Scadenza: 31 marzo 2022
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Dotazione Complessiva
€ 14.560.000.000
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Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Difficile

Finalità

Nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con questa iniziativa si intendono favorire le attività di inclusione sociale di determinate categorie di soggetti fragili e vulnerabili come famiglie e bambini, anziani non autosufficienti, disabili e persone senza dimora. Nello specifico, il bando prevede:

  • interventi di rafforzamento dei servizi a supporto delle famiglie in difficoltà;
  • soluzioni alloggiative e dotazioni strumentali innovative rivolte alle persone anziane per garantire loro una vita autonoma e indipendente;
  • servizi socio assistenziali domiciliari per favorire la deistituzionalizzazione;
  • forme di sostegno agli operatori sociali per contrastare il fenomeno del burn out;
  • iniziative di housing sociale di carattere sia temporaneo che definitivo.

Interventi ammissibili

Le risorse previste dal bando sono stanziate per sette linee di attività come di seguito indicate.

Linea 1.1 Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell'istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti:

1.1.1. Sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini. Questa linea di intervento è finalizzata ad estendere il Programma di Intervento e Prevenzione dell’Istituzionalizzazione (P.I.P.P.I.) e ha l’obiettivo di rafforzare i servizi di assistenza sociale per sostenere la capacità genitoriale e i bambini e le famiglie che vivono in condizione di fragilità e vulnerabilità, al fine di ridurre o evitare il rischio di allontanamento dei bambini e adolescenti dal proprio nucleo familiare.

1.1.2. Autonomia degli anziani non autosufficienti. Tale linea di intervento ha l’obiettivo di prevenire l’istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti assicurando, in alternativa al ricovero a lungo termine in strutture residenziali pubbliche, un contesto abitativo attrezzato insieme ad un percorso di assistenza sociale e sociosanitaria integrata di tipo domiciliare, che consentano alla persona di conseguire e mantenere la massima autonomia ed indipendenza.

1.1.3. Rafforzamento dei servizi sociali domiciliari per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire l’ospedalizzazione.  La linea di intervento ha come obiettivo primario la costituzione di équipe professionali, con iniziative di formazione specifica, per migliorare la diffusione dei servizi sociali su tutto il territorio e favorire la deistituzionalizzazione e il rientro a domicilio dagli ospedali, in virtù della disponibilità di servizi e strutture per l’assistenza domiciliare integrata.

1.1.4. Rafforzamento dei servizi sociali e prevenzione del fenomeno del burn out tra gli operatori sociali. Tale linea ha l’obiettivo di rafforzare la qualità del servizio sociale professionale e in particolare di prevenire il fenomeno del burn out, forma particolare di stress e stato di malessere connessi all’esercizio di professioni di aiuto e di supporto a portatori di particolari bisogni e a persone in difficoltà. A tal fine dovranno essere definite azioni di supervisione consistenti in percorsi di confronto e di condivisione che accompagneranno l’operatore sociale nell’esercizio della professione svolta con l’obiettivo di garantire e di mantenere il suo benessere, consentirgli di assumere al meglio le funzioni esercitate nei confronti delle persone beneficiarie dei servizi, riconquistando il senso ed il valore del proprio operato.

Linea 1.2 - Percorsi di autonomia per persone con disabilità.

La linea 1.2 risponde all’obiettivo generale di accelerazione del processo di de-istituzionalizzazione fornendo servizi sociali e sanitari di comunità e domiciliari alle persone con disabilità, al fine di migliorarne l'autonomia e offrire loro opportunità di accesso nel mondo del lavoro, anche attraverso la tecnologia informatica. Inoltre i progetti:

  • dovranno essere coerenti con le misure già in essere afferenti al Fondo per il dopo di noi (Progetti per il dopo di noi) e al Fondo nazionale per la non autosufficienza (Progetti di vita indipendente);
  • dovranno rispettare le indicazioni contenute nelle Linee guida sulla vita indipendente ed inclusione nella società delle persone con disabilità, elaborate e adottate dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali con D.D. n. 669 del 28 dicembre 2018;
  • dovranno comprendere tre linee di intervento, di cui la prima propedeutica alle altre due:
  • Definizione e attivazione del progetto individualizzato.
  • Abitazione: adattamento degli spazi, domotica e assistenza a distanza.
  • Lavoro: sviluppo delle competenze digitali per le persone con disabilità coinvolte nel progetto e lavoro anche a distanza.

Linea 1.3 - Housing temporaneo e Stazioni di posta (Centri servizi):

1.3.1. Housing first. La linea 1.3.1. ha l’obiettivo di creare un sistema di accoglienza per le persone e i nuclei in condizioni di elevata marginalità sociale per le quali si attiva un percorso di autonomia attraverso un progetto personalizzato all’interno delle strutture di accoglienza stesse. Alla soluzione alloggiativa, viene affiancato un progetto personalizzato, volto al superamento dell’emergenza, con l’obiettivo di favorire percorsi di autonomia e rafforzamento delle risorse personali.

1.3.2. Stazioni di posta (Centri servizi). La linea ha l’obiettivo di creare punti di accesso e fornitura di servizi, diffusi nel territorio, ben riconoscibili a livello territoriale dalle persone in condizioni di bisogno.

Attenzione! Per ogni ulteriore dettagli in merito alle attività ammissibili verificare pagg. 21-33 del bando.

Durata progettuale: i progetti, di durata massima triennale, possono essere attivati a partire dal 1 giugno 2022 e devono essere completati entro il 30 giugno 2026.

Chi può partecipare

Possono partecipare gli Ambiti territoriali Sociali (ATS) e, per essi, i singoli Comuni e agli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali, singoli o associati compresi all’interno di ciascun ATS.

Per ogni ATS è ammesso a presentare domanda in qualità di Soggetto attuatore il Comune Capofila dell’ATS o l’ente pubblico individuato come capofila dell’ATS sul registro degli Ambiti territoriali sociali presso il SIUSS (Sistema Informativo Unitario dei Servizi Sociali), più specificamente presso la banca dati SIOSS (Sistema Informativo dell’Offerta dei Servizi Sociali).

I progetti saranno realizzati dagli ATS che potranno aderire a ciascuna delle 7 linee di attività. Fermo restando l'ammontare massimo finanziabile per progetto, sarà ammessa la presentazione di un progetto da parte di più ambiti a tal fine consorziati, con individuazione di un ATS capofila assegnatario delle risorse.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria: 1.450.600.000 Euro

Così di seguito ripartiti in base alle linee di intervento:

1.1. Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell'istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti:

Dotazione complessiva della linea di intervento: 500.100.000 Euro

1.1.1. Sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini

  • Dotazione finanziaria: 84.600.000 Euro
  • Numero progetti finanziabili: 400
  • Risorse massime per progetto: 211.500 Euro

1.1.2. Autonomia degli anziani non autosufficienti

  • Dotazione finanziaria: 307.500.000 Euro
  • Numero progetti finanziabili: 125
  • Risorse massime per progetto: 2.460.000 Euro

1.1.3. Rafforzamento dei servizi sociali domiciliari per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire l’ospedalizzazione

  • Dotazione finanziaria: 66.000.000 Euro
  • Numero progetti finanziabili: 200
  • Risorse massime per progetto: 330.000 Euro

1.1.4 Rafforzamento dei servizi sociali e prevenzione del fenomeno del burn out tra gli operatori sociali.

  • Dotazione finanziaria: 42.000.000 Euro
  • Numero progetti finanziabili: 300
  • Risorse massime per progetto: 210.000 Euro

1.2  Percorsi di autonomia per persone con disabilità

Dotazione complessiva della linea di intervento: 500.500.000 Euro

  • Numero progetti finanziabili: 700 in 500 ATS
  • Risorse massime per progetto:
    • Progetto individualizzato: 115.000 Euro
    • Abitazione: 420.000 Euro
    • Lavoro: 180.000 Euro

1.3 Housing temporaneo e Stazioni di posta (Centri servizi)

Dotazione complessiva linea di intervento: 450.000.000 Euro

1.3.1. Housing first

  • Dotazione finanziaria: 177.500.000 Euro
  • Numero progetti: 250
  • Risorse massime per progetto: 710.000 Euro

       1.3.2. Stazioni di posta (Centri servizi)

  • Dotazione finanziaria: 272.500.000 Euro
  • Numero progetti: 250
  • Risorse massime per progetto: 1.090.000 Euro

 

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Allegato 1 - Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia

Allegato 2 - Linee di indirizzo sostegno famiglie in situazione di vulnerabilità

Allegato 3 - Piano nazionale interventi e servizi sociali 2021-2023

Allegato 4 - Linee di indirizzo per Progetti di vita indipendente 

Allegato 5 - Piano di lavoro PIPPI 

Allegato 6 - PIPPI Piano di lavoro Versione Easy to read

Allegato 7 - Questionario di autovalutazione Moduli PIPPI

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Dedica del tempo a ai criteri ammissibilità (art. 7 pag. 34 del bando). Il bando richiede che al momento della presentazione del progetto siano presenti specifiche caratteristiche sia dell’ente, sia dei destinatari che del progetto in sé. Ai fini dell’ottenimento del contributo è fondamentale considerare tutti i criteri richiesti.

Riguardo le spese ammissibili (art. 9 pagg. 36-37 del bando). Le spese ammissibili sono le voci di costi imputabili nel budget di progetto. Per ottenere il contributo come indicato è quindi fondamentale che quest’ultime coincidano con i costi indicati dal bando.

Per quanto attiene le attività di progetto, per ogni singola linea di intervento sono indicati i destinatari a cui è rivolto, i target da raggiungere e altri dettagli rilevanti ai fini della redazione della proposta progettuale. È quindi importante dedicarsi con cura alla lettura di tali caratteristiche e che la tua proposta sia strutturata sulla base di quanto indicato dal bando (art. 6 pagg. 21-33 del bando).

Prestare massima attenzione ai criteri di valutazione adottati dall’Ente per valutare le proposte progettuali. La lettura preliminare dei criteri ti aiuterà a capire se il tuo progetto possiede le caratteristiche per aggiudicarsi il contributo. Nella fase di scrittura i criteri di valutazione vi guideranno per capire la lunghezza e l’importanza che sarà necessario dare ai singoli paragrafi della proposta progettuale. Dovrò dare maggiore rilevanza ai paragrafi che si riferiscono ai criteri di valutazione che hanno maggior punteggio perché sono quelli su cui si baserà la valutazione del progetto (art. 11 pagg. 38-40 del bando).

Hai bisogno di chiarimenti? È sempre consigliabile prendere contatto diretto con l’Ente finanziatore, ti aiuterà a comprendere se il tuo progetto possiede le giuste caratteristiche per essere finanziato e a risolvere alcuni dubbi. I quesiti si potranno inviare all’indirizzo dginclusione.divisione4@pec.lavoro.gov.it riportando come oggetto: “Avviso n.1/2022 – Quesito”. Le risposte ai quesiti di interesse generale saranno pubblicate sul sito internet del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

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