Conservazione della biodiversità animale e vegetale

Scadenza: 14 dicembre 2018
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

[ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1" ]Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, Misura 10, Sottomisura 10.2, Operazione 10.2.01

Bando scaduto

Finalità

L’operazione 10.2.01 è finalizzata a sostenere attività di conservazione in situ e/o ex situ di varietà vegetali e di razze animali autoctone ed a limitata diffusione in modo da tutelare la biodiversità animale e vegetale, garantire la conservazione del patrimonio genetico d’interesse lombardo portando vantaggi in termini di qualità delle produzioni vegetali e animali, di maggiore longevità e benessere nel caso di animali.

Sono inoltre finanziabili attività di ricerca di materiale riproduttivo, caratterizzazione morfologica e genetica, risanamento fitosanitario legate alla biodiversità vegetale.

Interventi ammissibili

[ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1" ]L’operazione finanzia la realizzazione di progetti di conservazione e/o valorizzazione della biodiversità animale o vegetale che prevedono almeno due tra le attività elencate al successivo paragrafo 8.1, definite come “azioni mirate” e “azioni di accompagnamento” ai sensi dell’art. 8 comma 2, lettere a) e c) del reg. (UE) n. 807/2014.

I progetti devono riguardare esclusivamente risorse genetiche d’interesse lombardo di varietà vegetali e di razze animali autoctone ed a limitata diffusione.

I progetti afferenti alla conservazione della biodiversità animale non possono prevedere le medesime attività di cui al Programma Operativo Nazionale per la stessa sottomisura 10.2.

Le azioni attivabili nei progetti di conservazione e/o valorizzazione delle risorse genetiche nell’ambito dell’operazione 10.2.01 sono suddivise in azioni mirate ed azioni di accompagnamento.

Il richiedente dovrà proporre un progetto incentrato su almeno due tra le attività sopra riportate di cui almeno una, a carattere prevalente in termini di spesa, scelta tra le azioni mirate.

Qualora il progetto preveda sia azioni mirate che azioni di accompagnamento il progetto dovrà essere diviso in due sottoprogetti, uno per tipologia di azione, ognuno con il proprio piano finanziario.

Il progetto deve prevedere la figura del responsabile di progetto che ne garantisce il regolare e corretto svolgimento e la figura del responsabile amministrativo; entrambi devono essere in forze al soggetto proponente.

L’attività relativa al progetto deve essere svolta in maniera prevalente (in termini di spesa) da personale interno al soggetto proponente.

Le azioni mirate ammissibili sono le seguenti:

Biodiversità animale:

1. Verifiche in termini di struttura genetica delle popolazioni;
2. Monitoraggio per limitare gli effetti negativi di un eventuale alto livello di inbreeding verificato o per scongiurarne l’eventuale presenza.
3. Screening dell’attuale situazione della biodiversità;
4. Conservazione in situ delle risorse genetiche a rischio di erosione genetica e di interesse per il territorio lombardo;
5. Promozione di una rete di salvaguardia che raccolga le risorse genetiche ritenute importanti per le comunità rurali locali ed a rischio di erosione genetica;
6. Conservazione ex situ delle risorse genetiche di interesse per il territorio lombardo in collaborazione con Istituzioni scientifiche di comprovata capacità nel settore;
7. Costituzione ed aggiornamento di un database delle risorse genetiche di interesse lombardo conservate ex situ contenente i dati di tipo genetico e genealogico acquisiti in ambito di attività di campionamento e della successiva analisi.

Biodiversità vegetale:

1. Verifiche in termini di struttura genetica delle popolazioni;
2. Verifica del livello di inbreeding su diverse scale territoriali, dalla singola azienda, ai comprensori (distretti), cooperative, regione, Comune, Comunità Montana etc.;
3. Screening dell’attuale situazione della biodiversità;
4. Ricerca di materiale riproduttivo;
5. Risanamento fitosanitario del materiale di moltiplicazione e sua riproduzione;
6. Preparazione di materiale sano (seme, barbatelle, astoni, portainnesti) per la sua reintroduzione e diffusione nei territori di origine e mantenimento della selezione conservatrice;
7. Conservazione in situ delle risorse genetiche a rischio di erosione genetica e di interesse per il territorio lombardo;
8. Promozione di una rete di salvaguardia che raccolga le risorse genetiche ritenute importanti per le comunità rurali locali ed a rischio di erosione genetica;
9. Conservazione ex situ delle risorse genetiche di interesse per il territorio lombardo in collaborazione con Istituzioni scientifiche di comprovata capacità nel settore;
10. Caratterizzazione morfologica e genetica delle risorse in collaborazione con Istituzioni scientifiche di comprovata capacità nel settore;
11. Costituzione ed aggiornamento di un database con i dati di tipo genetico e genealogico acquisiti in ambito di attività di campionamento e della successiva analisi.

Le azioni di accompagnamento ammissibili sono le seguenti:

Biodiversità animale:

1. Indagini bibliografiche e prospezioni territoriali al fine di identificare e caratterizzare le risorse genetiche di interesse agrario aventi un forte legame con il territorio lombardo;
2. Attività di informazione, disseminazione, redazione di report finalizzate a favorire il trasferimento delle informazioni al mondo agricolo e la diffusione delle conoscenze;

Biodiversità vegetale:

1. Indagini bibliografiche e prospezioni territoriali al fine di identificare e caratterizzare le risorse genetiche di interesse agrario aventi un forte legame con il territorio lombardo, finalizzate anche a favorire il trasferimento delle informazioni al mondo agricolo e la diffusione delle conoscenze;
2. Redazione di schede morfologiche, ampelografiche, pomologiche di ciascuna risorsa genetica al fine di consentire a tecnici, agricoltori e funzionari preposti al controllo, di riconoscere le risorse genetiche autoctone come effettivamente appartenenti allo standard;
3. Conservazione delle piccole popolazioni: possibilità di indirizzare schemi riproduttivi per limitare gli effetti negativi di un eventuale alto livello di inbreeding verificato o per scongiurarne l’eventuale presenza;
4. Attività di informazione, disseminazione, redazione di report finalizzate a favorire il trasferimento delle informazioni al mondo agricolo e la diffusione delle conoscenze;

Le spese ammissibili nella presente operazione sono:

a) spese di personale per la realizzazione delle attività del progetto;
b) spese per le attività direttamente connesse alla realizzazione del progetto, comprensivo del materiale durevole;
c) Costi indiretti: tasso forfettario fino al massimo del 7 % dei costi diretti ammissibili per il personale.

Chi può partecipare

[ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1" ]Sono beneficiari della presente operazione i seguenti soggetti:

- Enti ed Istituti pubblici o privati che operano nel campo della ricerca, comprese le Università, senza scopo di lucro, la cui finalità non esclusiva consiste nello svolgere attività di ricerca e/o conservazione delle risorse genetiche animali e/o vegetali;

- Fondazioni ed altri Enti pubblici di comprovata capacità nel settore della conservazione della biodiversità.

Tali soggetti possono presentare domanda singolarmente o in aggregazione da costituirsi, in caso di finanziamento della domanda, nella forma giuridica dell’Associazione Temporanea di Scopo (ATS).

Entità del contributo

Le risorse ammontano ad euro 3.457.039 E’ concesso un aiuto sotto forma di contributo in conto capitale, pari al 80% della spesa ammessa a contributo. L’importo massimo di contributo per ciascun progetto è fissato in € 150.000,00. Il contributo è erogato ai sensi del regime De Minimis non agricolo (Reg. (UE) n. 1407/2013).

Link e Documenti

Solo per abbonatiClicca qui per vedere i piani di abbonamento [ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1" ]Bando

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