Scadenza: 31 maggio 2021
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Regione Puglia

Dotazione Complessiva
€ 8.000.000
Finanziamento Massimo
€1.000.000
Co-finanziamento
100%
Vai al bando
Bando scaduto

Finalità

Attraverso l'iniziativa, la Regione Puglia intende favorire percorsi di rigenerazione socio-territoriale attraverso la rifunzionalizzazione di beni confiscati alle mafie, prevedendone la restituzione alle Comunità che hanno subito le conseguenze dei comportamenti illeciti derivanti da attività della criminalità organizzata e favorendo l’utilizzo per attività di animazione sociale e partecipazione collettiva.

Interventi ammissibili

L’Avviso finanzia interventi di riqualificazione di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata sul territorio pugliese e trasferiti al patrimonio indisponibile dei Comuni (Soggetti proponenti), da utilizzare per finalità sociali ad opera dei Comuni stessi o dei soggetti assegnatari dei beni in concessione.

Le proposte progettuali devono, pertanto, prevedere interventi funzionali al riuso sociale dei beni connessi ad uno dei seguenti ambiti tematici:
a) iniziative per la produzione di beni ed erogazione di servizi in favore delle fasce marginali (es. servizi di cohousing anziani/giovani, inclusione immigrati, disabili, donne e minori vittime di violenza, servizi di supporto alla genitorialità, mediazione familiare, sportelli di ascolto, gruppi di auto mutuo aiuto, etc.);
b) riutilizzo di fabbricati rurali con annesso terreno per lo svolgimento di attività legate all'agricoltura sociale;
c) recupero funzionale di alloggi da destinare a progetti pilota per percorsi di vita indipendente rivolti a disabili (es. ideazione e realizzazione di strumenti di domotica tecnologicamente avanzati per l'autonomia delle persone con gravi disabilità);
d) interventi di cittadinanza sociale (es. attivazione della cittadinanza attiva, centri di aggregazione sociale, attività sportive, culturali e ricreative, formazione civica, etc.);
e) tutela e valorizzazione del territorio (es. valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale, artistico, etc.);
f) attività di co-working solidale per nuove esperienze autonome e produttive di lavoro (es. inteso come luogo che soddisfa i bisogni di uno spazio di lavoro condiviso con la possibilità di avere uno spazio creato a misura di bambine/i a supporto della genitorialità, priva di una rete familiare supportiva).

Sono ammissibili le spese funzionali alla realizzazione dell’operazione e strettamente connesse alle finalità perseguite dalla proposta progettuale. Fra le spese ammissibili figurano:

  • lavori, forniture e servizi connessi alla realizzazione dell’operazione, nonché funzionali alla piena operatività di quanto oggetto di finanziamento;
  • indennità e contributi dovuti ad enti pubblici e privati finalizzati all’esecuzione delle opere (permessi, concessioni, autorizzazioni, ecc.);

spese generali (spese necessarie per attività preliminari, consulenze e/o supporto tecnico-amministrativo, spese di gara, assistenza giornaliera e contabilità, collaudi tecnici, collaudo tecnico-amministrativo, progettazione, direzione lavori/esecuzione del contratto, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione).

Chi può partecipare

Possono presentare una proposta progettuale i Comuni della Regione Puglia che risultano assegnatari del bene confiscato oggetto della proposta progettuale e che assumono formalmente l’impegno di gestirlo direttamente, ovvero tramite assegnazione a terzi in gestione, per le finalità declinate nella proposta progettuale, per un periodo non inferiore ai cinque anni successivi al completamento dell’operazione.

Il Soggetto proponente deve assicurare e fornire evidenza del rispetto dei principi di partecipazione e di coinvolgimento del Partenariato Economico e Sociale (PES), come individuati nel protocollo di intesa sottoscritto fra ANCI Puglia (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e PES Puglia il 22/10/2015.

Il Soggetto proponente può presentare una sola proposta progettuale la quale deve riguardare un unico bene confiscato; si specifica, a tal proposito, che il bando considera come “unico bene confiscato” anche il complesso di più beni confiscati fisicamente e strutturalmente integrati o integrabili ai fini della realizzazione dell’intervento.

Si evidenzia che alla data di candidatura, il bene oggetto di proposta progettuale, oltre a risultare trasferito con atto dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati alla criminalità (o precedenti enti competenti) al patrimonio indisponibile del Soggetto proponente, deve essere riconducibile alle categorie previste dal portale Open Re.G.I.O. dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata ed essere conforme, anche per eventuali intervenuti provvedimenti di sanatoria, alle vigenti disposizioni in materia urbanistica.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 8.000.000 Euro

Contributo massimo per progetto: 1.000.000 Euro

Quota di co-finanziamento: fino al 100% dei costi totali ammissibili previsti dal progetto

Il Soggetto proponente può integrare l’entità del contributo con risorse aggiuntive a proprio carico, esclusivamente a valere sulle stesse voci di spesa di cui al quadro economico della proposta progettuale candidata.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Scheda per la richiesta di finanziamento

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Si fa presente che il Soggetto proponente può procedere alla definizione della proposta progettuale anche attraverso un processo di co-progettazione, che preveda se necessario:

  • percorsi di partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza;
  • e/o procedure di evidenza pubblica finalizzate alla selezione di un soggetto a cui affidare la gestione del bene medesimo.

Si evidenzia che la documentazione di progetto può essere presentata solo via posta elettronica certificata (PEC), come riportato al paragrafo 4 del Bando relativo alla documentazione, alle modalità e ai termini di presentazione.

Tenere a mente che le proposte progettuali vengono valutate in 3 fasi, come descritto al paragrafo 5 del Bando:

  • valutazione dell’ammissibilità formale;
  • valutazione dell’ammissibilità sostanziale;
  • valutazione tecnica (v. criteri riportati nella tabella al paragrafo 5.2.3 del bando).
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