Educazione Ambientale 2.0

Scadenza: 3 luglio 2019
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Regione Calabria: POR 2014/2020 FESR FSE - Piano di Azione 6.5.A.1 "Azioni previste nei Prioritized Action Framework (PAF) e nei Piani di gestione della Rete Natura 2000" - Sub-azione 4 "Educazione Ambientale" 2.0

Bando scaduto

Finalità

La biodiversità, la straordinaria varietà di specie, di geni e di ecosistemi di cui noi siamo parte integrante, è la nostra assicurazione sulla vita: ci garantisce cibo, acqua pura e aria pulita; ci offre mezzi di riparo e cura; mitiga le catastrofi naturali, l’azione dei parassiti e le malattie, nonché contribuisce a regolare il clima. La biodiversità costituisce il nostro capitale naturale perché fornisce servizi ecosistemici che sono alla base dell’economia. La perdita di diversità biologica è la minaccia ambientale che, insieme al cambiamento climatico, preoccupa maggiormente la comunità scientifica e i due fenomeni sono inestricabilmente legati.
La Comunità Internazionale si è mobilitata per contrastare la perdita di biodiversità, adottando nel 1992 la Convenzione per la Diversità Biologica (CBD, Rio de Janeiro, 1992). Nel maggio 2011 la Commissione Europea ha adottato una nuova strategia fino al 2020 che si prefigge di arrestare la perdita di biodiversità e il degrado degli ecosistemi e ridefinisce il quadro d’azione e gli obiettivi chiave da conseguire entro tale data.
A livello nazionale, anche l’Italia, nel 2010, si è dotata di una Strategia Nazionale per la Biodiversità, realizzata grazie ad un percorso di partecipazione e condivisione fra i diversi attori istituzionali, sociali ed economici interessati, che è culminato nella Conferenza Nazionale per la Biodiversità (Roma, 20 - 22 maggio 2010).

Al fine di arrestare la perdita di biodiversità, la Regione Calabria si è dotata di una propria Strategia Regionale per la Biodiversità (adottata con DGR n. 845 del 21-12-2010) che sta attuando attraverso alcuni strumenti quali:

- Piani di gestione dei SIC,
- Osservatorio per la Biodiversità (DGR n. 579 del 16-12-2011),
- Prioritised Action Framework for Natura2000 (PAF),
- Rete Ecologica Regionale (approvata con DGR 759/2003.

Oltre alla biodiversità nel luglio 2000, il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa a Strasburgo ha adottato la Convenzione europea del paesaggio, aperta alla firma degli Stati membri dell’organizzazione a Firenze il 20 ottobre 2000.
Tale convenzione si prefissa di promuovere la protezione, la gestione e la pianificazione dei paesaggi europei e di favorire la cooperazione europea.
La regione Calabria, sensibile alle tematiche del Paesaggio ha approvato, già con deliberazione n° 501 del 31.12.2013 il ''Documento per la Politica del Paesaggio in Calabria" in attuazione dell'art. 8 bis della Legge Urbanistica della Regione Calabria n.19/2002 e s.m.i.
Nel luglio 2016 è stato approvato un documento strategico importante per tutta la pianificazione regionale: il “QUADRO TERRITORIALE REGIONALE PAESAGGISTICO”, uno strumento che propone una nuova visione del paesaggio e una nuova cultura della pianificazione territoriale volta alla tutela più che alla norma.
Per premiare l’impegno dell’ente si è tenuto in regione ad ottobre 2018 la riunione degli “Ateliers del Consiglio d’Europa” per la diffusione e la divulgazione della cultura del paesaggio.
Nell’ambito della programmazione regionale 2014-2020, la tutela della biodiversità e del paesaggio è un obiettivo trasversale che interessa:

- POR Calabria FESR-FSE (Obiettivo Tematico 6);
- PSR Calabria (per quanto attiene alla tutela della biodiversità in ambito agricolo);
- PO FEAMP (per quanto riguarda la tutela e valorizzazione degli ambienti marini e le aree costiere).

La programmazione regionale dei Fondi SIE 2014-2020 (Fondi strutturali e di investimento europei) riserva alle politiche ambientali l’Obiettivo Tematico OT6 del POR Calabria FESRFSE 2014-2020 “Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse”.
Nell’ambito dell’OT6, articolato in Priorità di Investimento, Obiettivi Specifici (OS) ed Azioni, la tutela e la valorizzazione della biodiversità regionale è sostenuta da due azioni:

1) L’Azione 6.5.A.1 “Azioni previste nel Prioritized Action Framework (PAF) e nei Piani di gestione della Rete Natura 2000” per un importo complessivo di €10.199.185,00
2) L’Azione 6.6.1“Interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale di rilevanza strategica (aree protette in ambito terrestre e marino, paesaggi tutelati) tali da consolidare e promuovere processi di sviluppo “per un importo complessivo di € 20.398.370,00

L’Azione 6.5.A.1 è specificatamente rivolta ad azioni di tutela e conservazione degli habitat e specie della Rete Natura 2000, al fine di migliorare e/o mantenere lo stato di conservazione delle specie e degli habitat di interesse comunitario e contribuire ad arrestare la perdita di biodiversità in ambito terrestre e marino. Nello specifico l’Azione 6.5.A.1, suddivisa in 4 sub-azioni, è finalizzata ad attuare le misure prioritarie, sia generali che specifiche, previste nel PAF.
Scopo del presente invito a presentare proposte per l’attuazione dell’Azione 6.5.A.1 -subazione 4 – “Attività di informazione, comunicazione, sensibilizzazione dell’opinione pubblica” è quello di realizzare attività d’informazione e sensibilizzazione verso le tematiche della biodiversità e dei servizi c.d. eco-sistemici, con particolare attenzione verso popolazione scolastica, sui temi della biodiversità.

Gli interventi, meglio specificati nei punti successivi del presente documento, dovranno essere finalizzati ad aumentare la consapevolezza del valore della biodiversità e del paesaggio attraverso azioni di informazione e comunicazione sui temi ambientali.

Interventi ammissibili

In coerenza con quanto previsto dal POR FERS Calabria, asse VI, Azione 6.5.A.1 – “Azioni previste nei Prioritized Action Framework (PAF) e nei Piani di Gestione della Rete Natura 2000”, della Schede Tecniche di Attuazione - Azione 6.5.A.1 sub-azione 4, sono finanziate azioni immateriali organizzate secondo le modalità di presentazione dei progetti, schematizzate come segue:

a) Proposta educativa (presentare in maniera sintetica i seguenti elementi):

1) Gli obiettivi generali del percorso, nell’ambito della biodiversità e della valorizzazione paesaggistica, che si intende perseguire;
2) Le criticità/problematiche che la proposta intende perseguire rispetto al territorio di riferimento;
3) Competenze e capacità in uscita;

b) Formazione (formale, informale e non formale);

1) Definire le tipologie/modalità di attività che si intende proporre (lezioni frontali, visite guidate, laboratori didattici, seminari, etc.);
2) Definire il numero di partecipanti (distinti per classi);
3) Definire il numero di giornate/ore di formazione;

c) Animazione e progettazione territoriale, informazione e comunicazione;

1) Sintetizzare un piano di comunicazione rispetto agli stakeholders
2) Definire la tipologia di attori che si intende raggiungere;
3) Definire le tipologie di azioni che si intende attuare per la diffusione dei risultati delle attività;

Tutte le azioni, principalmente rivolte al sistema scolastico, dovranno essere contestualizzate ai territori di riferimento omogenei individuati e orientate a specificare le peculiarità degli interventi (dal punto di vista paesaggistico e della biodiversità) e le potenziali ricadute (anche indirette) delle stesse nelle aree protette e nei siti della Rete Natura 2000.

Il filo conduttore dei progetti dovrà essere legato alle caratteristiche del territorio e alle peculiarità dello stesso nell’ottica di avvicinare gli utenti, delle varie aree del territorio, alle aree protette e ai siti della Rete Natura 2000 di prossimità.

Tutti i progetti realizzati dovranno essere corredati da documentazione multimediale e/o audiovisiva, in formato digitale condivisibile, e devono sintetizzare i momenti salienti del percorso formativo (racconto dei principali momenti formativi) che sarà oggetto di acquisizione e valorizzazione per la futura realizzazione del catalogo delle buone pratiche di educazione ambientale.
Nel progetto dovrà essere specificato il potenziale target di scuole/istituti comprensivi e la popolazione scolastica che sarà possibile coinvolgere.
Le attività di diffusione sul territorio ammesse a finanziamento, potranno articolarsi mediante interventi di:

  • Formazione dei formatori e alta formazione;
  • Educazione ambientale diffusa delle comunità;
  • Formazione degli amministratori, dirigenti e funzionari di enti locali e territoriali coinvolti nella gestione di territori ad alta vocazione ambientale;
  • Enpowerment dei soggetti educativi e formativi, nazionali e locali, che operano in modo integrato;

I progetti devono rispondere agli obiettivi indicati nel precedente paragrafo 1 del bando (aumentare la consapevolezza del valore della biodiversità attraverso azioni di informazione e comunicazione sui temi ambientali) e devono essere strutturati secondo le modalità di presentazione indicate ai punti a,b e c.
In coerenza con la sub-azione 4 del “Piano di azione – 2014/2020 - Azioni a tutela e valorizzazione della biodiversità regionale e alla promozione dell’uso efficiente delle risorse”, le proposte possono prendere in considerazione le idee di progetti, le attività ed iniziative in esso contenute.
Le tematiche prioritarie degli interventi sono esplicitate nel documento Allegato “MACROTEMASITMI PROGETTUALI”, esse potranno costituire (in maniera singola o aggregata) l’oggetto dei progetti di cui al presente avviso pubblico.

Le tematiche sopra citate dovranno obbligatoriamente riferirsi ai macrotematismi 3.“Biodiversità e Natura” e 7.“Educare al Paesaggio” e, quindi, esplicitare le ricadute e le peculiarità delle stesse rispetto alle aree protette e nei siti della Rete Natura 2000 nonché per la valorizzazione del paesaggio.

Solo a titolo esemplificativo, avendo come riferimento il documento Allegato “MACROTEMATISMI PROGETTUALI”, si suggeriscono alcuni potenziali temi da affrontare per la contestualizzazione dei tematismi nelle aree protette, nei siti della Rete Natura 2000 e rispetto al paesaggio: es. come valorizzare le aree protette e il paesaggio con gli strumenti multimediali; quali sono le tipologie di energie rinnovabili e come valorizzarle nell’ambito degli habitat natura 2000; la gestione dei rifiuti nelle aree protette e l’impatto sul paesaggio; l’effetto antropico nelle ZPS e nel paesaggio; start-up innovative e green jobs; etc. Il suddetto elenco non riveste carattere di esaustività ma saranno valutate tutte le proposte coerenti con la finalità della Sub-Azione e potranno riguardare più tematismi coinvolti, avendo sempre come riferimento ai tematismi 3 e 7. Fermo restando che saranno oggetto di finanziamento soltanto le spese connesse all’attuazione degli interventi sopra descritti, i soggetti di cui al paragrafo 2 sono invitati a presentare una proposta progettuale articolata che potrà consistere in più azioni specifiche che dovranno essere inserite in un quadro complessivo di riferimento di azioni programmate. In nessun caso saranno ammesse a finanziamento interventi con finalità di lucro.

Chi può partecipare

Per poter presentare proposte per la realizzazione di interventi per la realizzazione delle misure di Informazione, comunicazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica tutti i soggetti identificati nel punto 2 del presente avviso dovranno dimostrare di possedere i seguenti requisiti minimi atti a verificare l’esperienza in campo ambientale, tenendo conto dell’impostazione sviluppata nell’ultimo decennio, a livello nazionale, per l’accreditamento alla rete INFEA.

  1. Requisiti Strutturali e Strumentali:
  • Avere la disponibilità, per almeno tre anni, di una sede stabile, sul territorio regionale, adibita alle attività di educazione ambientale con spazi e strutture all’aperto ed almeno i seguenti vani: una stanza operatore/responsabile, un centro di documentazione (biblioteca aggiornata e specializzata, banche dati e prodotti multimediali), una stanza attrezzata per incontri/ riunioni e un’auladidattica;
  • La sede deve essere conforme alla normativa vigente relativa al loro utilizzo ed a norma del D.lgs 81/2008 e smi (norme di igiene e sicurezza);
  • Svolgimento di attività laboratoriale in sede, anche mediante la presenza di un laboratorio scientifico e/o adeguate attrezzature scientifiche, quali microscopi, erbario, telescopio, macchina fotografica, stazione meteorologica, ecc.
  • Esistenza di una targa/insegna esterna;
  • Dotazione minima delle seguenti attrezzature: telefono, un computer (collegato a stampante) pacchetti software (elaborazione testi, tabelle, grafica, presentazioni, ecc.) e connessione ad internet, per ogni responsabile ed operatore e postazioni informatiche (computer o dispositivi informativi equivalenti, equipaggiati con software applicativo) a disposizione degli utenti esterni;
  • Congruità degli spazi ed attrezzature sotto il profilo qualitativo e quantitativo in base alle attività svolte e dichiarate;  Utilizzo di soluzioni per diminuire l’impatto ambientale: raccolta differenziata, lampade a basso consumo energetico, soluzioni tecnologiche per il risparmio energetico, ecc.

2. Requisiti di Organizzazione e professionalità:

  • Operare sul territorio regionale da almeno tre anni e poter documentare esperienze maturate, nella realizzazione di attività di educazione ambientale (campagne di informazione e comunicazione, percorsi didattici, corsi di sensibilizzazione ed informazione in campo ambientale, corsi di formazione, ecc.), rivolte all’interno almeno del proprio territorio di riferimento;
  • Produzione documentata di materiali didattici e/o divulgativi sui temi ambientali nel corso degli ultimi tre anni da parte del Soggetto responsabile della gestione e/o del Soggetto Titolare;
  • Avere un proprio sito web e/o pagine dedicate sui social network (aggiornate) ed eventuale collegamento con gestori di aree protette o soggetti titolati a svolgere attività di educazione ambientale; in tale caso nel sito web del soggetto titolare deve esistere un collegamento al sito del soggetto proponente;
  • Partecipazione del responsabile e/o degli operatori del Soggetto gestore, ad attività documentate di formazione e/o aggiornamento e attivazione di processi di autovalutazione esplicitati e documentabili;
  • Presenza di un impianto organizzativo che possa garantire l’apertura del centro al pubblico, per le ore richieste, e le attività all’esterno;
  • Presenza di almeno n. 1 responsabile e 2 operatori (anche esterni con contratti di collaborazione e/o volontariato), dotati di esperienze specifiche (di minimo 3 anni) in azioni di informazione, educazione e sensibilizzazione, di educazione ambientale ed in grado di operare con strumenti telematici;
  • Apertura al pubblico nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì, dalle 9,00 alle 13,00 e, preferibilmente almeno 3 ore pomeridiane tutti i giorni dal lunedì al venerdì.

Entità del contributo

La dotazione finanziaria iniziale messa a disposizione per il presente bando è pari a € 293.209,28.

Il contributo concedibile per ciascun intervento/progetto (commisurato alla popolazione scolastica) è qualificabile come sovvenzione a fondo perduto, i progetti dovranno essere commisurati alla dotazione finanziaria assegnata a singolo ambito, eccezion fatta per quegli ambiti dove sono previsti due progetti per cui si stabilisce che la dotazione sia diversamente ripartita.

L’intensità del contributo pubblico concedibile è pari al 100% delle spese ammissibili.

Spese ammissibili

Le spese ammissibili sono le seguenti:

a. Realizzazione diretta con risorse umane e mezzi propri

Spese per personale interno o personale contrattualizzato per la realizzazione del progetto:

Rientrano in tale categoria i costi del personale dedicato all’esecuzione dell'attività prevista dal progetto da imputare, su base mensile. La rendicontazione degli importi previsti per le spese del personale interno deve essere supportata da tutta la documentazione idonea a ricostruire il calcolo utilizzato per definire l’importo rendicontato, compresa una dichiarazione, firmata dal dirigente responsabile, che attesti la retribuzione lorda su base annua del/dei dipendente/i che lavorano sul progetto. Inoltre, in caso di impiego parziale sul progetto, è necessaria anche un’attestazione che indichi, per ogni dipendente, la parte di stipendio destinata al progetto e il metodo di calcolo adottato (es. calcolo pro-quota o calcolo attraverso la rilevazione del tempo dedicato, cui deve essere allegata una tabella "foglio presenze" sulla quale vengono mensilmente rilevate le ore giornaliere dedicate al progetto e la descrizione dettagliata delle attività svolte).

b. Acquisizione di Servizi da parte di Terzi:

Sono ammissibili le spese inerenti i costi di realizzazione dell’intervento proposto attraverso l'acquisizione di servizi da parte di terzi, a condizione che l’incarico sia effettuato nel rispetto della normativa nel settore dei contratti pubblici per i raggruppamenti di soggetti pubblici o capofila pubblico; l’ammissibilità della spesa per questi soggetti è pertanto condizionata al rispetto delle procedure previste nel D.lgs. 50/2016.
Per gli altri soggetti (soggetti privati o loro raggruppamenti) verranno valutati i preventivi allegati come da normativa di riferimento, l’esperienza dichiarata e i massimali di spesa.
Per questa tipologia di spesa, si precisa che le stesse fanno riferimento a prestazioni a carattere tecnico e/o scientifico, rese da professionisti laureati (persone fisiche) o da qualificati soggetti con personalità giuridica, privati o pubblici. La presente tipologia di spese concerne inoltre le prestazioni di terzi intese come prestazioni di carattere esecutivo destinate alla realizzazione del Progetto e acquisite da soggetti terzi.

In questa voce rientrano eventuali collaborazioni occasionali e le prestazioni professionali occasionali. In ogni caso nella lettere di incarico si dovrà rilevare l’attività specifica rispetto al progetto candidato e dovrà essere accompagnata da una relazione delle attività svolte controfirmate dal datore di lavoro, oltre che a buste paghe e/o fatture.
Gli incarichi professionali a dipendenti pubblici devono essere supportati dalla preventiva autorizzazione dell’Ente di appartenenza nel rispetto della normativa vigente. In ogni caso le spese devono essere supportate da fatture, preventivi (come da normativa vigente), dai relativi contratti e/o Convenzioni e/o ordine di fornitura, nel rispetto della normativa vigente.
In riferimento ai massimali giornalieri da riconoscere ai professionisti laureati, bisognerà dimostrare in sede di presentazione della domanda gli anni di esperienze dei professionisti eventualmente incaricati tramite curriculum vitae redatto in formato europeo - Europass dove potrà riscontrarsi l’esperienza. Per la determinazione dei massimali giornalieri di spesa ammissibili si dovrà fare riferimento al Regolamento regionale n. 7 del 22/03/2018, BURC n.37 del 26/03/2018.

c. Spese per la realizzazione delle attività:

Il finanziamento dei beni di consumo e dei noleggi15 è ammissibile per quelli strettamente funzionali alle attività di progetto che esauriscono la propria funzione con il loro utilizzo nell’ambito delle attività progettuali. Sono quindi ammissibili le spese sostenute per il noleggio di automezzi, impianti, attrezzature, sale e servizi per eventi divulgativi, chiaramente finalizzati alla concretizzazione del progetto e diverse da quelle già in dotazione.
Tra le spese finanziabili possono essere annoverata le spese sostenute per: (a titolo esemplificativo): incontri, iniziative seminariali, attività di animazione inclusa la facilitazione del progetto, spese per trasporto collettivo, spese per uscite e visite sul territorio, acquisto prodotti di consumo di tipo cartaceo e/o multimediale, spese finalizzate alla divulgazione e diffusione dei risultati (a titolo esemplificativo: organizzazione di visite guidate e altre forme di incontro, stesura di opuscoli divulgativi, di newsletter, realizzazione e manutenzione siti web, noleggio di spazi e attrezzature, cartellonistica, inviti, stampe e pubblicazioni, progettazione siti web, materiale di consumo, etc.).

Per le tipologie di spesa sopra indicati sono altresì considerate spese ammissibili:

“Spese tecniche e generali”

Le “spese tecniche e Generali”, sono ritenute ammissibili nel rispetto dei limiti percentuali, del 10% della spesa totale ammissibile dell’intervento finanziato. L’imposta sul valore aggiunto (IVA), e ogni altro tributo od onere fiscale, previdenziale e assicurativo relativo all’operazione realmente e definitivamente sostenuta dal beneficiario, sarà riconosciuto nel limite in cui non sia recuperabile dal beneficiario.

Spese ammissibili

Le spese ammissibili sono le seguenti:

a. Realizzazione diretta con risorse umane e mezzi propri

Spese per personale interno o personale contrattualizzato per la realizzazione del progetto:

Rientrano in tale categoria i costi del personale dedicato all’esecuzione dell'attività prevista dal progetto da imputare, su base mensile. La rendicontazione degli importi previsti per le spese del personale interno deve essere supportata da tutta la documentazione idonea a ricostruire il calcolo utilizzato per definire l’importo rendicontato, compresa una dichiarazione, firmata dal dirigente responsabile, che attesti la retribuzione lorda su base annua del/dei dipendente/i che lavorano sul progetto. Inoltre, in caso di impiego parziale sul progetto, è necessaria anche un’attestazione che indichi, per ogni dipendente, la parte di stipendio destinata al progetto e il metodo di calcolo adottato (es. calcolo pro-quota o calcolo attraverso la rilevazione del tempo dedicato, cui deve essere allegata una tabella "foglio presenze" sulla quale vengono mensilmente rilevate le ore giornaliere dedicate al progetto e la descrizione dettagliata delle attività svolte).

b. Acquisizione di Servizi da parte di Terzi:

Sono ammissibili le spese inerenti i costi di realizzazione dell’intervento proposto attraverso l'acquisizione di servizi da parte di terzi, a condizione che l’incarico sia effettuato nel rispetto della normativa nel settore dei contratti pubblici per i raggruppamenti di soggetti pubblici o capofila pubblico; l’ammissibilità della spesa per questi soggetti è pertanto condizionata al rispetto delle procedure previste nel D.lgs. 50/2016.
Per gli altri soggetti (soggetti privati o loro raggruppamenti) verranno valutati i preventivi allegati come da normativa di riferimento, l’esperienza dichiarata e i massimali di spesa.
Per questa tipologia di spesa, si precisa che le stesse fanno riferimento a prestazioni a carattere tecnico e/o scientifico, rese da professionisti laureati (persone fisiche) o da qualificati soggetti con personalità giuridica, privati o pubblici. La presente tipologia di spese concerne inoltre le prestazioni di terzi intese come prestazioni di carattere esecutivo destinate alla realizzazione del Progetto e acquisite da soggetti terzi.

In questa voce rientrano eventuali collaborazioni occasionali e le prestazioni professionali occasionali. In ogni caso nella lettere di incarico si dovrà rilevare l’attività specifica rispetto al progetto candidato e dovrà essere accompagnata da una relazione delle attività svolte controfirmate dal datore di lavoro, oltre che a buste paghe e/o fatture.
Gli incarichi professionali a dipendenti pubblici devono essere supportati dalla preventiva autorizzazione dell’Ente di appartenenza nel rispetto della normativa vigente. In ogni caso le spese devono essere supportate da fatture, preventivi (come da normativa vigente), dai relativi contratti e/o Convenzioni e/o ordine di fornitura, nel rispetto della normativa vigente.
In riferimento ai massimali giornalieri da riconoscere ai professionisti laureati, bisognerà dimostrare in sede di presentazione della domanda gli anni di esperienze dei professionisti eventualmente incaricati tramite curriculum vitae redatto in formato europeo - Europass dove potrà riscontrarsi l’esperienza. Per la determinazione dei massimali giornalieri di spesa ammissibili si dovrà fare riferimento al Regolamento regionale n. 7 del 22/03/2018, BURC n.37 del 26/03/2018.

c. Spese per la realizzazione delle attività:

Il finanziamento dei beni di consumo e dei noleggi15 è ammissibile per quelli strettamente funzionali alle attività di progetto che esauriscono la propria funzione con il loro utilizzo nell’ambito delle attività progettuali. Sono quindi ammissibili le spese sostenute per il noleggio di automezzi, impianti, attrezzature, sale e servizi per eventi divulgativi, chiaramente finalizzati alla concretizzazione del progetto e diverse da quelle già in dotazione.
Tra le spese finanziabili possono essere annoverata le spese sostenute per: (a titolo esemplificativo): incontri, iniziative seminariali, attività di animazione inclusa la facilitazione del progetto, spese per trasporto collettivo, spese per uscite e visite sul territorio, acquisto prodotti di consumo di tipo cartaceo e/o multimediale, spese finalizzate alla divulgazione e diffusione dei risultati (a titolo esemplificativo: organizzazione di visite guidate e altre forme di incontro, stesura di opuscoli divulgativi, di newsletter, realizzazione e manutenzione siti web, noleggio di spazi e attrezzature, cartellonistica, inviti, stampe e pubblicazioni, progettazione siti web, materiale di consumo, etc.).

Per le tipologie di spesa sopra indicati sono altresì considerate spese ammissibili:

“Spese tecniche e generali”

Le “spese tecniche e Generali”, sono ritenute ammissibili nel rispetto dei limiti percentuali, del 10% della spesa totale ammissibile dell’intervento finanziato. L’imposta sul valore aggiunto (IVA), e ogni altro tributo od onere fiscale, previdenziale e assicurativo relativo all’operazione realmente e definitivamente sostenuta dal beneficiario, sarà riconosciuto nel limite in cui non sia recuperabile dal beneficiario.

Link e Documenti

Bando

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

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