguito riportati:

  • numero dei figli del nucleo familiare
  • abitazione principale gravata da un mutuo per l’acquisto
  • residenza in regione Lombardia per un periodo maggiore o uguale a 7 anni
  • presenza di persone anziane di età maggiore o uguale a 65 anni, oltre la persona assistita, o presenza di donne in accertato stato di gravidanza
  • presenza di persone con disabilità o persone non autosufficienti oltre alla persona assistita

Entità del contributo

Il “Bonus Assistenti Familiari” prevede un contributo calcolato sulle spese previdenziali della retribuzione dell’Assistente familiare, così come risultante dal contratto e dal “Prospetto riassuntivo dei contributi dovuti” redatto dall’INPS, a seguito di presentazione da parte del datore di lavoro della “Denuncia rapporto di lavoro domestico”.

L’assistente familiare deve:

  • essere iscritto nel registro territoriale avendo le caratteristiche di cui all’art.7 della l.r. 15/2015 e dettagliate nelle linee guida di cui alla d.g.r. n. 5648/2016
  • possedere un contratto di lavoro formalizzato

Il datore di lavoro deve:

  • possedere un ISEE uguale o inferiore a € 25.000,00
  • essere residente in Lombardia da almeno 5 anni

La persona assistita, laddove non corrisponda al datore di lavoro, deve essere comunque residente da almeno 5 anni in Lombardia.
Il destinatario della misura, in esito alla valutazione di ammissibilità e finanziabilità del “Bonus Assistenti Familiari”, può richiedere l’applicazione del FFL, concorrendo all’incremento del contributo di base se sono presenti, nel proprio nucleo familiare, una o più delle seguenti condizioni:

  • numero di figli (come risultante dall’ISEE)
  • ulteriori componenti, oltre alla persona assistita dal Bonus (come risultante dall’ISEE) quali:
    • persone anziane di età maggiore o uguale a 65 anni
    • persone con disabilità o persone non autosufficienti oltre alla persona assistita
  • donne in stato di gravidanza
  • titolarità di un mutuo (anche cointestato) gravante sull’abitazione principale
  • residenza in Lombardia per un periodo minimo di 7 anni, indicando tutti i comuni dove, nel tempo, ha stabilito la propria residenza e la corrispondente durata

Per accedere al beneficio aggiuntivo del FFL il datore di lavoro e la persona assistita (nel caso siano persone diverse) devono essere componenti dello stesso nucleo familiare dove sono presenti ulteriori situazioni di fragilità.

Le risorse per sostenere la misura “Bonus Assistenti Familiari” sono pari a € 2.100.000,00 e trovano la copertura sul capitolo 12.03.104.12034 di cui:

  • Euro 1.050.000 bilancio regionale 2018;
  • Euro 1.050.000 bilancio regionale 2019.

Il contributo regionale non può superare il 50% della spesa ammissibile e comunque non può essere superiore a € 1.500 a destinatario.

Il destinatario del presente bonus ha diritto ad una quota aggiuntiva di contributo in presenza di situazioni di ulteriore fragilità all’interno del nucleo familiare, misurabili, come citato nei precedenti paragrafi A.4 e B.2 del bando, mediante i parametri ed i punteggi di cui alla d.g.r. n. 915/2018 relativa al Fattore Famiglia (FFL), quali:

  • I1 = (0, 2, 4, 6, 8) per un numero dei figli del nucleo familiare, come definito nella DSU dell’ISEE, pari a (1, 2, 3, 4, 5 o più);
  • I2 = 1 se l’abitazione principale è gravata da un mutuo per l’acquisto, 0 altrimenti;
  • I3 = 1 se la famiglia risiede in regione Lombardia per un periodo maggiore o uguale a 7 anni;
  • I4 = 1 se sono presenti in famiglia persone anziane di età maggiore o uguale a 65 anni, oltre la persona assistita;
  • I5 = 1 se sono presenti in famiglia donne in accertato stato di gravidanza;
  • I6 = 1 se sono presenti persone con disabilità o persone non autosufficienti oltre alla persona assistita.

Spese ammissibili

Il “Bonus Assistenti Familiari” è calcolato sulle spese previdenziali riferite ad un anno e derivanti dal “Prospetto riassuntivo dei contributi dovuti” redatto dall’INPS per le prestazioni dell’Assistente Familiare.

Sono considerate ammissibili le spese:

  • effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019 nel caso di contratti attivati negli/nell’anno precedente al 2019 ed in vigore all’atto della pubblicazione del presente provvedimento
  • effettuate dalla data di presentazione della “Denuncia di rapporto domestico” all’INPS nel caso di contratti che si sono attivati o si attiveranno successivamente al 1° di gennaio 2019 per la durata di un anno (es. da febbraio 2019 a gennaio 2020, da aprile 2019 a marzo 2020 ecc.)

Link e Documenti

Bando

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

La tipologia di procedura utilizzata è valutativa a sportello: le domande saranno valutate in ordine di presentazione, a condizione di rispettare i requisiti di ammissibilità. L'assegnazione dei contributi è subordinata alla disponibilità del fondo al momento della richiesta. E' quindi fondamentale inviare la domanda il prima possibile, assicurandoci che i fondi siano ancora disponibili. A questo proposito può essere utile inviare un'email agli indirizzi

  • bandi@regione.lombardia.it
  • retifamiliari@regione.lombardia.it
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