Finalità
Oggetto del Bando è l’assegnazione di contributi regionali a favore di Comuni ricadenti in Aree interne della Toscana per il co-finanziamento di interventi volti a:
- favorire il riuso delle aree già urbanizzate per evitare ulteriore consumo di suolo e rendere attrattiva la trasformazione delle stesse;
- favorire la densificazione delle aree urbane per la migliore sostenibilità economica dei sistemi di mobilità collettiva;
- mantenere e incrementare l’attrattività dei contesti urbani in ragione della pluralità delle funzioni presenti;
- garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria e l’innovazione delle opere di urbanizzazione e delle dotazioni collettive;
- favorire, anche con procedure di partecipazione civica, la verifica dell’utilità collettiva degli interventi di rigenerazione urbana di cui all’articolo 125 della l.r. 65/2014;
- migliorare le relazioni con i tessuti urbani circostanti o la ricomposizione dei margini urbani;
- migliorare e potenziare le opere di urbanizzazione, i servizi e il verde urbano;
- garantire la compresenza di funzioni urbane diversificate e complementari ed il raggiungimento di un’equilibrata composizione sociale.
Finalità del Bando è quella di dare sostegno ai Comuni ricadenti nelle aree interne della Toscana.
Gli interventi quindi, coerentemente con le strategie di cui al Progetto regionale 3 “Politiche per la montagna e le aree interne” (NA DEFR 2019), sono altresì orientati a favorire il superamento o il miglioramento delle condizioni di svantaggio di cui tali aree, per collocazione geografica e caratteristiche morfologiche, risentono in termini di: disponibilità e accessibilità ai servizi quali istruzione scolastica e servizi socioassistenziali; sostegno e valorizzazione delle economie locali e del territorio; contrasto ai fenomeni di invecchiamento e riduzione della popolazione; connessione con interventi di prevenzione e protezione ambientale.
Interventi ammissibili
I progetti co-finanziati con le risorse del Bando dovranno prevedere interventi per la realizzazione di opere pubbliche di competenza comunale funzionalmente connessi con gli interventi di rigenerazione e riqualificazione urbana di cui all’art. 125 della l.r. 65/2014.
Tali interventi interessano edifici ed aree connotate dalla presenza di degrado urbanistico o socioeconomico, come definiti ai sensi dell’art. 123 della l.r. 65/2014, inseriti nel perimetro del territorio urbanizzato, ivi comprese le aree interessate dalla presenza di beni individuati ai sensi degli articoli 136 e 142 del Codice.
Gli interventi devono rispondere alle finalità del Bando e riguardare operazioni quali:
- la riorganizzazione del patrimonio edilizio esistente;
- la riqualificazione delle aree degradate;
- la riorganizzazione funzionale delle aree dismesse;
- il recupero e riqualificazione degli edifici di grandi dimensioni o complessi edilizi dismessi;
- la riqualificazione delle connessioni con il contesto urbano.
Gli interventi in particolare prevedono:
- la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente volta anche a migliorare la relazione con i tessuti urbani circostanti o la ricomposizione dei margini urbani, tenuto conto del necessario rapporto visuale e morfo-tipologico con il tessuto urbano consolidato;
- il recupero, il miglioramento o il potenziamento delle opere di urbanizzazione, servizi e del verde urbano;
- la compresenza di funzioni urbane diversificate e complementari;
- il raggiungimento di un’equilibrata composizione sociale, anche attraverso interventi di edilizia sociale, tenuto conto altresì di quanto stabilito dall'articolo 63 della legge medesima;
- l’efficientamento energetico degli edifici e l'uso integrato di fonti rinnovabili;
- il miglioramento della sostenibilità ambientale e della biodiversità volto a favorire l’inserimento o il rafforzamento delle reti ecologiche legate alla presenza di corsi d’acqua o aree naturali residue, a cui possono essere associati percorsi per la mobilità ciclo-pedonale;
- un migliore allineamento della cortina edilizia in coerenza con l’assetto planimetrico urbano storicizzato e tenuto conto del necessario rapporto visuale con gli elementi espressivi dell’identità dei luoghi;
- la riqualificazione delle connessioni con gli spazi e servizi pubblici, anche esterni all’area, con particolare attenzione al trasporto collettivo.
- la riqualificazione di strutture pubbliche per finalità culturali.
Sono incentivati interventi di rigenerazione urbana nell’ambito di progetti che vedano coinvolti anche soggetti privati, tramite procedure che possano prevedere manifestazione di interesse, concertazione, ecc.
Entità del contributo
Per l’attuazione degli interventi in oggetto sono disponibili risorse regionali per un importo complessivo pari a € 4.036.000 suddivise nelle seguenti annualità:
- annualità 2019: € 916.000;
- annualità 2020: € 1.220.000;
- annualità 2021: € 1.900.000.
I contributi in conto capitale saranno erogati fino a un massimo dell’80% delle spese effettivamente sostenute per la realizzazione dell’intervento, nei limiti dell’importo ammesso in graduatoria, con un massimale di contributo comunque non superiore a 800.000 euro per singolo intervento ammesso a finanziamento.
I contributi possono essere utilizzati esclusivamente per il cofinanziamento di spese di investimento.
Spese ammissibili
Sono ammissibili, purché strettamente necessarie alla realizzazione dell’operazione, le seguenti tipologie di spesa:
- opere civili ed impiantistiche;
- forniture di beni comprese l’installazione e posa in opera di impianti, macchinari, attrezzature, sistemi, materiali e più in generale di tutte le componenti necessarie alla realizzazione del progetto;
- oneri per la sicurezza;
- spese tecniche fino ad un massimo del 10 % dell’importo a base d’appalto, comprensive degli oneri della sicurezza, purché le stesse siano strettamente legate all’operazione e siano necessarie per la sua preparazione o esecuzione;
- costo delle aree da acquisire non edificate alle seguenti condizioni: la sussistenza di un nesso diretto tra l’acquisto del terreno e gli obiettivi dell’intervento; la presentazione di una perizia giurata di stima redatta da soggetti iscritti agli albi/ordini degli ingegneri, degli architetti, dei geometri, dei dottori agronomi, dei periti agrari e degli agrotecnici o dei periti industriali edili che attesti il valore di mercato del bene oppure di una dichiarazione della congruità del valore delle aree determinato sulla base della normativa vigente sugli espropri. La percentuale della spesa ammissibile totale per l’acquisizione delle aree non può superare il 10 % dell’importo a base d’appalto, comprensivo degli oneri della sicurezza, nel rispetto del limite massimo stabilito dalla normativa nazionale e comunitaria;
- spostamento di reti tecnologiche interferite;
- allacciamento ai pubblici servizi;
- imprevisti e bonifiche, se del caso, fino ad un massimo del 7% dell’importo a base d’appalto, comprensivo degli oneri della sicurezza. Gli imprevisti sono utilizzabili solo ad integrazione delle voci e tipologie di spesa ritenute ammissibili;
- I.V.A. qualora non sia recuperabile o compensabile.
La rendicontazione di spesa dovrà essere presentata dai soggetti beneficiari entro il termine di 60 giorni successivi alla data del certificato di regolare esecuzione o di collaudo tecnico amministrativo dell’opera e comunque non oltre il 30 novembre 2021, pena la revoca del contributo salvo motivata richiesta di proroga.
Spese ammissibili
Sono ammissibili, purché strettamente necessarie alla realizzazione dell’operazione, le seguenti tipologie di spesa:
- opere civili ed impiantistiche;
- forniture di beni comprese l’installazione e posa in opera di impianti, macchinari, attrezzature, sistemi, materiali e più in generale di tutte le componenti necessarie alla realizzazione del progetto;
- oneri per la sicurezza;
- spese tecniche fino ad un massimo del 10 % dell’importo a base d’appalto, comprensive degli oneri della sicurezza, purché le stesse siano strettamente legate all’operazione e siano necessarie per la sua preparazione o esecuzione;
- costo delle aree da acquisire non edificate alle seguenti condizioni: la sussistenza di un nesso diretto tra l’acquisto del terreno e gli obiettivi dell’intervento; la presentazione di una perizia giurata di stima redatta da soggetti iscritti agli albi/ordini degli ingegneri, degli architetti, dei geometri, dei dottori agronomi, dei periti agrari e degli agrotecnici o dei periti industriali edili che attesti il valore di mercato del bene oppure di una dichiarazione della congruità del valore delle aree determinato sulla base della normativa vigente sugli espropri. La percentuale della spesa ammissibile totale per l’acquisizione delle aree non può superare il 10 % dell’importo a base d’appalto, comprensivo degli oneri della sicurezza, nel rispetto del limite massimo stabilito dalla normativa nazionale e comunitaria;
- spostamento di reti tecnologiche interferite;
- allacciamento ai pubblici servizi;
- imprevisti e bonifiche, se del caso, fino ad un massimo del 7% dell’importo a base d’appalto, comprensivo degli oneri della sicurezza. Gli imprevisti sono utilizzabili solo ad integrazione delle voci e tipologie di spesa ritenute ammissibili;
- I.V.A. qualora non sia recuperabile o compensabile.
La rendicontazione di spesa dovrà essere presentata dai soggetti beneficiari entro il termine di 60 giorni successivi alla data del certificato di regolare esecuzione o di collaudo tecnico amministrativo dell’opera e comunque non oltre il 30 novembre 2021, pena la revoca del contributo salvo motivata richiesta di proroga.
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