Coltivare Valore è un bando a due fasi promosso dall’Area Ambiente e dall’Area Servizi alla Persona, finalizzato alla tutela dell’ambiente e allo sviluppo economico locale attraverso pratiche di agricoltura sostenibile e sociale.
L’agricoltura, più di altri settori produttivi, sta subendo in modo sempre più evidente l’impatto del cambiamento climatico. La diffusione di un’agricoltura ispirata ai principi dell’agro-ecologia rappresenta un’occasione per promuovere nuovi modelli di economia solidale, basati sulla tutela del bene comune e con positive ricadute sul capitale naturale.
Le iniziative di agricoltura sostenibile, multifunzionale e sociale rappresentano inoltre dei fondamentali presidi di resilienza ai processi di abbandono e frammentazione dei territori, oltre che luoghi di inclusione e riconnessione per le comunità locali.
A tal proposito, l’agricoltura sociale rappresenta di fatto una delle politiche attive del lavoro in grado di aumentare l’occupabilità delle fasce deboli. Molto spesso si tratta di esperienze piccole e poco strutturate, che faticano a trovare la propria sostenibilità economica, a crescere o a posizionarsi nel mercato, ma che potrebbero inserirsi, se ben costruite e sviluppate, in un percorso di diversificazione delle attività agricole, in grado di raggiungere un miglior equilibrio economico e contribuire alla creazione di nuovi o più stabili posti di lavoro.
Il bando intende sostenere pratiche di agricoltura sostenibile in ottica agro-ecologica e sociale, come strumento di presidio e risposta ai rischi territoriali di carattere ambientale e come occasione di sviluppo economico locale attivando opportunità di inserimento lavorativo di soggetti in condizione di svantaggio.
Agendo contemporaneamente su aspetti ambientali e sociali, il bando mira a:
Saranno ritenute ammissibili iniziative che prevedano attivazione, rafforzamento o ampliamento di produzioni agricole sostenibili con ricaduta diretta sull’inserimento lavorativo (possibilmente stabile) di persone in condizione di svantaggio.
Oltre alla produzione, le iniziative potranno prevedere interventi in altre fasi della filiera agricola (trasformazione, distribuzione, commercializzazione dei prodotti, etc.) o attività legate alla multifunzionalità agricola.
I progetti dovranno inoltre obbligatoriamente:
Verrà assegnata priorità ai progetti che presentino i seguenti elementi:
Non saranno considerati ammissibili i progetti:
Fermo restando le regole generali previste dai “Criteri generali per la concessione di contributi” e dalla “Guida alla presentazione dei progetti”, i progetti potranno essere presentati, in qualità di capofila, esclusivamente da organizzazioni private senza scopo di lucro, singolarmente o in partenariato con enti pubblici e/o altri privati non profit ammissibili. Non saranno considerati ammissibili alla valutazione i progetti presentati da soggetti che non dimostrino di essere proprietari e/o affidatari dei beni oggetto della richiesta di contributo.
Il budget a disposizione è pari a 2.750.000 Euro. Eventuali costi ammortizzabili non potranno essere superiori al 50% dei costi totali di progetto.La richiesta di contributo dovrà essere compresa tra 50.000 e 350.000 Euro e non potrà superare il 60% dei costi totali.
Pagina web per documenti e formulari
Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.
La sostenibilità ambientale dei progetti
A partire dal 2020, la Fondazione, per rendere maggiormente coerenti le ricadute delle proprie attività, intende gradualmente incrementare l’attenzione verso gli impatti ambientali e climatici delle iniziative finanziate nell’ambito dei bandi della Fondazione.
Nella stesura del piano delle attività progettuali vi consigliamo di specificare quali accorgimenti saranno presi per contenere gli impatti ambientali e climatici del progetto e per realizzare le attività previste secondo principi di sostenibilità ambientale. In particolare, per l’ente privato ciò potrà avvenire attuando soluzioni gestionali in coerenza con la normativa per gli acquisti CAM - Criteri Ambientali Minimi e, nel caso di eventi, con i criteri GreenFEST. Nel caso degli enti pubblici, per cui la normativa CAM relativa agli acquisti è già obbligatoria, si potranno mettere in atto ulteriori misure comportamentali volte a diminuire gli impatti ambientali e climatici del proprio progetto.
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