European Media and Information Fund (EMIF)
L'Istituto Universitario Europeo e la Fondazione Calouste Gulbenkian hanno istituito il Fondo europeo per i media e l'informazione (EMIF) con l'obiettivo di affrontare il fenomeno della disinformazione online in Europa e promuovere un ecosistema di informazione digitale più resistente e basato sui fatti.
L'obiettivo principale del bando è quello di colmare le lacune esistenti in termini di conoscenze sull'entità e sulla portata della disinformazione in Europa e di promuovere una migliore comprensione del fenomeno e del suo impatto sul pubblico europeo. A tal fine, sostiene una serie di indagini multidisciplinari sotto forma di relazioni su casi o analisi situazionali, volte, tra l'altro, a monitorare i meccanismi che consentono la monetizzazione della disinformazione, o a smascherare le tecniche, le tattiche e i protocolli (TTP) utilizzati per creare, diffondere e amplificare le narrazioni di disinformazione, o a misurarne l'impatto sul pubblico europeo interessato.
L’invito si rivolge in particolare a progetti in grado di ampliare l'attuale base di conoscenze sulle dinamiche e le caratteristiche delle campagne di disinformazione che interessano il pubblico europeo, compresa la manipolazione e l'interferenza dell'informazione straniera (FIMI), e che mirano a minare le politiche e i valori europei nelle attuali circostanze geopolitiche.
Sono ammissibili i seguenti tipi di attività:
Le attività possono essere sviluppate a livello locale, regionale, nazionale o internazionale nel territorio dell'UE, dell'EFTA e del Regno Unito. Sono ammissibili le attività transfrontaliere all'interno dei territori dell'UE, dell'EFTA e del Regno Unito.
I progetti possono avere una durata massima di 9 mesi.
Possono presentare domanda ed essere finanziati come candidati principali o membri del consorzio i seguenti tipi di organizzazioni:
Per essere ammissibili, le proposte devono essere presentate da un gruppo di almeno due soggetti giuridici (partenariati o consorzi).
Sono ammissibili solo le domande presentate da soggetti giuridici con sede nell'UE, nell'EFTA o nel Regno Unito. Le organizzazioni con sede in altri Paesi possono far parte di un consorzio, ma le loro attività non sono finanziate.
Le persone fisiche possono far parte di un consorzio, ma non possono essere capofila del progetto. Le attività e le spese relative alle persone fisiche devono essere attribuite al richiedente principale.
Le organizzazioni controllate dallo Stato - ad eccezione di università, centri di ricerca, istituti di istruzione e organizzazioni di media pubblici con indipendenza editoriale - non possono ricevere finanziamenti e non possono guidare un consorzio, ma possono partecipare all'azione/progetto a proprie spese.
Per ulteriori informazioni in merito ai requisiti di ammissibilità dei progetti consultare il paragrafo 2.8, pagina 13 e seguenti del bando.
La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 1.000.000 Euro.
La sovvenzione sarà definita applicando un tasso di finanziamento del 100% ai costi ammissibili effettivamente sostenuti e dichiarati dal beneficiario, fino a un massimo di 150.000 Euro.
Pagina web per formulari e documenti
Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.
Attenzione! Le domande devono essere presentate in inglese e specificare l'importo della sovvenzione richiesta. I documenti di supporto devono essere presentati nella loro lingua originale e in una traduzione in inglese.
È molto importante leggere attentamente i criteri di valutazione adottati dall’Ente per valutare le proposte progettuali. La lettura preliminare dei criteri, infatti, ti consentirà di comprendere se il tuo progetto possiede le caratteristiche per aggiudicarsi il contributo. Si consiglia di prestare molta attenzione ai paragrafi che si riferiscono ai criteri di valutazione che hanno maggior punteggio, perché sono quelli su cui si baserà la valutazione del progetto (Cfr. par. 4.3, pag. 17 e ss. del bando).
Le spese ammissibili sono tutti quei costi che possiamo imputare nel budget di progetto. Si consiglia pertanto di verificarle con attenzione (Cfr. par. 4.7, pag. 23 e ss. del bando)
È fondamentale chiedersi sin da subito se si possiedono le risorse necessarie per far partire il progetto. Assicurati, dunque, di aver compreso le modalità di erogazione del contributo (Cfr. par. 5.2, pag. 28 e ss. del bando).
Hai bisogno di maggiori informazioni? Domande e richieste di chiarimento possono essere inviate all'indirizzo info@emifund.eu facendo riferimento al titolo della Call: “Investigations into the Dynamics of Disinformation”.
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