Solo per abbonatiClicca qui per vedere i piani di abbonamento [ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1" ] Il modello che si intende sviluppare contempla azioni non limitate al Comune della Città metropolitana di riferimento, bensì a tutti i comuni dell'area del soggetto beneficiario appartenenti alla rete SPRAR.
Le città Metropolitane proponenti sono considerati gli unici soggetti titolari del finanziamento e sono responsabili del corretto utilizzo delle risorse.
I destinatari degli interventi sono i migranti regolari, richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, umanitaria e sussidiaria situati nei territori delle Città Metropolitane.
La durata massima di ciascuno dei progetti non deve superare i 24 mesi.
Sono ammissibili le proposte progettuali finalizzate alla realizzazione delle seguenti operazioni:
a) valorizzazione e/o risanamento infrastrutturale di beni immobili pubblici, anche confiscati alla criminalità organizzata finalizzata al rafforzamento dei centri di accoglienza in favore dei Comuni che aderiscono alla rete SPRAR;
b) realizzazione, valorizzazione e/o risanamento di luoghi e spazi di integrazione e inclusione sociale per i migranti con le comunictà locali, quali, a titolo esemplificativo, centri culturali, centri di aggregazione sociale, spazi per attività formative, strutture sportive e/o ricreative, centri polifunzionali per l'erogazione di servizi di integrazione sociale e lavorativa.