Europa Creativa - CULTURA: Sostegno a progetti di cooperazione europea (EACEA 32/2017)

Scadenza: 18 gennaio 2018
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Bando scaduto
SCADENZA

18 gennaio 2018

PROGRAMMA DI RIFERIMENTO

Europa Creativa - Sottoprogramma CULTURA (2014-2020)

OBIETTIVO

Il presente bando intende finanziare progetti di cooperazione europea, ovvero progetti che prendono forma insieme ai cosiddetti partner per condividere, muovere idee e artisti in Europa, co-produrre, creare strategie sull’audience development e/o nuovi modelli di business culturale, migliorare le competenze degli operatori culturali, senza dimenticarsi delle nuove tecnologie.

Si tratta di progetti basati su attività di networking e su un partenariato equilibrato e paritario. I progetti eleggibili per questo bando non possono, quindi, finanziare attività di carattere nazionale, ma devono prevedere attività di cooperazione tra almeno tre operatori culturali, orientate alle priorità del bando.

In base alle priorità, alla natura e all'impatto del progetto è possibile scegliere tra due categorie di finanziamento, che si differenziano per il numero minimo dei paesi partecipanti (partenariato), l’importo e la percentuale del cofinanziamento:

Categoria 1: Progetti di cooperazione su piccola scala

Progetti che coinvolgono almeno 3 partner (il capofila di progetto + almeno 2 partner) stabiliti in 3 diversi Paesi ammissibili al sottoprogramma Cultura. Il capofila di progetto o uno dei partner devono essere stabiliti in uno dei seguenti Paesi ammissibili: Stati membri dell'UE, Paesi EFTA/SEE.

Categoria 2: Progetti di cooperazione su larga scala

Progetti che coinvolgono almeno 6 partner (il capofila di progetto + almeno 5 partner) stabiliti in 6 diversi Paesi ammissibili al sottoprogramma Cultura. Il capofila di progetto o uno dei partner devono essere stabiliti in uno dei seguenti Paesi ammissibili: Stati membri dell'UE, Paesi EFTA/SEE.

Le attività progettuali devono riguardare i settori culturali e creativi e contribuire al conseguimento delle priorità indicate. Per settori culturali e creativi si intendono tutti i settori le cui attività (orientate o non orientate al mercato) sono basati su valori culturali e/o espressioni artistiche e creative. Queste attività includono la creazione, la promozione, la diffusione e la preservazione di beni e servizi che rappresentano espressioni culturali artistiche o creative.

I settori culturali e creativi comprendono:

architettura, archivi e biblioteche, artigianato artistico, audiovisivo (film, televisione, videogiochi e multimedia), beni culturali, design, festival, musica, arti dello spettacolo, editoria, radio e arti visive.

Nota: i progetti non possono avere come tema principale l'audiovisivo. Come da linee guida, si possono includere attività del settore audiovisivo solo se di supporto a quelle del settore culturale.

DESCRIZIONE

Il presente bando intende finanziare progetti di cooperazione europea, ovvero progetti che prendono forma insieme ai cosiddetti partner per condividere, muovere idee e artisti in Europa, co-produrre, creare strategie sull’audience development e/o nuovi modelli di business culturale, migliorare le competenze degli operatori culturali, senza dimenticarsi delle nuove tecnologie.

Si tratta di progetti basati su attività di networking e su un partenariato equilibrato e paritario. I progetti eleggibili per questo bando non possono, quindi, finanziare attività di carattere nazionale, ma devono prevedere attività di cooperazione tra almeno tre operatori culturali, orientate alle priorità del bando.

In base alle priorità, alla natura e all'impatto del progetto è possibile scegliere tra due categorie di finanziamento, che si differenziano per il numero minimo dei paesi partecipanti (partenariato), l’importo e la percentuale del cofinanziamento:

Categoria 1: Progetti di cooperazione su piccola scala

Progetti che coinvolgono almeno 3 partner (il capofila di progetto + almeno 2 partner) stabiliti in 3 diversi Paesi ammissibili al sottoprogramma Cultura. Il capofila di progetto o uno dei partner devono essere stabiliti in uno dei seguenti Paesi ammissibili: Stati membri dell'UE, Paesi EFTA/SEE.

Categoria 2: Progetti di cooperazione su larga scala

Progetti che coinvolgono almeno 6 partner (il capofila di progetto + almeno 5 partner) stabiliti in 6 diversi Paesi ammissibili al sottoprogramma Cultura. Il capofila di progetto o uno dei partner devono essere stabiliti in uno dei seguenti Paesi ammissibili: Stati membri dell'UE, Paesi EFTA/SEE.

Le attività progettuali devono riguardare i settori culturali e creativi e contribuire al conseguimento delle priorità indicate. Per settori culturali e creativi si intendono tutti i settori le cui attività (orientate o non orientate al mercato) sono basati su valori culturali e/o espressioni artistiche e creative. Queste attività includono la creazione, la promozione, la diffusione e la preservazione di beni e servizi che rappresentano espressioni culturali artistiche o creative.

I settori culturali e creativi comprendono:

architettura, archivi e biblioteche, artigianato artistico, audiovisivo (film, televisione, videogiochi e multimedia), beni culturali, design, festival, musica, arti dello spettacolo, editoria, radio e arti visive.

Nota: i progetti non possono avere come tema principale l'audiovisivo. Come da linee guida, si possono includere attività del settore audiovisivo solo se di supporto a quelle del settore culturale.

AZIONI FINANZIATE

I progetti di cooperazione europea devono rispettare e sviluppare al massimo tre delle cinque priorità di seguito elencate:

A) Mobilità transnazionale di opere culturali e creative, di artisti e/o operatori culturali e creativi al fine di promuovere il dialogo interculturale, la comprensione della diversità culturale e l'inclusione sociale. I progetti orientati a questa priorità devono sviluppare una concreta strategia di mobilità transnazionale (non si tratta soltanto di “viaggiare attraverso le frontiere”), che può prevedere, per esempio:

capacity building agli operatori culturali coinvolti nel progetto per lavorare in un'ottica transnazionale e internazionale; creazione e produzione; ampliamento di competenze professionali e training anche per migliorare l’apprendimento tra pari; opportunità di lavoro per artisti in termini transnazionali e internazionali; accesso a nuovi mercati; creazione di opportunità di networking; raggiungimento di nuovi pubblici; dialogo inter-religioso e rispetto per tutte le espressioni culturali, miglioramento della situazione dei rifugiati.

B) Audience development (AD), ovvero sopprimere la lontananza tra le persone e la cultura: il pubblico non deve essere più concepito come uno spettatore passivo, ma come creatore di contenuti.
L' audience development è una priorità molto importante introdotta da Europa Creativa, perché consente agli artisti e a tutti gli operatori culturali, in generale, di far conoscere le loro opere al più vasto pubblico possibile e perché promuove l'accesso alla cultura anche ai gruppi sottorappresentati.

Gli obiettivi di una strategia AD posso essere orientati all'ampliamento, alla diversificazione del pubblico o all'intensificazione della relazione col pubblico fidelizzato/esistente (o una combinazione di queste tre strategie).

I progetti che contemplano questa priorità possono essere orientati, per esempio, a implementare le competenze sull'AD per gli operatori culturali, o prevedere strategie di co-creazione e co-produzione che abbiano un forte impatto a livello europeo.

C) Capacity building, ovvero aiutare gli operatori culturali a sviluppare le loro competenze e internazionalizzare le loro carriere, sia per facilitare l'accesso alle opportunità professionali, che per creare le condizioni per la circolazione transnazionale di opere culturali e creative e il networking.

Per fare capacity building le linee guida della call indicano 3 modi, che vanno a costituire 3 specifiche priorità:

C1) digitalizzazione: il digitale sta avendo un impatto enorme sulla produzione e sulla distribuzione della Cultura e offre incredibili opportunità al settore culturale e creativo. I progetti che contemplano questa priorità devono andare oltre la mera digitalizzazione dei contenuti e prevedere una strategia analitica e innovativa.

C2) creazione di nuovi modelli di business culturale.

C3) istruzione e formazione, ossia ampliamento di competenze culturali e/o artistiche.

Le attività potranno consistere in (elenco non esaustivo):

- scambi di operatori culturali finalizzati al rafforzamento delle capacità (capacity building), per consentire agli operatori culturali di acquisire le competenze e il know-how necessari per adattarsi ai cambiamenti (passaggio al digitale, nuovi modelli di business e di gestione, nuovi approcci di l’Audience Development). Ciò può includere moduli di formazione, workshop, preparazione di materiali, siti web dedicati, ecc;

- scambi transnazionali di operatori culturali, incluso soggiorni e residenze artistiche, finalizzati a favorire lo sviluppo delle carriere di artisti e professionisti. Gli scambi possono comprendere la creazione artistica, tra cui co-creazioni e co-produzioni che vengono poi esposte o rappresentate nei diversi Paesi coinvolti. Possibilmente gli scambi dovrebbero prevedere anche attività di formazione e a sostegno dell’Audience Development e dell'interazione con le comunità locali, incluso quelle per raggiungere gruppi sottorappresentati come i rifugiati;

- co-produzioni tra organizzazioni culturali di diversi Paesi, comprese attività di promozione e di Audience Development. Le attività dovrebbero favorire lo sviluppo delle carriere degli artisti/professionisti culturali, aiutare gli artisti e le opere a raggiungere un pubblico più vasto, sia in che al di fuori dell’Europa, e prolungare l'esistenza delle produzioni e delle organizzazioni per sviluppare una cooperazione sostenibile con nuovi partner in altri Paesi, nonché nuove opportunità professionali;

- scambi transnazionali di artefatti con particolare dimensione europea: gli scambi possono favorire la circolazione di opere nuove ed esistenti, per esempio attraverso mostre ospitate nei diversi Paesi partner o prestiti di opere tra musei di diversi Paesi, con particolare attenzione ad accrescere e allargare il pubblico per queste opere e a prolungare l'esistenza delle mostre;

- attività culturali e/o audiovisive che contribuiscono a favorire l’integrazione dei rifugiati arrivati in Europa, dando la possibilità a cittadini e rifugiati di lavorare insieme, scoprire e capire i reciproci valori e culture, anche in collaborazione con strutture sociali che già lavorano con i rifugiati. I progetti possono promuovere creazioni e spettacoli congiunti, per esempio di teatro, musica, audiovisivi e spettacoli di strada. I progetti dovrebbero favorire l’individuazione di specifiche capacità artistiche dei rifugiati, utilizzare i loro talenti, o migliorare le loro capacità per una migliore integrazione nella vita sociale e nel mercato del lavoro.

Il progetto (sia di piccola che larga scala) deve essere basato su un accordo di cooperazione stipulato tra il capofila e i partner.

Per entrambe le tipologie di progetti la durata massima deve essere di 48 mesi, con inizio tra maggio e dicembre 2018 per i progetti di piccola scala, tra giugno e dicembre 2018 per i progetti di larga scala.

CHI PUO' PARTECIPARE
Tutti gli operatori (pubblici e privati) attivi nei settori culturali e creativi, che sono legalmente costituiti in uno dei paesi partecipanti al Sotto - Programma Cultura di Europa Creativa da almeno 2 anni. In base alle modifiche della call 2018 soltanto il project leader deve rispettare il criterio dei 2 anni.

Le persone fisiche non sono soggetti ammissibili.

Esempi di soggetti eleggibili:

Associazioni e Istituzioni culturali
Fondazioni
Case editrici
Enti pubblici come regioni, comuni, province (assessorati alla cultura)
Industrie culturali e creative

Università e Centri di Ricerca (dipartimenti attivi nei settori culturali e creativi, come Architettura, Design, Archeologia, ecc)

Paesi ammissibili (elenco aggiornato ad agosto 2017):

- 28 Stati membri dell'UE,

- Paesi EFTA/SEE (solo Islanda e Norvegia),

- Paesi candidati effettivi e potenziali (solo Albania, Bosnia-Erzegovina, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Montenegro, Serbia),

- Paesi PEV (solo Georgia, Moldova, Ucraina, Tunisia).

ENTITA' CONTRIBUTO

Dotazione finanziaria: 40.000.000 euro, di cui indicativamente 15.200.000 euro destinati ai progetti di piccola scala.

- Progetti di cooperazione di piccola scala: contributo europeo fino al 60% dei costi totali ammissibili del progetto per un massimo di 200.000 euro.

- Progetti di cooperazione di larga scala: contributo europeo fino al 50% dei costi totali ammissibili del progetto per un massimo di 2.000.000 euro.

COME PARTECIPARE

Per la presentazione dei progetti è necessario registrarsi al Portale dei partecipanti al fine di ottenere un Participant Identification Code (PIC).

La registrazione è richiesta per tutti i soggetti coinvolti nel progetto (capofila e partner di progetto). Il PIC sarà richiesto per generare leForm (formulario elettronico) e presentare la candidatura online.

PAESI AMMISSIBILI

REFERENTE

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SITO WEB

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FORMULARI E DOCUMENTI
Bando

Linee Guida

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali. - NULL

CODICE AUTORE

25/09/2017_CAD

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