DCI - Promozione del dialogo interculturale, della diversità culturale e il rispetto per la pari dignità di tutte le persone nei Paesi OCSE/DAC

Scadenza: 16 maggio 2017
Archiviato
Bando scaduto
SCADENZA

16 maggio 2017

PROGRAMMA DI RIFERIMENTO

DCI - Strumento per la cooperazione allo sviluppo
EuropeAid/154498/DH/ACT/Multi

OBIETTIVO

Il presente bando è pubblicato nell'ambito dello strumento per la cooperazione allo sviluppo e riguarda il dialogo interculturale e la cultura. Il dialogo interculturale comprende il dialogo interreligioso, intra-religioso e tra diversi credi o fedi spirituali.

I paesi beneficiari del bando sono quelli della lista OCSE/DAC dei paesi beneficiari di aiuto pubblico allo sviluppo (ODA). Tra questi saranno prioritari i seguenti paesi: Burundi, Burkina Faso, Camerun, Chad, Gibuti, Eritrea, Etiopia, Kenya, Mali, Niger; Nigeria, Senegal, Somalia, Sud Sudan, Sudan, Yemen, Ruanda, Tanzania, Uganda e Repubblica islamica dell’Iran.

Obiettivo del bando è quello di promuovere il dialogo interculturale, la diversità culturale e il rispetto per la pari dignità di tutte le persone nei Paesi coinvolti nel progetto.

DESCRIZIONE

Il presente bando è pubblicato nell'ambito dello strumento per la cooperazione allo sviluppo e riguarda il dialogo interculturale e la cultura. Il dialogo interculturale comprende il dialogo interreligioso, intra-religioso e tra diversi credi o fedi spirituali.

I paesi beneficiari del bando sono quelli della lista OCSE/DAC dei paesi beneficiari di aiuto pubblico allo sviluppo (ODA). Tra questi saranno prioritari i seguenti paesi: Burundi, Burkina Faso, Camerun, Chad, Gibuti, Eritrea, Etiopia, Kenya, Mali, Niger; Nigeria, Senegal, Somalia, Sud Sudan, Sudan, Yemen, Ruanda, Tanzania, Uganda e Repubblica islamica dell’Iran.

Obiettivo del bando è quello di promuovere il dialogo interculturale, la diversità culturale e il rispetto per la pari dignità di tutte le persone nei Paesi coinvolti nel progetto.

Il bando è suddiviso in 2 lotti:

Lotto 1: accrescere la comprensione e il rispetto della diversità culturale e religiosa con l’obiettivo di aumentare il pluralismo culturale e la comprensione interculturale, compresi gli aspetti relativi alla religione o alla fede nei paesi partner.

Lotto 2: la cultura come elemento facilitatore del dialogo, dell’inclusione sociale, dello sviluppo delle competenze e della coesione con l’obiettivo di migliorare il dialogo e l’inclusione sociale (in particolare delle popolazioni vulnerabili e svantaggiate, come le persone appartenenti a minoranze, i migranti, le donne e le ragazze, i disabili), lo sviluppo delle competenze e la coesione sociale nei paesi destinatari.

AZIONI FINANZIATE

Il bando è suddiviso in 2 lotti (una proposta progettuale deve riguardare un solo lotto).

Lotto 1: accrescere la comprensione e il rispetto della diversità culturale e religiosa con l’obiettivo di aumentare il pluralismo culturale e la comprensione interculturale, compresi gli aspetti relativi alla religione o alla fede nei paesi partner.

Nell'ambito dei questo lotto le azioni dovranno:

- favorire la comprensione interreligiosa e/o interconfessionale: i beneficiari impareranno come accettare e valorizzare la diversità, affrontare le diversità di vedute in modo costruttivo e non conflittuale e accrescere la comprensione delle somiglianze e delle differenze tra le comunità culturali, religiose o di credo;

- migliorare la conoscenza e la comprensione delle diverse culture e sistemi religiosi/di fede e contribuire al rispetto della diversità e a un dialogo interculturale/interreligioso significativo;

- ridurre i pregiudizi e il potenziale di conflitto e settarismo costruendo un terreno comune tra persone che hanno visioni del mondo diverse;

- mobilitare varie competenze e attori, compresi gli operatori culturali, i soggetti che operano nel settore dell'istruzione, come insegnanti, intellettuali e studiosi, le organizzazioni della società civile, le comunità religiose/di fede.

Le attività dovranno favorire lo sviluppo delle capacità sostenibili nell’area degli studi religiosi e del dialogo interreligioso e promuovere l'inclusione di diverse comunità culturali/religiose/di fede e degli individui e la partecipazione attiva di donne e giovani nel ruolo di agenti e facilitatori del dialogo interculturale/interreligioso. Dovrano, inoltre, tener conto degli approcci inclusivi verso tutte le religioni e i credi e le prospettive secolari/umanistiche.

Sarà valutato positivamente l’uso della cultura e/o delle risorse educative/accademiche.

Lotto 2: la cultura come elemento facilitatore del dialogo, dell’inclusione sociale, dello sviluppo delle competenze e della coesione con l’obiettivo di migliorare il dialogo e l’inclusione sociale (in particolare delle popolazioni vulnerabili e svantaggiate, come le persone appartenenti a minoranze, i migranti, le donne e le ragazze, i disabili), lo sviluppo delle competenze e la coesione sociale nei paesi destinatari.

Le azioni nell'ambito di questo lotto utilizzano la cultura come strumento preferenziale per il dialogo interculturale. In particolare dovranno offrire uno spazio neutro e sicuro per incontri che cercano di creare un ambiente di comprensione e rispetto reciproco e di promuovere l'integrazione nella società, permettendo a tutti di partecipare e beneficiare di un processo di sviluppo inclusivo e migliorare l'accesso alla cultura, comprendendo più membri della comunità per promuovere l'integrazione.

Le attività proposte dovranno basarsi sulle risorse culturali e le infrastrutture esistenti, favorendo approcci partecipativi e comunitari e il lavoro creativo congiunto intorno alla libertà di espressione e alla diversità culturale, con particolare attenzione per le persone socialmente emarginate, come le donne e le ragazze, i migranti e gli sfollati, i disabili, le persone appartenenti a minoranze, ecc.

Per raggiungere una massa critica di popolazione sarà data priorità alla mobilitazione di risorse e attori culturali nei contesti urbani, che nei paesi in via di sviluppo mostrano crescenti disparità socio-economiche, segregazione spaziale e altre forme di disuguaglianze e che spesso sono il punto di destinazione finale dei crescenti flussi migratori transfrontalieri.

Tipi di azione (per entrambi i lotti):

- azioni volte a fornire spazi e opportunità virtuali e fisici "sicuri" e "neutrali" perché tutti i gruppi possano esprimere la loro voce. Le interazioni dovranno essere strutturate, orientate agli obiettivi e moderate in modo neutro e dovranno seguire un approccio di genere basato sui diritti;

- azioni concernenti il capacity building degli attori target per promuovere la comprensione interculturale e il dialogo interreligioso e/o un aumento della competenza interculturale, per esempio attraverso scambi peer to peer e/o borse di studio;

- azioni che permettono la produzione/lo sviluppo di materiale culturale, utilizzato e diffuso per favorire la comprensione interculturale;

- azioni che riguardano il sostegno finanziario a terzi.

Attività ammissibili (elenco non esaustivo):

- promozione delle opportunità di dialogo per esempio fornendo di "spazi sicuri" fisici o virtuali per gli scambi moderati; sostegno alla coesione e all'inclusione sociale,

- iniziative congiunte, pubbliche o ristrette, volte a specifiche misure di follow-up (conferenze interrreligiose/intraconfessionali, incontri, marce per la pace, visite di solidarietà alle comunità colpite, ecc.),

- facilitazione/moderazione dei processi di dialogo (ad es. ascolto empatico attraverso la comunicazione non violenta o altri metodi),

- misure per preservare il patrimonio della diversità culturale e religiosa (manoscritti, oggetti e siti) compresi nei programmi di insegnamento e nei libri di testo,
- processi di dialogo e iniziative di collaborazione per fermare l'escalation dell’incitamento e per contrastare gli appelli all'odio religioso (es. Piano d'azione di Rabat),

- scambi - inclusi quelli in gruppi peer to peer e virtuali - tra gli studenti o studiosi/docenti, che espongono i beneficiari alla diversità; scambi tra i paesi partner,

-sviluppo delle capacità, scambi/gemellaggi tra istituti di istruzione e programmi di borse di studio per approfndire e diffondere le conoscenze in materia di studi religiosi e argomenti correlati,

- produzione/diffusione di trasmissioni attraverso Internet, la radio o la televisione, facendo ricorso a strumenti come il teatro, lo storytelling e altre espressioni creative o artistiche,

- produzione e diffusione di materiale virtuale o stampato come cartoons, video, musica, arte, cataloghi, mostre,

- promozione della creazione di reti e della cooperazione a livello locale, regionale e internazionale, identificando e condividendo le migliori pratiche e conoscenze,

- campagne di sensibilizzazione per informare il pubblico generale e le autorità,

-attività finalizzate alla documentazione e raccolta di dati disaggregati (anche disaggregati per sesso), ricerche, studi, monitoraggio e reporting per esempio sui risultati in settori rilevanti per il bando,

- sviluppo di iniziative mediatiche costruite su standard di segnalazione etici, compresa la produzione e la diffusione di materiale attraverso Internet, i social media e le trasmissioni radio/TV su temi rilevanti per il bando.

I progetti dovranno avere una durata compresa tra 36 e 60 mesi.

CHI PUO' PARTECIPARE

Persone giuridiche senza fini di lucro appartenenti ad una delle seguenti categorie:

- attori non statali

- reti di OSC (organizzazioni della società civile)

- enti pubblici

- reti e/o associazioni di autorità locali

- organizzazioni (intergovernative) internazionali

Proponente e co-proponente (ad eccezione delle organizzazioni - intergovernative - internazionali) devono essere stabiliti in uno dei seguenti Paesi: UE, EFTA/SEE, Beneficiari di IPA II, Paesi/territori in via di sviluppo compresi nella lista OCSE/DAC dei riceventi dell’APS che non sono membri del G20 (ovvero: Least Developed Countries (LDCs), Other Low Income Countries, Lower Middle Income Countries and Territories, Upper Middle Income Countries and Territories), oppure in un PVS membro del G-20 (a condizione che il Paese sia beneficiario del progetto), in uno dei Paesi e Territori d’Oltremare (PTOM) o infine in uno stato OCSE non UE (esclusivamente se le attività vengono realizzate in un Paese della categoria LDC oppure Highly Indebted Poor Country - HIPC) [l’elenco è disponibile nell’Annex O al bando).

I progetti dovranno svolgersi in almeno 2 paesi della lista OCSE/DAC dei paesi beneficiari di aiuto pubblico allo sviluppo, con priorità per i paesi specificati sopra (nei Paesi UE o altri paesi terzi ammissibili al programma si potranno realizzare attività marginali) e dovranno essere presentati da un partenariato di almeno tre soggetti (un applicant e due co-applicant); almeno uno dei membri del partenariato deve avere sede in uno dei Paesi nei quali si realizzerà il progetto.

Un soggetto non può partecipare (come applicant o co-applicant) a più di un progetto su questo bando; qualora ciò si verifichi la Commissione accetterà la prima proposta ricevuta e rifiuterà le successive.

ENTITA' CONTRIBUTO

Risorse finanziarie disponibili: 9.700.000 euro (4.000.000 per il lotto 1 e 5.700.000 per il lotto 2)

Il contributo comunitario può coprire non meno del 51% e non più del 90% delle spese ammissibili nel rispetto dei seguenti massimali:

- lotto 1: importo massimo: 2.000.000 euro e non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 1.000.000 euro,

- lotto 2: importo massimo: 2.850.000 euro e non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 1.900.000 euro.

In via eccezionale, il finanziamento potrà coprire l’intero costo del progetto (nel rispetto dei massimali previsti) se si ritiene che sia indispensabile realizzarlo (perché ciò avvenga, la Commissione europea deve accettare le motivazioni addotte dai proponenti).

COME PARTECIPARE

I progetti dovranno essere scritti in inglese o francese.

La presentazione delle proposte di progetto averrà in due fasi: la prima fase consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale presentare il progetto in modo sintetico; solo i progetti i cui concept note siano stati valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto.

Sia il proponente sia i partner devono essere registrati nel sistema PADOR: il proponente deve esserlo già al momento della presentazione del concept note, mentre i partner è sufficiente che lo siano al momento della presentazione della proposta completa del progetto.

La presentazione dei concept note deve essere fatta esclusivamente attraverso il sistema PROSPECT.

PAESI AMMISSIBILI

REFERENTE

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SITO WEB

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FORMULARI E DOCUMENTI

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali. - NULL

CODICE AUTORE

06/04/2017

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