Contributi per interventi in favore delle vittime del reato di usura e di estorsione

Scadenza: Fino ad esaurimento risorse
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Regione Lombardia

Dotazione Complessiva
€ 1.000.000
Finanziamento Massimo
€20.000
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Finalità

In attuazione della legge regionale n. 17/2015 “Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata e per la promozione della cultura della legalità”, la Regione Lombardia intende favorire iniziative di contrasto al fenomeno dell’usura o dell’estorsione e di solidarietà alle vittime di tale reato.

Interventi ammissibili

Nell’ambito degli interventi di sostegno alle vittime del reato di usura o di estorsione, i soggetti devono presentare un programma di investimento per il rilancio della propria attività imprenditoriale o per l’avvio di una nuova attività.

Il programma, redatto in autocertificazione, deve contenere i seguenti elementi:

  • profilo dell’attività (struttura organizzativa, produttiva e commerciale mercato di riferimento, organizzazione, interventi di riposizionamento/miglioramento dell’attività, etc.);
  • descrizione delle spese di investimento collegate all’attività proposta (a titolo esemplificativo: macchinari, impianti specifici e attrezzature, arredi, etc.);
  • quantificazione del danno subito.

Le spese previste devono essere attinenti al programma di riavvio/rilancio dell’attività economica, con esclusione dei debiti contratti precedentemente la data di presentazione della domanda.

Sono ammissibili a contributo le spese di investimento al netto dell’IVA.

Le spese per l’acquisto di dispositivi, allestimenti, impianti, attrezzature, macchinari, hardware e software etc. sono riconoscibili a condizione che gli stessi siano installati e utilizzati presso la sede in cui viene svolta l’attività di cui al piano di rilancio/riavvio.

Chi può partecipare

I beneficiari del contributo regionale, a titolo di sostegno a seguito dei danni subiti, sono i titolari di un’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o comunque economica, ovvero di una libera arte o professione.

I soggetti destinatari del contributo, per poter accedere ai benefici previsti, devono:

  • avere sede legale e/o operativa in una provincia lombarda o essere titolari di partita IVA o C.F. per lo svolgimento di un’attività domiciliata sul territorio lombardo da almeno un anno dalla data di approvazione del bando ovvero aver cessato la precedente attività, esistente da più di un anno sul territorio lombardo, a seguito della denuncia del reato di usura o di estorsione;
  • dichiarare di essere vittime del reato di usura o di estorsione e risultare persone offese nel relativo procedimento penale;
  • aver subito il reato nel territorio della Regione;
  • predisporre in autocertificazione un programma di riavvio/rilancio della propria attività economica;
  • non aver beneficiato dei contributi di cui al “Bando per l’assegnazione di finanziamenti per interventi in favore delle vittime del reato di usura di cui all’art. 13 comma 2 lett. a) della legge regionale 3 maggio 2011, n. 9 - Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto della criminalità” approvato con decreto n. 11266 del 02.12.2013;
  • non rientrare nel campo di esclusione di cui all’art.1 del Reg. (CE) 1407/2013 (de minimis);
  • non trovarsi in nessuna delle situazioni ostative relative agli aiuti di Stato dichiarati incompatibili dalla Commissione europea;
  • avere legali rappresentanti, amministratori (con o senza poteri di rappresentanza) e soci per i quali non sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione previste dall’art. 10 L. 575/1965 (c.d. Disposizioni contro la mafia).

Sono escluse le imprese per le quali il cliente o il titolare effettivo rientrino in una classe di rischio elevato di riciclaggio e finanziamento del terrorismo a seguito di adeguata verifica ai sensi del D. Lgs. 231/2007 e delle successive disposizioni attuative emanate dalla Banca d’Italia.

Possono presentare domanda di contributi i soggetti il cui decreto che dispone il giudizio nel relativo procedimento penale sia stata emesso nei 60 mesi precedenti alla data di pubblicazione della DGR n. 4444/15 “ Intervento in favore delle vittime del reato di usura o di estorsione in attuazione della l.r. del 24 giugno 2015 n. 17 “Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata e per la promozione della cultura della legalità” (BURL S.O. n. 50 del 10.12.2015).

Ciascuna impresa o soggetto professionista può presentare una sola domanda di contributo a valere sul presente bando.

Il contributo non può essere concesso prima del decreto che dispone il giudizio nel relativo procedimento penale.

Nel caso il beneficiario sia una società, la persona fisica indicata dal decreto che dispone il giudizio deve essere socio, amministratore o legale rappresentante della società destinataria del contributo.

Entità del contributo

Le risorse complessivamente stanziate ammontano a 1.000.000 Euro.

Gli interventi a sostegno delle vittime del reato di usura o di estorsione, a titolo di indennizzo parziale dei danni subiti a causa ed in conseguenza del reato, sono costituiti da contributi a fondo perduto.

Il valore massimo del contributo è pari a 20.000 Euro e comunque non potrà superare il valore degli investimenti previsti nel programma di riavvio/rilancio della propria attività economica e l’entità del danno subito/dichiarato. Nel caso di rinvio a giudizio che coinvolge più soggetti vittime del reato di usura o di estorsione il contributo dovrà essere parametrato al danno effettivamente subito dal singolo richiedente il finanziamento

Link e Documenti

Consigli degli esperti

Si ricorda che la procedura per la presentazione delle domande è a sportello, quindi è consigliabile verificare la disponibilità delle risorse contattando l'help desk:

  • Maria Carla Ambrosini - email: mariacarla_ambrosini@regione.lombardia.it; tel.: 02.67655496;
  • Marino Gerosa - email: marino_gerosa@regione.lombardia.it; tel: 02/67654813.
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