Scadenza: 15 marzo 2022
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Ministero della Cultura – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

Dotazione Complessiva
€ 190.000.000
Finanziamento Massimo
€2.000.000
Finanziamento Minimo
€200.000
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Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Difficile

Finalità

Il bando, collocato nell’investimento 2.3 della Missione 1 Componente 3 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è finalizzato a sostenere progetti di restauro, manutenzione straordinaria, conservazione, messa in sicurezza e valorizzazione di parchi e giardini di interesse culturale (artistico, storico, botanico, paesaggistico).
In particolare la misura mira a

  • rigenerare e riqualificare i parchi e i giardini italiani di interesse culturale;
  • rafforzare l’identità dei luoghi, migliorare la qualità paesaggistica, la qualità della vita e il benessere psicofisico dei cittadini e a creare nuovi poli e modalità di fruizione culturale e turistica;
  • contribuire al rafforzamento dei valori ambientali che il PNRR ha scelto come guida, e a generare ricadute ambientali positive (riduzione dell’inquinamento ambientale, regolazione del microclima, generazione di ossigeno, tutela della biodiversità, diffusione di una sensibilità ambientale e paesaggistica, etc.);
  • far sì che i giardini e parchi storici costituiscano una risorsa in termini di conoscenze scientifiche, tecniche, botaniche e ambientali sviluppate, sperimentate e sedimentate nei secoli.

Interventi ammissibili

Il bando finanzia interventi di restauro, riqualificazione e valorizzazione di parchi e giardini di interesse culturale (artistico, storico, botanico, paesaggistico) situati sul territorio italiano e tutelati ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004 con provvedimento espresso emesso anche ai sensi della precedente legislazione (Legge 364/1909; Legge 778/1922; Legge1089/1939; D.Lgs. 490/1999).
In particolare gli interventi ammessi a finanziamento (art. 4 del bando) comprendono:

  • interventi di restauro, riqualificazione e manutenzione straordinaria della componente vegetale e del disegno del giardino;
  • interventi di restauro delle componenti architettoniche e monumentali presenti nel giardino quali piccoli edifici (padiglioni, tempietti, kaffehaus, etc.), statue e altri elementi di arredo;
  • interventi di recupero e rifunzionalizzazione di aree residuali e di piccoli edifici, anche non di pregio, finalizzati ad ospitare servizi in grado di migliorare l’accoglienza dei visitatori (in particolare: centro visitatori, biglietteria, bookshop, caffetteria, aule didattiche, parcheggio);
  • interventi di ottimizzazione degli impianti tecnici del giardino con l’obiettivo di accrescere il risparmio idrico, l’efficienza energetica e di contribuire a una gestione del giardino sostenibile sul piano ambientale;
  • interventi di implementazione e ottimizzazione degli impianti di messa in sicurezza del giardino;
  • interventi di valorizzazione e comunicazione (comprese attività didattiche, servizi culturali, sociali, ricreativi, eventi, manifestazioni, studi/ricerche di carattere scientifico e/o divulgativo, ecc.).

Affinché la domanda di contributo sia ammissibile

  • almeno il 60% del finanziamento richiesto dovrà riguardare interventi inerenti alla “Componente vegetale e disegno del giardino” e alla “Componente impiantistica”
  • massimo il 15% del finanziamento richiesto potrà riguardare interventi inerenti alla “Componente architettonica e scultorea”.

Le spese ammissibili sono descritte nel dettaglio all’art. 7 del bando. Non sono ammissibili le spese per il personale dipendente, fatti salvo gli incentivi ex art. 113 del Codice Appalti e quelli pertinenti alle disposizioni in materia di attuazione del PNRR.

Gli interventi proposti devono essere avviati, mediante consegna dei lavori, entro il 31 gennaio 2023 e devono essere terminati entro il 30 giugno 2026. In sede di valutazione, un punteggio specifico è riservato a quelle proposte che prevedono il completamento dell’intervento entro il 31 dicembre 2024, attestato da certificato di regolare esecuzione, ovvero collaudo, come specificato nell’ art. 9 del bando.

Nella proposta progettuale, da redigere secondo il format di cui all’Allegato A (p.29 del bando), deve essere illustrato un piano di gestione del parco e/o del giardino di durata almeno decennale. Il piano deve mettere in evidenza la capacità del progetto di autosostenersi e garantire, nel tempo, un corretto equilibrio tra attività di conservazione, manutenzione programmata e iniziative di valorizzazione del bene nonché l’indicazione di opportuni strumenti di valutazione degli obiettivi prefissati. Il Piano dovrà inoltre evidenziare il risultato operativo della gestione post investimento.

Chi può partecipare

Possono presentare domanda di finanziamento i proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo - pubblici o privati - di parchi e giardini di interesse culturale (artistico, storico, botanico, paesaggistico).
Per essere ammissibili la titolarità sul bene o l’atto di affidamento in gestione ovvero l’atto di comodato e/o locazione deve essere antecedente al 31.12.2020.

Nel caso i proprietari/possessori/detentori di uno stesso bene siano molteplici uno solo di essi potrà assumere il ruolo di Soggetto Proponente/Attuatore e presentare la domanda di finanziamento. In questo caso il Soggetto proponente potrà presentare la richiesta solo dopo aver condiviso la progettualità con tutti i soggetti aventi titolo e aver ricevuto il loro consenso.

Ciascun Soggetto Proponente può presentare fino a tre domande di finanziamento, riferite a tre distinti beni (parchi e giardini).

Entità del contributo

Il bando prevede la concessione di finanziamenti nella forma di contributo a fondo perduto. L’entità del finanziamento varia a seconda della proprietà del bene:

  • 100% delle spese ammissibili nel caso di beni di proprietà pubblica, non affidati in gestione a terzi. Nel caso in cui i beni pubblici siano affidati in gestione a terzi lo stesso contributo è concesso a condizione che l’intervento richiesto a finanziamento non rientri negli impegni assunti dai terzi gestori all’atto dell’affidamento;
  • tra il 50% il 100% delle spese ammissibili nel caso di beni di proprietà privata. La % viene determinata in base al numero di giorni di apertura al pubblico del bene come indicato nella tabella all’art. 6 del bando.

Il contributo assegnato per ciascuna proposta non potrà essere inferiore a 200.000 Euro e può arrivare fino a 2 milioni di Euro.

Le risorse assegnate a ciascun soggetto proponente saranno erogate secondo le seguenti modalità:

  • prima erogazione non superiore al 10 % del totale del finanziamento;
  • quattro quote intermedie fino al raggiungimento del 90% del totale del finanziamento complessivo concesso, sulla base delle richieste di pagamento presentate dal Soggetto Attuatore;
  • erogazione finale, a saldo, entro 30 giorni dalla rendicontazione di spesa per il 100% del costo complessivo dell’intervento finanziato.

L'erogazione del contributo sarà subordinata alla sottoscrizione di una apposita Convenzione di durata decennale che dovrà garantire l’accessibilità al pubblico del parco o del giardino, secondo le modalità fissate caso per caso dalla Soprintendenza competente per territorio.

La dotazione finanziaria del bando è pari a 190 milioni di Euro. Almeno il 20% dei fondi saranno destinato a beni ubicati nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna). La misura intende finanziare all’incirca 110 progetti di cui 40 dovranno essere ultimati entro il 31 dicembre 2024, i rimanenti entro il 30 giugno 2026.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

La domanda di finanziamento potrà essere presentata esclusivamente attraverso la pagina web predisposta da Cassa Depositi e Prestiti.
Sarà necessario allegare alla domanda di finanziamento tutti i documenti indicati all’articolo 3 del bando, fra cui la relazione descrittiva dell’intervento, in conformità al modello allegato al bando (p.29), comprensiva del piano di gestione, del quadro tecnico economico (QTE), del cronoprogramma di spesa e del cronoprogramma attuativo procedurale. Si evidenzia che il piano di gestione deve avere un orizzonte temporale almeno di 10 anni.

Si consiglia di monitorare regolarmente la sezione dedicata alle FAQ sul sito del bando, queste possono essere estremamente utili alla comprensione del bando. Inoltre non esitate ad inviare voi stessi richieste di chiarimento in caso di dubbi, le domande devono essere inviate entro il 9 marzo 2022, ore 12.30.

Prestate particolare attenzione all’articolo 10 del bando in cui vengono descritti i criteri utilizzati nella valutazione di merito delle proposte, fate in modo di avvicinarvi il più possibile a quanto richiesto. Si evidenzia che verranno ammessi al finanziamento solo gli interventi considerati altamente significativi, idonei a generare un tangibile miglioramento delle condizioni di conservazione del bene, nonché un positivo ed elevato impatto sulla promozione dello sviluppo culturale, scientifico, ambientale, educativo, economico e sociale.

Prima di presentare una domanda di finanziamento assicuratevi di essere in possesso delle competenze, risorse economiche e qualifiche professionali, sia tecniche che amministrative, necessarie per l’attuazione tempestiva ed efficace dell’intervento. Si evidenzia che il 90% del finanziamento verrà erogato a titolo di rimborso dunque è fondamentale avere risorse sufficienti ad anticipare le spese.

 

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