Ministero della Transizione Ecologica – PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza)
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede, all’interno della Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica” Componente 1 “Economia circolare e agricoltura sostenibile”, la realizzazione di investimenti per migliorare la capacità di gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti e il paradigma dell’economia circolare (M2C1.1).
In questa cornice il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) ha pubblicato 3 bandi per selezionare progetti attinenti alla realizzazione di nuovi impianti di gestione rifiuti e all’ammodernamento di impianti esistenti (Investimento 1.1).
Il MiTE intende finanziare proposte volte a sviluppare modelli di raccolta differenziata basati sulla digitalizzazione dei processi, l’efficientamento dei costi e la razionalizzazione e semplificazione dei flussi di rifiuti urbani prodotti, che consentano di pervenire a un incremento significativo delle quote di differenziata, anche in linea con gli obiettivi dei piani di settore e contribuiscano alla risoluzione delle infrazioni individuate dall’Unione europea.
In particolare il MiTE intende finanziare 3 tipologie di intervento, a ognuna delle quali dedica un bando distinto:
Per maggiori dettagli circa le attività ammissibili per ogni Linea d’Intervento vedere l’articolo 5 di ciascun bando.
Non sono in ogni caso ammissibili al finanziamento gli interventi che hanno ad oggetto investimenti in discariche, in impianti di Trattamento Meccanico Biologico/Trattamento Meccanico (TMB, TBM, TM, STIR, ecc.) o inceneritori o combustibili derivati da rifiuti, nel rispetto del principio DNSH anzi richiamato o l’acquisto di veicoli per la raccolta dei rifiuti.
Si fa presente che gli interventi devono rispettare in ogni caso le seguenti condizioni di ammissibilità:
I bandi sono rivolti agli Enti di Governo d'Ambito Territoriale Ottimale (EGATO) di cui al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e ss.mm.ii. o, laddove questi non siano stati costituiti, ai Comuni, i quali possono operare singolarmente o nella Forma Associativa tra Comuni.
Per maggiori informazioni circa i soggetti destinatari dei singoli bandi vedere l’articolo 4 di ciascun bando.
Le risorse finanziarie complessivamente stanziate ammontano a € 1.500.000.000 (un miliardo cinquecento milioni di euro) e sono così ripartite:
Per ciascuna Linea d’Intervento il 60% delle risorse è destinato alle Regioni del centro sud (Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Molise, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna) e il 40% alle restanti Regioni e alle Province Autonome di Trento e Bolzano.
Le risorse sono concesse nella forma di contributo a fondo perduto fino al 100% dei costi ammissibili. Il contributo massimo erogabile per ciascuna proposta non potrà superare la somma complessiva di:
Si fa presente che le spese ammissibili sono riportate nell’allegato 2 di ciascun bando.
Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.
Qualsiasi sia la Linea d’Intervento nell’ambito della quale si presenta una proposta, questa deve rispettare tutti i criteri di ammissibilità riportati all’articolo 6 di ciascun bando, pena la non ammissibilità della stessa.
Si fa presente che il periodo per la presentazione delle proposte è suddiviso in 2 fasi:
Per eventuali richieste di chiarimento è possibile contattare un helpdesk dedicato fino a 30 giorni prima della scadenza del termine per la presentazione delle proposte.
Si evidenzia che le proposte ritenute ammissibili verranno valutate secondo i criteri riportati all’allegato 1 di ciascun bando.
Le modalità di erogazione dei contributi concessi sono indicate all’articolo 14 di ciascun bando.
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