Emilia-Romagna - Organizzazione museale regionale

La Regione Emilia-Romagna promuove azioni per sostenere e migliorare l’organizzazione museale del territorio, ovvero l’insieme complesso e variegato delle realtà museali dell’EmiliaRomagna. Ai fini della crescita e della qualificazione dei servizi culturali offerti dalle istituzioni museali, ha avviato il Sistema museale regionale, il progetto in coordinamento con il Sistema Museale Nazionale, secondo l’art. 4 del DM n. 113/2018, basato sui LUQV (Livelli Uniformi di Qualità per la Valorizzazione) che stabiliscono gli standard di qualità e gli obiettivi di miglioramento a livello nazionale. Le attività connesse al Sistema museale regionale, coordinate dal Settore Patrimonio culturale, si configurano nella procedura annuale di accreditamento e nei percorsi di accompagnamento volti alla sensibilizzazione e alla formazione sui temi connessi ai Livelli Uniformi di Qualità e promuovono alcuni indirizzi prioritari condivisi con altri soggetti istituzionali e comunità di riferimento (Ministero della Cultura, Enti locali, Associazioni, Università) in materia di sviluppo delle future politiche museali, secondo i principi espressi nella convenzione di Faro e nella nuova definizione di museo di ICOM (agosto 2022): il miglioramento della fruizione, l’ampliamento dell’inclusione e dell’accessibilità per tutte le fasce di pubblico e la gestione sostenibile del patrimonio culturale attraverso la promozione delle reti e di percorsi a favore dell’innovazione digitale. Su tali premesse, la Regione Emilia-Romagna intende sostenere, in virtù dell’art. 6 comma 3 della L.R. 18/2000, azioni prioritarie finalizzate all’ampliamento dell’organizzazione museale regionale in conformità ai punti 2.1, 2.2 e 2.3 del “Programma regionale degli interventi in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali (L.R. 18/2000). Obiettivi e azioni prioritarie, strumenti e modalità di intervento per il triennio 2015-2017” e in particolare:

• Nuovi servizi e allestimenti, […] dotazioni tecnologiche degli istituti culturali;
• Sistemi informativi, catalogazione, conservazione e restauro, formazione;
• Progetti e attività di valorizzazione di beni, raccolte e istituti culturali.

Possono presentare domanda e richiedere di partecipare alla realizzazione di un programma di attività per il triennio 2024-2026, tramite una convenzione triennale con la Regione Emilia-Romagna, i soggetti privati titolari di musei, raccolte, luoghi della cultura, case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna (riconosciute ai sensi della L.R. 2/2022 alla data di pubblicazione del presente avviso) in possesso dei seguenti requisiti soggettivi: 

• assenza di fine di lucro accertata attraverso l’esame della normativa statutaria; 
• avere sede legale e operativa (se le sedi operative sono più di una, almeno una) nel territorio della regione Emilia-Romagna; 
• avere la proprietà delle collezioni o del patrimonio e/o disponibilità delle collezioni o del patrimonio sulla base di accordi sottoscritti;  
• essere costituiti e operare con continuità nel settore dei servizi museali, anche attraverso forme o soggettività giuridiche diverse, da almeno cinque anni per la prima linea di intervento, oppure da almeno tre anni per la seconda linea di intervento; 
• non avere altre convenzioni in corso di validità con la Regione Emilia-Romagna per lo stesso programma e periodo, ai sensi della medesima o di altre norme regionali in ambito culturale, ad esclusione delle convenzioni per adesioni a reti e sistemi ai sensi della L.R. 18/2000; 
• non essere soggetti controllati e/o partecipati dalla Regione Emilia-Romagna. 

Tali requisiti devono essere posseduti, pena l’esclusione, al momento della presentazione delle domande. La mancanza anche di uno solo dei requisiti soggettivi sopra elencati comporta l’esclusione della domanda. 

La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 900.000 Euro. I programmi triennali presentati nell’ambito della linea di intervento n. 1 devono rispettare una soglia minima annuale dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili pari a 10.000 Euro. I programmi triennali presentati nell’ambito della linea di intervento n. 2 devono rispettare una soglia minima annuale dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili pari a 3.000 Euro. Per quanto riguarda la linea di intervento n. 1 la percentuale massima di contributo concedibile può arrivare fino al 80% del costo del programma. Il contributo annuale non potrà essere superiore a 40.000 Euro. Per quanto riguarda la linea di intervento n. 2 la percentuale massima di contributo concedibile può arrivare fino all’80% del costo del programma. Il contributo annuale non potrà essere superiore a 20.000 Euro.

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Legge Regionale 18/2000

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.