Emilia-Romagna - Progetti di ricerca nell’ambito dell’aerospace economy e della progettazione di infrastrutture critiche

Scadenza: 26 settembre 2023
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Regione Emilia-Romagna

Dotazione Complessiva
€ 5.000.000
Finanziamento Massimo
€700.000
Co-finanziamento
40%
Vai al bando
Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Difficile

Finalità

La Regione Emilia-Romagna è fortemente intenzionata a recuperare i livelli di occupazione precedenti l’inizio della crisi e questo obiettivo può essere raggiunto attraverso un aumento di competitività delle imprese e dei sistemi produttivi regionali. Con l’attuazione di questa azione si intende rispondere da un lato alla finalità di rafforzare le strutture di ricerca e sviluppo delle imprese con nuovo personale di ricerca e incrementare i loro rapporti con il sistema della ricerca (a partire dalla Rete Regionale dell’Alta Tecnologia), dall’altro a far crescere l’intera filiera produttiva, e accrescere il livello di specializzazione.

Tale misura intende sostenere progetti di ricerca e sviluppo sperimentale in grado di meglio interpretare le sfide definite dalla Strategia di Specializzazione intelligente con particolare riferimento alla capacità di incidere nelle filiere produttive di appartenenza. Il focus del bando sarà rivolto ai progetti afferenti le aree produttive ad alto potenziale di sviluppo individuate nella S3 EMILIA-ROMAGNA 2021-2027 e cioè l’aerospace economy e Innovazione nella progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture critiche, attraverso il coinvolgimento della rete regionale Alta tecnologia e dei centri per l’innovazione accreditati, con l’obiettivo di rafforzare l’offerta di ricerca, coinvolgendo nuovi ricercatori e favorendo la qualificazione delle filiere produttive regionali, attraverso un’elevata capacità brevettuale, lo sviluppo di tecnologie di frontiera, l’implementazione di soluzioni innovative e l’impatto sociale e sui territori.

Interventi ammissibili

Sono finanziabili progetti che prevedono le seguenti attività:

  • Ricerca industriale: ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze e capacità da utilizzare per sviluppare nuovi prodotti, processi o servizi o apportare un notevole miglioramento ai prodotti, processi o servizi esistenti, compresi prodotti, processi o servizi digitali in qualsiasi ambito, tecnologia, industria o settore (tra cui industrie e tecnologie digitali, quali il supercalcolo, le tecnologie quantistiche, le tecnologie a catena di blocchi (blockchain), l'intelligenza artificiale, la cibersicurezza, i big data e le tecnologie cloud). La ricerca industriale comprende la creazione di componenti di sistemi complessi e può includere la costruzione di prototipi in un ambiente di laboratorio o in un ambiente dotato di interfacce di simulazione verso sistemi esistenti e la realizzazione di linee pilota, se ciò è necessario ai fini della ricerca industriale, in particolare ai fini della convalida di tecnologie generiche;
  • Sviluppo sperimentale: l'acquisizione, la combinazione, la strutturazione e l'utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e di altro tipo allo scopo di sviluppare prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati, compresi i prodotti, processi o servizi digitali, in qualsiasi ambito, tecnologia, industria o settore (tra cui industrie e tecnologie digitali, quali il supercalcolo, le tecnologie quantistiche, le tecnologie a catena di blocchi (blockchain), l'intelligenza artificiale, la cibersicurezza, i big data e le tecnologie cloud o di punta). Rientrano in questa definizione anche altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione concernenti nuovi prodotti, processi o servizi. Rientrano nello sviluppo sperimentale la costruzione di prototipi, la dimostrazione, la realizzazione di prodotti pilota, test e convalida di prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati, effettuate in un ambiente che riproduce le condizioni operative reali laddove l'obiettivo primario è l'apporto di ulteriori miglioramenti tecnici a prodotti, processi e servizi che non sono sostanzialmente definitivi. Lo sviluppo sperimentale può quindi comprendere lo sviluppo di un prototipo o di un prodotto pilota utilizzabile per scopi commerciali che è necessariamente il prodotto commerciale finale e il cui costo di fabbricazione è troppo elevato per essere utilizzato soltanto a fini di dimostrazione e di convalida. Lo sviluppo sperimentale non comprende tuttavia le modifiche di routine o le modifiche periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione e servizi esistenti e ad altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti

I progetti, che, avranno inizio dal giorno successivo alla presentazione della domanda e termine entro il 30/04/2025, dovranno, pena la non ammissibilità:

  • prevedere “attività significative” di entrambe le tipologie di attività;
  • essere realizzati in una unità locale situata nel territorio dell’Emilia-Romagna regolarmente censita presso la CCIAA di competenza. Per “unità locale in cui si realizza il progetto” si intende un immobile, in cui il soggetto realizza abitualmente attività di produzione di beni o servizi, in cui sia stabilmente collocato il personale e le attrezzature che verranno utilizzate per la realizzazione del progetto. Pertanto, dovrà essere esclusiva (gode dei locali unicamente la proponente), in essa dovranno essere stabilmente inseriti le attrezzature ed il personale utilizzati per il progetto e per la consueta attività di impresa e permettere la necessaria continuità dell’attività di impresa.

Chi può partecipare

Possono presentare domanda i seguenti soggetti:

  • Imprese singole;
  • consorzi con attività esterna;
  • soggetti giuridici iscritti al REA;
  • aggregazioni di imprese, costituite nella forma di contratto di rete (come più avanti specificato).

Le GI potranno partecipare al bando solo se si impegneranno ad assumere nel corso del progetto almeno 1 ricercatore.

Entità del contributo

La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 5.000.000 Euro.

Il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto con le seguenti intensità massime di aiuto:

  • 45% delle spese ammissibili relative ad attività di ricerca industriale (RI)
  • 20% delle spese ammissibili relative ad attività di sviluppo sperimentale (SS)

Il limite massimo del contributo concedibile sarà pari a:

  • 500.000 Euro nel caso di PMI singola o rete di PMI;
  • 700.000 Euro nel caso di GI o rete comprendente una GI.

I progetti dovranno prevedere un costo totale ammissibile non inferiore a 250.000 Euro per le PMI e per la rete di PMI e 500.000 Euro per le GI e per la rete con PMI.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Le spese ammissibili sono tutti quei costi che possiamo imputare nel budget di progetto. Si consiglia pertanto di verificarle con attenzione (Cfr. sez. 4.2, pag. 12 del bando).

È molto importante leggere attentamente i criteri di valutazione adottati dall’Ente per valutare le proposte progettuali. La lettura preliminare dei criteri, infatti, ti consentirà di comprendere se il tuo progetto possiede le caratteristiche per aggiudicarsi il contributo (Cfr. sez. 6.2, pag.17 del bando).  

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